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Autore: crazyromy93    09/09/2010    19 recensioni
Un Edward superficiale e menefreghista.
Una Bella goffa e insicura.
Tempo un mese per far capitolare ai suoi piedi il ragazzo più popolare della scuola!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Manuali'
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Capitolo Venticinque

 

 

 

 

 

 

« Mi stai facendo venire il mal di testa »

« Mmm... »

« Edward? »

« Mmm... »

« Ma mi stai ascoltando?! »

« Mmm... »

« EDWARD!!! »

Perso com’ero nei miei pensieri non mi accorgo dei tentativi di mia sorella di attirare la mia attenzione, per questo all’urlo sovrumano della nanetta sobbalzo spaventato e, con il piede ancora in aria, mi volto a squadrarla. Mani congiunte ai fianchi e sguardo che non presage nulla di buono.

Appoggio il piede a terra traendo un piccolo respiro. Santa pazienza, sembra un piccolo generale in quella posa.

« Edward Cullen, ben tornato nel mondo dei vivi » esordisce ributtandosi sul divano e incrociando le braccia al petto con aria imbronciata. E adesso che le prende?

« Alice... » inizio titubante sedendomi accanto a lei. In questi casi quando ti fa capire che non è dell’umore, bisogna essere sempre cauti

« Alice un corno!!! » ecco... « Si può sapere perché cavolo non mi ascoltavi? »

« Ehm, pensavo? »

Sbuffa infastidita come se la stessi prendendo in giro « Ma fammi il piacere. Tu che pensi? » anche se in questo caso ho la dannata sensazione che sia lei a prendersi gioco di me « Da quando in qua usi quella poca materia grigia in tuo possesso per cimentarti nella raffinata arte del pensare? » per l’appunto... grazie sorellina eh!

« Per tua informazione io penso 24 ore su 24. Sono un ragazzo saggiamente intelligente » affermo convinto. Ragazzi che parolone!

« Certo... e questo tuo... pensare, sì. A cosa ti ha portato? Voglio dire, è quasi un’ora che ti vedo fare su e giù per la stanza, a quale conclusione sei arrivato? A parte consumare il povero parquet e farmi venire un atroce mal di testa naturalmente »

« Naturalmente... » ignoro la sua stupidissima insinuazione « Ecco... penso di essere stato uno stronzo deficiente » la guardo titubante mentre vedo le sue pupille dilatarsi per la sorpresa. Eh eh eh, allora lo ammetti che ti ho preso in contropiede eh? Modestamente, non sono così banale dopotutto

« Oddio! » urlacchia buttandosi su di me e spiaccicando le mie povere costole « Ti senti bene? » mi chiede preoccupata mettendomi una mano sulla fronte e l’altra sulla sua. L’ho mai detto che mia sorella è molto strana? Per non dire altre parole naturalmente...

« No, non mi sembra che scotti » sussurra pensierosa con l’indice puntato sul proprio mento. No, altro che stramba questa qui è tutta scema!

« Alice! » tossicchio togliendomela di dosso « Sii seria per una buona volta »

«Ma io sono seria! » ribatte indignata « Sei tu quello che è tutto strano stasera! » ammette con calma prima di chiudere la mano in pugno e lasciarla sospesa tra noi due « Primo... » Oddio, l’elenco... sprofondo nel divano guardandola annoiato. Mi sa tanto che si andrà per le lunghe...

« Per la primissima volta nella storia della tua piccola, breve e insulsa vita »

« Ehi!!! » a interrompo questa volta indignato io « Cosa vorresti dire con ciò? » ma lei mi ignora bellamente continuando la sua super tesi su quanto io sia poco intelligente

« Hai pensato. No, non so se te ne rendi conto, ma per la prima volta hai fatto lavorare quel cricetino che ti ritrovi in quella zucca vuota » si interrompe un attimo per scuotere la testa e, con aria sconsolata sussurra « Povero criceto, a quest’ora sarà veramente fuori forma, o magari obeso per il troppo oziare... »

Ah ah ah. Divertente Alice

« Comunque sia punto due » ed ecco spuntare insieme all’indice anche il medio. Fortuna che ha solo dieci dita... penso per darmi forza. A meno che non intenda usare anche quelli dei piedi... lancio un’occhiata ai suoi piedini dalle unghie curate e smaltate di rosso. Dio, spero proprio di no!

