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Autore: Broken_88    14/09/2010    1 recensioni
"Sarà difficile lo so, ma ritroverai la gioia di vivere Allison. Te lo prometto. La vita è un dono meraviglioso, un dono di Dio. E tu l'amerai di nuovo."
(Castiel/Nuovo Personaggio)
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
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I'm not ready to say goodbye



Sono agitata!
Non riesco a dormire e mi sto rigirando nel letto da praticamente mezz'ora.
Ero riuscita a prendere sonno ad un certo punto, ma d'un tratto Gabriel è arrivato correndo dalla sua camera dicendo qualcosa di incomprensibile..
Farfugliava i nomi di Sam e Dean e poi ha abbracciato forte Cass sdraiandosi al centro del letto fino ad addormentarsi di nuovo.
A quel punto l'ho riportato in camera sua e quando sono tornata, Cass dormiva.. Sono felice che lui ci riesca, anche se si sveglia molte volte durante la notte.
Ma perlomeno ora dorme e non finge di farlo.
Mi passo le mani tra i capelli e mi alzo piano..
Ho caldo, così mi tolgo sia la maglietta che i pantaloncini rimanendo in semplicissima biancheria nera.
Ora però ho freddo...
Mi avvicino al cassetto di Castiel e prendo una sua maglietta.
E' azzurra, a maniche corte e profuma di lui.. L'ha messa stamattina, ma dopo cinque minuti ha cambiato idea e se ne è messo un'altra mettendo questa apposto.
E così io adesso la indosserò.. Ma prima voglio chiedergli il permesso.
Cioè, non voglio proprio chiedergli il permesso..
Farlo è solo una scusa per svegliarlo, così poi potrò dormire abbracciata a lui senza svegliarlo appositamente per questo e fargli quindi capire che sono agitata.
Mi avvicino al letto e gattono fino al suo lato..
Gli bacio la guancia e sospiro.. “Cass..” lo chiamo.
Lui si sveglia subito.. Apre piano gli occhi e sbadigliando mi avvolge con un braccio stringendomi e dandomi un bacio sulla bocca..
Amore..” mi dice “Cos'hai? Stai male?”
No.. sto bene.. Solo..” faccio un grosso respiro e mi metto in ginocchio sul letto, col viso verso di lui.
Lui invece si mette seduto e mi guarda aspettando la mia risposta.
Solo, non riesco a dormire e così mi chiedevo se posso indossare la tua maglietta, che profuma di te, così mi rilasso.”
Lui mi fissa per qualche secondo con un'espressione a metà tra il dolce e il perplesso e poi, prende la maglietta dalle mie mani e mi aiuta ad indossarla, come fa con Gabriel..
Poi mi prende il viso tra le mani e mi bacia dolcemente più volte..
Tu puoi fare quello che vuoi con le mie cose amore mio.. E sapere che vuoi indossare la mia maglietta perchè il mio odore ti rilassa, mi fa sentire ancora più amato di quanto non mi senta già.” mi dice “Ora vieni qui..” aggiunge sdraiandosi e invitandomi a stringermi a lui.
Lo faccio e piano piano mi addormento mentre lui mi accarezza i capelli..

Non so quanto tempo sia passato da quando mi sono addormentata.. Forse pochi secondi, forse ore..
Ma sono in un sogno e di solito quando mi rendo conto di esserci, è sempre un sogno.. soprannaturale diciamo.

