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Autore: CatcatKhad    12/09/2010    1 recensioni
Era una giornata normale per la famiglia Cullen. La piccola Renesmee si era ufficialmente fidanzata con il suo Jake, Emmet e Rosalie avevano fatto un viaggio per stare un po' da soli all'isola Esme, Bella e Edward si amavano alla follia come sempre, Carlisle e Esme per la prima volta dopo molto tempo avevano... ehm,avete capito, ma Alice e Jasper? Per loro no, ma per scoprire cosa succede vieni a leggere questa storia.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Pov. Rosalie
Non potevo crederci, Luna era stata quasi stuprata di nuovo nel giro di 3 giorni! E tutto questo anche per colpa mia. C'ero rimasta malissimo, ma prima avevo dato uno schiaffo sonoro a Emmett, lui aveva deciso di mandarla là insieme agli altri. Lo avevo lasciato in bianco. Non volevo che nessuno facesse più del male a Luna, quella ragazza ha avuto un passato difficile, più brutto del mio di molto. Non doveva più soffrire. La stavo abbracciando, sperando di calmarla.
Pov. Luna
Ok, forse ero troppo buona, ma non volevo più avercela con i ragazzi! Lo avevano fatto per il mio bene. Per cui dissi mentalmente a Alice di perdonarli, e lei lo fece. Tutte stavano, in quel momento, baciando dolcemente i mariti dove li avevano schiaffeggiati. Sorrisi, poi uno strano calore mi venne dal cuore: felicità. Ero felice, ne ero certa. Felice di aver ritrovato una famiglia che mi ama. Saltai al collo di Emmett, che mi fece volare. Poi, corsi per tutto il giardino urlando e ridendo. Mi guardavano confusi, ma con il sorriso, mentre io saltavo da un albero all'altro. Ma, chissà perchè, la felicità dura poco. Infatti, su un albero ci stava Seth. Io saltai su quell'albero, ritrovandomi fra le sue braccia. Lancai un urlo, per poi buttarmi giù. Accorsero tutti e quando indicai l'albero, Rosalie ringhiò. Mi prese per mano e mi fece alzare, per poi affidarmi a suo marito, che mi prese in braccio come per proteggermi. Rosalie non era gelosa, sapeva che per me Emmett era un fratello e viceversa. Io piangevo, tremavo e singhiozzavo. Jasper mi accarezzava i capelli, e usava il suo potere per tranquillizzarmi. Le ragazze, invece, saltarono addosso a Seth. Lui si trasformò e dopo pochi secondi tutto il branco era li. Mi strinsi ancora di più a Emmett, che ringhiò e mi portò dentro, seguito dai ragazzi e da Esme. Tremavo, mentre il ricordo di qualche ora prima si faceva sempre più vivido. Emmett mi posò sul divano e si sedette vicino, così se dovessero entrare era pronto ad attaccare. Gli toccai il braccio, e lui si alzò. Jasper prese il suo posto. Mi tranquillizzava un po', anche accarezzandomi, visto che il suo potere è anche fisico. Stavo ancora tremando, tutti mi stavano vicina, fino a quando Bella non entrò, seguita da Seth. Mi rannicchiai sul divano, mentre Jasper ringhiava a Seth. - Vuole solo parlarti, Luna. Non ti farà del male. - Mi disse Bella. Non mi muovevo da li. Ero terrorizzata, anche prima voleva solo parlarmi, ma non è stato così. Strinsi la mano a Jasper, che aumentò il suo potere. Ne avevo abbastanza dei ragazzi che "volevano solo parlare", anche perchè nessuno di loro voleva davvero solo parlare. Mi feci abbracciare da Jasper, anche perchè ormai vicino ai miei fratelli maschi mi sentivo sicura. Lui mi voleva bene come se fossi davvero sua sorella, non sua cognata. Singhiozzavo, ero così terrorizzata da non potermi muovere. Era entrata anche Alice, che sorrire nel vedermi così attaccata a Jasper e agli altri fratelli, e non fu nemmeno per un secondo gelosa. Sapeva che Jasper amava lei e che io gli volevo un bene infinito, come solo una sorella può provare per un fratello maggiore. Si avvicinò a me e mi prese la mano, sedendosi in braccio al marito. Bella mi si avvicinò e mi sussurrò dolcemente le stesse parole di prima. Ma io non volevo andarci. Presi coraggio e negai con la testa. Seth guaì. Lo guardai, ancora spaventata, e lui mi prese per mano. Lo lasciai fare, tanto ero vicina a 5 vampiri. Alice mi teneva ancora la mano, ma io le dissi mentalmente che se avrei avuto bisogno la chiamavo. Lei mi lasciò andare e si accoccolò al marito, che era ben contento della posizione. Io intanto mi facevo trascinare da Seth, che mi portò in un punto nascosto del giardino. Mi fece sedere, poi si sedette vicino a me e cominciò il suo discorso - Luna, tu non sai quanto mi dispiace averti quasi stuprata. Non ero in me! Vederti andare via così mi ha fatto scatenare e non sapevo più chi ero! Riuscirai mai a perdonarmi? - Lo guardai, e un po' mi dispiaceva. Gli sorrisi, poi mi alzai e aspettai che si alzasse. Mi guardò confuso, poi si alzò. Gli saltai al collo e lo abbracciai. Lui mi abbracciò delicatamente. Si, lo avevo perdonato. - Ma non farlo