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Autore: Ayumi    27/10/2005    2 recensioni
Debora è una ragazzina molto dolce e molto timida, che deve imparare ad affrontare i problemi e le paure di ogni adolescente. Questa storia è per una ragazzina speciale, che spero riesca a superare presto tutte le sue paure!
Genere: Commedia, Generale, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap

Jessychan91 e Valentina, grazie per le vostre recensioni, e grazie anche a devil_90! Spero che la storia di Deda continui a piacervi!

 

Cap. 2

 

Tanto per iniziare bene la giornata e la sua nuova avventura nella nuova scuola, Debora mentre fa colazione viene messa al corrente dalla mamma che passeranno a prenderla Chiara con sua madre, e ovviamente l’inseparabile Rebecca.

Sospira, e sente salire un nodo alla gola.

Lascia la cucina senza finire la sua colazione. La bella notizia le ha fatto passare all’improvviso l’appetito.

Va in bagno e mentre si lava i denti, si scruta allo specchio. La solita faccia da bambina ingenua, i soliti capelli che sembrano una medusa. E si chiede perché i vestiti che prima le sembravano stare così bene, ora le sembrano anonimi e uguali a tutti gli altri.

Semplice, perché sta immaginando i capi super alla moda e super firmati che indosseranno sicuramente le sue care amiche.

 

-         Debora, sei pronta? – le chiede Isabella, facendo capolino dalla porta del bagno – Sono arrivate…

-         Sì mamma, prendo solo lo zaino – risponde, sparendo per un attimo in camera sua.

-         Mi raccomando Debora, eh? – le dice sorridendo – Ti passa a prendere zia Romina, e poi pranziamo tutti assieme, okay?

 

Debora annuisce, e a testa bassa esce.

Saluta la mamma di Chiara, e sale in auto sul sedile posteriore, di fianco a Rebecca, che ipocrita come non mai la saluta con i tre bacini sulle guance.

E per tutto il tragitto le due amiche non fanno che parlare dei loro ultimi acquisti, dei regali ricevuti dai loro genitori, dei mega viaggi fatti durante l’estate.

E Debora sta a sentire, un po’ stranita, ma anche un po’ invidiosa.

 

Come aveva immaginato, appena arrivano a scuola, Chiara e Rebecca se ne vanno per i fatti propri, lasciandola sola e in preda a tutte le sue paure. Non si spiega come mai sembra che loro due conoscano già mezza scuola.

 

Si fa strada timidamente, in mezzo a quella massa di ragazzi, e cerca nel foglio appeso in bacheca dove si trovi la sua classe. La 1^C.

Fortunatamente trova l’indicazione quasi subito: corridoio a destra, primo piano. E si incammina, sentendo l’ansia aumentare: tutte le ragazze che incrocia le sembrano bellissime, e i pochi ragazzi, beh, assolutamente non degni di nota, almeno per l’aspetto fisico.

 

Immersa in queste osservazioni, sussulta quando sente qualcuno toccarle la spalla.

Si svolta di scatto, e si trova di fronte una ragazza dai lunghissimi capelli castani.

 

-         Ciao, scusa… Stavo cercando la 1^C, ma credo di essermi persa! – le dice sorridendo.

-         E’ la classe che sto cercando anche io! – le risponde Debora – se ho capito bene dovrebbe essere in fondo al corridoio.

-         Ah, bene! Ci andiamo insieme?

 

Debora non riesce quasi a credere alle sue orecchie. Non entrerà da sola in quella classe, e magari avrà anche una compagna di banco!

 

-         Certo! – esclama sorridendo – Io mi chiamo Debora…

-         Io sono Ambra, piacere di conoscerti!

 

Le due ragazze trovano finalmente la loro classe, e quando vi fanno capolino, scoprono che i banchi sono già quasi per metà tutti occupati. E ovviamente quelli rimasti liberi sono in prima e in seconda fila.

Salutando timidamente le ragazze a cui passano vicino, si fanno strada e vanno ad occupare i posti vicino alla finestra.

