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Autore: nerDyWolf    14/09/2010    6 recensioni
ed eccomi di nuovo qui.. sono la vecchia Hermione17 tornata con un altro accout per ripostare la vecchia ff che non avevo terminato.. un po' rivista e con qualche piccola correzione, ma tutto sommato sempre la stessa storia..a voi la lettura della storia riguardante un certo principe verde-argento che si ritrova a cercare una misteriosa pantera che gli ha salvato la vita e a cercare di dimostrare i suoi sentimenti ad una grifondoro.. se volete sapere come andrà a finire dovete solo leggere!
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’indomani Hermione scese zoppicando un po’ le scale della Torre di Grifondoro.
Non vedeva Ginny dal giorno prima quando c’era stato l’attacco dei Mangiamorte ad Hogsmeade.
Ron ed Harry l’avevano rassicurata più e più volte dicendo che la rossa stava bene adesso. Non era riuscita a perdonarsi di non essere rimasta con lei a combattere una volta liberatasi del Mangiamorte che l’aveva trascinata in quel vicolo.
Il motivo per il quale non era tornata subito dall’amica? Semplice. Draco Lucius Malfoy.
L’aveva visto combattere contro uno dei seguaci di suo padre e quando aveva visto che stava per essere ucciso era intervenuta, l’aveva salvato e poi era fuggita via di nuovo nel nulla.
Come avrebbe fatto a spiegarlo a Gin?
Arrivò alla porta dell’infermeria e, dopo aver ricevuto il permesso da Madama Chips, entrò e si sedette sulla sponda del letto della sua migliore amica che, ignara, dormiva profondamente.
Era pallida, più del solito e i lunghi capelli di fuoco erano sparsi sul cuscino.
Istintivamente Hermione le carezzò la testa, e malgrado l’avesse sfiorata, Ginny si svegliò.
“Herm, allora stai bene?!” disse abbracciandola forte.
“Sì, Ginny. Tu tutto apposto?”
“Abbastanza. Ho un po’ di lividi ovunque, ma passerà.” Disse sorridendo.
Non pareva arrabbiata con la riccia, ma Hermione si sentiva lo stesso in colpa.
“Gin, mi dispiace di averti lasciata da sola. Scusami.”
“Herm, ma sei impazzita? Di cosa diamine parli?”
“Bè, della battaglia. Dopo aver messo K.O. quel Mangiamorte sarei dovuta tornare di corsa a darti una mano e invece..”
“Ma non dire sciocchezze. Non sono arrabbiata perché mi hai lasciata sola. Me la sono cavata, anche se non proprio come speravo.”
Impossibile. Ginny non ce l’aveva con lei. Avrebbe giurato che fosse il contrario, che le si sarebbe fiondata addosso insultandola o chissà, lanciandole una fattura Orcovolante di quelle che solo lei sa fare.
Hermione ritornò alla carica: “Ma ne sei proprio sicura? Hai rischiato grosso! E se ti fosse successo di… insomma, hai capito… Ron mi avrebbe staccato la testa! Forse non te ne rendi conto di come mi sento in colpa per averti lasciata a combattere da sola.”
“A parte il fatto che saremmo dovute fuggire come tutti gli altri studenti, Herm. E poi non sei la mia baby-sitter, lo sai. Come sai benissimo che Ron non ti avrebbe torto un capello, ha una cotta per te da sempre. Figuriamoci staccarti la testa. Pfh.”
E entrambe le ragazze scoppiarono a ridere.
Hermione si avviò verso la porta: “Bè, ora è meglio che vada, ma tornerò a farti visita oggi pomeriggio, promesso”
“Va bene, grazie.”
La riccia Grifondoro non fece in tempo a uscire dall’infermeria che Ginny la richiamò ancora per un istante.
“Ah, Herm! Lo so perché non sei tornata ad aiutarmi.”
Hermione la guardò sorpresa e la rossa continuò.
“Lui aveva bisogno di te ed è giusto così, tranquilla” e le indirizzò ancora una volta uno dei suoi sorrisi più rassicuranti.
Ad Hermione pizzicarono gli occhi e una lacrima fece capolino e le rigò una guancia.
“Grazie Ginny. Sei la migliore amica che si possa avere.”
“Oh, questo lo sapevo già, Herm.” Disse sorridendo.
Detto questo Hermione uscì zoppicando e si diresse ai giardini esterni del castello.
Per aver contribuito alla cattura di molti dei Mangiamorte era stata esonerata dalle lezioni, insieme agli altri studenti che avevano partecipato all’azione.
Harry e Ron però erano segregati nella Torre a finire i compiti che non avevano più svolto.
 
