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Autore: MaCcO    19/09/2010    5 recensioni
Sono passati quattro anni dalla caduta del Signor Oscuro. Troviamo Draco e Narcissa Malfoy in pieno decadimento, costretti agli arresti domiciliari in un sobborgo babbano. Draco avrà modo di maturare molto lentamente,scoprendo cos'è giusto e cos'è sbagliato. Vecchi e nuovi personaggi si uniranno per dar vita ad una trama decisamente spiazzante e coinvolgente ^^
Genere: Avventura, Introspettivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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A Raffa,

che ha atteso molto l'uscita di questo racconto,

ti lascio a Draco e

alle sue misteriose avventure.

 

 

Erano passati quattro anni dalla sconfitta di Voldemort da parte di Harry Potter.

-San Potter-

Ogni volta che pensava a quell’idiota, Draco faceva una smorfia di disgusto.

Da quando quel mocciosetto cicatrizzato aveva messo piede ad Hogwarts,  le attenzioni di tutti precipitarono su di lui e sulla sua triste storia, proprio come un branco di folletti sull’oro.

Ma Draco non si era lasciato intimidire.

No.

Draco sapeva che dietro quell’aria da neo-maghetto c’era solo un bambino come tutti gli altri.

-Harry Potter è forse il nuovo mago oscuro? Un mago ancora più oscuro di Colui-che-non-deve-essere-nominato visto che è stato capace di annientarlo quando ancora era ancora in fasce-

Voci. Solo voci avevano alimentato la fama di Potter.

Draco scacciò via questi pensieri, scuotendo leggermente la testa.

Tutti i successi di San Potty furono tali sono grazie ad una buona dose di fortuna e l’esser amico con persone molto più in gamba di lui.

L’acqua della doccia in pieno viso gli dava una sensazione di benessere.

Chiuse nuovamente gli occhi.

-Questa è la seconda volta che ti salviamo la vita stanotte, bastardo doppiogiochista!-

Vedeva Weasley col pugno ancora serrato che lo guardava con sguardo di fuoco.

Involontariamente Draco si passò una mano bagnata sull’angolo destro del viso.

Si tastò il mento.

Ma cosa gli doleva di più, in verità? Il pugno di Weasley o il fatto di essere stato, effettivamente, salvato ben due volte dal trio dei miracoli?

Decisamente irritato da quei pensieri, uscì dalla doccia e si diresse verso la sua stanza da letto.

Nudo nella sua camera, Draco osservava il proprio corpo allo specchio montato dietro l’anta del suo armadio di mogano.

La luce di prima mattina che entrava dall’enorme finestra, proiettava la sua ombra sul pavimento e rendeva a sua pelle, se possibile, ancora più pallida.

Il petto era liscio, gambe e natiche magre.

Quello era senza dubbio un corpo adulto.

Qualunque ragazzo di ventidue anni sarebbe stato felice di avere un fisico del genere.

Eppure c’era qualcosa, nell’espressione di Draco, che faceva intuire che non era proprio tutto vero.

Eppur qualcosa c’era.

Una macchia sul suo bel corpo pallido.

Una macchia sul suo avambraccio sinistro, a forma di serpente.

Draco si passò una mano sul Marchio: era da quattro anni che non gli faceva male.

Si infilò i boxer e un jeans.

Lentamente si avvicinò ad un cassetto e tirò fuori una lunga fascia di seta.

Aiutandosi con entrambe le mani, avvolse la delicata stoffa attorno al Marchio, stringendo sempre più forte ad ogni passata.

Gli occhi grigi indugiarono sulla bianca seta attorno al suo braccio.

Imprecando diede un forte calcio all’anta dell’armadio.

-Maledezione!-

Era per colpa della sua famiglia se ora si ritrovava a coprirsi ogni santo giorno quel Marchio, per paura di essere scoperto da qualcuno.

Era per colpa della sua famiglia se di lì a qualche settimana, sarebbe stato processato per complicità coi  mangiamorte.

