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Autore: La Loba    13/09/2010    1 recensioni
Insomma, una vita normale scandita da scuola, uscite con le amiche, sport e compiti. L’amore? Quello non l’ho mai incontrato. Sono molto difficile in fatto di gusti, sia per quanto riguarda l’aspetto fisico sia per il carattere. Tutti i ragazzi che ho incontrato sono stupidi e desiderano solo divertirsi, mentre io cerco l’amore vero. Ho solo 16 anni e già penso a queste cose. In fondo non sono proprio normale. Ma la mia vita non perfetta ma appagante, stava per cambiare completamente…
Genere: Drammatico, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Capitolo 3

Capitolo 3.

Entrammo nella sala principale. Era leggermente diversa da come l’avevo sognata. Nel mio sogno tutto aveva una sfumatura dorata. In realtà le pareti erano di marmo. La stanza era circolare. Non c’erano grandi decorazioni ad adornare la stanza. Era semplice ma elegante e raffinata. Mentre mi osservavo intorno, Aurora mi strattonò il braccio:

- Luce. Chi sono?

- Ben fatto Heidi. Efficiente come sempre – detto questo, tutte le persone che erano presenti nella stanza, ad una velocità disumana, si avventarono su di noi.

- NOOOOO –

Il sogno. Le voci. Era tutto vero. E io ho lasciato perdere. Quegli esseri erano vampiri. Stavano succhiando il sangue dei miei compagni. Paolo, Luca, Michela, Stefania… giovani vite con grandi aspettative per il futuro. Chi voleva divenire medico, chi astronomo, chi stilista… ora tutti i loro sogni sfumavano. Sfumavano lentamente insieme alla loro anima. Io li vedevo. E rimanevo immobile. Congelata dalla paura. Il professore era morto cercando di proteggere Rosa. O mio dio. Le mie amiche. Loro che mi chiedono aiuto. Devo salvarle. Ora l’unica cosa che conta è questa. Io devo salvarle. Le mie gambe si mossero da sole e andarono dalle uniche ragazze che avevano reso speciale la mia vita. Si erano messe in un angolo. E piangevano. Dio quanto piangevano. Aurora, cercava di calmare le altre, ma era così spaventata che a stento riusciva a parlare. Le raggiunsi in fretta e furia, tra le urla di terrore dei miei compagni di classe.

- ragazze! Tutto bene? –

- no… CAZZO NO LUCE!! COME PUOI ANCHE SOLO PENSARE CHE NOI STIAMO BENE? I TUOI SOGNI ERANO VERI E TU TE NE SEI INFISCHIATA! MORIREMO SOLO PER COLPA TUA CAZZO! IO NON VOGLIO MORIRE. IO… NO. IO NON VOGLIO CHE LA MIA VITA FINISCA COSì –

- stai pur certa che non finirà così. Questa è una promessa. Io vi porterò fuori di qui. Seguitemi! – Con un coraggio che non credevo di possedere, presi per mano le mie amiche e le portai all’entrata. Stavo per aprire la porta, stavamo per uscire… avremo dimenticato questa brutta faccenda e avremo ripreso le nostre normali vite. Ci saremo sposate e avremo avuto dei bambini. E saremo morte di vecchiaia con il nostro amore. Ma… il destino non volle questo. Di colpo, un imponente figura scura, poggiando solo una mano chiuse la porta. Lentamente girai la testa di lato. L’uomo era molto alto. E per guardarlo negli occhi dovetti alzare la testa. E lo vidi. Carnagione bianca, occhi rosso scarlatto, capelli corti e neri. Questo è un vampiro. Ero così vicina alla morte. Ma in quel momento non m’importava. Per un momento, mi dimenticai di tutto. Della mia classe sterminata, dei miei sogni premonitori, persino delle mie amiche che erano a pochi passi da me. Ora c’era solo, quel vampiro. Non ero terrorizzata, come dovrebbe essere normalmente. Ne ero attratta. Volevo toccare quella pelle così perfetta. E poi, nel suo sguardo non c’era solo malvagità. In una parte molto nascosta vi era una tristezza indescrivibile. Che un vampiro possa provare sentimenti? Nel frattempo la porta si aprì. Indietreggiai come un automa. Il ragazzo di prima. Anche lui era un vampiro ovviamente.

- Felix, Demetri, Alec, Jane. Prendete quelle ragazze e portatemele qui – Senza poterlo impedire mi sentii strattonare. Era talmente forte che caddi completamente tra le sue braccia. Per un momento, ripresi lucidità e mi spostai velocemente cercando di andare dalle mie amiche. Ma erano già state prese. Non riuscii nemmeno a girarmi, che mi ritrovai il vampiro alle mie spalle che mi teneva una mano sul collo.

- un solo passo e ti spezzo l’osso del collo. Uno solo – la sua voce era… bassa. Misteriosa. Senza alcuna emozione. Ma dannatamente sensuale. Ma… cosa diavolo pensavo in quel momento? A quanto fosse bella la voce di un assassino? Di un mostro? In un battito di ciglia venimmo portate al cospetto dei 3 vampiri che, da come avevo capito io, erano i capi assoluti. Quello seduto al centro, che aveva dei lunghi capelli neri, incominciò a parlare:

- ma guarda cosa abbiamo qui. 4, e lo devo dire, magnifiche ragazze. Mi sembra strano che non ci siamo accorti prima di voi. Che strano… comunque, complimenti. Siete le sopravvissute di questa carneficina – i suoi atteggiamenti, anche se ciò che diceva era disgustoso, erano affabili e gentili. Aveva un sorriso malvagio stampato in faccia. Che schifo.