 

Debora è sollevata, e finalmente si rilassa un po’ mentre mette lo zaino a terra e comincia curiosa a guardarsi attorno.

Si chiede se riuscirà a fare amicizia con tutte queste ragazze, o se dovrà combattere contro le solite difficoltà.

 

Mentre sta scambiando quattro chiacchiere con Ambra, entra una professoressa, che è seguita dal gruppetto di ragazze mancante, tra le quali c’è anche Chiara. Debora le osserva prendere posto, e capisce che quel gruppetto sarà sicuramente quello che le darà più filo da torcere.

 

L’insegnate si presenta. Sarà la professoressa di matematica e fisica, proprio le materie preferite di Debora… Per modo di dire!

Si chiama Luciana Greco, e senza troppi preamboli, dopo aver fatto l’appello, distribuisce alle alunne una sorta di prova d’ingresso, per valutare il livello di preparazione della classe.

 

-         Iniziamo bene! – sussurra Ambra, facendo l’occhiolino a Debora.

 

Lei alza le spalle, è un po’ preoccupata. Di certo non si aspettava già il primo giorno di scuola una verifica di questo tipo.

 

A mezzogiorno in punto finisce il primo giorno di scuola, e Debora è felice di averlo superato senza troppi traumi.

Oltre ad Ambra, ha fatto amicizia con altre ragazze: c’è Laura, troppo simpatica e un po’ pasticciona come lei, e poi Claudia, alta e bella, ma tanto semplice.

Si sono scambiate i numeri di telefono, e si incontreranno nel pomeriggio per andare in libreria a comprare i primi libri di testo assegnati dalle insegnanti.

 

All’uscita della scuola c’è la zia Romina, che come promesso è andata a prenderla, e con lei c’è anche il suo fidanzato, Matteo.

Debora non lo ammetterà mai, ma ha proprio una bella cotta per Matteo. Invidia tanto la zia Romina, e spera un giorno di trovare un fidanzato altrettanto bello e simpatico.

 

-         Eccola qua la nostra studentessa! – dice Romina abbracciandola – Allora, tutto bene?

-         Sì zia, tutto bene – risponde sorridendo. Poi si volta e saluta le sue nuove amiche.

-         Hai fatto amicizia?

-         Sì, ci incontriamo questo pomeriggio per andare a comprare i libri insieme!

 

Romina sorride, e si avviano insieme verso l’auto. E durante tutto il tragitto verso casa, Debora non la smette per un attimo di raccontare minuto per minuto la sua mattinata scolastica.

 

-         E quella simpaticona di Chiara? – chiede poi Matteo – Ti ha fatto penare?

-         No, per fortuna! L’ho dovuta sopportare solo mentre venivamo qui in auto, figurati se poi si fa vedere in giro con me… Ha fatto finta di non conoscermi.

 

Romina si volta a guardarla.

 

-         Deda, e tu? Tu vorresti davvero essere amica di una così? Imparare a vestirti così, a truccarti? Ha quattordici anni, e ne dimostra venti! E poi, lasciamelo dire… E’ proprio stronza!

 

Debora non sa cosa rispondere. Perché anche se Chiara proprio non la sopporta, tante volte vorrebbe proprio essere come lei, per piacere a tutti, per essere sempre al centro dell’attenzione.

 

-         Non lo so zia – risponde, un po’ sconsolata.

 

Debora però non ha proprio voglia di lasciarsi andare a questi pensieri tristi.

Oggi ha raggiunto un traguardo importante, riuscendo a superare le sue paure e la sua timidezza.

E’ entusiasta della scuola, delle nuove materie da studiare, ma soprattutto è felice perché è riuscita a fare amicizia. Non vede l’ora che arrivi il pomeriggio per conoscere meglio le sue nuove compagne di classe, e magari divertirsi un po’.

E in tutto questo turbinio di eventi e novità, nemmeno per un attimo il suo pensiero è andato a Francesco, e la cosa non è di certo da sottovalutare!

  
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