Fanfic su artisti musicali > Arashi
Segui la storia  |       
Autore: Hika86    11/09/2010    0 recensioni
Il gruppo di punta della Johnny's Enterateinment compie il decimo anniversario di attività e l'azienda avvia uno speciale progetto per la promozione dell'evento. Per l'occasione la collaborazione di artisti dal resto dell'Asia sarà un'ottima occasione per Aiba, Jun, Sho, Nino e Ohno... e per Lei.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il Kokuritsu riempito sembrava più grande che a vederlo da vuoto. Ad un primo impatto, appena uscita sul palco, con le urla e la musica alta, Yun-seo si era quasi spaventata: sembrava di essere andata a sbattere contro un muro invisibile, di aver visto una cosa improbabile o di esser salita sul palco dimenticando di vestirsi. Insomma, lo shock iniziale era stato incredibile. Ma quello fu nulla a confronto delle scoperte che fece una volta cominciato il concerto. Non aveva mai lavorato live con gli Arashi: durante le prove, durante le registrazioni, scherzavano sempre, ridevano, e si impegnavano anche con il sorriso. Dietro le quinte del concerto i ragazzi erano diventati improvvisamente seri, concentrati, non vedevano più niente oltre al loro obiettivo: tornare sul palco ed incantare il pubblico. E quando apparivano davanti a quella folla, davanti alla vista di persone a perdita d'occhio, cambiavano completamente. Jun, il più tranquillo e pacato tra loro, era un vero e proprio animale da palco: incitava la folla, si rivolgeva al corpo di ballo e ai suonatori, era il vero burattinaio di quello spettacolo ed era forse quello che si divertiva di più. Quando le capitava di poter guardare i suoi primi piani giurava di avere le palpitazioni, l'aura di entusiasmo e sensualità che sprigionava quel ragazzo si scatenava completamente, e Sho gli andava dietro. Lui, che era sempre quello che non diceva mai niente senza un senso (pure le idiozie che diceva avevano un senso) era quello che più di tutti urlava, a volte blaterava anche versi, urli non ben definiti, e la folla lo seguiva aumentando la carica e la tensione dello stadio. Nino rimaneva il solito viziato, a volte nemmeno lo vedeva cantare, ma seguiva tutti i compagni, correva a destra e a manca, saltellava e lanciava occhiate alla folla. Aiba, che fino a quel momento gli era sembrato svolgesse solo il ruolo di quello che sparava più assurdità, si era rivelato il più dolce: rivolgeva al pubblico i sorrisi più belli, salutava le fan agitando la mano con entusiasmo e gioiva di ogni canzone che cantavano come se ogni parola fosse dedicata ad ognuna delle persone presenti quella sera. Ohno invece era proprio come lo vedeva lei, una colonna portante: faceva la seconda voce, seguiva il pubblico con gli occhi, si rivolgeva a loro con le canzoni e richiamava i compagni.
Arrivò anche il momento più toccante di tutto il concerto. Passò il filmato di quei 10 anni, i ragazzi ringraziarono il pubblico di persona e cantarono tutti insieme la canzone che avevano scritto apposta per i loro fan. Non potè trattenere le lacrime per la commozione, ma dovette presto asciugarsele per continuare con il resto dello spettacolo.
Alla fine i ragazzi salutarono il pubblico, si inchinarono, ringraziarono più volte e sparirono alla vista. Inutile dire che dagli spalti ancora li acclamavano. Dietro le quinte li vide cambiarsi nuovamente e tutti si guardarono in faccia «Ahn san, ma abbiamo ancora qualcosa da fare?» vennero a chiederle quelli del corpo di ballo
«Non ne ho idea» scosse il capo lei osservandoli basita. Non appena lo disse le tornò in mente il particolare del foglio, quello che non sapeva leggere, quello che Ohno le aveva detto quando le aveva letto la scaletta: l'ultima canzone degli "8Dramas" sarebbe stata usata come ultima del concerto, ed era quella che nessuno ancora conosceva. I ragazzi finirono di cambiarsi in fretta ed ognuno di loro indossò il costume nero che usava nei video della serie. «Takechi san» esclamò Jun col fiato corto «Noi andiamo, lei dia le istruzioni» disse prima di incitare gli altri. Yun-seo li vide riavviarsi verso il palco mentre lo staff si complimentava con i ballerini e li tranquillizzava. La manager la prense per un braccio e la caricò su uno dei mezzi elettrici che usavano per muoversi lungo il perimetro del Kokuritsu «Vai dall'altra parte, prendi l'ascensore e sali fino a sopra. Indossa questo e aspetta lì, intesi?» disse lei
«Ma...»
«Te l'ho letta la scaletta no? Lo sai cosa devi fare, non devi ballare, devi solo stare là sopra. Vai ora, che non 'è tempo»
«Va bene» annuì quindi prima di avviarsi sul piccolo mezzo e attraversare il Kokuritsu a tutta velocità. Cominciò a vestirsi nell'ascensore, era un vestito elaborato, ma fortunatamente facile da indossare: era bianco, chiaramente, con la gonna corta fino a poco sopra il ginocchio, sul davanti, e molto più lunga dietro, aveva addirittura uno strascico. Le maniche erano a sbuffo e i guanti di seta coprivano fino a metà dell'avambraccio terminando con un bordo in pizzo. Doveva anche indossare delle ballerine con il nastro da intrecciare fino al ginocchio, la parrucca di capelli castano scuri che aveva indossato nei video e una mascherina in pizzo bianca da fissare con gli elastici dietro le orecchie per coprire gli occhi. Era lo stesso costume usato per le riprese strane dell'ultimo video. Era rimasta stranita da quelle riprese: non aveva dovuto ballare niente, avevano inquadrato parti del suo corpo, gli occhi, le mani mentre le muoveva, magari i piedi mentre faceva un paio di passi, il collo o le labbra, ma sempre e solo a pezzi per non farla riconoscere. A volte quelle stesse riprese erano state fatte con uno degli Arashi: le loro mani o i loro piedi, le spalle vicine. Si era limitata a fare il lavoro chiestole, ma ancora nessuno sapeva nulla di quell'ottavo pezzo il cui video non era ancora stato trasmesso in TV e di cui non si conosceva nulla. L'ottavo pezzo per il quale, in quei mesi, ogni tanto loro le avevano raccontato di avere problemi a scrivere e comporre.
Indossò il vestito rapidamente e quando arrivò in cima era praticamente pronta, mancava la parrucca e la maschera, ma la zip del vestito si trovava sulla schiena quindi riusciva solo a chiuderne un pezzo, non tutta! Fece del suo meglio, poi, quando sentì i primi suoni di pianoforte, solitari, rimbombare per il Kokuritsu, decise di gettare la spugna, indossare le ultime cose e prendere posto.
«Kanojo*» pronunciò piano Jun nel microfono. Erano loro cinque, soli sul palco buio, illuminati ciascuno da un fascio di luce. Le melodia che riempiva l'aria era dolce e morbida, composta solo dal pianoforte come strumento portante e da un sottofondo di Sax e violino elettrico nei ritornelli.

