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Autore: Martina van der woodsen    15/09/2010    2 recensioni
Facciamo un salto nel tempo. Torniamo a quando Robert Pattinson era alle superiori. Un Robert ovviamente bello e ruba cuori, un ragazzo senza nè regole, nè freni, un ragazzo a cui bastava fare un cenno con la testa per passare di letto in letto, con una sola eccezzione, lei, l'unica che gli tienne testa,dalla lingua pungente, l'unica ragazza che lui vorrebbe veramente. Poi immaginiamo lei, aggressiva, risoluta, un peperino di ragazza come si suol dire, che a differenza delle altre non cede, almeno all'apparenza, al fascino del nostro bel Robert, diventando così il centro delle sue battute a cui lei risponde a tono. < Robert Thomas Pattinson io ti odio > questa è la frase d'esordio della mia storia, spero di avervi incuriosito. leggete e recensite ^^ un bacione a tutti.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di farvi leggere il nuovo capitolo volevo ringraziare Giulls la mia adorata cognatina che ha tantissima pazienza con me e per averla messa nei preferiti ^^ ed Elly4ever per aver commentato, sono contenta vi sia piaciuto il prologo ^^ spero che anche questo primo capitolo sia di vostro gradimento. Poi ringrazio Fringui per averla messa in quelle da ricordare ed Elibru, Elly4ever,Ryry e Twilightonlove per averla messa nelle seguite. Grazie mille di cuore a tutti voi e spero che continuerete a seguirmi.
p.s chiedo scusa se ci metto molto ad aggiornare ma sono indaffarata nella ricerca di lavoro prometto di aggiornare non appena ho due minuti liberi ^^.

ed ora ecco a voi il capitolo =).





Bugie, Gelosie e Bagni.






Non avevo alcuna voglia di svegliarmi quella mattina, ma quando la sveglia prese a suonare levrami il sonno di dosso non fu affatto difficile, a rendermi più leggera la mattiata era l'idea che avrei avuto quasi tutte le lezioni scoperte in quanto, quasi tutti i professori, erano coinvolti nel ballo studentesco che avrebbe avuto luogo tra un paio di settimane. sbadigliai e mi alzai lentamente da letto per evitare di farmi venire giramenti di testa e mi recai dritta al bagno dove mi feci una bella doccia per rinfrescarmi e svegliarmi bene, mi avvolsi nell'asciugamano e tornai in camera a vestirmi, mi truccai ed infine mi sistemai i capelli lasciandoli sciolti.

