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Autore: Enio    17/09/2010    2 recensioni
“La verità si è fatta mito e leggenda. Ciò che creammo viene frainteso.
Sta in guardia contro la croce: saranno molti i tuoi nemici.
Messaggio recapitato. Ora lasceremo questo mondo. Tutti noi.
Non possiamo fare di più. Il resto è in mano tua Desmond. “
Genere: Azione, Drammatico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Desmond Miles , Lucy Stillman
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Perturbatio
( Confusione )




Ero abbandonato letteralmente sulla poltrona di Baby, per giunta legato con lo scotch. In quel lasso di tempo, a cui non so associare esattamente la vera durata, minuti, forse ore, o addirittura un giorno, era successo il finimondo ed io me ne stavo immobile come un perfetto idiota. Sinceramente? Non stavo capendo un bel niente.
Nella testa c’era solo quella dannata confusione. Ricordi offuscati. Ah, si.. mi ricordo della botta. Mi faceva ancora male. “ Giuro che se ribecco quel cogl..”
Ricapitolando; qualcuno aveva fatto sbandare il furgone. Qualcuno era riuscito ad entrare dopo averlo abbattuto, e quello stesso qualcuno mi ha legato. Ma che diamine..

< Des.. Des .. Des ..mond.. > Una voce flebile cercava di riportarmi alla realtà. Era Rebecca, con una voce terribilmente soffocata. E Lucy? E Shaun? Dov’erano loro?
< Desmond caz..zzo, svegliati!> La voce della Crane si fece più forte anche se dimostrava chiari segni di debolezza, quasi stesse per piangere. Riuscì nel suo intento, mi svegliai di botto respirando a mala pena.
< Ma che.. > Scrutai in giro e la situazione che mi si parò brutalmente davanti non era come me l’aspettavo, peggio.
Sangue, fogli ovunque, strumenti sparsi in ogni dove, insomma, il vero caos. Ma la cosa che mi preoccupò più di tutte era la condizione dei tre assassini. Rebecca era seduta a terra con le mani legate dietro la schiena.
Sembrava la meno disastrata poiché la visione di Lucy e Shaun fu peggiore in quanto erano pieni di tagli e ferite più o meno profonde. Sbarrai gli occhi e cercai di alzarmi anche se lo scotch mi impediva i movimenti poiché andava a legare dalle caviglie fino al petto. Insomma, ero una mummia. Al primo tentativo di alzarmi caddi di faccia a terra sbattendo violentemente il naso contro il pavimento. Borbottando mi inginocchiai e mi avvicinai a Lucy strisciando. L’assassina era stesa a terra, il viso sanguinante rivolto verso il pavimento e la mano.. era in una posizione innaturale, come se stesse tenendo un oggetto, effettivamente, la posa era quella.
< Lucy! > Gridai con tutte le mie forze verso di lei, come se potesse sentirmi. In fondo, lo scopo era quello, ma sprecai solamente la voce poiché Lucy non dava segni di risvegliarsi. Feci lo stesso per Shaun. Anche lui, era in una condizione decisamente non piacevole, le ferite erano innumerevoli. Così mi girai verso Rebecca e strisciai verso di lei. Era traumatizzata. Lo si vedeva in volto.
< Ehi, ehi.. Rebecca..? Che è successo? Chi erano? > La guardai terrorizzato.
Più percepivo la situazione più la paura aumentava. < Io.. Loro.. Lucy ha..ha.. e Shaun..>
< Calmati.. >
< No, no, non c’è tempo. > La sua voce si faceva sempre più debole. Infine, scoppiò in un pianto. Non era da lei. La solita Rebecca sempre solare e energica. Avevo davanti un’altra persona.
< Girati che ti slego.. > Dissi velocemente mentre aspettai che si muovesse.
< Stà ferma.. > Detto ciò addentai la corda, non molto spessa. Cercai di sfibrarla, ma dopo qualche minuto che provavo iniziai a provare dolore ai denti.
Iniziavo a innervosirmi. Anzi, ero già nervoso. Mi incazzai di brutto. Era inutile provare con i denti perciò cercai in giro qualcosa di tagliente, che effettivamente trovai. Dalla tasca dei Jeans di Lucy fuoriusciva un coltellino.
L’ideale. Sono davvero così fortunato?


