13.
Storia.
“:Sirius Black è a Hogwarts!:”
“:È
riuscito ad entrare!:”
Queste erano le voci e le grida che si
sentivano praticamente per tutta Hogwarts. Non avevano nemmeno fatto in tempo a
ritornare a scuola dopo la gita ad Hogsmeade che subito era stato detto del
presunto arrivo di Sirius Black
dentro la scuola. Ovviamente tutti erano in preda all’ansia e al terrore, ma
Silente aveva ordinato che per quella notte tutti gli studenti dormissero nella
sala grande. Areal non era minimante allettata dall’idea di dormire insieme a
tutti, ma sicuramente meglio quello che rischiare di avere un incontro
ravvicinato con il pericoloso assassino.
Quando tutti i ragazzi del Corvonero
arrivarono nella sala Grande guidati da Vitious, vennero sistemati sulla destra
della porta, prima dei Tassorosso. La notte passò veloce, Areal dormì vicino
alle sue amiche, e già l’indomani mattina tutti venero rimandati nelle loro
case per il pericolo scampato.
Nei mesi a venire Areal era super impegnata.
Gli esami di fine anno erano ormai vicini, e dopo le vacanze di Natale Areal si
era ritrovata sempre strapiena di compiti o di cose da fare. Nel poco tempo
libero che aveva era riuscita a studiare qualcosa di più sulla teoria del Mago e della bacchetta, e anche li
riusciva ad ottenere discreti risultati.
Oltre tutto, adesso Areal doveva trovare un
po’ di spazio anche per il suo nuovo amico Draco Malfoy. Le faceva ancora uno strano
effetto considerarlo un amico, ma quelli sembravano essere i fatti. Da quando
si erano riappacificati, Areal aveva iniziato ad individuarlo al suo tavolo
durante il pranzo e la cena, lo aveva visto lungo qualche corridoio, ma
effettivamente non avevano neppure un corso in comune.
“:Devo rapirti per avere la tua attenzione?:”
quel giorno Draco l’aveva fermata così, prima che entrasse in biblioteca.
“:No, i rapimenti non fanno per me. Non hai
nient’altro da fare, Draco?:” chiese lei, maliziosa, sposandosi un po’ per far
passare alcuni ragazzi che dovevano entrare in biblioteca.
“:Vuoi dire se ho altro di meglio che
importunare te? No! Niente è così divertente!:”
Areal avrebbe voluto fulminarlo con lo
sguardo ma si limitò a scuotere il capo. Draco le sorrise in un modo che non
prometteva nulla di buono, e la trascinò verso il cortile.
“:Dove andiamo?:” chiese lei.
“:Ha importanza?:”
Areal non sapeva perché, ma lo seguì senza
fare storie, anche se il ragazzo aveva il passo un po’ troppo svelto per i suoi
gusti. La borsa che aveva a tracolla ondulava freneticamente. I due giunsero
presto nel loro solito angolo di verde vicino al lago nero, e Draco si sedette
senza perdere tempo.
Areal indugiò un primo momento, ma alla
fine lo affiancò.
“:Allora, secchiona, tutto bene?:” chiese il
ragazzo, fissando il lago.
“:Se stiamo parlando di studio la risposta è
ovviamente sì. Tu invece, sei sempre impedito?:”
Draco sghignazzò “:No, in Incantesimo ho
avuto una discreta insegnante, ed ora va tutto bene:” e le lanciò un’occhiata
maliziosa e furba. Areal sorrise.
“:Però sono sicura che nei combattimenti ti
batterei sempre io!:”.
“:Che fai, mi provochi?:”
Areal fece finta di pensarci “:Si!:”
Draco scattò in piedi tendendole la mano “:Forza
ragazzina, vediamo chi è il migliore fra noi due!:”
Areal accettò la mano e si rialzò “:Basta
che poi non vai a piangere della mamma, quando avrai perso!:”
Draco si limitò a sghignazzare, mentre la
ragazza si allontanava un po’ per fronteggiarlo. Quando entrambi estrassero le
bacchette rimasero a studiarsi per un po’.
“:Ti do la prima mossa per cavalleria!:”
disse Malfoy.
Areal fece spallucce “:Ok!:” e approfittando
del vantaggio fece subito la sua mossa “:Petrificus Totalus!:” disse, e una luce puntò verso
Draco, che scansò abilmente.
Il biondo non si arrese, e con un sorriso
sinistro fece la sua mossa “:Expelliarmus!:” Ma Areal fu più veloce e gridò: “:Protego!:”
creando una barriera che fece rimbalzare via l’incantesimo di disarmo.
“:Ma
come sei brava!:” la beffeggiò Malfoy.
