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Autore: Enio    14/09/2010    4 recensioni
“La verità si è fatta mito e leggenda. Ciò che creammo viene frainteso.
Sta in guardia contro la croce: saranno molti i tuoi nemici.
Messaggio recapitato. Ora lasceremo questo mondo. Tutti noi.
Non possiamo fare di più. Il resto è in mano tua Desmond. “
Genere: Azione, Drammatico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Desmond Miles , Lucy Stillman
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Perditae Aedes

( Templi Perduti )





“Il mio nome è Desmond Miles, e sono un prigioniero di guerra, una guerra di cui ignoravo l’esistenza tra due fazioni che non immaginavo neanche, i Templari e gli Assassini. L’Animus mi ha mostrato la Verità, quello che ho visto, quello che sono stato. Mille anni di storia che mi scorrono nelle vene, riportati in vita da questa macchina. La usano, anzi.. mi usano per trovare qualcosa, la chiamano la Mela, è un manufatto.. Uno dei tanti così detti Frutti dell’Eden. I templari li vogliono. E’ così che detengono il potere, e se i templari ne trovano un altro, cambieranno parecchie cose. Vogliono renderci tutti schiavi, quando mi portarono qui, all’inizio avevo paura di cosa sarebbe successo se avessi reagito, ora.. ho paura di quel che accadrà se non lo faccio. Ma non posso riuscirci da solo, e forse non dovrò farlo. Ho conosciuto una ragazza, Lucy.. e .. credo stia dalla mia parte. Quel bastardo, Warren Vidic, e i suoi padroni templari se l’erano portata via, ma alla fine è riuscita a scappare e a portare via anche me. Il viaggio è stato scomodo ma adesso credo di essere momentaneamente al sicuro. Ho conosciuto altri due assassini, Rebecca e Shaun. Con il loro aiuto, ho rivisto i ricordi del mio antenato, Ezio Auditore da Firenze, il così detto Profeta. Tramite egli, ho scoperto i segreti del Frutto dell’Eden. Una tale Minerva, mi ha rivelato cosa ci fu prima di noi, o meglio, chi ci fu e cosa successe. Non so bene cosa accadrà ma so per certo che se non reagiamo presto giungerà per tutti noi la fine.





Dobbiamo trovare i Templi costruiti da chi sapeva rifiutare la Guerra per proteggerci dal fuoco. Il tempo stringe. Dobbiamo agire.
La verità si è fatta mito e leggenda. Ciò che creammo viene frainteso.
Sta in guardia contro la croce: saranno molti i tuoi nemici.
Messaggio recapitato.
Ora lasceremo questo mondo.
Tutti noi. Non possiamo fare di più.
Il resto è in mano tua Desmond.

< Ti prego aspetta! Mi restano mille domande!> Confusione, solo confusione nella mente di Ezio. Poi buio totale. Il momento dallo stacco dall’animus era un momento di pura ambiguità. Non riuscivo a capire se era la mia mente che veniva estirpata brutalmente dal corpo di Ezio, o se era tutto frutto dell’Animus che la mia mente mi facesse rivivere ricordi così reali. Più o meno era la stessa cosa, ma al momento dello stacco sentivo sempre un groviglio di pensieri e visioni nella mia testa. Ora, v’era solo confusione, più di quanta già ne avessi accumulata.
Ma come faceva a sapere.. Miver.. Minerva.. si quello che è.. a sapere che io ero in ascolto di tutto questo. Quelli venuti prima..

< Pronti ad andare prima che..DESMOND!> La voce di Lucy mi risultò piuttosto forte e allertata. Che diamine succede ora? < Si.. si> Risposi intontito. Non solo mi è appena stato detto che la terra diventerà una palla di fuoco, ma adesso si ci mettono pure loro, così.. agitati.
< Va bene Shaun, voglio che tu e Rebecca sgomberiate tutto quello che c’è qui e lo carichiate sul furgone. Tu e io ci occuperemo dei Templari. > Lucy era agitata, lo si vedeva negli occhi, ma era decisa in quello che diceva, determinata a sfuggire a quei bastardi.
Erano qui.
Ci avevano scoperti.
< Cosa?! Sono qui?! >
< Sapevamo che prima o poi ci avrebbero trovato. Anzi.. mi sorprende che ci abbiano messo così tanto. > La voce di Shaun s’aggiunse seria e decisa come sempre, con quel pizzico di solita ironia.
< Andiamo! > Rebecca e Shaun stavano sistemando tutti i libri, registri, tabelloni, computer negli scatoloni in fretta e furia, mentre io ero ancora imbambolato e paralizzato a guardarli.
Ci volle Lucy per riportarmi alla realtà, che si parò dinnanzi a me e mi disse di seguirla. < Allora qual è il piano..ce la battiamo da qui e poi? > Chiesi a Lucy che era intenta a scendere le ferree scale del parcheggio.
< C’è un’altra casa sicura..E’… ABBIAMO compagnia.. Il furgone è poco più avanti >

