Jessychan91 e Valentina, grazie per le vostre
recensioni, e grazie anche a devil_90!
Spero che la storia di Deda continui a piacervi!
Cap. 2
Tanto per iniziare bene la giornata e la sua nuova
avventura nella nuova scuola, Debora mentre fa colazione viene
messa al corrente dalla mamma che passeranno a prenderla Chiara con sua madre,
e ovviamente l’inseparabile Rebecca.
Sospira, e sente salire un nodo alla gola.
Lascia la cucina senza finire la sua colazione. La bella
notizia le ha fatto passare all’improvviso l’appetito.
Va in bagno e mentre si lava i denti, si scruta allo
specchio. La solita faccia da bambina ingenua, i soliti
capelli che sembrano una medusa. E si chiede
perché i vestiti che prima le sembravano stare così bene, ora le sembrano
anonimi e uguali a tutti gli altri.
Semplice, perché sta immaginando i capi super alla moda e
super firmati che indosseranno sicuramente le sue care
amiche.
-
Debora, sei pronta? – le chiede Isabella, facendo
capolino dalla porta del bagno – Sono arrivate…
-
Sì mamma, prendo solo lo zaino – risponde,
sparendo per un attimo in camera sua.
-
Mi raccomando Debora, eh? – le dice sorridendo – Ti passa a prendere zia
Romina, e poi pranziamo tutti assieme, okay?
Debora annuisce, e a testa bassa esce.
Saluta la mamma di Chiara, e sale in auto sul sedile
posteriore, di fianco a Rebecca, che ipocrita come non mai la saluta con i tre
bacini sulle guance.
E per tutto il tragitto le due
amiche non fanno che parlare dei loro ultimi acquisti, dei regali ricevuti dai
loro genitori, dei mega viaggi fatti durante l’estate.
E Debora sta a sentire, un po’
stranita, ma anche un po’ invidiosa.
Come aveva immaginato, appena arrivano a scuola, Chiara e
Rebecca se ne vanno per i fatti propri, lasciandola
sola e in preda a tutte le sue paure. Non si spiega come mai sembra che loro
due conoscano già mezza scuola.
Si fa strada timidamente, in
mezzo a quella massa di ragazzi, e cerca nel foglio appeso in bacheca dove si
trovi la sua classe. La 1^C.
Fortunatamente trova l’indicazione
quasi subito: corridoio a destra, primo piano. E si incammina,
sentendo l’ansia aumentare: tutte le ragazze che incrocia le sembrano
bellissime, e i pochi ragazzi, beh, assolutamente non degni di nota, almeno per
l’aspetto fisico.
Immersa in queste osservazioni, sussulta
quando sente qualcuno toccarle la spalla.
Si svolta di scatto, e si trova
di fronte una ragazza dai lunghissimi capelli castani.
-
Ciao, scusa… Stavo cercando la 1^C, ma credo di
essermi persa! – le dice sorridendo.
-
E’ la classe che sto cercando anche io! – le risponde Debora – se ho capito
bene dovrebbe essere in fondo al corridoio.
-
Ah, bene! Ci andiamo insieme?
Debora non riesce quasi a credere alle sue orecchie. Non
entrerà da sola in quella classe, e magari avrà anche una compagna di banco!
-
Certo! – esclama sorridendo – Io mi chiamo Debora…
-
Io sono Ambra, piacere di conoscerti!
Le due ragazze trovano finalmente la loro classe, e quando
vi fanno capolino, scoprono che i banchi sono già quasi per metà tutti
occupati. E ovviamente quelli rimasti liberi sono in
prima e in seconda fila.
Salutando timidamente le ragazze a cui passano vicino, si
fanno strada e vanno ad occupare i posti vicino alla
finestra.
Debora è sollevata, e finalmente si rilassa un po’ mentre mette lo zaino a terra e comincia curiosa a
guardarsi attorno.
Si chiede se riuscirà a fare amicizia con tutte queste
ragazze, o se dovrà combattere contro le solite difficoltà.
Mentre sta scambiando quattro
chiacchiere con Ambra, entra una professoressa, che è seguita dal gruppetto di
ragazze mancante, tra le quali c’è anche Chiara. Debora le osserva prendere posto, e capisce che quel gruppetto sarà
sicuramente quello che le darà più filo da torcere.
L’insegnate si presenta. Sarà la
professoressa di matematica e fisica, proprio le materie preferite di Debora…
Per modo di dire!
Si chiama Luciana Greco, e senza troppi
preamboli, dopo aver fatto l’appello, distribuisce alle alunne una sorta
di prova d’ingresso, per valutare il livello di preparazione della classe.
-
Iniziamo bene! – sussurra Ambra, facendo l’occhiolino a Debora.
Lei alza le spalle, è un po’
preoccupata. Di certo non si aspettava già il primo giorno di scuola una verifica
di questo tipo.
A mezzogiorno in punto finisce il primo giorno di scuola,
e Debora è felice di averlo superato senza troppi traumi.
Oltre ad Ambra, ha fatto amicizia con altre ragazze: c’è
Laura, troppo simpatica e un po’ pasticciona come lei, e poi Claudia, alta e
bella, ma tanto semplice.
Si sono scambiate i numeri di telefono, e si incontreranno nel pomeriggio per andare in libreria a
comprare i primi libri di testo assegnati dalle insegnanti.
All’uscita della scuola c’è
Debora non lo ammetterà mai, ma ha
proprio una bella cotta per Matteo. Invidia tanto
-
Eccola qua la nostra studentessa! – dice Romina abbracciandola – Allora,
tutto bene?
-
Sì zia, tutto bene – risponde sorridendo. Poi si volta e saluta le sue
nuove amiche.
-
Hai fatto amicizia?
-
Sì, ci incontriamo questo pomeriggio per andare a
comprare i libri insieme!
Romina sorride, e si avviano insieme verso l’auto. E durante tutto il tragitto verso casa, Debora non la smette
per un attimo di raccontare minuto per minuto la sua mattinata scolastica.
-
E quella simpaticona di Chiara? – chiede
poi Matteo – Ti ha fatto penare?
-
No, per fortuna! L’ho dovuta sopportare solo mentre
venivamo qui in auto, figurati se poi si fa vedere in giro con me… Ha fatto
finta di non conoscermi.
Romina si volta a guardarla.
-
Deda, e tu? Tu vorresti davvero essere amica di una così? Imparare a
vestirti così, a truccarti? Ha quattordici anni, e ne dimostra venti! E poi,
lasciamelo dire… E’ proprio stronza!
Debora non sa cosa rispondere. Perché anche se Chiara
proprio non la sopporta, tante volte vorrebbe proprio essere come lei, per
piacere a tutti, per essere sempre al centro dell’attenzione.
-
Non lo so zia – risponde, un po’ sconsolata.
Debora però non ha proprio voglia di lasciarsi andare a
questi pensieri tristi.
Oggi ha raggiunto un traguardo importante, riuscendo a
superare le sue paure e la sua timidezza.
E’ entusiasta della scuola, delle nuove materie da
studiare, ma soprattutto è felice perché è riuscita a fare amicizia. Non vede l’ora
che arrivi il pomeriggio per conoscere meglio le sue nuove compagne di classe,
e magari divertirsi un po’.
E in tutto questo turbinio di eventi
e novità, nemmeno per un attimo il suo pensiero è andato a Francesco, e la cosa
non è di certo da sottovalutare!