Ragazzina
La luce del sole mi
acceca. La sento invadere il mio corpo. La mia pelle pallida, i miei occhi
cioccolato, le labbra rosso vermiglio.
Mi rilassa, la mattina.
Aiuta ad allontanare i
cattivi pensieri… di solito.
Invece niente. Questa
volta non riesco a calmarmi.
Amo Edward. Lui ama me, ma
in modo contorto.
Mi attrae Adam, il suo
passato difficile ed il presente distrutto.
E’ più di un attrazione. Quando
lo vedo lo abbraccio e gli sorrido, felice. Mi piace. Mi piace il suo
carattere, il suo corpo, il suo profumo di sigarette e qualcosa di dolce e
innocente, la sua indole da bambino abbandonato.
E adesso un'altra notizia.
Qualcosa che mi fa piangere, che mi fa sentire sola.
Alice è caduta dalle
scale. E’ svenuta e Jasper l’ha portata al pronto soccorso. Una caduta da
niente, per una persona normale. Ma lei era incinta. Sì, era.
La bambina è morta. April
non c’è più. E Alice è distrutta. Alterna pianti a urla e a crisi respiratorie.
Siamo tutti accanto a lei, accecati dal sole mattutino.
Io, Edward, Adam, Jasper,
Emmett.
Ma non so cosa fare.
Non sono una buona
consigliatrice, perciò mi limito a starle accanto e ad abbracciarla.
Non so cosa fare, mi sento
vuota, mentre Edward mi guarda. Mentre Adam mi tiene per mano, come sempre.
Hanno la stessa età e si
drogano tutti e due. Ma dentro di loro niente combacia, niente è perfetto.
Hanno bisogno d’amore. Di
un appiglio per la salvezza.
E per quanto riguarda me
la parola perdono non esiste.
Edward ha avuto la sua
possibilità. L’ha sprecata. Adesso lui ha fatto l’amore con un'altra. Non ha
fatto niente per farsi perdonare, anche se probabilmente sa che non sono così
buona.
Adam invece è dentro il
giro della droga e ho paura.
Ho paura della sua morte.
Ho paura di non averlo più accanto a me, nella mia mano.
Posso decidere.
Ma l’ho già fatto.
Alice si blocca di colpo,
lo sguardo perso nel vuoto del silenzio vergine.
Non piange più, non ha più
forze.
Finisce tra le braccia di
Jasper, assonnata.
“Ne avremo un altro, e un
altro ed un altro ancora. Quanti ne vuoi, amore mio. Tutto quello che ti fa
star bene” sussurra lui. Un ultima lacrime cade dall’occhio sinistro di lei,
ormai addormentata.
Voglio un amore così. Non
voglio essere presa più in giro. Voglio questo. Voglio puro amore.
“Lasciamoli soli” sussurro
spingendo tutti fuori dalla mia stanza.
Le vetrate di essa
brillano per l’ultima volta di sole oro, poi il buio. Ancora.
“Mi sarai sempre accanto.
Non mi lascerai mai” sussurro ad Adam.
Lui mi guarda intensamente,
tenendomi stretta e calda la mano.
“Io ci sarò sempre per te,
anche quando non mi vorrai più”
Il suo sguardo è su
Edward. Lui è in silenzio, la sigaretta in bocca e grandi occhiaie nere sotto
gli occhi.
“Chiarisci, poi se vuoi,
torna da me.” Dice prima di uscire di casa.
“Adam!” urlo seguendolo.
“Tu lo ami, và da lui. Noto
benissimo il tuo sguardo sul suo.” La voce gli si spezza, triste.
“Non ti drogare più, ti
prego”
Lui fa spallucce e sorride
angelicamente, ma una lacrima scende sulla sua guancia. Vorrei leccare quel
sale sprecato.
“Voglio che resti”
“No, non è vero” e sorride
mesto mentre un’altra lacrima scende silenziosa fino al suo collo, frettolosa e
appena nata.
Resto immobile perché non
so più cosa dire. Così Adam se ne và, e il sole mi acceca l’anima.
Ovunque vada, chiunque
incontri, provoco male. Non ne combino mai una giusta.
I miei occhi vanno al
cielo terso e sereno, azzurro vita.
Vita, quella che Alice ha
cercato di togliersi dopo la morte di April.
Sangue, quello che sgorga
dal taglio netto sul suo braccio, sulle vene.
Capelli, quelli che ha
strappato per disperazione.
Droga, quella che ucciderà
Adam.
Vita, quella vicinissima
alla morte.
“Rientra dentro, sta
piovendo”
Un sussurro, Edward. Sento
quasi il suo profumo.
“Ti ammalerai, Bella”
Sono già malata, di te.
“Ecco, tieni”
Si avvicina, mi porge la
sua giacca, mi aiuta ad indossarla, mi dice che mi ama, mi abbraccia forte per
tanto tempo. Piove, su tutto. Su tutto.
Là dentro Alice e Jasper
stanno coccolati a parlare di un nuovo futuro, di buono.
Qua fuori c’è la tempesta
ma nessuno se n’è ancora accorto.
Ed io sono attaccata al
mio appiglio. Lui mi protegge, in silenzio, si prende tutta la pioggia per sé. Lui
si chiama Edward.
Ferisco tutte le persone a
cui voglio bene… Prima lui, poi Adam.
Ma non so rimediare.
“Vattene” urlo e lo spingo
via.
“io ti amo. Ti amo tanto”
“Non basta”
“Non posso vivere se non
ho te accanto”
“Non basta”
Guarda i miei occhi, si
riavvicina e mi abbraccia, piangendo.
Ed io resto a guardarlo.
Ma non ci riesco. Vorrei
tanto ma non posso.
Stringo l’abbraccio e lo
cullo.
Adam mi ha sempre detto
che preferisco il bene degli altri al mio. Questo mi fa onore, ma mi ucciderà.
Mi ha già ucciso, ma non
importa. Io ci sarò sempre per lui, gliel’ho promesso. Anche se lui non c’è mai
stato.
“Dammi un’ultima opportunità”
singhiozza.
Lasciamo andare i
pensieri, lasciamoli andare tutti.
Che ve ne pare?