Sono in un.. cimitero.. Non credo di averlo mai visto prima ma ha qualcosa di familiare. Anche se non riesco a capire cosa.
Cammino distrattamente e ad un certo punto davanti mi ritrovo una scena che, come il posto, mi ricorda qualcosa ma che non ricordo di aver mai vissuto prima.
Ci sono Sam e un altro ragazzo che non conosco.
Si guardano e sembra che stiano per scontrarsi.. Solo che Sam ha qualcosa di strano.
Ha uno sguardo freddo e spietato.
Non è come è di solito. Lui è..
Lui non è più Sam.. E' Lucifero.
Riconoscerei quel modo di fare inquietante ovunque. Anche fra mille persone.
Sam ha detto di si?
Non posso credere che lo abbia fatto..
Cosa credeva di fare? Credeva di dire si e riuscire a controllare il signore delle tenebre..
Potrai anche essere forte Sam ma non così tanto..
E se lui è Lucifero, l'altro deve essere... Michael.
Si. E' lui.
E quella che sembra stia per scoppiare è la grande battaglia citata in molti libri.
Come in cielo, così in terra..
Quindi quel ragazzo che sta di fronte a Sam è suo fratello?
Non è di certo Dean.. Ma forse c'è un terzo Winchester di cui non so nulla..
Si deve essere per forza così.
Se questa è la battaglia tra due fratelli del cielo, e perchè avvenga debbano essere anche due fratelli umani a scontrarsi, quello deve essere fratello di Sam e Dean.
Mi passo una mano sul viso e mi avvicino.
Loro non possono vedermi..
Ma io posso vedere loro.
Si stanno parlando..
Lucifero sta dicendo a Michael che non deve finire per forza così, mentre il maggiore degli Arcangeli è decisamente convinto del contrario.
Gli sta dicendo che questo è l'unico modo in cui può finire. Perchè così è stato scritto e stabilito.
D'un tratto si sente una musica ad alto volume.
Loro due si voltano e anche io..
E' Dean che avanza sulla sua auto. La spegne e scende con quella sua faccia da “non me ne importa niente e non ho paura”.
Ma invece è terrorizzato.
Glielo si legge negli occhi.
E credo che il suo terrore sia legato alla fine che farà Sam se mai i buoni dovessero vincere.
Parlano di cose decisamente superficiali per un po' e poi tutto succede così in fretta che non ho nemmeno il tempo di capire..
E' come se qualcuno avesse schiacciato il pulsante “avanti veloce”.
Michael vuole togliersi Dean dai piedi e Cass e un uomo che non conosco, ma che lui sembra conoscere abbastanza bene, avanzano.
Cass richiama l'attenzione di suo fratello, apostrofandolo serio con una specie di soprannome decisamente.. strano.
Lo ha chiamato “buco di culo” e ora gli ha appena lanciato contro una... molotov.
Ma cosa...
Michael scompare urlando e Lucifero non sembra affatto felice.
Guarda Cass con uno sguardo che non mi piace affatto e dopo aver appurato quello che ha fatto a Michael, sottolinea con una voce fredda e spietata che solo lui può ferire o uccidere suo fratello.
Poi schiocca le dita e Castiel..
Lui esplode. Letteralmente.
“No!” urlo a squarciagola.


Mi sveglio piangendo, e cercando di non urlare, anche se non è semplice.. e spostandomi i capelli dal viso sudato capisco perchè tutto mi sembrava così familiare.
L'ho già sognato, la notte dopo la sfilata.. solo che allora al mattino non lo ricordavo.
Ora invece ogni dettaglio è impresso nella mia mente. Dettagli terribili che mi spaventano a morte..
Mi porto una mano sul cuore e scivolo giù dal letto, tremante e in singhiozzi.. Mi siedo sul pavimento portandomi le ginocchia al petto e cerco di calmare i battiti del mio cuore.
Ho appena visto mio marito esplodere... e mi sento male solo a pensarci.