« Eri disperso in “Bellalandia”, ma quello ti ci sei trasferito da un bel po’ di mesi, perciò non conta. Quindi punto due b: hai ammesso di essere stato uno stronzo deficiente. E ragazzi, per farti ammettere una cosa del genere ci vuole un vero e proprio miracolo! Sicuro di stare bene? » se non la conoscessi bene come le mie tasche e non sapessi che rispondesse al nome di “Alice Cullen”, giurerei che sia soltanto un'innocua domanda dettato solo dalla sua preoccupazione per il povero fratello; ma, sfortuna per lei, io la conosco. E quegli occhietti e quello sguardo innocente non mi fregano!

« Alice te lo chiedo solo una volta e basta. Si può sapere perché cavolo sei qui a rompere le scatole al sottoscritto invece di stare da tutt’altra parte? Che ne so insieme a Jazz, a prendere in giro Emm, a perdere tempo con Rose per parlare di vestiti, trucchi e altra robaccia del genere... »

« Edward Cullen » sillaba additandomi il suo ditino contro il petto « Prima di tutto la moda è un’arte raffinata e di classe, perciò dubito che un essere stolto come te possa comprendere una cosa del genere. Secondo: Jazz, Emm e Rose sono andati al paese per fare rifornimento visto che voi maschiacci vi siete spazzolati via tutto quanto. E dire che siamo qui da nemmeno quattro giorni! Terzo: scusami tanto se sono preoccupata e che quindi sono rimasta a casa per sapere cosa caspiterina sia successo tra te e la mia migliore amica! » conclude teatramente con tanto di braccia in aria. Scena commuovente? Beh, vi ricordate ancora di chi stiamo parlando?

« Alice, non mi sembra che tu sia stata tanto preoccupata per me mentre eri cosi presa nel prenderti gioco del sottoscritto! »

« E chi ha detto che ero preoccupata per te? Io parlavo di Bella » m’informa gentilmente per poi aggiungere borbottando a bassa voce qualcosa di molto simile a: stupido egocentrico dei miei stivali

« Grazie eh, non ti preoccupare per me allora, vedrai che io me la caverò come sempre » dico sarcasticamente « E starò bene anche... »

« Ok » m’interrompe con un’alzata di spalle per poi rivolgermi un sorrisone che le va da orecchio a orecchio « Allora? Che è successo? L’hai trovata? Era con quello? Cosa stavano facendo? Ti hanno visto? Se sì vi siete parlati? Cosa vi siete detti? E lei? Aspetta, come mai non è ancora ritornata? No, non mi dire che hai ricevuto un bel due di picche » sghignazza maleficamente. Mi sembra quasi di vedere due piccole corna spuntarle in testa e una lunga coda rossa appuntita muoversi a scatti da sinistra a destra.

Ragazze, basta un po’ di pettegolezzi per renderle felici; e chi sono io per impedirle quell’attimo di spensieratezza? D’altronde sono io quello che ha fatto una figuraccia dopo l’altra...

E allora le racconto tutto iniziando con il come sono riuscito a conquistare un gruppetto di ragazze senza fare niente. Cosa che non le è interessato poi molto da come ha liquidato la faccenda con un gesto secco della mano. Allora passo con il mio piccolo incidente contro il palo e la discussione con quest’ultimo. Stranamente questo passaggio l’ha incuriosita molto da come ho potuto constare per via delle sue mille domande. E divertita anche... ammetto seccamente mentre la vedevo sbellicarsi così tanto da farsi venire le lacrime agli occhi e cadere addirittura dal divano. Ma il colpo di grazia sembra che gliel’abbia dato quando le ho raccontato delle avance di Alex verso il mio didietro, il tutto condito con i suoi mille: “Nooo, davvero?” “Veramente?” e “Mannaggia, avrei tanto voluto esserci!” oppure “E poi? E poi? E poi?”