Presi il coltellino con i denti facendo attenzione a non tagliarmi, cosa che non riuscii a fare quando m’avvicinai ai lacci che legavano Rebecca, poiché per fare pressione la lama aveva accidentalmente tagliato le mie labbra facendole sanguinare un po.
Sentivo un lievissimo bruciore quasi irritante ed il sangue caldo che colava all’interno della mia bocca. Comunque sia, riuscii a tagliare la corda dopo un po di minuti, circa dieci.
Rebecca una volta libera, mi lasciò bloccato dallo scotch, e andò direttamente dai due, dimenticandosi di me.
< Lucy.. Lucy!! Ti prego, svegliati..! Shaun..! > La voce di Rebecca interrompeva il silenzio che c’era. Io rimasi a guardare ogni singolo dettaglio dell’interno del furgone.
Sentii mugugnare.. una voce maschile.. Shaun!
< Shaun.. Ehi come ti senti? Ehi? > Rebecca si era catapultata sul corpo di Shaun che pian piano si risvegliava più stordito che mai.
< A parte una bella botta in testa, qualche ferita qua e la, a si.. e poi tralasciando il fatto che ora i Templari sanno tutto.. oh si .. mi sento veramente bene. > La solita ironia, l’unica pecca era la voce leggermente tremolante. Poco potevi capire che stava soffrendo per le ferite. Ma un bravo assassino ha l’obbligo di sapersi controllare, di saper mantenere emozioni e dolori per se.
< Sanno cosa!? Tutto cosa!? > Dicemmo io e Rebecca in coro alle ultime parole di Shaun ancora steso a terra.
Rebecca lo aiutò ad alzarsi e lo fece poggiare alla parete del furgone sostenendolo un po.
< Poi ci racconti.. ora dobbiamo aiutare Lucy. > Fece Rebecca prima di dirigersi da lei e sollevare di poco il suo corpo per rigirarla e poggiarla alla parete opposta a Shaun sostenendola dalle spalle. < Lucy ti prego.. svegliati> Disse infine Rebecca poco più che sconfortata quando si sentì un mugugno. Io e Rebecca ci guardammo negli occhi straniti, si.. era un’espressione di gioia infinita e malamente celata.
Un sorriso stava inevitabilmente increspando le mie labbra, così come quelle di Rebecca e Shaun.
Ci fu un momento di silenzio. Lucy aprì gli occhi e nonostante la sua vista non fosse delle migliori, poté constatare che tutti e tre la guardavamo con un’espressione buffa, commossa, colma di gioia ma anche tristezza nel vederla in quello stato.
< Che.. ? Rebecca..! > La voce di Lucy aveva interrotto bruscamente lo strano silenzio che si era venuto a creare. < Ragazzi, perché mi guardate così? … Dobbiamo.. dobbiamo impedire che i templari vedano i video… > Alle sue parole seguì lo sguardo sconfortato verso le sue mani e poi un sospiro stanco. Flebile.
< Non credo ci sia più molto tempo.. Insomma.. sono passate più di 4 ore da quando ci hanno attaccato. Ormai sono lontani. Ormai hanno visto il video, e sanno tutto.. Piuttosto.. ved..>
Dopo aver parlato, Rebecca si stava per avviare alle ante del furgone ma io la bloccai. < Ehi! Ehi! Prima vedi di togliermi lo scotch di dosso! Ehi! >
Urlai per farmi sentire da lei, che finalmente si decise a togliermi tutta quella roba che mi legava completamente.