*****



Ero sicuro di essere a letto, invece mi ritrovo in piedi davanti la porta del bagno.
Non capisco che ci faccio qui, sto sognando?
Eppure mi sembra di essere sveglissimo.
Da sotto la porta vedo una luce, c'è qualcuno nel bagno.
Giro la maniglia e apro la porta, lentamente, come se avessi paura di guardare oltre di essa.
Sento rumore di acqua che scorre, faccio alcuni passi e guardo verso la vasca.
L'acqua trabocca dal bordo ed è... rosa?
Come fa l'acqua ad essere rosa?
Mi avvicino titubante, non mi piace la sensazione che ho.
Arrivo in prossimità della vasca e guardo al suo interno.
Il mio cuore sembra fermarsi e lo stomaco si contrae per il terrore.
Allison!” grido con quanto fiato ho in corpo.
Lei è lì, sul fondo della vasca, immobile.
Mi immergo in acqua fino alle spalle e la prendo tra le braccia,chiamandola disperatamente.
Amore.. amore mio, rispondi! Ti prego apri gli occhi” la supplico scuotendola.
Ma è pallida e fredda e...l'acqua è rosa...
La tolgo dalla vasca stendendola a terra, le prendo le mani e guardo i polsi.
Si è ferita ai polsi... lei si è...
No.... no Ally no... che hai fatto! Allison no!”
Urlo tra le lacrime, stringendola a me.
Si è uccisa? Si è uccisa di nuovo?
Perché l'ha fatto, perché?
La cullo tra le braccia a lungo, riscaldandola, chiamandola e baciandole le labbra.
Ma non risponde, non si sveglia.
Allison è morta.
Gabriel! Gabriel ti scongiuro vieni qui!” chiamo mio fratello disperatamente, perché lui può rimettere le cose a posto, lui può ridarmi la mia Allison.
Ma non arriva, non arriva nessuno.
La guardo inerte tra le mie braccia e penso che voglio morire anche io.
La stringo forte, col petto che mi esplode dal dolore.
E all'improvviso tutto sparisce.
Non sono più in bagno, anzi, non sono più nemmeno dentro casa.
Sono all'aperto, un giardino autunnale, con alberi spogli e piante sfiorite.
Mi guardo intorno spaesato, reprimendo i singhiozzi che ancora mi scuotono.
Papà” mi sento chiamare.
Mi volto di scatto e trovo mio figlio Gabriel davanti a me, nelle sue solite sembianze di giovane uomo.
Tua madre...” mormoro sottovoce.
Lui scuote il capo. “No papà, la mamma sta bene, per ora.”
Sento come un peso che si sposta dal mio petto, le ginocchia mi tremano ma resisto.
E che cos'era allora?” chiedo stringendo i pugni “sei stato tu a farmi vedere quella cosa orribile? Perché?”
Gabriel sospira, guardandosi intorno. “Sì sono stato io, quello che hai visto è il futuro. La mamma...”
No” lo interrompo “non è vero, e tu non sei mio figlio! Lui ama sua madre, non creerebbe mai una cosa del genere!”
Vorrei prenderlo a pugni, questo non può essere il mio Gabriel, non può!
Io non ho creato niente!” urla a sua volta “è quello che accadrà tra qualche anno, tre per la precisione. La mamma...la mamma non ce la farà a sopportare il dolore per la tua perdita, e oppressa dalla disperazione si toglierà la vita, lasciando me e Sophia da soli!”
Lo fisso sconvolto. “No... non è vero, lei vivrà e lo farà proprio per voi!” ribatto convinto.
No papà” mi contraddice Gabriel con la voce rotta dal pianto “resisterà tre anni, proprio per noi, ma poi una mattina mentre io sono a scuola e Sophia è all'asilo, riempirà la vasca d'acqua, si immergerà e con un rasoio...”
Basta! Basta ti supplico, basta...” gemo disperato.
Una figura dietro Gabriel si avvicina a noi. È una figura femminile, una ragazza.
Affianca mio figlio e mi guarda, io mi asciugo gli occhi e quando incrocio il suo sguardo, resto di ghiaccio.
Sembra... Allison.
Ha i suoi capelli castani, mossi, e gli occhi nocciola. L'unica cosa che manca è quel piccolo neo sulla guancia destra che io amo tanto baciare...
Sorride mostrandomi le sue stesse fossette. Ma non è Allison, è...
Spalanco gli occhi dalla sorpresa e il mio cuore inizia a battere più forte. “Sophia?”