Era per colpa della sua famiglia se non avrebbe mai camminato a testa alta per Diagon Alley.

Mai più.

Draco si lasciò cadere a terra, socchiuse gli occhi appoggiandosi al letto.

-…Io posso aiutarti,Draco…- la vecchia voce di Silente rimbombò nella sua mente.

-Passa dalla parte giusta,Draco…tu non sei un assassino…-

 

 Qualcuno improvvisamente piombò nella stanza.

-Draco…ho sentito un rumore stai bene?-

Il ragazzo alzò gli occhi verso la madre.

-Si-

-Hai sbattuto da qualche parte? Ho sentito urlare…-

-Madre. Sto benissimo- Draco cercò di controllare il tono di voce.

Narcissa Malfoy si abbassò verso di lui, accarezzandogli il volto.

-Sei sicuro di stare be…-

Il ragazzo, molto bruscamente, scostò dal viso la mano materna.

-Ho detto di stare benissimo,madre!-

Narcissa affondò nel seno la mano allontanata dal figlio mentre Draco si alzava di scatto da terra, diretto al piano di sotto.

-Figlio mio…-

 

-Quella donna!- Draco scendeva irritato al piano di sotto-Quando capirà che non sono più un bambino?-

Aprì con forza la porta di casa e si ritrovò per Kans Street.

Da quando suo padre era stato arrestato, lui e sua madre erano stati costretti a trasferirsi in un lurido sobborgo babbano.

Draco inspirò. Attorno a lui non c’erano altro che enormi palazzine grigie, il tutto incorniciato dall’uggioso cielo londinese, colorato  della stessa brutta tonalità delle abitazioni.

Qualcosa gli toccò il piede.

-Mh?-

Il ragazzo si abbassò e prese tra le mani una piccola palla gialla.

-Signooore?-

Lui  alzò lo sguardo: di fronte a lui c’era un bambino lentigginoso.

-E’ tua,questa?- e gli allungò la palla.

-La ringrazio,signore!-

Improvvisamente Draco sgranò gli occhi, incredulo.

Il ragazzino gli sorrideva riconoscente.

-P-puoi ripetere per cortesia?-domandò lui,calmo.

-La ringrazio-ripetè il ragazzino, un po’ sorpreso.

Che sensazione meravigliosa.

Non gli era mai capitato di sentirsi così…gratificato.

E vedere quel piccolo sorriso riconoscente, gli scaldò il cuore.

-Non c’è di che,piccolo-

Draco rimase immobile a guardare il piccolo bambino correre lungo la strada.

-La ringrazio-

Un sorriso compiaciuto comparve sulle labbra del Serpeverde.

 

Un momento!

Che ci faceva quel bambino per Kans Street all’alba?

-Ehy tu!-

Troppo tardi.

Il bambino era scomparso. Molto probabilmente rintanato in uno di quegli enormi edifici grigi.

 

Con un rumoroso batter d’ali, qualcosa si posò sul lampione della luce.

-Ma quello è…-

Un gufo. Un bel gufo grigio.

L’animale guardò a lungo Draco, emise il suo stridulo verso e lasciò cadere una busta di carta ai piedi del ragazzo.

 

Lui allungò la mano per prendere la busta bianca, indirizzata al Signor D.L.Malfoy, marciapiede di Kans Street, Londra.

Il ragazzo con mano tremante girò la busta: proveniva da Hogwarts.

-Che vogliono da me, ora?-

Tirò fuori la lettera e lesse:

 

SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA

DI HOGWARTS

Direttrice: Minerva McGranitt

(Ordine di Merlino,Prima classe)

 

Caro signor Malfoy,

come scritto esplicitamente nel Testamento di Severus Piton lei è invitato a partecipare al suo funerale, che si terrà il giorno  29\06\02, nel parco adiacente al Castello di Hogwarts, alle ore 10.30.

Per quanto riguarda gli arresti domiciliari a cui lei e sua madre siete disposti, ho contattato personalmente il Ministro, che vi ha concesso un giorno di libertà, purché sorvegliata.