Riuscì a slegarmi dopo 20 minuti di tentativi, quando poi si ricordò del coltellino che avevo usato per slegarla.
Una volta libero Rebecca uscì dal furgone per vedere dove ci trovassimo io invece mi sgranchii gambe e spalle e mi alzai andando verso di Lucy che era seduta con la schiena appoggiata alla parete del furgone. La guardai bene in viso. Afferrai in lei un’espressione del tutto nuova.
Scoraggiata. Pensierosa. Incurante della sua situazione personale.
< Lucy.. Io avrei dovuto.. proteggerti e invece.. > Ok, lo ammetto, mentre parlavo ero in imbarazzo, cosa che non mi era mai successa negli ultimi nove anni. < .. E invece sono diventato un peso morto per una semplice botta.. io.. io.. >
< Desmond tu non hai colpe. Quello che è successo non si poteva evitare.. e io.. > La sua voce roca fu interrotta dall’entrata di Rebecca nel furgone, che spalancò le ante tanto da far entrare una luce fioca. Arancione.
Evidentemente il sole stava tramontando. Ma la cosa che mi stupì più di tutte era poter intravedere dalle ante, il paesaggio dell’aperta campagna verde e brillante alla luce, seppur fievole, del sole.
< Ragazzi.. Ecco per voi un’altra bella notizia..Oltre che ci troviamo in un posto abbandonato da Dio.. Ecco.. Ho trovato del sangue alla guida e il nostro guidatore non c’è. Ma al suo posto ho trovato un bel post-it giallo appiccicato al volante.. Diceva molto ironicamente: Il vostro autista è qui davanti a me con uno sparo in fronte.
Godetevi il viaggio, o quel che ne rimane. >
La sua voce amareggiata e al contempo ironica in quel che diceva, poi per il solo pensiero del povero autista morto mi stavano iniziando a venire i primi conati di vomito, che per fortuna riuscii a trattenere.
Agli altri la cosa non sorprese.

Ora la situazione era più chiara.
Qualcun altro deve aver guidato al posto del nostro alleato. Una spia che ha condotto i templari nel punto esatto in cui ci stavamo dirigendo col furgone. E poi hanno attaccato.
Ah, piccolo particolare. Ci hanno abbandonato in un posto abbandonato da tutti. E in più i cellulari non prendevano.
< Maledizione! > Urlai dalla disperazione. Così in preda al furore uscii dal furgone per prendere aria abbandonando tutti lì dentro. Ed ora che si fa? I pugni stretti.. e il mio sguardo si perse nell’orizzonte, il sole era quasi tramontato del tutto, ancora qualche raggio cercava di illuminare forzatamente cioè che rimane di noi e del paesaggio che ci avvolgeva infinito. Si. Era una distesa immensa. Non un profilo di un villaggio o qualche paese.
La desolazione allo stato puro era dinnanzi a me, e si distendeva proprio sotto i miei occhi. Ero preoccupato nella peggio maniera per le condizioni di Lucy, le cui ferite erano state, per quel che si poteva, bendate.
Poi era stata fatta distendere nella poltrona poiché non riusciva nemmeno a stare in piedi.
Non sapevo cosa fare, mi sentivo inutile, letteralmente.
Non ero riuscito a dare una mano prima, e continuavo a non riescire a fare niente. Un fallito, ecco cosa sono. Un emerito fallito buono a nulla. So solo lamentarmi.


< Ho provato ad accendere la guida, ma niente da fare. Hanno manomesso il furgone. Ci hanno condotto nel nulla e se ne sono andati. Beh, si sono risparmiati la fatica di ucciderci. Ah! Stanotte dormiremo qui.. mi pare sia ovvio..! >
Seria la voce proveniente da dietro di me, che interruppe il corso dei miei pensieri. Shaun. Rispondergli mi parve più che inutile perciò rimasi immobili con le iridi scure perse nel vuoto del cielo ormai anch’esso, abbandonato dagli ultimi raggi del sole.
< Non ti preoccupare per Lucy, lei.. se la caverà. Sono successe cose che nemmeno immagini prima di tutto questo.
Non darti pena, sarai solo di intralcio. >
Le parole di Shaun mi stavano quasi per stupire se non fosse stato per le ultime quattro parole. Parole veritiere in fondo, ma che io, non sapevo accettare.