“:Mai
quanto te!:”
“:Locomotor Mortis!:”
disse Malfoy, ma Area schivò. “:Impedimenta!:” riprovò
il mago, e sta volta Areal fu troppo lenta a creare il sortilegio scudo, così
finì a terra.
Draco
rise, ma si avvicinò alla ragazza, offrendole una mano per aiutarla a rialzarsi.
“:Fatta male?:”
“:No!:”
brontolò lei, alzandosi da sola.
“Non sarai certo arrabbiata per aver perso,
spero! Non puoi vincere sempre tu!:”
“:Io non
sono permalosa come te!:”
“:Ah no?:”
Areal gli
diede una gomitata sullo stomaco. I due risero.
Dopo qualche passo Areal sollevò il capo,
poiché aveva visto una macchina nel cielo venire verso di lei. Si allontanò da
Draco e attese che la sua civetta le arrivasse sul braccio. Quando arrivò le
tolse la lettera dal becco e se la mise in tasca, poco dopo diede al gufo una
nova lettera che aveva in un’altra tasca e lasciò volare via la civetta.
“:Che cos’è?:” chiese Draco
“:È mia zia, vuole che le scrivo ogni giorno
per dirle che sono ancora tutta intera! Sai, dopo la faccenda di Sirius Black…:”
Draco fece un cenno ma rimase ad occhi bassi
con le mani in tasca. Areal si sedette su una roccia li vicino.
“:Areal, posso farti una domanda?:” chiese
Draco, cautamente.
“:Spara!:”
“:Perché
vivi con tua zia?:”
Areal si strinse nelle spalle “:Bé è una
storia lunga…:”
“:Abbiamo tutto il tempo!:” precisò Malfoy
andandole vicino, ma Areal abbassò la testa.
“:Non
vuoi parlarne?:” chiese Draco.
Areal strinse le labbra e scosse la testa. “:Il
fatto è che non ne parlo mai con nessuno. È una storia talmente assurda…:”
“:A me interesserebbe…:” fece Draco,
sedendosi su un pezzo di roccia leggermente più basso di quello in cui sedeva
Areal. “:Chi era tua madre? Da che famiglia discendeva? Insomma, dei Foreberth
ho sentito molto parlare, sono una famiglia di purosangue, se non sbaglio.:”
Areal
fece spallucce e guardò serena il cielo. “:Mia madre e mia zia sono figlie di
un noto mago, vengono dalla famiglia dei Nikly.:”
Draco la guardò con un sopracciglio alzato
per lo stupore “:Dici davvero? I Nikley? È una
famiglia molto antica, pensavo non esistessero più:”
Areal fece un cenno con la testa. “:Nessuno
parla più di loro perché mio nonno ebbe solo figlie femmine che non
continuarono la dinastia. Mio padre invece, come hai detto tu, viene da una nobile
e pura famiglia di maghi.:”
Dopo l’ennesimo silenzio, Draco chiese “:Tua
madre è morta?:”
“:Non lo so:” fu la risposta.
Draco guardò in silenzio il bel volto di Areal,
e vide chiaramente quel sentimento sconosciuto intrappolato nei suoi occhi
cobalto.
“:Vedi Draco…:” iniziò la ragazza “:Quando
avevo cinque anni mio padre pensò bene di abbandonare me e mia madre. Non so
perché lo abbia fatto, non so nulla di lui. So solo che litigava con mia madre…:”
Ci fu ancora silenzio, ad Areal abbassò la testa. “:Litigavano sempre, ma
nonostante questo mia madre era follemente innamorata di lui, tanto che due
anni dopo al sua scomparsa decise di partire e di andarlo a cercare. Diceva che
lei sapeva perché se ne era andato, e
che doveva riportarlo a casa altrimenti non sarebbe riuscita a vivere senza di
lui. Da quel giorno io vivo con i miei zii, e ne sono felice.:”
Draco si fissava le scarpe in silenzio, e
provava un certo fastidio. “:Tua madre ti ha abbandonata?:” disse, ed Areal
fece un sorriso lontano
“:Sì:” rispose.
“:È assurdo!:” sbottò Draco.
“:Forza, di pure che sono una povera
disgraziata, figlia di una donna indegna che ha abbandonato la sua unica figlia
per inseguire il suo amore perduto!:” disse Areal.
“:No:” fece Draco “:Ecco vedi, insomma mia
madre…:” e fece una pausa per assicurarsi che Areal non lo stesse guardando in
modo strano, ma lei era tranquillissima “:Non vive senza di me. Lei non fa
altro che viziarmi, vorrebbe che stessi sempre con lei, tanto che la maggior
parte delle volte scappo io da lei per avere un po’ d’aria. A volte penso che
mia madre sacrificherebbe anche mio padre, che ama, per me. Lei non potrebbe
mai vivere senza suo figlio, e pensavo che fosse così per tutte le madri…:”
Areal abbassò la testa fissandosi le mani.