Se sapete utilizzare la Materializzazione, l’appuntamento è alle 10.00 davanti ai Tre Manici di Scopa.

Se invece non siete in grado usarla, l’Espresso di Hogwarts partirà al binario 9 ¾ alle ore 8.00, e arriverà,solo in suddetta occasione, alla stazione del castello  in sole due ore.

Con ossequi,

Minerva McGranitt

Direttrice

Draco sgranò gli occhi.

-Il…il suo funerale?-

Alzò lo sguardo verso il cielo.

-Allora…tu mi vuoi davvero lì? Me?-

Lesse e rilesse quella lettera.

Proprio così.

Era stato invitato al funerale dell’uomo assassinato da colui a cui Draco aveva dato giuramento molti anni prima.

Lentamente ritornò dentro casa.

-Cos’è quella,Draco?-

La voce di Narcissa era un sussurro. Ma un sussurro che non ammetteva repliche.

Era ritta, con le mani lungo i fianchi, ai piedi della scala.

-Una lettera da Hogwarts-rispose lui, calmo

Narcissa lo guardò seria ma decisamente curiosa.

-Dice che sono stato invitato al funerale di Piton-

La signora Malfoy rise,gelida.

-Poveri illusi,butta la lettera nel caminetto Draco-

-Come?-il ragazzo guardò la madre,sorpreso.

-Tu non ci andrai, vero?-Narcissa era immobile.

-Madre io ci andrò. Il professor Piton mi è stato vicino molto tempo fa, quando dovevo far entrare gli amichetti di papà a scuola!-

Narcissa spalancò gli occhi,inorridita.

-Draco, tu lo sai che ti stava vicino solo per avere informazioni da passare all’Ordine, vero?-

-Certo- ammise,Draco-So che Piton ha sempre collaborato con Silente-

-E allora perché ti ostini ad andare al funerale di quel doppiogiochista?-Narcissa per la prima volta in quattro anni alzò la voce.

-Mi è stato vicino, in quei momenti in cui papà non poteva e tu non volevi rispondere alle mie lettere. Mi è stato vicino, durante tutto il mio sesto anno a scuola, facente o non facente parte dell’Ordine. Io domani ci andrò-

E camminò spedito verso le scale, sorpassando la figura materna.

Narcissa, tuttavia continuò a rimanere immobile, come se stesse aspettando qualcuno che non si decideva ad entrare in casa.

-Per quanto riguarda gli arresti domiciliari-continuò Draco a metà scala-Ho avuto un permesso speciale-

*

Il rapporto tra Draco e Narcissa stava diventando sempre più sottile e teso.

Il pranzo e la cena si consumavano in un religioso silenzio,interrotto solo da qualche commento acido di Narcissa sul panettiere infondo alla strada.

-E’ la seconda volta che mi da del pane bruciacchiato-disse quella sera, acida-Se solo avessi la mia bacchetta, gli farei vedere qui chi comanda. Mi sentirà domattina-

Draco si alzò i scatto dalla sedia,irritato.

-Non hai finito ancora il tuo pollo,Draco-

-Mi raccomando madre,facciamoci riconoscere anche nel mondo babbano!-

Prese e si scaraventò al piano di sopra.

Ma che gli prendeva? Quando mai aveva provato compassione per i babbani?

 

-Che cosa mi sta succedendo?-

Draco disteso sul suo letto, guardava fisso il soffitto di camera sua.

-Forse è vero che nella vita si cambia?-

 E con questo pensiero fisso nella sua mente, si assopì.

 

 

SPAZIO AUTORE

 

Salve!! Benvenuti in questa bella avventura made-in-Draco. Come specificato nell’introduzione, Draco avrà una lenta  redenzione che lo porterà a scegliere tra il bene e il male ed affrontare un'improbabile nemico...

Bhè che dire…spero che mi accompagnerete in questa avventura in tanti ^^

MaCcO

  
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