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Autore: Galelia    29/10/2005    1 recensioni
Cosa succederebbe se durante il suo lavoro Ginny Weasley trovasse un Babbano ferito?e se poi non fosse un Babbano???LEGGETE!!!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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15 OTTOBRE, 9.34 LONDRA BABBANA - Ginny era mortificata con sé stessa. Perché era stata così idiota da portarselo a casa? Perché non si era accontentata dell'Ospedale Gabbano ? Ginny non era stata capace di lasciare la stanza per la precedente mezz'ora in cui era stato sveglio. Temeva che si sarebbe fatto male o avrebbe rubato qualcosa. Così si era decisa a sedere in una sedia dallo schienale rigido, dalla parte opposta della stanza, fissandolo di tanto in tanto come una scolaretta di undici anni, mentre si girava i pollici. Qualche minuto dopo Ginny gli disse, "Dovrei cambiarti le bende." Senza attendere risposta, andò in bagno e agguantò della stoffa e delle garze, e poi tornò. Avanzò verso il letto e ci si sedette in modo da arrivare alla gamba senza problemi. Sollevò il pantalone lentamente. Raggiunse la benda e ammiccò appena sentì un respiro acuto, quando iniziò a rimuoverla. "Fatto male?" chiese Ginny. "No," le rispose Draco, senza guardarla negli occhi Tornò alla benda, dicendosi che non aveva importanza se lui soffriva. La benda doveva essere tolta. Quando fu levata. Draco guardò il taglio. "Beh, è interessante," disse semplicemente. "Non è male come può sembrare," disse Ginny, lavando via il sangue seccato. "Guarirà, però rimarrà una cicatrice." "Non potresti fare un incantesimo di guarigione?" chiese Draco. "Preferirei non avere la cicatrice, se per te fa lo stesso." Ginny scosse la testa. "Non voglio rischiare. Ho dimenticato il grosso di quello che avevo imparato per la Guarigione e non voglio rovinarti la gamba. L'ospedale non aveva stanze per accogliere nessun altro. E, senza offesa, non credo che saresti il primo paziente a venir ricoverato, quando attorno ci sta un sacco di altra gente attorno che -" " - Che non sono potenziali Mangiamorte ? " finì Draco. "Già," disse Ginny. Entrambi rimasero silenziosi mentre Ginny finiva di pulire la ferita. Ginny raccolse le bende insanguinate e le gettò nella spazzatura. "Buone notizie,! Annunciò Ginny, rompendo il silenzio, mentre metteva nuove bende. "Ha smesso di sanguinare." "Allora, a cosa serve un bendaggio ?" chiese Draco. "E' la garza che viene tenuta su dal bendaggio. Ti aiuterà a guarire, " gli spiegò brevemente. "Ah," disse Draco, annuendo. Un minuto dopo la gamba di Draco era bendata e Ginny si alzò, apparendo soddisfatta del lavoro fatto. "Ti senti meglio?" chiese Ginny, intimandosi di non interessarsi troppo alla risposta. "Davvero," disse Draco, "Un po' sì. Mi fa male la schiena assai di più. Non so se tutto questo stare sdraiato gli fa bene ." "Hai dolori alla schiena?" chiese Ginny. "Da quando?" "Da ieri," le disse Draco. "O dal giorno prima. Quanto sono rimasto svenuto ?" "Circa una giornata. Forse meno," disse Ginny. "Allora, da un poco prima di allora," disse Draco. "Da allora la schiena mi sta facendo un male di inferno, al momento, ti consiglio di aiutarmi a mettermi seduto o ti maledirò a morte." "E come farai a maledirmi ?" chiese Ginny senza affannarsi a aiutarlo. "Con la mia bacchetta," rispose Draco. Poi sbarrò gli occhi. "Che credo tu abbia preso." Ginny ghignò. Poi, soddisfatta, andò ad aiutarlo. Gli posò le mani sulle spalle e lo tirò su. Poi lo sorresse quanto più poteva con guanciali e qualsiasi cosa morbida trovasse a giro. "Va meglio?" chiese. "Sì," le disse. Lei fece caso a come lui non si adagiasse sui cuscini. "Cosa c'è che non va con la schiena, comunque?" chiese Ginny,. "Nulla di serio," le disse Draco, "Fa solo un po' male quando mi sdraio." "Non hai detto niente prima di ora," gli rispose Ginny, mettendosi una mano sul fianco. Draco cercò di alzare le spalle. "Non si vedeva?" "Ora vediamo," disse Ginny, "Anche perché voglio che tu guarisca e te ne vada prima possibile." "D'accordo." fece Draco. 