A me il colpo di grazia me l’ha dato quando mi ha chiesto innocentemente se avessi accettato di buon grado le sue attenzioni e se avessi ricambiato quel suo dolce gesto...

L’ho guardata scandalizzato per una tale bestemmia, ma poi ho continuato tranquillamente il racconto ignorando come potevo i suoi tentativi nel frenare le risate cercando di nasconderle dietro a dei finti colpi di tosse. Attrice dilettante...

« ...e poi è arrivato il biondino e me ne sono dovuto andare... peccato, avevo tanto sperato che fosse stato risucchiato dal water assassino... »

« Nooo, e poi tu come avresti fatto senza il tuo amore? » ecco, questo è tutto il conforto che posso ricevere da mia sorella...

« Grazie tante eh! »

« Oh prego... » sussurra dolcemente chinandosi fino a stamparmi un bacio in fronte con tanto di carezza sulla testa « Vedrai che si risolverà tutto piccolo di mammaaaahahahaha » no mi correggo. Questo è tutto il conforto... penso sconsolato mentre vedo il cuscino che le ho lanciato contro mancarla di un pelo mentre lei se la dà a gambe levate sparendo dietro il corridoio dopo aver... spento le luci?

« Non ci credo... » mormoro esausto, mi sembra di essere in una gabbia di matti!

« Sono a casa! C’è qualcuno? »

Bella!

Scatto in piedi come una molla appena sento la sua voce; peccato solo che non abbia calcolato la lampada davanti al divano

« Auch... »

« Edward? » sento i suoi passi avvicinarsi e la luce che viene accesa « Ma cosa... ahahahahah, che ci fai lì steso a terra? »

Le lancio un’occhiataccia mentre continuo a massaggiarmi la fronte dolorante.

Sai Bella ho sentito il mio cuoricino fare tum tum appena ho udito la tua soave voce -che frase ragazzi, a quanto pare sta uscendo il poeta che è in me- e non ho resistito nel non fiondarmi subito da te; solo che non ho calcolato un piccolo inconveniente, ovvero la lampada... ma non ti preoccupare eh, sono i soliti incidenti di percorso, tu continua a sghignazzare come se niente fosse!

« Non l’avevo visto... »

« Oddio, solo tu puoi andare a sbattere contro un mobilio » e giù altre risate « Dai, vieni qui che ti tampono la ferita » mi dice ridacchiando mentre afferra il kit del pronto soccorso

« Non ce n’è bisogno » mugugno per puro spirito contraddittorio

« Oh, e adesso non fare la parte di quello con la dignità offesa. Piuttosto vieni qui e... »

 

« Ahia!!! MA che cavolo... »

« Ti sto disinfettando razza di idiota e se stessi un po’ fermo invece di agitarti come un bambino mi faresti un grandissimo favore! » Bene, pure da poppante vengo trattato. Di bene in meglio!

« Ma non puoi essere un po’ più delicata? » sibilo a denti stretti stringendo i pugni

« Ma se quasi non ti sto toccando! » certo, perché questo bruciore è solo pura immaginazione vero? Donna sadica...

« Ecco abbiamo finito. Per fortuna che non era niente di che, entro pochi giorni sarà già sparito »

La guardo silenziosamente mentre riordina tutto e ripone il kit nell’armadio.