“:Non
voglio giudicare:” precisò Draco, ma Areal scosse il capo.
“:Draco mia madre mi odiava. Lei non era
una donna normale.:”
“:Perché?:”
“:Due anni dopo essersene andata, mia madre
decise di farci visita per un Natale. Pensavo che fosse tornata per restare con
me, che quello era il più Natale del mondo, ma non fu così. A dire il vero avevo
paura di lei, non volevo più soffrire, e facevo bene a preoccuparmi. Mia zia volle
parlarle, voleva dirle in faccia quanto la disprezzava per avermi abbandonato.
Le disse che nessuna madre al mondo avrebbe fatto una casa del genere. Io stavo
origliando, e ho sentito la verità quel giorno.:” Draco ascoltava in silenzio,
e osservava lo sguardo di Areal che inseguiva i ricordi lontani. “:Mia madre
disse a mia zia che se ne era andata sia per cercare mio padre, ma anche per
non vedermi mai più. Disse che io le ricordavo troppo mio padre, che ero
identica a lui, che avevo i suoi occhi, i suoi capelli, la sua faccia, il suo
modo di muovere le mani e di guardare le persone. Disse che non poteva
continuare a stare con me, perché le facevo sentire troppo la mancanza di suo
marito, dell’unica persona che lei amava veramente. Da quel giorno non l’ho più
vista. Ogni tanto mia zia riceve sue lettere, ma io non voglio saperne nulla.:”
“:Mi dispiace:” disse Draco, ed Areal fece
ancora spallucce.
“:Quella donna non è mai stata mia madre,
nemmeno quando ero piccola. Mia madre è sempre stata mia zia:”.
“:Eppure
non la consideri tua madre fino in fondo…:” Disse all’improvviso Draco, ed
Areal lo fissò con occhi sbarrati.
“:Che vuoi dire?:”
“:Non
la chiami mamma, continui a definirla tua zia, e poi, da come parli, si vede
che per te tua madre rimarrà sempre quella donna che ti ha abbandonato. Anche
se la odi, anzi, forse è proprio per questo che non la cancellerai mai…:”
Areal fissò Draco e sentì una strana morsa
intorno al suo cuore, improvvisamente provò un moto d’affetto per quel ragazzo biondo
che la fissava con impertinenza.
Gli sorrise “:Perché con gli altri non sei
così? Insomma, per chi ti vede sembri, sembri, un tale stronzo!:” e si mise a
ridere.
Anche Draco sorrise ma poi sbuffò “:Perché
dovrei dimostrarmi debole quando posso apparire quello che voglio? È così che
deve essere un Malfoy!:”.
“:A proposito di Malfoy, e tu? Come sei
cresciuto?:”
“:Che importa?:”
“:Come sarebbe a dire? Io ti ho raccontano
mezza mia vita e tu pensi di cavartela così?:” disse Areal indignata.
Draco sbuffò e guardò altrove. “:Mia madre
mi ha sempre viziato, lo ammetto. Ho sempre avuto tutto quello che voglio,
Areal, infondo si sa che con il potere si ottiene sempre tutto. Mio padre è uno
rigido, ma alla fine è solo orgoglioso e vuole sempre il meglio da me. Sono il
suo unico figlio, e maschio per giunta, come suo erede devo essere degno di
lui. Fine della storia.:”
“:Mi sono acculturata!:” lo derise la
ragazza.
“:Vuoi
essere uccisa, Areal?:”
“:Mi stavo chiedendo…Dovrai sposare una
purosangue? Sei contento di dover essere l’erede perfetto?:”
“:Sì, sposerò una purosangue. Per quanto
riguarda la storia dell’erede perfetto, sappi che a me sta bene così!:”
“:Sappi
che a me sta bene così!:” lo scimmiottò lei
“:Vuoi la guerra ragazzina?:” fece Draco
minaccioso, e si alzò in piedi per fronteggiarla, poi si chinò a farle il
solletico sui fianchi, e se lei provava a dimenarsi lui le bloccava i polsi.
Areal non ne poteva più di ridere, e quando
finalmente fu risparmiata da quella tortura, abbaiò contro Draco: “:Questa me
la paghi Malfoy!:”
“:Ma che paura!:” la canzonò lui, e da lì
partì l’inseguimento, infatti per tutta la strada di ritorno verso Hogwarts i
due ragazzi giocarono ad inseguirsi e a farsi i dispetti come due ragazzini
spensierati e felici.
…Per
il momento…
Continua…
Grazie
a chi ha letto ma soprattutto a JuliaSnape e a spino
per aver recensito, grazie davvero.