Bene. Una trentina di soldati spuntarono così, come funghi, dal nulla. Armati come non mai. Il mio cuore batteva all’impazzata. Le mani mi tremavano. Diciamo, però… che mi ero preparato all’eventuale. Grazie all’effetto Osmosi sapevo agire come i miei due antenati Altair ed Ezio. Sapevo muovermi come loro, la loro agilità, i loro riflessi erano in me. Dovevo solo metterli in pratica e questo era il momento migliore.
Lucy mi porse in fretta lo stesso anti-braccio che indossava Ezio. La famosa, letale lama celata. Quella che silenziosamente mieteva anime come fossero paglia. Lo indossai con fare solenne, normalmente questi attimi sono eterni, ma non ci fu tempo per queste solennità.


Eccolo, Warren. Bastardo. < Signor Miles, che piacevole svolta, del tutto inattesa. Temevo che avrei perso molti altri uomini per trovarvi.. che gentili, a risparmiarmi la fatica > Fottutamente sarcastica la sua voce. Come sempre.
< Che cosa vuole Vidic?! > Proruppi.
< Che torniate a casa, ci siete mancati. Abbiamo così tanto lavoro da fare, tutti assieme.>
La voce della Stillman si faceva sempre più aggressiva, il suo sguardo era concentrato su quello del Doc.
< Purtroppo continua a deludermi signorina Stillman. Le ho salvato la vita una volta, se lo ricorda? Ed è COSì che mi ripaga?> Lo sguardo di Lucy s’era adombrato appena al solo ricordo. Appena da poterlo vedere. Io ero li ad ascoltare i due, appena paralizzato.
< Mi ha salvato solo per continuare i suoi esperimenti, distruggendo la vita delle persone… e PER COSA??! >
< Oh, la solita frusta obiezione. E dire che se ben ricordo, lei era dalla mia parte... Le SUE mani sono sporche del Loro sangue quanto le mie. > Lo sguardo di Lucy s’era perso nel vuoto. Lo vedevo nei suoi occhi che quel bastardo aveva toccato un tasto dolente. Non avrebbe dovuto farlo. Mi accorsi solo dopo che le iridi gelide di Lucy andavano cercando le mie.

< Devi assolutamente fermarlo >
< Ci provo > Dissi di istinto. Perciò mi preparai sia mentalmente sia fisicamente ad affrontare una trentina di soldati. In mano avevano dei bastoni elettrificati.
Argh.. terrificanti. Posso farcela.. posso.. Desmond, sta calmo.. dai.. sono solo.. Circa una trentina o più.


Un primo gruppo di soldati si avvicinò velocemente a Lucy che seppe stendere con la sola forza dei calci. Era brava e decisa più che mai a metter fine a quelle vite, vite sprecate. Sapeva come agire. Sapeva quali mosse fare. Evidentemente aveva ricevuto una grande educazione da qualche assassino. Un secondo gruppo s’avvicinò a me, sentivo tutti i loro sguardi su di me, i loro bastoni prossimi a colpirmi, ma non gliela dovevo dar vinta. Dovevo combattere come Lucy mi aveva insegnato nei giorni che erano trascorsi, o come avevo visto fare ai miei due antenati. Loro si che erano bravi. Loro erano assassini. I ricordi della Fattoria riaffioravano nella mia mente piano piano. Gli allenamenti che svolgevo fino a 9 anni fa. E poi? Poi ho passato la mia vita a servire drinks in un pub, scappando continuamente dai Templari. 9 anni. Alla fine mi hanno acciuffato. E adesso?
E adesso sono qui ed ho la possibilità di sfogare la mia rabbia su queste povere, prossime vittime. Mi pare che sia anche ora di dare una spolverata a ciò che imparai alla Fattoria. Un primo soldato, fece una mossa alquanto azzardata che seppi subito parare e contrattaccare facendo penetrare la mia lama nel ventre di questo. Un secondo soldato, un altro contrattacco. Altro sangue. Stavo mietendo vittime, una dopo l’altra, senza scrupoli. Un terzo soldato, da dietro, riuscì ad immobilizzarmi le braccia portandomele dietro la schiena in una posa innaturale. Gemetti non poco mentre quest’ultimo cercava di farmi stendere a terra, ma per mia fortuna, Lucy lo colpì appena in tempo con delle armi di templari che aveva raccolto lì vicino.
Restano più di una ventina di soldati. Questi s’avventano su me e Lucy, che schiena contro schiena, incominciamo una sincronizzata danza della morte, mietiamo vittime senza alcun momentaneo intralcio.
Non v’era più nessuno ancora vivo. A terra, solo sangue e corpi inerti. Non era ancora finita. Warren stava scappando.
< Oh oh Doc. Siamo io e lei da soli a quanto pare > Il mio tono era alquanto ironico quanto soddisfatto di poter vedere Vidic senza nessuno che l’aiutasse a difendersi. Ma era già preparato a scappare.
< Si goda pure la vittoria signor Miles, per quanto Effimera > Non mi diede il tempo di rispondere che il furgone si chiuse. Poi mi sentii chiamare.