Bene Edward, o la va o la spacca

« Bella? »

« Mmm? »

« Ti posso parlare? »

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lancio un’occhiata alla radiosveglia prima di sbuffare irritato. Le 5:47

Solo

Mi rigiro tra le coperte nervosamente. È tutta la notte che non faccio altro da quando ho finito di parlare con Bella. O meglio, da quando ho finito il mio monologo. Lei è rimasta in silenzio per tutto il tempo mentre io le raccontavo tutto e le spiegavo il perché di certi miei comportamenti. E cosa ho ricevuto da parte sua? Niente, solo un misero: “Hai finito?” e, dopo il mio cenno di conferma se n’è andata, lasciandomi da solo nel soggiorno come un emerito idiota.

E adesso ditemi voi cosa dovrei pensare? Dovrei forse rinunciare e lasciar perdere? Infondo nel mare ci sono tanti pesci no? Se non va con lei non bisogna mica disperarsi... e allora perché caspiterina è esattamente ciò che sto facendo adesso?!

« Donne » soffio irritato, come se quel nome possa schiarirmi le idee

Insomma, perché mai non dovrebbe volere uno come me?

Sono bello, affascinante, sexy, intelligente, divertente, simpatico... e, solo perché dopo essermi comportato in un modo da indurla a farle credere che mi piacesse –cosa vera tra l’altro- e il giorno dopo mi ha visto spiaccicato contro Tanya labbra contro labbra, non vuol dire che anche adesso la stia prendendo in giro. Infondo nemmeno lei è stata cosi corretta nel non avermi parlato della scommessa con Emmett... beh, non che ce ne sia stato tempo visto i risvolti che ci sono stati, ma questo non giustifica le cose, no? No?

Ok, può avere tutte le ragioni del mondo nel diffidarsi, e forse fa anche bene visto il mio passato da casanova, ma ora sono cambiato, per lei, con lei... magari il fatto che lei non lo sappia può essere il problema...

Bingo! Ecco cosa devo fare!!!

Mi alzo di scatto scalciando via le coperte e afferro il mio cellulare appoggiato sulla scrivania

Tuuu tuuu tuuu

« Pronto Mark? Sono Edward... »

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Forza sei un Cullen e non puoi avere paura di una ragazza! Mi dico mentre apro pian piano la porta della sua stanza.

Eh sì, niente camera matrimoniale visto che la signorina si è lamentata sul fatto che io avrei provato ad approfittarne. Di nuovo. Eh, certo... perché sono io tra i due quello che mentre dorme la provoca, e naturalmente sono io che le tiro ginocchiate assassine.

Mi porto le mani a coppa sul fratellino. Riflesso involontario.

« Psss » sussurro avvicinandomi fino ad arrivare vicino al letto « Bella? » la provo a chiamare scuotendola leggermente « Bella? » niente. Ma è mai possibile che quando dorme non sente nessuno? « Bella? Bella? BELLA?! »

« Eh? Ahhhh!!! » bum « Oddio... » la sento mormorare mentre rivedo quella chioma incolta spuntare dal letto « Chi... che succede? »

« Ehm... ciao! »

« Edward? » mi guarda corrucciando la fronte come se non ci credesse veramente nel trovarmi lì nella sua camera « Che ci fai qui? » mi chiede mentre risale sul letto

« Beh io... »

« TU!!! » urla all’ improvviso puntandomi il dito contro e guardandomi con quegli occhi che vorrebbero mandarmi scariche elettriche per quanto è furiosa. Cavolo se è lunatica la ragazza!

« Io... »

« Sì TU razza di imbecille, sai che ore sono? »

« Ehm... » mi volto un attimo verso l’orologio appeso al muro « Le 6:13? »

« Esatto, vedo che sai leggere! Appurato ciò, mi spieghi che cavolo ci fai nella MIA stanza a quest’ora della mattina?! »

« Vorrei che venissi con me » dico, per poi aggiungere in fretta « Se non ti dispiace naturalmente »

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mi allaccio la cintura prima di mettere in moto. Dio che faticaccia... ammetto tra me e me mentre lancio un’occhiata a Bella al mio fianco che digrigna i denti stringendo i pugni così forte da far sbiancare le nocche