< Giorno > dissi entrando in cucina dove trovai mia madre e mia nonna sedute che sorseggiavano il caffè davanti alla tv.
< Buon giorno piccola, hai fame? > alzai gli occhi verso l'orologio.
< Non posso, devo passare a prendere Evangeline e farei tardi > baciai entrambe sulla fronte e corsi in garage a prendere la macchina, aprii il cancello e sfrecciai verso casa di Evangeline sperando di no.n fare tardi. Quando arrivai sotto casa di Lily, la trovai già seduta in veranda che fumava una sigaretta in mia attesa, non appena mi vide mi fece un finto applauso e corse dentro la macchina.
< Se anche oggi facciamo tardi dirò alla preside che è colpa tua e ti farò mettere un altro ritardo > disse baciandomi una guancia.
< Tanto uno più uno meno, ieri sera che hai fatto alla fine? > domandai accendendo la radio.
< Secondo te? > domandò sorridente, sgranai gli occhi.
< Ti prego dimmi che non ti sei fatta anche Cam > domandai esasperata.
< No amcchè, stai tranquilla con Cam non ci riuscirei mai, lui mi piace veramente >
alzai un sopracciglio. < Con chi sei stata allora? >
< Ma con Robert ovviamente > spalancai occhi e bocca, ma io dico perchè tutti gli amici più idioti toccavano a me?
< Non trovi sia una cosa un pò contorta? > domandai.
< No perchè? >
< Bè io andrei a letto con quello che mi piace veramente non con quello da una sveltina > Lyli si voltò a guardarmi.
< Marti comè finita con quello che ti piaceva con cui ci sei andata a letto? > domandò non pensando al fatto che ricordare mi facesse male, guardai avanti in silenzio e Lily, a giudicare dalla faccia che aveva fatto, doveva aver capito che era andata a parare nel punto sbagliato.
< Scusa > si voltò dall'altra parte.
< Lily, andare a letto con Dastan è stata la cosa migliore della mia vita, io e lui stavamo insieme ormai da più di un anno e saremmo rimasti insieme se il padre non lo avesse spedito in Germania dagli zii >
< Hai ragione, paragone stupido > disse sorridendo io annuii e scendemmo dalla macchina che avevo appena parcheggiato all'interno dell'istituto, non appena scendemmo notai Cam seduto sul muretto opposto a dove stavamo noi che parlava con Robert che teneva la mano nella tasca del giubbotto di pelle, m'incamminai verso di loro ma Lily mi bloccò.
< Non ti sentirai veramente in colpa? > annuii e continuai a camminare, il primo a vedermi fu Cam che mi sorrise come sempre poi disse qualcosa a Robert che per tutta risposta alzò gli occhi guardandomi male.
< Ei ma come siamo belle stamattina > disse Cam abbracciandomi.
< Grazie Cam >
< Ci vediamo dentro > Robert si alzò e senza neanche guardarmi se ne andò da Deborah, una delle sue sciacquette.
Cam si accese una sigaretta e me ne offri una che accettai volentieri, saltai a sedere sul muretto ed incrociai le gambe osservando Robert che rideva e scherzava con quella deficente del secondo anno.
< Sei forse gelosa? > domandò Cam fissandomi negli occhi.
< Io? gelosa di Robert? assolutamente no > mentii spudoratamente perchè in quel momento stavo per essere logorata dalla gelosia.
< Bene, adesso mentiamo anche al migliore amico > disse sedendosi vicino a me.
< Non ti sto mentendo Cam, semplicemente volevo sapere come stava la mano, in fondo mi sento un pò colpevole > dissi buttando via un pò di fumo.
< Martina, ti conosco da cinque anni, ormai praticamente viviamo assieme, dimmi la verità, Robert ti piace? >
< No Cam, te l'ho già detto e te lo ripeto, IO ODIO ROBERT PATTINSON >
< Non sei forse tu quella che ogni volta ripete che sottile è il filo che divide l'amore e l'odio? >
< Si ma non nel mio caso > dissi buttando la sigaretta e scendendo dal muretto seguita da Cam che mi passo un braccio attorno alle spalle.
< Su, andiamo in classe, bugiarda che non sei altro. >
diedi un ultimo sguardo a Robert che aveva appena finito di parlare con quella e anche lui, come noi, stava per entrare a scuola, sentendosi osservato si girò verso di me a fissarmi, provai a sorridergli ma lui voltò lo sguardo dall'altra parte ed accellerò il passo.
Cam mi lasciò davanti alla mia classe e dopo avermi dato nuovamente della bugiarda se ne andò, io entrai in classe andandomi a sedere al mio solito ultimo banco vicino alla finestra tirando fuori il diario e l'astuccio.
< Perchè mi fissavi? > una voce che conoscevo bene richiamò la mia attenzione.
< Perchè come al solito ti sei comportato da grandissimo maleducato > dissi senza neanche alzare lo sguardo continuando a scarabocchiare sul diario.
< Ripeto la domanda perchè mi fissavi? > domandò nuovamente.
< Secondo te razza di deficente? >
< Forse perchè ti piaccio > scoppiai a ridere e alzai gli occhi su di lui che mi guardavano seri talmente seri che il sorriso che avevo sparì di colpo.