Corre verso di me e mi abbraccia stretto. “Sì papà sono io!” esclama, anche la voce è simile a quella della sua mamma, anche se un po' più alta.
L'allontano da me e la guardo, è stupenda, una ragazza davvero meravigliosa.
Non piangere papà.. non fare così..” mi dice, anche se è lei stessa a piangere per prima.
Bambina mia” le dico accarezzandole i capelli “dimostri vent'anni! Sei così bella...”
Lei mi asciuga le lacrime e mi accarezza il viso, poi asciuga le sue. “Beh sì, da neonata non posso parlarti, così Gabry ha fatto lo stesso giochino che fa con sé stesso, ed eccomi qui! Sarò così a diciannove anni!”
Guardo Gabriel. “E' come te?” gli chiedo.
Non proprio” mi dice “ma è speciale in ogni caso. Un po' meno del fratello maggiore.”
Stringo le mani della mia bella bambina e ricordo la terribile scena di poco prima.
Voi... voi dovete prendervi cura della mamma” inizio guardando le mani che stringo tra le mie “voi non dovete lasciare che succeda...”
Papà, tu devi prenderti cura della mamma” obietta Sophia stringendomi più forte le mani “quello che vuoi fare è una follia, morirai di sicuro e noi resteremo soli...” si ferma mentre le lacrime le rigano di nuovo il volto.
Sophia ha ragione” interviene mio figlio “tu non puoi farlo, non puoi sacrificarti così. Non servirà a nulla e lascerai tua moglie e i tuoi figli da soli. La mamma non sopporterà di averti perso e noi non basteremo a farla resistere. Tu non puoi affrontare Lucifero, non puoi...”
Sospiro abbassando lo sguardo. “Voi non capite bambini miei, io ho visto il futuro che ci aspetta se non lo faccio. Voi morirete se non intervengo, io devo cambiare il destino!”
Quello che hai visto” inizia serio “è ciò che succederà se ci separiamo, papà! Noi dobbiamo stare insieme, uniti!”
Ci saranno vostro nonno e vostro zio ad aiutarvi...”
Sophia scuote il capo. “No... non basterà. Zio Gabe sparirà dalla circolazione per il dolore, e nonno Sir non riuscirà a colmare il vuoto nel cuore della mamma.”
Senza contare che quando sapranno cosa vuoi fare” interviene Gabriel “prima ti picchieranno a sangue, poi ti rinchiuderanno da qualche parte.”
Non lo sapranno, non glielo dirò” sottolineo io convinto.
Gabriel sorride “E tu pensi di poter fregare due arcangeli smaliziati come quelli? Anzi, a dire il vero zio Gabe sa già tutto e ci metterà tre secondi ad avvertire il nonno”
Capiranno” insisto, pur sapendo che non è così “e si prenderanno cura di voi e di vostra madre. Io devo farlo ragazzi, devo. Sono vostro padre e devo proteggervi a costo della mia vita. Piuttosto che vedervi morire, mi uccido con le mie mani, capite?”
Tento di spiegare le mie ragioni, ma come possono accettare la morte consapevole del loro papà?
Non è giusto papà” mormora Sophia piangendo “Gabry è più grande, parla con te, giocate. Io sono nata un mese fa e già mi vuoi lasciare? Non è giusto... non è giusto!”
Mi si spezza il cuore. “Tesoro... non ho scelta. E ci saranno...”
No!” mi interrompe “non voglio che a crescermi siano lo zio e il nonno! Tu devi crescermi, ed essere geloso di me, tu devi spaventare tutti i ragazzi che mi corteggeranno, tu dovrai aspettarmi fino a tardi guardando in continuazione dalla finestra. Tu dovrai proibirmi di mettere la minigonna” fa una pausa e mi prende il viso tra le mani “tu dovrai chiamarmi la mia bambina anche quando avrò quarant'anni e tre figli. Tu sei il mio papà e devi restare con me...”
Vorrei tanto restare con loro, ma non posso. Moriranno se non intervengo in qualche modo, devo cambiare il corso degli eventi.
Non posso amore mio, mi dispiace ma non posso...”
Lascia il mio viso e si allontana, il suo viso è offuscato da un'immensa tristezza. Torna accanto al fratello e si appoggia a lui, posandogli la testa sul braccio.
Prendetevi cura di vostra madre, vi prego....”
Ma non mi rispondono, mi guardano tristi e pallidi e spariscono.