« È così che intendevi con la frase “Se non ti dispiace naturalmente?” Imbavagliandomi prima di legarmi mani e piedi e bendarmi, per poi portarmi giù e infilarmi in macchina come se fossi un sacco di patate?! »

« Beh, il fazzoletto te l’ho tolto » le faccio notare gentilmente mentre mi fermo ad un rosso

« Già, solo perché quel vecchio del vicino ti ha guardato male e tu, per evitare che chiamasse i poliziotti, mi hai tolto quel coso dalla bocca! »

Beccato

« Dai, non essere arrabbiata »

« Non essere arrabbiata?! Secondo te cosa dovrei fare scusa? Starmene buona buona e aspettare che tu mi porti non so dove? »

« Ecco, è già un buon inizio »

La sento sbuffare mentre volta il capo verso il finestrino e borbottare mille insulti degno del peggior camionista. Insulti indirizzati al sottoscritto naturalmente. Dal primo all’ultimo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

« Ok, adesso ti sbendo e ti libero, ma tu prima mi devi promettere che non cercherai di scappare via, che mi seguirai senza fare storie e soprattutto cercherai di NON picchiarmi »

« Cullen, ne ho fin sopra le scatole di questa stupida sceneggiata che TU hai messo su; quindi, prima che perda la pazienza una volta per tutte e ti prenda a calci fino a farti sputare sangue, ti conviene liberami! E vedi di farlo in fretta che queste corde mi stanno irritando la pelle! »

« Che ti avevo detto? »

« Che ti avevo detto? » imita malamente la mia voce prima di riiniziare a insultarmi

« Bene, ora che hai finito » dico mentre vedo un suo sopracciglio scattare all’insù « Prometti quello che devi promettere »

« Prometto anzi, giuro » si corregge lanciandomi un sorrisetto che non preanuncia niente di buono « giuro sulla tua testa che una volta liberata non proverò ad ammazzarti »

Sospiro avvicinandomi e togliendole la benda incontrando il suo sguardo assassino

« Non ci proverò a farti fuori Cullen » sibila tra i denti « Lo farò e basta »

 

 

 

 

 

 

 

Bella pov

 

 

 

 

 

Edward Cullen è un perfetto imbecille.

Oltre a buttarmi giù dal letto all’alba –forse qualcuno dovrebbe spiegargli che non sono una gallina come le sue mille conquiste e che quindi non mi sveglio al sorgere del sole- mi lega e rapina come se stesse compiendo un sequestro in piena regola e mi porta in... un campo?

Mi guardo intorno spaesata. Ma dove caspiterina mi ha portata?

Troppi film decisamente. Dovrebbe smetterla di spararsi tutte quelle schifezze che danno alla tv!

« Seguimi »

« Senti Cullen » lo interrompo puntando i piedi liberandomi dalla sua presa « Dopo tutto quello che mi hai fatto passare questa mattina, non penso proprio che tu ti possa permettere di darmi degli ordini. Naturalmente questo è solo un mio consiglio poi fai come vuoi. A tuo rischio e... »

« Dopo, dopo Bella. Adesso seguimi senza fare troppe storie che siamo già in ritardo; poi, quando avremmo finito, potrai lamentarti quanto vuoi. Se avrai ancora qualcosa su cui lamentarti naturalmente » conclude misteriosamente sfoderando il migliore dei suoi sorrisi prima di trascinarmi con lui.

 

 

 

 

 

 

 

Guardo dubbiosa la mia immagine riflessa nello specchio e quei ridicoli occhialoni dalle enormi lenti stile scienziato pazzo.

Ma in che guaio mi sono cacciata?

« Bella? »

Non potevo accettare la proposta di Alex e rimanere con lui ieri sera?

« Bella? »

No, ero troppo ansiosa di sapere cosa avrebbe voluto dirmi Edward che sono andata via appena ne ho avuto la possibilità. Idiota che non sono altro!

