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Autore: Berenike    18/09/2010    2 recensioni
Ezra e Aria: anime gemelle, divise solo dalle circostanze degli eventi. Questo racconto è un missing moment (a capitoli) tra i due, un momento d'amore e di dolcezza, in cui i protagonisti possono esprimere tutto il proprio amore.
Ti aspetto alle sette a casa mia. Solo tu ed io, per tutta la notte.
Sei solo Mio, Aria.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo I: Assorta

Aria non poteva credere alla sua fortuna: avrebbe avuto la casa libera per tutta la notte, senza le urla dei suoi genitori, o la musica assordante del fratello.
Solo lei ed Ezra.
Non si aspettava nulla da quella serata, nulla se non tanti baci, tanto romanticismo; le bastava poter guardare gli occhi di Ezra e perdersi nella loro profondità.
Aria guardò l'orologio: mancava meno di un'ora all'arrivo di Ezra, poteva definirlo il suo ragazzo? Non avevano mai parlato queste cose, e lei non era ancora pronta.
Al piano di sotto la tavola era pronta, e le pizze erano già state ordinate: Aria sperava con tutto il cuore che Ezra non fosse abituato a grandi cene dalle sue ex, perché vista anche la sua età, Aria non avrebbe saputo cucinare nemmeno le cose più semplici.
Si spogliò con calma, guardandosi allo specchio: le sue guance rosse risaltavano di fronte alla sua nudità. Si passò la lingua sulle labbra screpolate, pensando che per la prima volta nella sua vita sarebbe rimasta sola, con un uomo, a casa, per tutta la notte.
Aria rabbrividì. Chissà se quella era la sua notte, la notte in cui avrebbe perso la sua verginità.
Forse lo era davvero.
Di una sola cosa era sicura: tra tutti gli uomini dell'universo lei avrebbe scelto sempre Ezra.
Aria si buttò sotto la doccia bollente, cercando di non pensare a cosa avrebbe detto o fatto se si fosse arrivato a quel punto. Lei ed Ezra non avevano mai parlato di sesso prima di quel giorno, ma forse era finalmente arrivato il momento.
Il sesso è amore. E io lo amo. Pensò la ragazza, uscendo dalla doccia e sentendo il proprio cuore rimbalzare forte nel suo petto.
Scelse con cura ogni capo d'abbigliamento, dall'intimo, ai jeans stretti, alla camicetta azzurra.
Voleva apparire sexy certo, ma non volgare. Era pur sempre lei, Aria.
Le sette arrivarono prima di quanto Aria si aspettasse: aveva appena finito di asciugarsi i capelli quanto qualcuno suonò alla porta. Aria guardò sognante fuori dalla finestra, ma non vide la macchina di Ezra. Strano.
Aria corse giù ad aprire la porta, e non credette ai propri occhi quando si ritrovò davanti a sé le sue amiche più care: Spencer, Hannah ed Emily.
Aria strizzò gli occhi. Forse questo era un incubo.
-Ragazze... - disse con l'aria più innocente che riuscisse a fare. Queste la guardarono incuriosite.
Emily fu la prima a notare la sua eleganza, e le cose non fecero per peggiorare.
-Stavi aspettando qualcuno? - le chiesero, improvvisamente insospettite dal suo comportamento.
-Certo che no! Chi mai dovrei aspettare? - disse lei nervosamente. Altro segno di colpa.
Le sue amiche si guardarono l'una con l'altra. Fu Hannah la prima a rompere il ghiaccio:
-Eravamo passate per chiederti di venire con noi a bere qualcosa, se ti va... - disse nel suo solito tono dolcissimo. Hannah sapeva essere davvero una buona amica.
-Io, ehm... - Aria tentennò - Io non posso... - tutte la fissarono, aspettandosi almeno una buona scusa . Che non si fece attendere.
-I miei sono via, ed io devo preparare la cena a mio fratello... - Aria fece un respiro di sollievo.
-Non vedo la sua macchina... - notò Spencer. Perché doveva essere sempre così dannatamente intelligente? Aria guardò l'ora.
Sette e cinque minuti.
-No infatti, deve tornare a momenti... - Aria non sapeva più dove arrampicarsi. Detestava dover mentire alle sue amiche, ma davvero non c'era altro modo. Nemmeno loro avrebbero potuto sopportare il fatto che usciva con il loro professore di letteratura.
-E... - Emily assunse un'aria complice – per tuo fratello, prepari la cena a lume di candela? - Emily indicò il tavolo alle spalle di Aria, perfettamente in ordine, con tre rose al centro ed una bellissima candela accesa. Maledizione.
Aria si sentì improvvisamente guardata. Tutte si aspettavano da lei una spiegazione plausibile, ma questa volta non arrivò nulla.
Come sempre, Hannah era la più sensibile.
-Dai ragazze, cos'è questo un terzo grado? - fece per andarsene – Aria, se dovessi aver voglia di una birra, sai dove trovarci ok? - le mandò un bacio con la mano destra. Le altre la seguirono.
Chiudendo la porta, Aria ebbe la sensazione di sapere perfettamente di che cosa avrebbero parlato, quella sera.
Entrò in casa, amareggiata. La serata stava prendendo decisamente una piega diversa a quella immaginata.
Era ancora sull'entrata quando suonarono nuovamente alla porta. Aria aprì seccata, pensando che le ragazze fossero tornate indietro per insistere.
Era Ezra.
Aria gli sorrise radiosa. Ogni sua preoccupazione era svanita, ora che c'era lui.
Ezra aveva in mano due pizze fumanti e Aria notò che non c'era la sua auto da nessuna parte.
-Dove hai lasciato la macchina? - fu la prima domanda che gli pose.
-Nella laterale qui accanto, non volevo che qualcuno riconoscesse la mia macchina... -
Aria guardò le pizze che teneva in mano, e prima ancora che potesse domandargli qualcosa, lui le disse:
-E queste le ha lasciate il ragazzo delle pizze qui davanti... -
Quant'era bello il suo sorriso. Quant'era bello e basta.
-Posso entrare? - Aria lo aveva lasciato ancora sul ciglio della porta, così imbarazzata, lo fece entrare il casa. Si dimenticò le buone maniere, si dimenticò di prendergli la giacca o di mostrargli la casa.
Era persa nei suoi occhi. E lui lo capii.
Ezra appoggiò le pizze sul tavolo più vicino, si tolse la giaccia e guardò Aria, la creatura più bella che lui avesse mai visto in tutta la sua vita. Aria era ancora assorta, quando lui la prese per la vita e la alzò, forte dopo tanti anni di palestra e un eccitazione improvvisa.
Aria iniziò a baciarlo come mai aveva fatto prima.
Di un'altra cosa era sicura: lo amava alla follia.




ANGOLO DELL'AUTRICE
Fin dall'inizio mi è sempre piaciuto il legame delle quattro amiche: un legame così forte da evitare alle quattro componenti di raccontare bugie, o mantenere segreti. Ma come può Aria dire alle altre che sta frequentanto il loro professore di letteratura?
Probabilmente sarebbe troppo anche per loro...
Ecco a voi il secondo capitolo di Sei solo Mio, spero vi piaccia! Ho sempre visto Aria come una tipa tosta, che non si perde in uno sguardo... Ma si sa, quando si è innamorate, tutto cambia, e si fanno cose pazze!
Ringrazio anticipatamente tutti coloro che avranno la voglia e la pazienza di leggere e recensire questo capitolo... Grazie mille!
A presto con i prossimi aggirnamenti,
Berenike
   
 
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