Apro gli occhi di scatto, mi ritrovo a fissare il soffitto di camera nostra.
Mi metto seduto e guardo accanto a me, ma Allison non c'è.
Un moto di terrore mi invade, colpa del sogno appena avuto.
Salto dal letto col cuore che batte forte, mi guardo attorno e sto per chiamarla a gran voce, quando vedo qualcosa affacciarsi sopra il bordo del letto.
Allison?” la chiamo, e la mia voce fa muovere l'ombra scura oltre il letto.
Cass...”
Corro dall'altra parte e la trovo seduta a terra, piange disperata stringendosi le gambe al petto.
Amore che hai? Che succede?” le chiedo inginocchiandomi accanto a lei.
Allison mi guarda e si getta tra le mia braccia, senza smettere di piangere.
La stringo forte e sospiro, aspettando che si calmi.


*****


Cos'ho?
Ti ho appena visto esplodere ucciso da Lucifero.. E non ti permetterò di lasciare questa casa per mesi e mesi pur di evitare che il sogno diventi realtà.
Questo è quello che vorrei dire a Cass.. che ora mi stringe tra le braccia, preoccupato e paziente, aspettando che io gli dica cosa mi fa singhiozzare così accoratamente.
Ma non posso dirgli quello che ho in mente di dire, perchè questo è il momento dei saluti e la consapevolezza mi sta schiacciando.
Mi stacco piano da lui e mi alzo senza smettere di piangere.
Mi dirigo verso il bagno.. E' lì che voglio andare, per stare da sola e riflettere.
Ma lui mi ferma afferrandomi delicatamente per un braccio e mi stringe forte baciandomi i capelli..
Non andare lì dentro.. ti prego.” mi sussurra..
Cos'è questo tono?
Mi è familiare ma non capisco come si ricollega a questo momento.
Mi aggrappo a lui delicatamente, ma con tutta la forza che ho e singhiozzo stretta a lui respirando il suo odore.
Profuma di sicurezza, e dubbio.. Di passione e delicato affetto.. Profuma di contraddizione.
Le contraddizioni che fanno parte di lui, così come di me e che ci rendono capaci di essere perfettamente in sintonia tra di noi..
E' una definizione stupida, lo so!
Ma non trovo termini migliori per spiegarla.
Sei.. sei esploso, sotto i miei occhi.. Ucciso da Lucifero nel corpo di Sam..” gli dico singhiozzando.
Non so se ha capito qualcosa. Piangere disperatamente e nello stesso tempo parlare, non è una combinazione vincente..
Ma lui sembra avermi capito, visto che mi stringe ancora di più..
Sento il mio cuore rimbombarmi nelle orecchie.. Sembra quasi che l'eco di ogni suo battito sia lì a ricordarmi il sogno appena vissuto..
E ogni battito mi rende più fragile.. e ogni minuto in cui lui non parla, incapace di negare l'evidenza di ciò che accadrà, mi fa sentire sul punto di morire..
E' notte fonda, e i nostri bimbi dormono..
Vorrei urlare ma non voglio svegliarli e spaventarli..
Vorrei volare fuori da questa casa, al fresco di un'aria che non sembra soffocarmi, ma – come ogni volta che sono sopraffatta dalle mie emozioni – i miei poteri non collaborano.
E rimango inchiodata qui, in una stanza le cui pareti sembrano avanzare inesorabilmente verso di me, fino a schiacciarmi, stretta all'uomo che amo più di me stessa, cercando di trovare la forza di dirgli addio..
Come posso farlo?
Va tutto bene amore mio..” mi sussurra lui.
No.. Niente va bene.
Mi allontano da lui e scuoto il capo energicamente.. Le lacrime che cadono dai miei occhi si spargono su tutto il mio viso, cadono veloci fino a toccare il pavimento e danno vita a singhiozzi che mi scuotono facendo uscire dalla mia bocca, urli soffocati e pieni di rabbia e amarezza.