più eh! - Gli dissi, seria. - Promesso, generale! - Disse lui, scherzando. Risi, poi feci una cosa per lui inaspettata. Lo baciai. Lui prima rimase di stucco, poi mi baciò con dolcezza. Non capivo i miei sentimenti per lui, in quel momento, ma me ne fregai altamente. Lui mi prese per la vita e mi sdraiò a terra. Poi si sdraiò su di me e mi accarezzò i capelli. Lo spinsi via delicatamente, facendolo mugugnare. Mi staccai e gli dissi, sempre scherzando - Non esageriamo però! - Lui rise e mi accarezzò una guancia. Io mi allontanai, sempre sorridedogli, e andai in casa. Alice mi corse incontro - Allora? Ti ha fatto male? Perchè se è così, io.. - - No, Aly, non mi ha fatto niente. Tranquilla. - le dissi, prima di buttarmi sul divano. Mi si avvicinò, e mi chiese tutto. Le sorrisi, e annuii. Avevo perdonato Seth, ma non lo amavo. Lo consideravo un amico, e glielo dovevo dire. Ma non ora, non mi pareva il caso. Chiesi a Alice se voleva stare con me, e lei annuì. Si sedette vicino a me e cominciammo a parlare di un po' tutto. Dopo un po' vidi che volgeva lo sguardo sempre verso le scale e le chiesi il perchè. Lei mi disse tre parole: Jasper. Camera. Letto. Capii immediatamente e la feci andare a soddisfare le sue voglie. Pochi minuti dopo, dei rumorini sospetti mi fecero intuire che Alice stava esaudendo i desideri suoi e del marito. Sogghignai, poi mi sedetti vicina a Emmett, che giocava alla play. - A che giochi, orso? - Gli chiesi innocentemente. - Alla Fifa. - Lo guardai confusa, e lui mi spiegò cos'era la Fifa. Alla fine della spiegazione, scoppiai a ridere - Emmett, non ti ho mai sentito così serio! Ahahahahahah! Non sembri nemmeno tu! Ahahahahahahahahahahahah! -  gli dissi, mentre mi rotolavo in terra dal ridere. Lui rise con me. Rosalie spuntò dalla cucina, e ci guardò entusiasta. Dopo un po' mi calmai, avevo il mal di pancia dal ridere. Mi alzai a fatrica e mi sedetti di nuovo vicino a lui, sperando di non dover ridere di nuovo così. Poco dopo, Esme venne giù tutta trafelata dalle scale. Le stavo per chiedere il motivo, quando lei mi disse solo una frase piena di significato: Carlisle è in astinenza, troppo maniaco. Emmett scoppiò a ridere ancora, io intanto mi chiedevo dove trovava la forza. Rosalie gli si avvicinò e gli diede uno scappellotto, facendolo smettere. Io intanto ero andata in camera mia a prendere il PC portatile, per andare sulla mia casella di posta. Stavo leggendo le mail, quando una mi attirò: era da parte di un certo Petr. La aprii e appena letta tutta, sbiancai. C'era scritto questo:

Cara Luna,
Non so se tu ti ricordi di me, ma io mi ricordo benissimo di te. Sono Petr Diminski, il vampiro russo. Ci siamo conosciuti in Spagna, e io sono stato il tuo ragazzo per due anni, fino a quando tu non mi lasciasti. Spero che tu ti ricordi ancora di me, perchè io non ti ho mai dimenticata.
Un bacio, Petr.
Appena la lessi, sbiancai e, visto che ero seduta sulla mia scrivania, caddi dalla sedia come un peso morto, ricordando ad un tratto tutto: il mio ex, Petr, era uno di quei ragazzi che mi avevano stuprata. Appena sentito il tonfo, Rosalie ed Emmett erano qui in camera mia, e mi soccorsero subito. Mi chiesero cosa avessi avuto, e io indicai loro il computer. Mentre Emmett corse a leggere la mail, Rosalie mi teneva per mano e mi rassicurava. Tremavo. Finito di leggere, mio fratello ringhiò e mi prese in braccio delicatamente, mentre spiegava alla moglie quello che aveva letto. Mi portarono di sotto, io tremvao, ero come in trans. Stavo avendo una visione sul mio passato. Di quel maledetto giorno. Camminavo, ero a Siviglia, in Spagna. Stavo passeggiando tranquilla, quando il mio ex-ragazzo mi si avvicinò. Lo salutai, era legge a quei tempi salutare la gente che si conosce, ma lui mi prese per un braccio, portandomi in un vicolo. Io mi ribellavo, ma lui mi diede uno schiaffo, tramortendomi e facendomi male. Poi, mi violentò, io mi ribellavo, ma lui mi teneva ferme le mani. Alla fine della mia visione, urlavo, anche perchè era come se mi stesse sucedendo davvero. Urlavo e piangevo, mentre tutti accorrevano. Ero ancora in braccio a Emmett, cavolo avevo 15 anni e lui 21, e mi stringevo sempre più a lui. Edward stava ascoltando i miei pensieri e aveva visto la mia visione, per cui mi accarezzava e mi diceva parole dolci, per calmarmi. Io urlai il nome di mia sorella Alice, che accorse subito. Aveva visto la mia visione e ringhiava. Io urlavo ancora e piangevo come una disperata, quando lei ebbe una visione: Petr sarebbe tornato a cercarmi.
Angolino Autrice: Ciaooo! Eh si, i tormenti per Luna non sono finiti! Vi prego, rcensite. Riscalderete il mio esile cuoricino! *me che ride emozionata, toccandsi il petto*. Un abbraccio, Alba97
   
 
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