~Pace
cercare solamente un po’ di pace
Per chi non parla e per chi troppo dice
Così che ogni momento sia felice
Sapessi amore mio come mi piace
Quando mi dici ti amo sottovoce
Perché la vita sai va via veloce
E viverla con te mi fa felice.~
11
Agosto 2010.
Il vento tiepido
carezza le braccia nude di Liam, come fosse
una lieve carezza. Egli gioca distrattamente con un lembo della
t-shirt,
stropicciandolo. Le foglie stormiscono e i grilli friniscono in questa
calda
sera di Agosto. Comincia a far dondolare le gambe, unendo prima le
ginocchia
poi allontanandole. L’aspetta da circa quindi minuti.
E’ felice, è sereno, si sente appagato. Le ultime
due settime sono state per
lui uniche, speciali, magnifica, e spera di poter godere ancora per
molto di
quel senso d’appagamento che non lo abbandona.
Potrebbe amarla, lo sa. Lo sente. Potrebbe essere quella giusta, quella
per cui
dimenticare la vita fatta di alcool e feste. Potrebbe essere colei al
quale
confidare i più reconditi pensieri, le più intime
preoccupazioni.
Sorride al ricordo del suo viso, dei capelli scuri che, lunghi, le
incorniciano
il viso, gli occhi color della notte, così belli ed
impetrabili, un lago nero
nel quale annegare. Non vede l’ora di poterla stringere a
sé, così piccola e
fragile. Di baciare ancora le sue labbra rosse, piene e morbide.
E’ stato strano come d’improvviso qualcosa lo abbia
legato a lei. Così timida e
fragile non era riuscito ad inquadrarla al primo incontro, come spesso
gli
capita con le ragazze. Silenziosa osservava, parlando di tanto in
tanto, lui
l’ascoltava attentamente cercano di cogliere la sua vera
essenza, quella che
sfuggiva a molti. Dietro quell’aria solitaria, silenziosa si
celava dell’altro,
ne era certo. Non poteva fermarsi all’apparenza…
era come se i suoi occhi gli
parlassero, come se gridassero “ehi, sono qui,
guardami!”. Ed ha fatto bene,
ora non se ne pente. Ha capito chi ella sia, che ragazza meravigliosa
sia e, di
certo, non ha intenzione di lasciarsela scappare.
Perso nei suoi pensieri la vede arrivare. Cammina lungo il piccolo
vialetto di
ghiaia, uno dei tanti che attraversa il parco. La osserva avvicinarsi;
cammina
con lentezza e con grazia, incatenandogli gli occhi; i capelli si muovo
ad ogni
passo accarezzati dal vento; osserva la pelle colorata e baciata dal
sole, le
lunghe ciglia che le aprono lo sguardo, rendendolo così
simile ad un indifeso
cerbiatto.
Liam si alza dalla panchina e avanza lentamente, senza smettere di
sorridere.
Ma, a circa un metro di distanza, Meredith si ferma ed alza le mani,
come per
difendersi.
«C’è una spiegazione al il mio terribile
ritardo.» dice d’un fiato.
Liam corruga la fronte, tornando serio. «Ah
sì?»
«Non trovavo le chiavi di casa e non potevo uscire
senza.» dice abbassando le
mani.
Lui annuisce. «E’ ovvio.»
Meredith sorride. «Per cui sono salva?»
«Ci devo pensare.»
Sbuffa. «Ma ti ho detto delle chiavi.»
Lui ridacchia. «Già.»
«Ciao.»
«Ciao.» ed entrambi rimasero per alcuni istanti in
silenzio, l’uno di fronte
all’altra
«Ti ho fatto aspettare molto, eh?» chiede
cominciando a dondolare sui talloni,
portandosi le braccia dietro la schiena. Ciocche di capelli ribelli le
finiscono davanti al viso e Liam non può che trovarla
bellissima. Lei si porta
una mano al capo, fermando quelle ciocche dietro un orecchio.
