Capitolo 4

Quando Shisui si svegliò, Itachi ancora dormiva. Si vestì e uscì dalla stanza con un lieve sorriso stampato sulle labbra carnose. Nel momento in cui si chiuse la porta alle spalle, Itachi, il finto addormentato, si rigirò a pancia su e sorrise al soffitto. Era stato il pomeriggio più bello della sua vita e niente e nessuno avrebbe potuto pareggiarlo.

Abbandonò il letto e si vestì i fretta e furia, raggiungendo Shisui sul primo gradino della scala.

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Sasuke era in giardino  leggere quando sentì i due scendere. Non alzò nemmeno la testa ma comprese che c’era qualcosa che non andava: Itachi non scendeva mai le scale  così rumorosamente  Era una bella giornata e non voleva perderla con due scemi che sicuramente gli nascondevano qualcosa. Crogiolandosi al sole, continuò la lettura. Era arrivato a un punto troppo coinvolgente per smettere. Un fruscio alle sue spalle, il rumore della plastica che cozzava sulla piastrelle del vialetto della casa, un’ombra che ti blocca il sole… Può significare solo una cosa:

-Shisui… va tutto bene?

-Sasuke, cose ne pensi dell’amore omosessuale?

Sasuke si stupì:-Shisui, tu sei…

Shisui annuì.

-Beh, io credo che ci sia niente di male nell’amore omosessuale. Insomma, è pur sempre amore.

Shisui sorrise dolcemente. Avvicinò il viso a quello del cugino sorpreso e lo baciò. Non un bacio come quelli di Itachi, irruento e possessivo, ma dolce e delicato. Si alzò e se andò, lasciando Sasuke a guardare una figura massiccia che si allontanava.

Quando fu lontanto, Sasuke sorrise. Nessuno l’aveva mai baciato in quel modo e nessuno l’avrebbe mai fatto.

°°°

Shisui camminava sul ciglio della strada, neanche tanto trafficata. Ripensava ai baci di Itachi e a quello singolo ma significativo di Sasuke.

Sorrise.  I due fratelli erano diversi, ma, ognuno a modo suo, loro sapevano dare delle sensazioni che nessuno avrebbe mai risvegliato in Shisui.