Sei esploso, davanti ai miei occhi.. Esploso.. Capisci?” chiedo nervosa a denti stretti “Smettila di dirmi che va tutto bene. Questo è il momento che precede l'addio e tu lo sai.”
Lui sospira con gli occhi gonfi di lacrime e avanza piano verso di me allungando le mani per accarezzarmi..
Indietreggio e mi stringo i capelli tra le mani reprimendo la voglia di urlare..
Lui mi lascia calmare..
Capisce che ho bisogno di metabolizzare la cosa a modo mio, nonostante sia un dolore che fa male ad entrambi allo stesso modo..
Quando mi calmo, lo trovo seduto al centro del letto.. La luce della luna, unica luce a squarciare il buio, lo illumina dandomi quasi la sensazione che la sua pelle sia di porcellana..
Il suo mento trema, i suoi occhi faticano a tenere a bada le lacrime e le sue mani stringono forte i pugni.
Mi poggio allo stipite della porta, chiusa dentro la sua maglietta. Le maniche larghe mi arrivano quasi al gomito.
Mi lascia le gambe scoperte, da poco più sotto della vita e tutto quello che voglio adesso, è sentire le sue calde mani accarezzarmi gentilmente.
Raggiungo lentamente il letto e gattono fino a lui.
Incastro” perfettamente il mio corpo al suo lasciando che le mie gambe lo avvolgano delicatamente.
Lo bacio, con amore e dolcezza e prendo le sue mani tra le mie facendogliele aprire..
Tornano velocemente del loro colore naturale, non più irrigidite dalla rabbia dei pugni stretti, e le guido verso il mio corpo. Sul viso, per primo.
Accarezzami Cass..” gli sussurro “Voglio sentire le tue mani su di me, per un'ultima volta..” aggiungo a pochi centimetri dalla sua bocca.
Lui mi osserva per qualche secondo, poi chiude gli occhi, come me, e le sue mani esplorano il mio corpo, quasi come se fosse la prima volta.
Le sue dita disegnano il mio profilo, soffermandosi per qualche secondo sulla bocca..
Le bacio e le sento scendere fino al collo.. Lentamente arrivano ai seni, sfiorandoli da sopra la maglietta.
Prosegue passando alle spalle.. e percorre da lì, giù per le braccia fino ad arrivare alle mani.. Le allinea alle sue e poi le lascia ricadere dolcemente sul letto.
Poggia la fronte sulla mia, e apre gli occhi.
Anche i miei sono aperti..
Ci guardiamo intensamente, mentre le sue mani passano in rassegna, lente e calde, prima i miei fianchi e poi le mie gambe..
Risale dalle caviglie alle ginocchia, e si ferma per un attimo..
Il suo respiro è accelerato, così come il mio.. reso affannoso dall'eccitazione di quelle carezze, che non sono meno bollenti di una vera e propria notte di sesso..
Mi bacia accarezzandomi la bocca con la sua, lasciando che le nostre lingue si incontrino per questi ultimi profondi baci.
E mentre il suo sapore si confonde col mio, le sue mani risalgono lente su per le mie cosce, di lato, sotto, sopra.. e poi verso l'interno, decise e tremanti.
Mi tocca con sicurezza, esperto e consapevole di ogni angolo di pelle che stringe tra le dita..
La mia pelle.
Quella che ha baciato e accarezzato con passione e voracità tante volte..
I respiri si fanno più veloci e più caldi e poi tutto si ferma per un lungo secondo..
Un secondo quasi di.. estasi..
Si può raggiungere il piacere solo accarezzandosi?
Mi guarda negli occhi, con le sue iridi blu velate di tristezza, ed io non so fare altro, che accarezzargli la bocca con la punta delle dita, in silenzio..
Quella bocca che amo, e che amo sentire su di me.
Faccio un grosso respiro e lo bacio di nuovo dolcemente.. “Non sono pronta a dirti addio..” gli sussurro con la voce rotta dal pianto.
Mi allontano e mi siedo ai piedi del letto, lasciando che i singhiozzi prendano di nuovo possesso di me.




