Every story has a beginning.
The untold
story
of
Edward Masen...
before Edward Cullen...
A lost love torn apart for Eternity
The Twilight Saga's
Celestial
Carlisle mi ha consigliato di tenere un
fazzoletto imbevuto di alcool sotto le narici, questo mi permetterà di arrivare
fino alla camera di Eve senza troppi problemi.
La testa mi fa male. Sento ogni singolo
pensiero in questo ospedale. E' assurdo, tutte le voci si confondono; una
sovrasta l'altra e più il pensiero è forte, più entra prepotentemente dentro di
me come se urlasse.
"Tieni gli occhi bassi." mi rammenta appena troviamo un gruppo di
persone venirci in contro.
Carlisle è al mio fianco, mi chiedo se riuscirò
mai ad essere indifferente al sangue umano come lui. Il fazzoletto mi permette
di restare concentrato, l'ultima cosa che vuole Carlisle è vedermi attaccare
un'infermiera o un altro dottore e sicuramente nessuno farà caso a questa
stranezza con l'epidemia che dilaga. "Potrebbe essere già morta."» sussurra in
modo che solo io possa sentirlo.
Un ringhio volontario esce fuori dalla mia
gola.
Non può
essere morta.
Faccio finta di non averlo nemmeno sentito.
"Dovremo partire. E in fretta. Segui la
mia scia, non sarà difficile trovarmi."
Mi lascia da solo di fronte alla porta
di Eve mentre cerca di distrarre un'infermiera neanche troppo difficilmente
visto che è totalmente ammaliata da lui, pende dalle sue
labbra.
Entro
nella stanza tenendo ancora ben stretto il fazzoletto.
"Eve." la chiamo cercando di
svegliarla. E' sul letto a pancia in giù, il respiro ridotto ad un sibilo e due
profonde occhiaie che non fanno altro che risaltare maggiormente sulla sua pelle
bianca.
I capelli sono sporchi e lasciati cadere disordinatamente sulla
schiena.
"Eve,
mi senti?"
La
scuoto cercando di essere delicato, Carlisle mi ha spiegato che ora sono più
forte del normale.
Potrei spezzarla in due o provocarle una frattura cranica anche
solo sfiorandola.
Mi concentro sulla mia mano cercando di non pesare, spalanca gli
occhi sorpresa. Forse per il freddo che emano. Le sorrido dolcemente ma non
risponde, si limita a richiudere gli occhi sprofondando nuovamente nel sonno. Lo
sento.
"Devi
portarla fuori Edward.." pensa il mio creatore. Ancora non mi sono abituato
a questa nuova capacità. Sposto il fazzoletto rimettendolo in tasca.
Improvvisamente sento l'odore del suo sangue, la gola inizia ad ardere ed è come
se mandassi giù veleno al posto della saliva.
La sollevo dal letto senza che lei se
ne accorga. Con la mia nuova forza riesco a tenerla con un solo braccio mentre
con l'altro apro la finestra. Per fortuna ci troviamo al primo
piano.
"Edward"
bisbiglia aprendo gli occhi.
Salto giù dalla finestra con lei in braccio quando sento la mia
mano affondare di più nella sua carne e un crack sonoro nella mia testa si fa
largo. Eve geme dal dolore.
La poso subito a terra constatando il danno, le ho rotto una
costola. "Dannazione"
Con ancora più delicatezza la porto in un vicolo tra due enormi
palazzi, dietro un paio di cassonetti per ripararci da sguardi indiscreti anche
se difficilmente a quest'ora di notte qualcuno uscirebbe.
L'appoggio al muro cercando di metterla
a sedere ma è troppo debole. Per la terza volta la prendo tra le braccia
sperando con tutto me stesso di non fare più lo stesso
errore.
"Forza..." mormoro cercando di infondermi coraggio,
inutilmente.
"Guarirari...te lo prometto e poi staremo insieme." le sussurro
prima di scendere con la bocca lungo il suo collo fino a trovare la sua vena.
Affondo i denti beandomi di quel nettare, di quel frutto proibito.
Il fuoco dentro
di me lentamente si spegne e la mia voglia di sangue viene
placata.
Mi stacco da lei appena non sento più il suo cuore battere.
"Eve?"
L'appoggio al
muro aspettando la sua trasformazione...
Sono stato in quel vicolo per tre
giorni aspettando che succedesse qualcosa...ma non è successo niente. Eve non si
è più risvegliata ma la mia inesperienza mi ha portato ad attendere come un
bambino la notte di Natale in trepidante attesa di un suo sussulto, un
gesto....qualcosa che mi rivelasse il suo imminente risveglio. E' stato tutto
inutile.
Da vero
mostro che sono, l'avevo uccisa.
All'alba del quinto giorno Carlisle è venuto a
cercarmi.
Non ero stato
in grado di fermarmi...
Ciaoooo
Allora, ho notato che chi aveva
letto il capitolo finale che avevo spostato un pò di tempo fa, ha fatto un pò di
confusione. Non ho mai detto che Eve si era trasformato. Ho semplicemente detto
che l'aveva ucciso lui come adesso avete letto.
Non ho mai pensato a Eve come un
personaggio per fare una cosa tipo Eve vs. Bella. Loro sono due persone separate
nel cuore di Edward. Bella non è una sostituta...Eve semplicemente era un primo
amore di Edward. L'unico che ha avuto, niente di più. Grazie mille ancora a
tutte le persone che hanno seguito la storia.
Il prossimo sarà il capitolo
finale...
Un
bacione a tutti! ^^
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