001. Military Personnel
Personale Militare
“I soldati hanno più da temere il loro capo che il nemico.”, Michel de Montaigne
Il Tenente Riza Hawkeye dell’esercito di Amestris
era stato ben addestrato. Una dei primi tra gli allievi dell’Accademia, senza
alcun dubbio uno dei dieci migliori cecchini dello Stato. Discreta ed
efficiente. Con un’ottima capacità di mantenere la calma nelle situazioni più
critiche.
In sintesi un ottimo soldato, sempre ligio ai
doveri e ben disposta nei confronti degli ordini dei superiori.
Inoltre Riza Hawkeye non temeva il dolore fisico o
la morte. Quando aveva deciso di indossare la divisa aveva messo in previsione
che potesse accadere di rimanere ferita oppure cadere sotto il fuoco nemico. Si
era quasi rassegnata all’idea che sarebbe morta sul campo di battaglia, anziché
quasi centenaria, nel suo letto, circondata da nipoti e bisnipoti piangenti.
Anzi, dopo l’esperienza di Ishval, era praticamente diventata una certezza.
Per questi e molti altri motivi il Tenente era
ritenuto uno degli individui più appetibili a diventare assistente personale
dei pezzi grossi dell’esercito. Certo, mai si sarebbe aspettata che il primo ad
allungare la mano per assicurarsela al suo fianco sarebbe stato il Colonnello
Roy Mustang, ma tale decisione non le era affatto dispiaciuta.
Lui aveva bisogno di una persona con sangue
freddo, che sapeva gli avrebbe dato la sua più cieca lealtà nella sua ardua
scalata al potere. Una persona che, apparentemente, era senza paura.
In realtà la sua subordinata possedeva un’unica
importante paura, che ben celava (nella maggior parte delle situazioni) ed il Colonnello
non sapeva di esserne il fautore. Aveva fatto tutto lui, in quel giorno in cui
l’aveva convocata nel suo ufficio per assegnarle il nuovo incarico. Le aveva
dato l’autorizzazione a compiere un gesto che mai lei avrebbe potuto anche solo
immaginare. Ucciderlo.
Essendo appunto stata ben addestrata, non aveva
esitato un solo secondo a rispondere affermativamente all’ordine appena
ricevuto. E sebbene l’espressione del suo volto fosse rimasta neutrale, quasi
glaciale, il cuore, invece, aveva fatto un salto, probabilmente si era
addirittura fermato per alcuni battiti.
Lei comunque si era attenuta al suo ruolo per
molto tempo, mascherando con un atteggiamento freddo e distaccato la paura di
perdere quell’uomo così importante. Qualche volta, però, in tutti quegli anni aveva
vacillato, questo perché per alcuni attimi infinitesimali la donna aveva preso
il posto del soldato. Era successo, per esempio, quando si erano trovati
davanti a quell’homunculus, Lust. Allora avevano rischiato grosso, entrambi.
Aveva versato qualche lacrima, ma aveva (quasi) subito riacquistato la lucidità
e l’autocontrollo.
Ma era stato nel fatidico Giorno della Promessa
che il panico e il terrore aveva preso il sopravvento. Si era ritrovata a dover
seguire un ordine impartitole anni prima: puntare la pistola alla nuca di Roy
Mustang. Allora aveva avuto paura, molta paura, tanto che la mano, quella mano
sempre immobile e rigida sul grilletto, aveva cominciato a tremare, e con lei
anche la voce non poteva certo dirsi ferma, come era consuetudine.
La verità era che Riza Hawkeye non temeva i nemici
che ti corrono incontro armati di fucile e di una furia distruttrice. Ciò che
veramente la faceva tremare di paura era la possibilità di veder morire per
mano sua (era certa che solo così Roy Mustang avrebbe lasciato il mondo dei
vivi) il proprio capo, perché la fine del Colonnello sarebbe stata anche la
sua.
Note finali:
Ebbene sì! Anche io ho ceduto al fascino dei
100 themes. In realtà è da un po' che penso di cimentarmi in questa impresa
ciclopica, come amo definirla, ma prima volevo finire un'altra raccolta che mi
impegnava da gennaio (e qui mi metterei a piangere perché per scrivere 15
drabble ci ho messo nove mesi!).
Non so quando aggiornerò e quanto tempo ci
metterò a concludere la raccolta, anche perché sono alla continua ricerca
dell'elemento originale. Questo primo theme non è che sia poi così originale o
nuovo, ma quando ho letto quella citazione di Montaigne mi è balenato in testa
questo flash e dovevo buttarlo giù a tutti i costi.
Questa raccolta di storie non è assolutamente scritta a scopo di lucro e i personaggi non mi appartengono.