«Credevo di dover mandare una squadra per le
ricerche.» ironizza.
Lei arrossisce appena, sente il sangue riscaldarle il viso, china il
capo
sorridendo flebilmente. «Mi dispiace, non volevo.»
mormora, poi alza lo sguardo
posandolo sul viso di lui. Un’ondata di felicità,
tenerezza, dolcezza lo
travolge ed è come se ogni fibra del suo essere fosse
proiettata verso quella
stramba ragazza, apparentemente normale, ma speciale come nessuna.
Tossisce, schiarendosi la voce. «Potrei, come dire, prendere
in considerazione
l’idea di… sorvolare su questo enorme
ritardo.»
Meredith inclina il capo, facendo oscillare i capelli.
«Davvero?»
«Sì.»
Lei sorride e un lampo di malizia le guizza negli occhi. «Ti
ho mai detto che
quella maglia ti sta d’incanto?»
Lui ride, scuotendo piano il capo. «Cerchi di
comprarmi?»
«Ci riuscirei?»
«No.»
Lei fa spallucce. «Appunto.»
«Ci sarebbe una cosa che potresti fare.»
«Cioè?» chiede lei cercando di
trattenere un sorriso.
«Salutarmi.» mormora serio.
«Ti ho già salutato.» lo stuzzica lei
passandosi una mano fra i capelli,
scostandoli, lasciando scoperto il collo e la scollatura appena
accentuata.
Liam cerca con tutto se stesso di controllarsi, di non raggiungerla con
una
falcata a catturarle le labbra fra le sue.
«Sai cosa intendo.» risponde.
Lei sorride, in fondo, non aspetta altro. Piano gli si avvicina, con
passo
lento, una lentezza calcolata.
«Non so cosa intendi, forse dovresti mostrarmelo.»
«Non saresti tu a farti perdonare.» mormora con
voce roca, giocando una ciocca
di capelli di lei.
Meredith arriccia le labbra e freme. «Giusto.»
mormora, e poi fa un passo
indietro.
«Ehi!»esclama lui alzando un sopracciglio,
sfiorandole il dorso della mano son
le dita affusolate.
Li sorride, innocentemente e quasi timidamente, poi avanza e preme il
palmo
della mano sulla sua guancia.
«Non mi vedi da più di ventiquattro ore e mi
saluti solo con un “ciao” ed una
carezza?» soffia all’orecchio della ragazza. Un
brivido le corre lungo la
schiena, partendo dal basso e spegnendosi verso l’alto. Si
sente immobilizzata
mentre il profumo di lui le inonda i polmoni.
Le mani di Liam le carezzano dolcemente i fianchi, prima di
circondandole
l’addome con le braccia e stringerla a sé, tanto
che il suo ventre aderisce al
suo.
Il respiro di Meredith accelera ed ha quasi paura che lui possa
avvertire il
frenetico battito del suo cuore, oltre la leggera canotta.
«Non osare mai più provare ad
allontanarti.» mormora Liam guardandola in volto.
Il suo respiro la colpisce in pieno viso, dandole alla testa. Meredith
chiude
gli occhi e circonda il suo collo con le braccia.
«D’accordo.» risponde baciandogli il
mento.
Lui schiocca la lingua, in segno di disapprovazione. «Hai
sbagliato, Meredith.»
Lei inclina il capo, corrugando appena la fronte.
«Le mie labbra sono più su.» soffia
prima di catturale fra le sue. E’ un bacio
lento, che piano di fa audace. E’ un bacio tenero ma
passionale allo stesso
tempo, che quasi le fa perdere l’equilibrio.
«Credo di averle centrate ora.» dice un risolino,
sfiorandogli la punta del
naso con la sua.
«Potresti ritentare. Sai, per esserne sicura.»
ammicca lui quando Meredith apre
gli occhi per guardarlo e in quel momento non desidera altro che
perdersi in
quell’oceano nero.
Lei ride e scuote il capo, poi si alza in punta di piedi e lo bacia a
fior di labbra.