16 OTTOBRE, 10.47 LONDRA BABBANA - Il giorno seguente, Draco era capace di sedere da solo. Ginny se ne sentiva orgogliosa, e si chiedeva perché mai poi. Non si era ancora alzato dal letto, veramente. Si chiese quanto avrebbe impiegato per riprendere a camminare. Per di più, si sentiva molto più a suo agio lasciandolo solo nella stanza. "Vado al negozio a prendere del cibo," gli disse Ginny, agguantando il portafogli e mettendo le bacchette sua e di Draco nella tasca del cappotto. "Non ci metterò molto. Non più di un'ora." Draco la guardò . "Scusa, cosa hai detto?" Ginny roteò gli occhi. "Hai sentito quello che ho detto. Finiscila di fare difficoltà." Draco sbuffò e Ginny andò alla porta. "Se hai bisogno di qualcosa, c'è un telefono accanto al letto. Ti lascio a immaginare come si usa. Non ficcarti nei guai mentre non ci sono." Quando chiuse la porta dietro di sé, attese un attimo, quasi attendendosi e forse desiderando che Draco rispondesse. Non lo fece. Ginny scosse la testa tra sé e lasciò l'appartamento. La pioggia del giorno prima era passata e il cielo era luminoso come lo era di rado. Il marciapiede era vuoto visto che era Lunedì. Il grosso dei Babbani era al lavoro. Raggiunse la sua destinazione qualche minuto dopo. Il negozio di alimentari era solo a un isolato dal suo appartamento. Una campanella suonò quando entrò dentro. Ginny prese del cibo per fare dei sandwich per pranzo, bevande e altro dei suoi snack preferiti. Ne prese un po' di più, per Draco. Era una strana compera di cibo per due, in qualche modo. Ginny non aveva il ragazzo dai tempi di Hogwarts in quanto la sua vita era stata assai morigerata, e la sua famiglia non andava quasi mai all'appartamento - i loro incontri avvenivano sempre alla Tana. Ancora, trovò confortante prendere del cibo n più. Trovò strano che qualcosa legata a Draco fosse confortante. Dopo aver messo nel paniere degli spaghetti per la cena, Ginny andò alla cassa per pagare le cose. Porse alla commessa del danaro Babbano ( che era un po' più del normale ) e lasciò il negozio. Tornando indietro Ginny caminò lentamente - quasi passeggiando - e guardava le vetrine dei negozi. Era fiera di sé per essere a proprio agio con il fatto che un Malfoy fosse a casa sua solo. Camminò più lenta per ribadire la cosa a sé stessa. Mentre camminava, per caso Ginny fece cadere una pagnotta dal cesto. Si fermò per raccoglierla, ma qualcuno era già lì. "Ecco," disse un uomo, aiutandola ad alzarsi e porgendole il pane. "Grazie," gli disse Ginny, sorridente. Riprese a camminare. "Ehi," le disse. "Ti ho già vista da qualche parte o mi sbaglio?" Ginny socchiuse le labbra. "Non credo, io -" "Oh," le disse arrivando alla conclusione. "Vai alla libreria dall'altra parte della strada, vero? Proprio lì?" Indicò una libreria. "Sì," disse lenta Ginny. "Ci sono stata qualche volta." "Ti va di andarci ora ? Poi potremmo prenderci un caffè." Ginny lo guardò. Cercò di escludere dall'occhiata il negozio che gli stava dietro ed esponeva abiti provocanti. Lui aveva capelli castani arruffati, pelle piuttosto abbronzata, occhi nocciola, e più o meno era alto quanto Ron. Aprì bocca per dirgli di sì - da un po' non aveva compagnia. "No grazie," gli disse. "Devo andare a casa, davvero. Il mio ragazzo è là.." "Oh," le rispose e appariva davvero deluso. "Beh, può darsi che ci vediamo qua in giro, allora." "Sì," disse Ginny. "Ciao." Se ne camminò svelte verso casa, infuriata con é stessa. Le era sembrato simpatico e decisamente bello. Perché aveva rinunciato a un perfetto appuntamento? A causa di Draco, pensò. Perché aveva Draco a casa, solo. Non voleva lasciarlo troppo a lungo. Aprì la porta della camera da letto e trovò Draco ancora seduto sul letto, sveglio. "Non ti ho rubato niente, non preoccuparti," le disse. "Non ti ho detto che lo hai fatto," gli rispose Ginny, fissandolo. "Cosa stai guardando?" le domandò. "Niente," gli disse Ginny. ------------------------------------------------------- dico solo 1cosa:mia sorella alla fine ha messo la password al computer,che bastarda...
  
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