Dopo cinque minuti di pensieri assurdi, notai che Shaun, si era accostato a me, anch’egli ad osservare il cielo ormai adombrato. Sembrava quasi che in quel momento ci potessimo capire. Fu un’emozione strana quella che provai in quel momento. Piacevole e imbarazzante nel contempo. Non so dire di più. Non avevo mai sentito la presenza di Shaun così vicina a me, e l’effetto che venne scaturito in me fu più che strano. Lasciai che quel momento ci immobilizzasse per più di dieci minuti, dopo quel silenzio venne interrotto da Rebecca che ci richiamava per entrare a dormire, poiché l’indomani, ci avrebbe aspettato un lungo e faticoso viaggio. A quel punto lasciai che fosse Shaun a rientrare per primo, poiché volevo godermi gli ultimi attimi di tranquillità e solitudine, prima interrotti dall’Assassino.


Quando rientrai nel furgone, tutti stavano dormendo beatamente in dei “letti” idealizzati, o semplicemente a terra coprendosi con delle semplici felpe. Quasi tutti dormivano, vidi che Lucy se ne stava accucciata su se stessa, sveglia e tremante dal freddo. Sfilai così, la mia felpa di dosso e mi avvicinai a lei con passo felpato, m’accovacciai innanzi ad ella e la coprii per bene. Stetti a fissarla mentre le carezzavo il volto coperto da qualche ciuffo ribelle, scostandoglielo dietro l’orecchio. Rimasi semplicemente con una maglietta a maniche corte, infatti, in quei pochi secondi in cui la pelle delle mie braccia fu libera, sentii il freddo pungere arduamente su di essa. Brividi. Perciò occupai l’unico posto che non fosse occupato, ovvero proprio accanto le ante del furgone, le quali erano appena aperte, permettendomi la visuale di un panorama sempre più oscuro..



Chi è realmente Minerva?Una dea, un’extraterrestre.
Tanti modi per dire che prima di noi c’era qualcuno. Anzi, che prima e durante la nostra era c’era qualcuno. Ci crearono.. e poi?
“La verità si è fatta mito e leggenda" E con ciò? Vuole forse, affermare che Dio non esista? Che nessuno, a parte loro, ci abbia creati? E la Bibbia allora? Tutti vaneggiamenti di qualcuno che si è per caso imbattuto in loro mutandone il loro vero essere?
No, non per caso. Loro erano sulla terra. Loro erano in conflitto con noi. Poi, una catastrofe che distrusse il mondo.. ma sopravvivemmo noi e loro, e ora..? Ci hanno abbandonati.. Ma perché se ci fu una guerra, Minerva vuole aiutarci? Perché bada così tanto alla salvezza del mondo?
E tutte quelle cose che gravitano intorno alla così detta Religione? Non esiste niente. La sua esistenza, le sue parole confermano che sia inutile avere fede in qualcuno che non c’è. Che non ci assista o che ci aiuti.
“Ciò che creammo viene frainteso” Cosa viene frainteso e cosa fu creato? I frutti dell’Eden suppongo. Ma.. perché fraintesi? No..! Gli umani, plasmati secondo la loro immagine, fatti per sopravvivere. Manca qualcosa.. perché ci crearono? Qual’era il loro scopo? Perché li tradimmo? E perché niente di tutto questo è scritto nei libri?
Sta vaneggiando. Sicuramente. Ma.. Ezio.. insomma..
Come faceva a sapere che avrei rivisto i ricordi del mio antenato? ..Più avanti nel tempo.. già, più avanti nel tempo.



~ Angolo Autrice:

Ehilaaa! Rieccomi.. la regola vale per tutti i capitoli, spietati.. siate spietati! *-*
Comunque sia, questa mia FF si concentra soprattutto su Desmond, ma sappiate che aggiungerò anche le vicende di Ezio in svariati capitoli. ^-^
Ovviamente non aggiungo altro..
Piuttosto ringrazio Phantom G per aver recensito e aver letto questa lagna! * Me fa un inchino cinese * xD

Inoltre, volevo avvertirvi, che prevedo una ff di ... minimo 30 capitoli poichè la storia in cui mi sto cimentando a scrivere è.. davvero.. davvero assai complessa.. ma credo che alla fine riuscirò a mettere ogni pezzo al suo posto :)
Vi laascio, speero di non avervi annoiato con questo capitolo! *-* mi raccomando ragazzuoli.. recensite! ;D
Un bacioo..

Enio*
   
 
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