« Bella!!! Hai finito di vestirti? »

« Non penso che questa sia una buona idea » dico appena gli arrivo di fronte. Lui per tutta risposta rotea gli occhi al cielo per poi afferrarmi per un braccio e trascinarmi letteralmente, di nuovo, fino ad un elicottero.

 

 

 

 

 

 

 

« E-Edward » balbetto con le mani saldamente ancorate al piccolo sedile « Non penso che questa... cosa faccia per me »

« Ma dai, vedrai che ti divertirai un casino » mi dice dandomi delle leggere pacche sulla spalla.

Se non fossi così impegnata nel tremare di paura penso proprio che gliela staccherei a morsi quella mano!

« Edward, penso che la signorina abbia ragione... »

« Mark... »

« No dico sul serio. Tu sarai pure un professionista, ma lei » dice indicandomi con lo sguardo « non mi sembra che sia pronta per tutto questo. Ha un colorito piuttosto... verdognolo e non vorrei che mentre sorvolate lei si metta a rigettare investendoci... »

« Tranquillo Mark » lo rassicura mentre mi fa alzare e allacciare tremila fili a lui « È solo che è la prima volta che fa un’esperienza del genere, è solo l’emozione, vedrai che dopo di questa te la ritroverai tutti i giorni nel tuo ufficio per fare la replica » ribatte ridendo apertamente mentre mi spinge delicatamente fino allo sportello aperto. Il tutto sotto il mio sguardo impaurito e scettico. Ora più impaurito che scettico lo ammetto.

« Bella, dovresti staccare le mani se vuoi che ci buttiamo » mi dice sghignazzando

« È questo il punto, non voglio che ci buttiamo. Dio Edward tu sei impazzito. Siamo a più di 4000 metri di altezza e tu pretendi che io... »

« Non avere paura, non ti succederà niente »

« Oh certo » ribatto sarcastica deglutendo a vuoto « Rischio solo di morire sfracellata al suolo. Una sciocchezza... »

Inutili sono stati i miei tentativi di fargli cambiare idea facendogli oltretutto notare che soffro terribilmente di vertigini. Certo, a lui che gliene importa, sono io quella che si sta facendo sotto di paura, tanto lui è abituato a queste cose!

« Su, non fare la melodrammatica Bella »

« Macché melodrammaticaaaaaaaahhhhhhhhh!!! »

« Non urlare Bella e goditi il panorama »

« Sei uno stronzo Cullen! » urlo ancora più forte con gli occhi ben serrati « Mi dovevi proprio spingere così? »

« Certo, se aspettavamo te si faceva notte »

« Razza di idiota! Ti rendi conto che adesso l’unica nostra via di salvezza è un insulso zaino? »

« Dai Bella, ti ho portata qui perché... »

« Ecco, vedi di darmi una spiegazione e che sia degna sul perché ora stia rischiando la vita! »

« A parte il fatto che non stai assolutamente rischiando la vita » mi sussurra all’ orecchio intrecciando le sue mani alle mie « Ti ho portata qui perché ti volevo dire una cosa. A te e al mondo intero »

Sto per rifilargli l’ennesima rispostaccia acida quando lo sento urlare, un urlo liberatorio che mi fa perdere un battito e spalancare gli occhi incredula

« ISABELLA MARIE SWAN, TI AMO!!! »

Solo quando tocca la mia testa con il mento mi accorgo di aver trattenuto il respiro.

Incredula, felice, pazza? Non mi importa, so solo che finalmente mi sento completa, come se tutti i pezzi di un immaginario puzzle siano andati al loro posto. E non importa se adesso sono sospesa lì, a metri e metri di altezza; per la prima volta nella mia vita mi sento di aver trovato il mio posticino in questo mondo.

E fa niente se non c’è nulla intorno a noi a parte l’aria impalpabile e questa immensa distesa azzurra, perché l’unica cosa di cui ho bisogno adesso è accanto a me.