< Desmond! Dobbiamo andare! >
< Ah eccoti, avanti, aiuta Lucy a salire. Su svelto!! Dobbiamo andare. > Rebecca e Shaun erano lì, vicino al furgone che caricavano i loro attrezzi.
Salii agilmente sul furgone insieme ai tre assassini, probabilmente alla guida vi era una quarta persona.
Il furgone era nel disordine, il tutto era stato caricato in fretta e perciò sbadatamente. Poi adocchiai Baby e Rebecca alle prese con il suo portatile.
Silenzio.
Stavamo tutti rielaborando l’accaduto, tutto quello che è successo.. tutto così in fretta. Minerva, la possibile fine del mondo, i templi, l’attacco dei Templari. E le parole di Warren Vidic. Che significava che Lucy s’era sporcata le mani col Loro sangue ? Il sangue di chi poi? Ad interrompere i miei pensieri furono le parole lievemente preoccupate di Lucy.
< Avrai la tua vendetta Desmond. Warren farà la fine che merita. Te lo prometto. >
< Che succede ora? Dove andiamo?> Dissi in attesa di una risposta. Dove ci trasferivamo? Che avremmo fatto ora? < C’è un capanno a nord. La saremo al sicuro, o almeno per un po. Devo analizzare i dati della tua sessione, per capire cosa succede.>
< E poi? >
< Ecco fatto, ora sei collegato. Ci aspetta un bel viaggio. Ho pensato che nel frattempo volessi dedicarti a Baby.. > Rebecca aveva preparato l’animus per farmici collegare. Sinceramente non avevo molta voglia. Però la curiosità di capire cosa stava succedendo era tanta. < Bene ma ho qualche domanda prima. Che cosa diavolo era quella nella cripta? >
< Quello che hai visto conferma i miei timori. I templari non sono il vero pericolo. Proprio per nulla. > Come nulla? C’è.. e da mesi che mi tartassate con la storia della guerra fra Templari e Assassini, e ora mi dici che i templari non sono un pericolo? Ah no?! E che c’è di peggio!?

< E qual è allora? Il sole? Brucerà la terra? > Il mio tono era impaziente come non mai.

Bene. Moriremo tutti. Si sono ammazzati tanto per recuperare quella cavolo di Mela, e adesso? E adesso si vaneggia che la terra diventerà una palla di fuoco.
< Sembrano vaneggiamenti di pseudo-scienziati, ma è certo che una catastrofe avesse colpito gli uomini della prima civilizzazione. E quella donna, come si chiama? Minerva, giusto? Sembrava convinta che sarebbe accaduto una seconda volta.> La voce di Shaun interruppe poi i miei pensieri. La sua voce è maledettamente tranquilla. Quasi mi irritava.
< Cioè in ogni caso.. siamo fottuti. > Pronunciai con parole quasi divertito. Certo, che diavolo c’era da ridere in una situazione come quella? Tutto.
< Non saprei, andiamo avanti coi video. E tu continua a scavare nei ricordi. Potresti scoprire altro. >
< Va beene. Sarà bene che inizi. > In una situazione come questa era meglio obbedire.