Nei giardini esterni intanto Draco Malfoy stava appoggiato lungo l’albero vicino al Lago Nero.
Pensava e ripensava alla pantera che per l’ennesima volta gli aveva salvato la vita.
Appoggiò la testa all’indietro, contro il tronco nodoso dell’albero e chiuse gli occhi.
Li riaprì soltanto pochi minuti dopo, quando aveva sentito un’altra presenza che camminava abbastanza rumorosamente nei paraggi.
Il suo cuore ebbe un sussulto.
Hermione.
I suoi passi erano incerti e zoppicava abbastanza faticosamente.
Aveva il polpaccio destro fasciato.
“Probabilmente era ad Hogsmeade anche lei quando i Mangiamorte hanno attaccato e si è ritrovata a combattere per salvarsi e si è ferita.” Si ritrovò a pensare il Principe verde-argento.
Guardò meglio la ragazza e nella sua mente sfrecciò un’immagine.
“La pantera era stata ferita alla zampa posteriore destra e guarda caso anche la Granger si era fatta male nello stesso punto. Che sia.. no, impossibile!”
Si alzò di colpo e in poche falcate la raggiunse da dietro prendendole un braccio e facendola voltare verso di lui.
“Che diavolo fai Malfoy?! Sei impazzito per caso?!” sbottò non appena lo riconobbe.
“Sei tu non è vero? Avanti dimmelo.” Il principe era tranquillo e calmo per la prima volta. Era sicuro, l’aveva trovata e ora non l’avrebbe più lasciata.
“Di che cosa diamine stai parlando?” Hermione aveva un leggero tremito nella voce e sapeva perfettamente a cosa si riferiva Draco.
“Non fingere con me. Non ne hai motivo. Sei ferita nel suo stesso identico punto.”
Che veramente avesse capito che fosse lei la pantera nera che da mesi a quella parte gli aveva più volte salvato la vita e che gli aveva anche tenuto compagnia e gli aveva confidato i suoi più intimi pensieri? Impossibile.
Hermione continuò a fingere di non capire ciò che il biondo Serpeverde le stava dicendo.
“Malfoy piantala! Mi fai male al braccio così!” disse a voce più alta la Grifondoro.
“Avanti! Diamine lo so che sei tu! Smettila di raccontare cavolate!” e iniziò a strattonarla per il braccio.
La gamba doleva fortemente alla ragazza visto che per non cadere faceva peso anche sulla malferma per restare in equilibrio.
Draco era come se fosse impazzito tutto d'un tratto e nei suoi occhi glaciali si notava benissimo l'ira e la determinazione del ragazzo pur di scoprire la verità.
“Malfoy, lasciami andare! Che cosa vuoi da me!? Io non so nulla!”
“Sei tu! Non ho dubbi! Sei proprio tu! Sei lei!”
A quella semplice parola Hermione si bloccò di colpo, ma Draco sembrò non notarlo perchè nello stesso istante era caduto in ginocchio di fronte alla riccia e aveva cominciato a piangere dicendo: “Se non sai di cosa sto parlando significa che sono diventato pazzo. Ma come è possibile allora tutte queste coincidenze?” Il biondo non riusciva a spiegarselo.
Ad Hermione vederlo così le si strinse il cuore e, inginocchiandosi cautamente a sua volte, gli prese il viso tra le mani baciandolo dolcemente.
“Che diavolo fai adesso, Granger?”
“Quello che avrei dovuto fare parecchi mesi fa, Draco.”
Ecco, lo aveva detto. Era riuscita finalmente a chiamarlo per nome.
Il ragazzo era a dir poco sconvolto e non riusciva a proferire parola. Hermione approfittò della situazione per confessare tutto quanto.
“Non sei pazzo. Hai ragione, su tutto quanto. Sono io la pantera nera. È inutile mentirti ancora, come è giusto che tu sappia che mi sono innamorata di te. Ridicolo alquanto penserai, ma è così e non posso farci nulla.”
Riprendendosi dallo shock momentaneo Draco prese parola.
“Ma perchè non me lo hai detto prima? Sei un'idiota Granger! Perchè anche io mi sono innamorato di te.”
“Per paura, per vergogna, perchè non avrebbe mai funzionato tra di noi. Siamo troppo diversi. E lo stesso per la faccenda che sono un Animagus. Temevo lo avresti detto ai professori o mi avresti messa in chissà quali casini.”
“Mi hai salvato la vita due volte, sei stata la mia unica compagna nei momenti di solitudine, un'amica. Ho pensato e desiderato una miriade di volte che la pantera fossi tu. Beh, sogno realizzato. Non vedo perchè dovrei rovinare tutto ora, Hermione.”
E prendendola dolcemente tra le braccia la catturò in un bacio che durò minuti, forse ore, giorni, mesi, anni.
L'inizio di un'altra storia, ma preferisco lasciare ai lettori una possibile continuazione della favola del principino biondo e della pantera che gli salvò la vita.
E se ti capita di incontrare sulla tua strada una pantera che assomiglia così tanto alla persona di cui ti sei innamorato, accertati prima che non sia veramente lei.
 
*angolino dell’autrice*
finalmente dopo un anno o forse più sono giunta alla conclusione di questa benedetta fanfiction che devo dire, ne ha passate veramente tante prima del termine. Mi dispiace ancora immensamente per coloro che si aspettavano una fine un po' più rapida, colpa solo mia e della mia poca volontà quando le idee sono venute meno e degli esami e successivamente dei miei impegni alla ricerca di un lavoro. Chiedo quindi umilmente scusa inginocchiandomi per la lunghissima attesa.
Spero che i vecchi lettori possano concluderla e che ci siano nuove persone che la leggeranno con la stessa voglia con cui io l'ho scritta.. grazie di cuore a tutti.. baci..
la vecchia Hermione17 ora Cassandra17
   
 
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