♬❦♬
❝Lei
che sembra sempre così felice nella folla,
Il cui sguardo è indecifrabile e orgoglioso.
Nessuno ha il permesso di vederla quando piange:
Rivela solo quello che vuole tu veda,
Non è di nessuno ed è padrona di sè.

Lei
aspetta quanto vuole e quando vuole se ne va.
Non cederà e non si arrenderà mai
Semmai si adatta, cambia i suoi modi.
Prenderà quel che dai, darà quel che vuole.
Non puoi afferrarla anche se ci provi.

Lei
ti indica l'amore: prendere o lasciare.
Può chiederti la verità e non crederti mai,
Puoi ferirla e pentirti, essere ferito ma perdonarla.
E' così che tira fuori il meglio e il peggio di te,
Ma non puoi condannarla, è solo colpa tua:
Perchè lei è sempre un passo avanti

Lei
il visto che non si può dimenticare,
una traccia di piacere e un rimorso d'odio.
E' un tesoro oppure il prezzo da pagare?
Lei
la canzone che canta l'estate,
il brivido che porta l'autunno.
E' il fuoco del camino o l'acqua gelata?

Oggi prenderò le sue risate e le sue lacrime
E diventeranno tutte preziosi ricordi del passato,
Perché ora so guardare oltre.
In futuro ovunque lei andrà, io ci sarò
Il senso della mia vita è
LEI❞
♬❦♬