Mi avviai da Baby e mi sedetti nella poltrona. Rebecca era pronta per infilarmi delicatamente, molto delicatamente, l’ago nelle vena del braccio. La mia mente, ecco che rientra nel solito, sfortunatamente familiare stato confusionale. La mente nel corpo di Ezio e i miei occhi ancora vedono il furgone. Uno stato di puro caos. Un semplice attimo che ho imparto a cogliere in tutti questi mesi. Poi fui totalmente nel corpo di Ezio, ormai a me familiare. Ormai ero sincronizzato al massimo. Sentivo Shaun che mi parlava. Diceva che mi trovavo nella Monteriggioni dell’anno 1502, Il mio nuovo avversario era il figlio di Rodrigo Borgia, Cesare Borgia. Un altro fottuto templare che cercava di rubare la Mela per sapere quali grandiosi segreti essa celava. Ma Monteriggioni era distrutta. Quasi non la riconoscevo. Cannoni. Cannoni in ogni dove, in ogni angolo delle mura. Ero nel bel mezzo della guerra presumibilmente contro i Borgia.
La fortezza era distrutta. Soldati ovunque. Morti ovunque. Sangue ovunque. Il cozzare delle spade rimbombava nella “nostra” testa.
Ero nel corpo di Ezio, sentivo le sue emozioni. La sua preoccupazione per Caterina e suo Zio Mario.
La preoccupazione per la Mela.
Cesare era riuscito a sottrarre il Frutto a Mario.
Questi ultimi si presentarono al portone principale delle mura. Ezio correva sui tetti velocemente, evitando scontri, raggiunse lo spiazzo dove s’affacciava l’entrata alla fortezza.
Sulla soglia v’erano Cesare Borgia e una puttanella, soldati, tanti soldati armati fino al collo ed infine inginocchiato vi era lo Zio Mario.
Mi ero affezionato a quell’uomo. E vederlo lì, in bilico tra la vita e la morte mi dava un senso di dispiacere.

Cesare per puro sfizio premette il grilletto. Uno sparo. Poi un forte rumore di ali sbattute, piccioni. Poi silenzio preceduto dal tonfo del corpo inerte di Mario.
Successivamente un secondo proiettile va a penetrare nelle carni di Ezio che cadde a terra, avendo perso l’equilibrio. Venne colpito alla spalla destra. Ma il proiettile era come se fosse arrivato sia a me che ad Ezio. Sentivo un bruciore che man mano si faceva più forte. Sentivo il sangue che copiosamente colava dal foro venutosi a creare, questo macchiava la sua camicia candida, facendola diventare d’un rosso che sapeva di morte, di guerra. Sentivo sempre più a malapena la spalla, non potevo muovere il braccio destro.
Improvvisamente mi accorsi che ero disteso sulla poltrona di Baby. I miei occhi ancora chiusi, che a malapena riuscii ad aprire, la lieve luce del furgone mi sembrò una luce fortissima. Ero totalmente disorientato tanto da non capire cosa mi stesse succedendo intorno. Non capivo niente. Vedevo solo ombre agitarsi e mi sentivo sbandato di qua e di la. Il furgone! Presi maggiore coscienza del mio corpo quando constatai che poco a poco riuscivo a muovere il braccio e il dolore lancinante provocato dallo sparo si andava affievolendo. Mi alzai a fatica quando due mani, bruscamente mi fecero risedere su Baby facendomi sbattere violentemente la testa contro il sedile. Non capivo niente. Ero stordito al massimo. Le miei iridi, per quanto riuscirono, videro ombre in fuga, luci fortissime.
Quasi fossero ombre danzanti il ballo della morte e la cosa non mi piaceva affatto, poiché ero impalato in una sedia e stavo lì a far nulla, non stavo aiutando i Miei Compagni della setta di cui io ormai, facevo parte. Sentivo il furgone sbandare nella meglio maniera.
Sentivo i miei sensi affievolirsi di più fino a scomparire.
Buio. Urla. Sconforto. Confusione. Bagliori. Si, templari.. fottuti templari.



~ Angolo Autrice


Ok, non mi fucilate.
E' la prima volta che mi cimento a scrivere una storia, addirittura su Assassin's Creed permettendomi di inventare un finale.
Ebbene si, inventerò un finale tutto nuovo.. sperando di non fare cilecca xDD
Vi chiedo semplicemente di essere apertissimi con le critiche.. anzi, liberatevi, sfogatevi, dite tutto quello che volete. Spietati.. *w* Accetterò la qualunque anche perchè voglio migliorarmi.
Beh, non voglio anticiparvi nulla, anche perchè credo di non avere una storia fissa. xD
Infatti cambio sempre la mia storia mentre scrivo, aggiungendo dettagli e particolari. Guai se non accadesse e se le idee non mi venissero. Vabbe, ma io sono quella che le idee le vengono di notte! xD Non vi anticipo nulla!! xD ho qualcosa di strano per voi e poi spero vi piacciaaa :P Bene, adesso vi lascio.. ;D E vi ringrazio per aver letto questo mio primo capitolo.


Enio.
   
 
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