< Tu sei pazzo > dissi tornando a scrivere sul diario ma Robert me lo prese gettandolo a terra mentre la classe ormai piena assisteva alla nostra litigata.
< Avanti dimmi la verità > disse sbattendo un pugno sul banco, mi alzai di scatto prendendolo per il colletto della maglietta portandolo a due millimetri dal mio viso.
< Brutto pezzo di deficente raccogli immediatamente il mio diario e chiedimi scusa >
< Neanche morto > alzai la mano e gli tirai un ceffone che risuonò in tutta la classe facendogli voltare la testa, Robert si rigirò sorridente e si toccò la guancia.
< Sei capace solo a prendermi a schiaffi? Tu mi vuoi >
< Si ma non come pensi tu, Io ti voglio furoi dalla mia vita > dissi abbassandomi a recuperare il diario. < Adesso vattene prima che m'incazzi seriamente >
< Altrimenti? > Rob mi stava provocando e se voleva un altro schiaffo stava per riceverlo, per sua fortuna però entrò il professre in classe che dopo aver richiamato la nostra attenzione spedì Robert in classe sua, ma prima di andarsene mi mormorò che non sarebbe finita cosi, sbuffai isterica e mi rimisi a sedere anches se avrei voluto tanto corrergli dietro e tirargli un pungo questa volta.
Alla fine delle due ore con il professor Wesbourn iniziarono le ore di buca, per mia fortuna Cam in quelle ore aveva gli allenamenti di Rugby così uscii in campo e mi andai a sedere sugli spalti dove alcune ragazzine fissavano i ragazzi che gli piacevano con la bava alla bocca.
< Ho saputo che avete dato spettacolo di voi > Lily si sedette affianco a me porgendomi una sigaretta, io annuii semplicemente accendendomela in silenzio.
< Quando inizierete a darvi tregua? > domandò poggiandosi con le spalle allo spalto sopra il nostro, mi voltai verso di lei scocciata.
< Quando lui imparerà a portare più rispetto > dissi alzandomi in piedi e urlai il nome di Cam che si voltò verso di me e dopo avermi salutato con un bacio tornò a giocare.
< Non è per assillarti ma sta venendo verso di noi > mi voltai verso la direzione indicata da Lily, non appena iniziò a salire gli scalini mi alzai e senza dire nulla me ne andai ma non appena arrivai dietro gli spalti Robert mi spinse li sotto bloccandomi tra lui e una colonna guardandomi negli occhi.
< Rob lasciami > dissi provando a sfuggire ma non ci riuscii.
< Rob ho detto lasciami > Robert scosse la testa avvicinandosi un pò di più al mio viso.
< Ti lascio se tu mi dici la verità >
< Di quale verità parli? > domandai facendo finta di nulla ma in realtà avevo ben capito a cosa si riferisse.
< Sai a cosa mi riferisco >
< Ah si a quello, bè secondo me Deborah è fatta per te > dissi sfuggendo alla sua gabbia ma appena cantai vittoria Robert mi ribloccò per il polso risbattendomi addosso alla colonna facendomi fare male ad una spalla.
< Cazzo Rob mi hai fatto male alla spalla > dissi toccandomela.
Robert si spostò allungando la testa per vedere se mi ero fatta qualcosa, mi sfiorò la spalla facendomi tremare.
< Non aver paura, non ti mordo > sorrise.
< Vaffanculo Rob > dissi librandomi di nuovo ma questa volta Rob non mi bloccò.
considerato che in giardino non potevo starci decisi di andare in bagno, non calcolando però che avevo fatto la cazzata più grande, non appena entrai Robert non so come riuscì a chiuderci entrambi dentro e si mise la chiave nelle mutande.
< Adeso staremo qui dentro finchè non mi dici la verità >
< Rob ma come devo dirtelo non c'e nessuna verità >
< Vorresti dirmi che non ti piaccio? > domandò avvicinadosi a me chiudendomi nuovamente tra lui e il muro.
< Esatto Rob, non mi piaci > la voce mi tremò e Robert se ne rese conto perche si avvicinò ancora di piu.
< Se vuoi che ci credo devi essere piu convincente >
< Robert non mi piaci >
< Shh > Robert si avvicinò a me e posò le sue labbra sulle mie prima delicatamente poi mi passò la lingua sulle labbra ed io l'aprii invitandolo ad entrare con la lingua, quando la punta della sua lingua toccò il mio pircing Robert sussultò meravigliato.
< Hai il pircing sulla lingua? > domandò staccandosi di poco. Annuii.
< Ci sono tante cose che non sai di me > dissi spostandomi ma Robert me lo impedì baciandomi ancora una volta.
< Perchè mi baci? > domandai staccandomi.
< Perchè ti voglio > disse, ma quella frase invece che farmi piacere mi fece sentire solo un ogetto.
< Non sono una di quelle che ti scopi e basta Robert >
< Non puoi andartene > disse sorridendo. < La chiave c'e l'ho io > si guardò i pantaloni ma in quel momento dove avesse quella maledetta chiave non m'impirtava, volevo andarmene da quel bagno e senza pensarci due volte gli misi la mano nelle mutande e recuperai la chiave sotto il suo sguardo incredulo me ne andai dal bagno e dopo aver preso le cose dalla classe me ne andai anche da scuola tornandomene a casa.

  
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