E allora fanculo, fanculo a tutto e a tutti, fanculo anche a questa stupida paura di cadere nel vuoto, perché ora so che non succederà, so che ci sarà qualcuno al mio fianco a tenermi su.

E rido, una risata che sa di liberazione, di incredulità, di gioia, di felicità, di amore.

Sì, di amore...

« Ti amo anch’io » gli sussurro a pochi metri da terra « Ti amo anch’io razza di idiota... »

 

 

 

 

 

________________________________

Mi scuso con tutte voi per la mia incoerenza. So che avevo detto che questa storia sarebbe stata sospesa fino a tempo indeterminato, ma ne sono successe di cose in questa settimana, forse troppe...

Mi scuso inoltre se ho pubblicato quell’ avviso se l’ avete ritenuto in qualche modo inadeguato, ma ne avevo bisogno, bisogno di sfogarmi in un certo senso... ero stufa, stufa di sentirmi cosi maledettamente sola, incompresa, inutile... stufa di una cosa che va ormai avanti da anni.

Magari sono stata troppo melodrammatica, o passata per la solita ragazzina che vede tutto nero, o cos’ altro; ma era quello che sentivo in quel momento, e non mi pento minimamente di quello che ho scritto, ogni singola riga; perche’ in un certo senso mi sono sfogata. E arrivare a “dire” che cancellate questa storia perche’ ho pubblicato un avviso del genere allora beh, non so veramente cosa dirvi. Nessuno vi obbliga a tenere o seguire questa sottospecie di ff, ma per favore, smettetela di giudicare quando non sapete...

Beh, ennesimo sfogo e ennesima scusa da parte mia... >.<

Volevo pero’ ringraziare coloro che hanno lasciato quelle poche righe, quelle persone che mi hanno fatto capire che in un modo o nell’ altro non si e’ mai soli, che c’ e’ sempre qualcuno pronto a dimostrarti un po’ d’ affetto e, anche se non ci conosciamo di persona, vi sono infinitamente grata. Quindi grazie, grazie per tutto...

 

 

Siamo giunti alla fine della storia... volevo postare ieri sera visto che avevo finito il capitolo verso le nove e qualcosa, ma mi si e’ cancellato tutto e non avevo nemmeno salvato. Dopo quattro ore passate davanti al pc per scrivere qualcosa di accettabile e vedere il proprio “lavoro” sparire cosi... arg, non potete capire la rabbia che avevo in quel momento xD

Ero cosi nervosa che non lo volevo nemmeno vedere il portatile, figuriamoci riscrivere da capo il capitolo!!! Ma poi mi sono rimessa a lavoro ed eccomi qui.

Ammetto che forse in un certo senso il fatto che abbia dovuto ricominciare da capo tutto il chappy sia stato una cosa positiva visto che e’ venuto meglio di quello precedente, ma questo l’ ho pensato solo quando l’ ho concluso e accuratamente salvato u.u prima ero troppo intenta ad imprecare e a sbuffare xD

Beh, che dire... ho un paio di idee per il seguito, ma per ora e’ ancora tutto confuso... pubblichero’ l’ introduzione in uno di questi giorni dato che e’ gia’ pronto... vi lascio un piccolo pezzetto del seguito sperando di incuriosirvi almeno un pochino ^-^

 

 

 

Edward pov

 

E mi maledico, mi maledico perché nonostante tutto non riesco a provare quell’odio che so che dovrei avere; e allora perché, perché cavolo l’unica cosa che vorrei fare in questo momento è abbracciarla e dirle che va tutto bene?

Stringo la piccola scatoletta che ho in tasca ricacciando indietro le lacrime; e io che volevo chiederle di sposarmi, ma a questo punto a cosa servirebbe veramente?

« Per favore... » allora le sussurro avvicinandomi « Per favore solo per questa notte illudimi, illudimi di amarmi, fai finta di essere ancora mia Bella... »

 

 

   
 
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