Sugli schermi alle spalle del palco passava il video di quella canzone. Erano le riprese fatte e che le erano sembrate così strane: ora avevano un senso accostate a quelle parole. Stavano parlando di lei?
Ai tre quarti della canzone gli ingranaggi costruiti in quei giorni si azionarono un'altra volta e tutti e cinque vennero sollevati in aria lentamente e trasportati attraverso il Kokuritsu, così come avevano aperto il concerto. Dalle costruzioni delle passerelle vennero sparati dei coriandoli esclusivamente bianchi e lentamente, mentre la canzone finiva, gli Arashi si ritrovarono in alto, dall'altra parte, finalmente raggiungendola. La circondarono e in gesto teatrale le si strinsero intorno sulle ultime parole del pezzo. Sull'ultima nota di chiusura tutti e cinque tirarono fuori una rosa bianca da sotto le giacche e le lanciarono nella folla sottostante, sorridendo alle telecamere che riportavano i loro volti a tutto lo stadio. Le urla di commozione del pubblico erano toccanti: era come se quella canzone fosse stata una dedica d'amore a tutte le fan.
La musica finì, le luci si spensero e tutto era veramente finito. I cinque ragazzi si rialzarono togliendosi di dosso i microfoni e le si strinsero di nuovo attorno, facendo cerchio come la sera prima «Ehi, dì qualcosa» disse Nino
«Stai piangendo?» domandò Ohno
«Dovrei piangere io, miseria... Jun, tu e queste pessime trovate di volteggio in aria» borbottò Sho che tremava leggermente
«Non è che stessimo parlando precisamente di te» spiegò Jun per non dover rispondere al compagno «Non ci è permesso dedicare canzoni a qualcuno. Però ti abbiamo preso come modello e così abbiamo costruito il tuo personaggio: non avendo un viso può essere accostato a qualsiasi donna. Ci hai aiutato a creare delle parole belle che, pur di potersi adeguare a chiunque venga dedicata questa canzone, non risultassero vuote»
«Però... in un certo senso, possiamo dedicartela. Quella per noi sei tu, ma nessuno lo saprà» spiegò Aiba
«Siamo amici no? Continua a supportarci fino alla fine e completiamo questa esperienza insieme» incoraggiò Nino
«Si, stasera possiamo dedicarla a te» annuì Sho
«Va bene Ahn san? Andiamo fino infondo» la incitarono tutti
«Solo a due condizioni» sussurrò la coreana «Prima di tutto chiamatemi per nome, e niente "san"**»
«Devi fare la stessa cosa anche tu però» risero loro
«Secondo: aiutatemi a chiudere la bufera, altrimenti perdo il vestito» piagnucolò
«Mh?» «Bufera?» «Ahn... Yun chan stai impazzendo?» «Forse cercava di fare un gioco di parole?»
«Il vestito, il vestito» farfugliò lei
«Ah! La "zip", chiudiamo la zip!***» esclamò Aiba. I ragazzi ridacchiarono e le diedero una mano. «Aiba chan, Sho kun, Ohno kun, Nino, Matsujun...» sussurrò lei lentamente. I ragazzi si bloccarono sentendosi chiamare ma lei ancora non disse nulla «Cosa?» domandò l'ultimo chiamato da lei
«Mmmh... niente, solo "grazie"» e ridacchiarono. «Prima che riaccendano le luci per il pubblico è meglio squagliarcela» fece notare Ohno
«Si, si, via come la luce!» «Come la tormenta!» «La bufera!» «La zip!» e risero tutti insieme.

*"Kanojo" (titolo che avrebbe realmente la canzone) è traducibile come "lei".
** il "san" è un suffisso usato dopo il cognome o il nome (a seconda del grado di confidenza che si ha) di un'altra persona (MAI da usare per se stessi) e può essere tradotto con mr./mrs./miss./signore/signora/signorina. Dà un senso di formalità verso la persona a cui si parla. Se si omette il "san" e si chiama una persona con il suo nome senza onorifici è indice di confidenza.
***La confusione qui è tra Jippu (zip) e Shippū (bufera, uragano). Però Yun-seo è emozionata e intorno a loro c'è il rumore di uno stadio intero: sarà stata le ad aver sbagliato la parola o loro ad aver sentito male?