*****


La sento singhiozzare e non so che fare.
Nascondo il viso tra le mani e penso che siamo una coppia strana.
Passiamo dalla passione alla disperazione in pochi istanti.
Pochi istanti fa l'ho amata in modo.... diverso, delicato.
L'ho sentita palpitare sotto le mie mani, ho letto il piacere sul suo viso mentre il suo corpo rabbrividiva stretto al mio.
E ora è lì a piangere disperata.
Mi ha visto morire, ucciso da Lucifero.
E so che sarà così, perché io non posso niente contro di lui.
Ma almeno cambierò il destino, interverrò modificando il corso degli eventi, e i miei figli vivranno.
Raggiungo Allison ai piedi del letto e l'abbraccio, stringendola forte.
Si appoggia a me e piange, i singhiozzi la scuotono violentemente.
Ally... amore mio... non fare così...” dico, sapendo di dire una sciocchezza.
Se fossi al suo posto io... sarei già impazzito di dolore.
Ma devo consolarla, farle capire che è inevitabile, assicurarmi che non succederà mai e poi mai quella cosa orribile che ho visto nel mio sogno.
Non è giusto” mormora contro il mio petto “non può finire così... non abbiamo lottato e sofferto tanto per arrivare a questo!”
Sospiro e le bacio la fronte, è meravigliosa anche nella penombra della nostra camera.
Non... non mi piace l'idea di...”
Non lo dire!” mi interrompe lei posandomi una mano sulle labbra “non lo dire...”
Bacio quelle dita che mi appartengono, come ogni parte del suo corpo, e chiudo gli occhi per un attimo.
Allison... se non lo faccio, i nostri figli...” mi fermo.
Non ho il coraggio di dire cosa succederebbe se non lo facessi, se non mi mettessi in mezzo.
Lei mi guarda, gli occhi pieni di lacrime. “Moriranno... lo so...” mormora soffocando un singhiozzo, lasciandomi di stucco.
Come... come lo sai?” le chiedo.
Allison scuote il capo asciugandosi gli occhi. “Ricordi quello strano viaggio nel futuro? Beh... l'ho visto lì. E suppongo l'abbia visto anche tu..”
Resto in silenzio per un lungo momento, accarezzandole piano la schiena.
Allora saprai che è inevitabile” dico.
Lei alza gli occhi e mi guarda disperata. “Ma perché? Perché questo a noi? Io non posso lasciarti morire... ne morirei!”
Queste parole mi raggelano il sangue.
Le prendo il viso tra le mani e la guardo severo. “Allison... devi fare un giuramento” inizio serio “qui, adesso. E ti supplico di non infrangerlo.”
Ally mi fissa per un po', poi annuisce.
Giurami... giurami sul nostro amore, su tutto quello che abbiamo passato insieme... sui nostri figli... che tu non... farai mai qualche sciocchezza. Anche se ti sentirai triste e sola, anche se ti sembrerà di non potercela fare, tu resisterai...”
Perchè vuoi che giuri questo?” mi domanda allarmata.
Sospiro e poso la fronte sulla sua. “Giuralo ti prego...”
Te lo giuro” mormora tra le lacrime.
Ripetimelo” insisto.
Cass, che significa?”
Amore... giuralo di nuovo.”
Allison sospira e deglutisce. “Te lo giuro, non... farò.. sciocchezze. Non mi suiciderò.”
Questa parola fa sgorgare alcune lacrime dai miei occhi, senza che io possa fermarle.
Ho sognato i nostri figli, sai? Tutti e due...”
Lei spalanca gli occhi. “Anche Sophia?”
Annuisco. “Si, anche lei. Sarà.. identica a te, anche nel carattere. Sarà bellissima, ma avrà bisogno della sua mamma.. e anche Gabriel...”
Annuisce piano e mi bacia sulle labbra. “Cosa hai visto nel tuo sogno?” mi chiede.
Ha intuito il problema.
Una cosa orribile” confesso “non voglio pensarci...”
Mi prende il viso tra le mani. “Cass, dimmelo.”
Le accarezzo le guance e la bacio. “Nel mio sogno...ti ho trovata morta, nella vasca da bagno.... ti eri tagliata le vene.. era orribile...giurami che non accadrà, ti scongiuro Ally, non farlo di nuovo...”
Mi abbraccia forte e piangiamo per un po', poi si allontana e mi bacia le labbra e gli occhi.
Te lo giuro, non lo farò, sarò forte... per i nostri bambini, la cosa più bella che potessi regalarmi. Sono nati da noi, dal nostro amore, dalla nostra passione. Vivrò per loro...”
E' un addio.
Un addio definitivo questa volta, nessuno mi riporterà indietro.
Lascerò l'unica donna che io abbia mai amato, lascerò i miei figli, i miei amici.
I miei amici.
Gabriel si metterà in mezzo, mi impedirà di intervenire.
Devo risolvere il problema, io devo intromettermi nel destino o i miei figli moriranno.
Sospiro e mi avvicino di più, prendendole il viso tra le mani.
La bacio con passione, assaporandola.
Ci stendiamo e la tiro su di me, abbracciandola.
Adoro il suo corpo morbido e caldo sul mio, e voglio imprimermi nella memoria questa sensazione.
Non voglio fare sesso, non farei per niente una bella figura.
Voglio tenerla così, sopra di me, col suo capo poggiato sul mio petto e il profumo dei suoi capelli che mi avvolge.
Ti amo da impazzire Castiel, ti ho sempre amato, forse da quando sei venuto a prendermi all'inferno...”
Le bacio i capelli. “Io da prima, e continuerò ad amarti per l'eternità...” le rispondo, sopraffatto dall'angoscia.
Scoppia di nuovo in lacrime, affondando il viso sul mio petto.
Anche io, per l'eternità.”
Nessuno dei due dormirà più questa notte, resteremo abbracciati così fino a domani, sapendo che presto ci lasceremo.
Non vorrei mai lasciarla, ma devo.
L'ho amata disperatamente, più di come avrebbe fatto un umano.
E continuerò a farlo, ovunque andrò.


   
 
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