Capitolo
3.
Entrammo
nella sala principale. Era leggermente diversa da come l’avevo sognata. Nel mio
sogno tutto aveva una sfumatura dorata. In realtà le pareti erano di marmo. La stanza
era circolare. Non c’erano grandi decorazioni ad adornare la stanza. Era semplice
ma elegante e raffinata. Mentre mi osservavo intorno, Aurora mi strattonò il
braccio:
-
Luce. Chi sono?
-
Ben fatto Heidi. Efficiente come sempre – detto questo, tutte le persone che
erano presenti nella stanza, ad una velocità disumana, si avventarono su di
noi.
-
NOOOOO –
Il
sogno. Le voci. Era tutto vero. E io ho lasciato perdere. Quegli esseri erano vampiri. Stavano succhiando il sangue dei miei
compagni. Paolo, Luca, Michela, Stefania… giovani vite con grandi aspettative per
il futuro. Chi voleva divenire medico, chi astronomo, chi stilista… ora tutti i
loro sogni sfumavano. Sfumavano lentamente insieme alla loro anima. Io li
vedevo. E rimanevo immobile. Congelata dalla paura. Il professore era morto
cercando di proteggere Rosa. O mio dio. Le mie amiche. Loro che mi chiedono
aiuto. Devo salvarle. Ora l’unica cosa che conta è questa. Io devo salvarle. Le mie gambe si mossero
da sole e andarono dalle uniche ragazze che avevano reso speciale la mia vita. Si
erano messe in un angolo. E piangevano. Dio quanto piangevano. Aurora, cercava
di calmare le altre, ma era così spaventata che a stento riusciva a parlare. Le
raggiunsi in fretta e furia, tra le urla di terrore dei miei compagni di classe.
-
ragazze! Tutto bene? –
-
no… CAZZO NO LUCE!! COME PUOI ANCHE SOLO PENSARE CHE NOI STIAMO BENE? I TUOI
SOGNI ERANO VERI E TU TE NE SEI INFISCHIATA! MORIREMO SOLO PER COLPA TUA CAZZO!
IO NON VOGLIO MORIRE. IO… NO. IO NON VOGLIO CHE LA MIA VITA FINISCA COSì –
-
stai pur certa che non finirà così. Questa è una promessa. Io vi porterò fuori
di qui. Seguitemi! – Con un coraggio che non credevo di possedere, presi per
mano le mie amiche e le portai all’entrata. Stavo per aprire la porta, stavamo
per uscire… avremo dimenticato questa brutta faccenda e avremo ripreso le
nostre normali vite. Ci saremo sposate e avremo avuto dei bambini. E saremo
morte di vecchiaia con il nostro amore. Ma… il destino non volle questo. Di colpo,
un imponente figura scura, poggiando solo una mano chiuse la porta. Lentamente
girai la testa di lato. L’uomo era molto alto. E per guardarlo negli occhi
dovetti alzare la testa. E lo vidi. Carnagione bianca, occhi rosso scarlatto,
capelli corti e neri. Questo è un vampiro. Ero così vicina alla morte. Ma in
quel momento non m’importava. Per un momento, mi dimenticai di tutto. Della mia
classe sterminata, dei miei sogni premonitori, persino delle mie amiche che
erano a pochi passi da me. Ora c’era solo, quel vampiro. Non ero terrorizzata,
come dovrebbe essere normalmente. Ne ero attratta. Volevo toccare quella pelle
così perfetta. E poi, nel suo sguardo non c’era solo malvagità. In una parte
molto nascosta vi era una tristezza indescrivibile. Che un vampiro possa
provare sentimenti? Nel frattempo la porta si aprì. Indietreggiai come un automa.
Il ragazzo di prima. Anche lui era un vampiro ovviamente.
-
Felix, Demetri, Alec, Jane. Prendete quelle ragazze e portatemele qui – Senza
poterlo impedire mi sentii strattonare. Era talmente forte che caddi
completamente tra le sue braccia. Per un momento, ripresi lucidità e mi spostai
velocemente cercando di andare dalle mie amiche. Ma erano già state prese. Non
riuscii nemmeno a girarmi, che mi ritrovai il vampiro alle mie spalle che mi
teneva una mano sul collo.
-
un solo passo e ti spezzo l’osso del collo. Uno solo – la sua voce era… bassa. Misteriosa.
Senza alcuna emozione. Ma dannatamente sensuale. Ma… cosa diavolo pensavo in
quel momento? A quanto fosse bella la voce di un assassino? Di un mostro? In un
battito di ciglia venimmo portate al cospetto dei 3 vampiri che, da come avevo
capito io, erano i capi assoluti. Quello seduto al centro, che aveva dei lunghi
capelli neri, incominciò a parlare:
-
ma guarda cosa abbiamo qui. 4, e lo devo dire, magnifiche ragazze. Mi sembra
strano che non ci siamo accorti prima di voi. Che strano… comunque,
complimenti. Siete le sopravvissute di questa carneficina – i suoi
atteggiamenti, anche se ciò che diceva era disgustoso, erano affabili e
gentili. Aveva un sorriso malvagio stampato in faccia. Che schifo.