Doverose conclusioni alla fine di questa ff.
Prima di tutto, se vi è piaciuta mi fa piacere, se non vi è piaciuta non importa: io mi sono divertita un mondo a scriverla, credo sia stata una delle più divertenti che abbia mai realizzato e sono felice che sia proprio sugli Arashi.
Sono abbastanza soddisfatta di me stessa: penso, pian piano, di essere riuscita a buttar giù un abbozzo di personalità a tutti e sei i personaggi cercando di renderli il più reali possibili e il più diversificati tra loro. Sono contenta di aver ritrovato punti di contatto con la realtà per quanto questa storia sia completamente finzione (gli 8Drama non esistono, il progetto stesso non è mai esistito, eppure il concerto si è svolto al Kokuritsu, sono stati sospesi per aria e hanno comunque cantato 5x10). Yun-seo è forse uno degli OC che mi siano riusciti meglio fino ad oggi (non che sia perfetta), ho cercato di rifuggire il più possibile gli stereotipi: non è particolarmente bella, nè una sfigata completa orfana e depressa. Ha un problema di cuore, come qualsiasi ragazza di questo mondo, ha un handicap, è vero, ma è semplicemente una caratteristica non c'è niente di incentrato su questo, non ha un carattere meraviglioso e perfetto, ma non è nemmeno una cafonazza di prima categoria. Doveva essere esattamente un melograno in mezzo all'erba: una come tanti, ma che in un modo o nell'altro spicca.
Ho apprezzato di essere riuscita a rifuggire una qualsiasi storia d'amore con uno dei cinque, eppure ho adorato lasciar credere una possibilità con qualcuno di loro che alla fine non si è mai concretizzata.
posso anche illustrarvi le mie seghe mentali! XD Fin dall'inizio avevo in mente un illustrazione: un melograno, base del titolo, ed intorno ad esso glie lementi che hanno suggerito i titoli dei capitoli. Lo schema è praticamente riassumibile come: ogni titolo è un elemento dell'immagine (il prato, i fiori -violette in questo caso- la coccinella, il sole e il cielo) ed ogni elemento richiama il colore di riferimento di ognuno degli Arashi (verde, viola, rosso, giallo, blu) che sono stati protagonisti di turno del loro capitolo, al fianco dell'elemento ho aggiunto altre parole come metafora di ciò che avveniva nel capitolo ("piedi nudi" la spesieratezza di Aiba, "i petali" la sensibilità di Jun, "i dispetti" le emozioni di Sho, "il calore" le attenzioni di Nino, "il cielo" il senso di protezione di Ohno). Adoro fare questi giochini scemi XD Il fatto che poi ogni capitolo sia stato diviso in due e che nel secondo fosse accennato il testo della canzone degli 8Drama relativa al personaggio è successo per caso all'inizio, poi l'ho usato come schema fisso da Jun in poi.
Ah... i testi delle canzoni non sono niente di che, prima di tutto perchè non avevo voglia di sprecarmi a scrivere poesie filosofeggianti (che merdaccia che sono), secondariamente perchè i testi Jpop sono un po' così.. sconclusionati e puntellati magari di frasi belle qui e là senza alcun legame tra loro XD ahahahah!!

Si ringraziano:
- i DBSK, per il cameo XD
- la mia lettrice di giapponese, che ha dato il cognome alla manager; Sanshiro e Chen, miei compagni di università, a cui ho rubato i nomi per darli ad alcuni personaggi comparsi nei primi capitoli
- "santo" internet, grazie al quale ho fatto ricerche su: nomi coreani (è stato difficilissimo trovare quello della protagonista), dislessia, arene per concerti giapponesi, altezza e età di Arashi e DBSK (ahaha), funzionamento dei laser game, hanami e chi più ne ha più ne metta (non sembra, ma spendo ore a documentarmi prima di scrivere. Mi piace dare un senso di realtà alle mie storie)
- me stessa, perchè tutti i malapropismi di Yun-seo sono stati i miei di quest'anno (dovrei vergognarmi)
- Reru chan, mia beta reader di fiducia
- KIKYOhanamuke, mia unica lettrice palesata inq uanto unica commentatrice. Generalmente non sono a caccia di commenti e recensioni, ma fa sempre piacere riceverli (positivi o negativi). Grazie per il piccolo appoggio che mi hai dato, è stato preziosissimo, sul serio!!!
- Quel gruppo di cinque baka, che se non esistessero loro non ci sarebbe il forum e non ci sarebbe la fic ^_* 皆ありがとう!

Se a qualcuno, di non palesato, fosse piaciuta la ff sappiate che ne ho pubblicate o ne sto pubblicando altre (tutte arashiche si, solo quelle vecchie non lo sono) quindi se vi va mi farebbe piacere se leggeste anche quelle (personalmente sono innamorata follemente di Kaze... ma forse non è fairplay innamorarsi di una propria ff XD). Adesso mi darò da fare per completare Ame entro fine Ottobre massimo e per il nuovo anno voglio aver già cominciato la nuova ff a capitoli che sto architettando un po', oltre al fatto che io e la Reru dobbiamof inire la nostra demenzialissima Mago Majokko Arashi!
Ne ho da fare eh? Alla prossima ff!! Grazie ancora!!!

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Arashi / Vai alla pagina dell'autore: Hika86