«Dai, andiamo a prendere qualcosa da bere.» sorride
allontanandosi e
voltandosi, prima di avanzare di un paio di passi.
Liam la guarda e non può non sorridere a sua volta, di
quella ragazza che
silenziosa gli ha mostrato cosa sia il vero affetto, la
possibilità di potersi
innamorare, veramente.
La raggiunge, raggiante; incrocia le dita a quelle di Meredith, le
porta il
braccio intorno alle spalle, senza sciogliere l’intreccio
delle loro dita.
Ed entrambi sono… felici.
*
Ringraziamenti.
SummerRain:
ciao! Alla fine
ho
deciso che non sarebbe stata solo una one-shot. Ho deciso di fare una
raccolta
di frammenti di vita, anche perché in questo momento non
voglio impelagarmi con
long-fiction. Sono contenta ti piaccia il mio modo di scrivere e spero
tu
leggerai questa seconda “shot”… sperando
di non annoiare. Grazie, grazie mille
per la bellissima recensione!
Doriama: ciao! Credo che sia un
qualcosa che capita a tutti… in ciò che scrivo
cerco sempre di mettere qualcosa
per me è reale, cioè… il lettore
dovrebbe rivedersi nel personaggio, anche solo
per pochi momenti. E’ quello a cui punto e ho sempre paura di
non riuscirci.
Sono contenta ti sia piaciuto il mio modo di scrivere *-* grazie mille
per la
recensione, davvero, mi ha resa felicissima!
Londoner: ciao! Davvero ti
è
piaciuta la scorsa one? Cioè… *-* così
mi sciolgo! Non hai idea di quanto mi
abbia fatto piacere sapere che ti piaccia come scrivo. Spero di non
averti
delusa con questa! Grazie mille per la recensione, davvero. Sei troppo
buona!
candidalametta: ciao! Cavolo, non
sai che piacere vedere la tua recensione! Sono contenta ti sia piaciuta
la shot
*-* Ci ho messo tutta me stessa in quella precedente… e
anche in questa. Spero
di non averti delusa. A presto, e grazie davvero di cuore.
C r i s: ciao! Già,
è finita bene!
Non potevo farla finire male! E alla fine non è stata solo
una one-shot, non
potevo lasciare così la storia, così ho deciso di
fare una raccolta di
frammenti di vita, per mostrare attimi felici o tristi. Spero di non
averti
annoiata con questa. A presto, cara!
uley: ciao! Non sai che piacere
leggere la tua recensione! Sul serio avevi il batticuore?
Cioè… la tue
recensioni mi fanno sempre gongolare XD La storia non è che
non ha una trama… è
più che altro una raccolta di momenti fra i due. Frammenti
di vita. Ogni
capitolo sarà datato, perché alcuni non saranno
consequenziali, non so se mi
spiego. Spero di no annoiarti, in tal cada puoi dirmelo
tranquillamente. A
presto! E grazie mille per la recensione!
Piccola Ketty: ciao, Kate! Okay, la
tua recensione è… non puoi farmi questo, sai che
mi sciolgo e mi commuovo. Non
è colpa mia se mi ritengo mediocre, lo sai. Ma ti credo,
cioè, ti credo quando
mi dici che per te son brava… e questo, vale tantissimo. Il
tuo parere, Kate, è
importante e sono sempre in ansia quando ti faccio leggere qualcosa.
Spero di
sia piaciuta questa, magari come la precedente. E ricorda tesoro, che
ti voglio
bene, tanto bene! E ci sono, sempre. <3
sbrodolina: ciao! Sul serio di
è
piaciuta tanto Meredith? *-* okay, smetto di gongolare. Ti giuro, ho
letto la
tua recensione e mi sono sciolta in un brodo di giuggiole.
Cioè… grazie! Non
sai quanto sono contenta di sapere che ciò che scrivo e come
lo scrivo ti
piaccia, davvero! Grazie di cuore!
A voi, Panda.