-
smettila di comportarti da umano. Perché è quello che non sei. Mi disgusti. Perché
non ti dimostri per quello che sei? Un viscido verme? –
-
oh! Che caratterino questa ragazzina! È di fronte alla morte e parla così. Però,
bel coraggio! Cosa ne vogliamo fare di queste fanciulle? –
Un
uomo dai capelli grigi, suggerì di ucciderci. Anche il biondo disse la stessa
cosa. Ma io no. Io non ci stavo. Le mie amiche non avrebbero dovuto pagare per
un mio errore.
-
prendete me. vi prego. Prendete solo me. lasciatele stare loro. Non hanno fatto
niente e stanno pagando per un mio sbaglio –
-
sbaglio? Ma di cosa parli…-
-
Luce. Mi chiamo Luce –
-
Luce. Uno splendido nome. Certo, non proprio consono alle persone con cui stai
parlando… -
-
finiscila di dire cazzate e ascolta ciò che ti sta dicendo! – Nina. No, ti
prego. Non parlare. Non complicare le cose. Devo intervenire prima che dica
qualcos’altro.
-
io vi ho sognato. Ho sognato questo posto. E ho sognato questi avvenimenti. E ho
sentito delle voci in pullman. Ma non ho dato ascolto a questi segnali. E ho
sbagliato. E ora, sono morti tutti. Quindi, vi prego, lasciate vive almeno loro
e prendete solo me –
-
interessante… quindi tu hai dei poteri. Bhè, per me puoi rimanere. Voglio tenerti
in osservazione. Voglio capire come funzionano i tuoi poteri. Cosa ne dite? –
-
per me va bene. Sarà molto utile nella guardia un vampiro con questo potere. Almeno
non dovremo scontrarci con i Cullen per Alice – i Cullen? Altri vampiri? Erano quelli
che avevo visto prima? Impossibile. Avevano gli occhi marroni. Sarà molto utile
nella guardia un vampiro… un momento. VOGLIONO TRASFORMARMI IN UN VAMPIRO?
-
anche per me va bene. Starà qui da umana finché non scopriamo l’origine dei
suoi poteri e dopo… la trasformeremo –
-
come? Voi volete trasformarmi? MAI!! –
-
e perché? Dovresti ringraziarci per questa opportunità che ti stiamo offrendo. Ti
stiamo dando l’immortalità, la potenza, la velocità… -
-
non me ne frega un accidente di queste cose! Io voglio essere un’umana, che va
a scuola, che fa i compiti, che sta con le sue amiche! –
-
peccato. Allora dovremo spezzare questi piccoli fiori… Demetri. Uccidila – Demetri,
il vampiro dai capelli biondo scuro che teneva Aurora, piegò il capo per
arrivare al suo collo. Nell’esatto momento in cui stava posando i denti sulla
pelle delicata della mia migliore amica, urlai:
-
NOOO! NON LO FARE! FARò TUTTO QUELLO CHE VOLETE, MA AD UNA SOLA CONDIZIONE! –
-
e sentiamo. Cosa vorresti? –
-
che loro vengano lasciate. Devo vederle allontanarsi da questo luogo maledetto
e ritornare alle loro case –
- mi
dispiace molto ma se le lasciassimo in vita, poi andrebbero a raccontare tutto.
E noi non possiamo permetterlo –
- non
diranno niente. Hai la mia parola. E la loro –
- NO! Io non
ti lascio per nessuna ragione al mondo qui! –
- Rosa,
ti prego… -
- NO! NON
POSSO RINUNCIARE AD UNA DELLE MIE AMICHE! MAI E POI MAI! MI HAI CAPITA? –
- ti
prego… smettila! –
- Rosa ha
ragione. Ho tutte o niente! –
- Non ci
posso credere. Amici miei, oggi abbiamo assistito alla forza più grande che gli
umani hanno. Il loro cuore. Davvero i miei complimenti. Allora faremo così. Per
ora voi, per non destare sospetti, vivrete in un hotel qui vicino. Tranquille,
pagheremo tutto noi. Così, potrete venire a trovare la vostra amica ogni volta
che volete. E quando la trasformeremo, nello stesso momento, trasformeremo
anche voi. Vi piace come idea? –
- se
questo è il nostro destino, va bene –
-
ragazze? Ma non pensate ai vostri genitori? –
- quando
ci siamo conosciute, abbiamo fatto un patto. Non ci lasceremo mai. La nostra
amicizia è legata indissolubilmente. Se una di noi muore, muoiono tutte le
altre. Quindi, se tu diventi un vampiro, lo diventiamo anche noi. Mi pare che
lo sapessi no? –
- non
voglio che soffriate a causa mia, nuovamente… -
- non
soffriremo se staremo insieme –
-
perfetto. Heidi, scorta le dolci fanciulle nell’Hotel qui accanto al palazzo. E
annulla la prenotazione del precedente alloggio –
-
ragazze! –
- si? –
- insieme
sempre e comunque –
- ovvio –
- Felix,
porta la nostra nuova amica nella sua camera. Ce ne sono molte libere, scegline
una tu per lei. E mi raccomando, falla sentire a suo agio! – Felix, mi prese
per un braccio e mi condusse dentro una porta. Da li, vi erano delle scale. Dopo
averle salite, ci trovammo in un lungo corridoio pieno di porte, probabilmente
le camere. Camminavamo fianco a fianco. Lui guardava dritto avanti a se, ma ero
riuscita a notare che ogni tanto si girava e mi guardava di sfuggita. Ero molto
agitata. La mia nuova vita aveva inizio.