- smettila di comportarti da umano. Perché è quello che non sei. Mi disgusti. Perché non ti dimostri per quello che sei? Un viscido verme? –

- oh! Che caratterino questa ragazzina! È di fronte alla morte e parla così. Però, bel coraggio! Cosa ne vogliamo fare di queste fanciulle? –

Un uomo dai capelli grigi, suggerì di ucciderci. Anche il biondo disse la stessa cosa. Ma io no. Io non ci stavo. Le mie amiche non avrebbero dovuto pagare per un mio errore.

- prendete me. vi prego. Prendete solo me. lasciatele stare loro. Non hanno fatto niente e stanno pagando per un mio sbaglio –

- sbaglio? Ma di cosa parli…-

- Luce. Mi chiamo Luce –

- Luce. Uno splendido nome. Certo, non proprio consono alle persone con cui stai parlando… -

- finiscila di dire cazzate e ascolta ciò che ti sta dicendo! – Nina. No, ti prego. Non parlare. Non complicare le cose. Devo intervenire prima che dica qualcos’altro.

- io vi ho sognato. Ho sognato questo posto. E ho sognato questi avvenimenti. E ho sentito delle voci in pullman. Ma non ho dato ascolto a questi segnali. E ho sbagliato. E ora, sono morti tutti. Quindi, vi prego, lasciate vive almeno loro e prendete solo me –

- interessante… quindi tu hai dei poteri. Bhè, per me puoi rimanere. Voglio tenerti in osservazione. Voglio capire come funzionano i tuoi poteri. Cosa ne dite? –

- per me va bene. Sarà molto utile nella guardia un vampiro con questo potere. Almeno non dovremo scontrarci con i Cullen per Alice – i Cullen? Altri vampiri? Erano quelli che avevo visto prima? Impossibile. Avevano gli occhi marroni. Sarà molto utile nella guardia un vampiro… un momento. VOGLIONO TRASFORMARMI IN UN VAMPIRO?

- anche per me va bene. Starà qui da umana finché non scopriamo l’origine dei suoi poteri e dopo… la trasformeremo –

- come? Voi volete trasformarmi? MAI!! –

- e perché? Dovresti ringraziarci per questa opportunità che ti stiamo offrendo. Ti stiamo dando l’immortalità, la potenza, la velocità… -

- non me ne frega un accidente di queste cose! Io voglio essere un’umana, che va a scuola, che fa i compiti, che sta con le sue amiche! –

- peccato. Allora dovremo spezzare questi piccoli fiori… Demetri. Uccidila – Demetri, il vampiro dai capelli biondo scuro che teneva Aurora, piegò il capo per arrivare al suo collo. Nell’esatto momento in cui stava posando i denti sulla pelle delicata della mia migliore amica, urlai:

- NOOO! NON LO FARE! FARò TUTTO QUELLO CHE VOLETE, MA AD UNA SOLA CONDIZIONE! –

- e sentiamo. Cosa vorresti? –

- che loro vengano lasciate. Devo vederle allontanarsi da questo luogo maledetto e ritornare alle loro case –

- mi dispiace molto ma se le lasciassimo in vita, poi andrebbero a raccontare tutto. E noi non possiamo permetterlo –

- non diranno niente. Hai la mia parola. E la loro –

- NO! Io non ti lascio per nessuna ragione al mondo qui! –

- Rosa, ti prego… -

- NO! NON POSSO RINUNCIARE AD UNA DELLE MIE AMICHE! MAI E POI MAI! MI HAI CAPITA? –

- ti prego… smettila! –

- Rosa ha ragione. Ho tutte o niente! –

- Non ci posso credere. Amici miei, oggi abbiamo assistito alla forza più grande che gli umani hanno. Il loro cuore. Davvero i miei complimenti. Allora faremo così. Per ora voi, per non destare sospetti, vivrete in un hotel qui vicino. Tranquille, pagheremo tutto noi. Così, potrete venire a trovare la vostra amica ogni volta che volete. E quando la trasformeremo, nello stesso momento, trasformeremo anche voi. Vi piace come idea? –

- se questo è il nostro destino, va bene –

- ragazze? Ma non pensate ai vostri genitori? –

- quando ci siamo conosciute, abbiamo fatto un patto. Non ci lasceremo mai. La nostra amicizia è legata indissolubilmente. Se una di noi muore, muoiono tutte le altre. Quindi, se tu diventi un vampiro, lo diventiamo anche noi. Mi pare che lo sapessi no? –

- non voglio che soffriate a causa mia, nuovamente… -

- non soffriremo se staremo insieme –

- perfetto. Heidi, scorta le dolci fanciulle nell’Hotel qui accanto al palazzo. E annulla la prenotazione del precedente alloggio –

- ragazze! –

- si? –

- insieme sempre e comunque –

- ovvio –

- Felix, porta la nostra nuova amica nella sua camera. Ce ne sono molte libere, scegline una tu per lei. E mi raccomando, falla sentire a suo agio! – Felix, mi prese per un braccio e mi condusse dentro una porta. Da li, vi erano delle scale. Dopo averle salite, ci trovammo in un lungo corridoio pieno di porte, probabilmente le camere. Camminavamo fianco a fianco. Lui guardava dritto avanti a se, ma ero riuscita a notare che ogni tanto si girava e mi guardava di sfuggita. Ero molto agitata. La mia nuova vita aveva inizio.

  
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