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Autore: Kaimy_11    19/09/2010    1 recensioni
[Era la ragazza più antipatica, viziata, odiosa e saputella che avessi mai conosciuto. Mi batteva nei duelli, era più furba di me. Era migliore di me. Tuttavia, quando capiva di non aver speranza, di aver perso, usava l'arma più crudele, eppure più potente, che conosceva: Le sue lacrime. Anche adesso, io sono qui a dirle che me ne devo andare, che sono un assassino e che non posso stare con lei, ma lei piange. Ed io come faccio a dirle che la amo? Come faccio a dirle che non vorrei lasciarla ma che devo, per il suo bene... Mi basta un suo sorriso per capire che non sono altro che un satellite attratto dalla forza di gravita che esercita su di me il pianete che lei è...] Storia già pubblicata ma cancellata durante un momento di follia. Ovviamente revisionata, spero che vi piaccia rivivere i setti anni ad Hogwarts visti da una ragazza che seguirà la vita di…Draco! Se amate questo personaggio e volete vedere come sono stati i suoi anni a scuola e come ha vissuto la battaglia contro Voldemort…leggete!. (la storia segue i Film e i libri)
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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16

 

13. Storia.

 

 

 

 

   “:Sirius Black è a Hogwarts!:”

   “:È riuscito ad entrare!:”

   Queste erano le voci e le grida che si sentivano praticamente per tutta Hogwarts. Non avevano nemmeno fatto in tempo a ritornare a scuola dopo la gita ad Hogsmeade che subito era stato detto del presunto arrivo di Sirius Black dentro la scuola. Ovviamente tutti erano in preda all’ansia e al terrore, ma Silente aveva ordinato che per quella notte tutti gli studenti dormissero nella sala grande. Areal non era minimante allettata dall’idea di dormire insieme a tutti, ma sicuramente meglio quello che rischiare di avere un incontro ravvicinato con il pericoloso assassino.

    Quando tutti i ragazzi del Corvonero arrivarono nella sala Grande guidati da Vitious, vennero sistemati sulla destra della porta, prima dei Tassorosso. La notte passò veloce, Areal dormì vicino alle sue amiche, e già l’indomani mattina tutti venero rimandati nelle loro case per il pericolo scampato.

 

   Nei mesi a venire Areal era super impegnata. Gli esami di fine anno erano ormai vicini, e dopo le vacanze di Natale Areal si era ritrovata sempre strapiena di compiti o di cose da fare. Nel poco tempo libero che aveva era riuscita a studiare qualcosa di più sulla teoria del Mago e della bacchetta, e anche li riusciva ad ottenere discreti risultati.

    Oltre tutto, adesso Areal doveva trovare un po’ di spazio anche per il suo nuovo amico Draco Malfoy. Le faceva ancora uno strano effetto considerarlo un amico, ma quelli sembravano essere i fatti. Da quando si erano riappacificati, Areal aveva iniziato ad individuarlo al suo tavolo durante il pranzo e la cena, lo aveva visto lungo qualche corridoio, ma effettivamente non avevano neppure un corso in comune.

   “:Devo rapirti per avere la tua attenzione?:” quel giorno Draco l’aveva fermata così, prima che entrasse in biblioteca.

   “:No, i rapimenti non fanno per me. Non hai nient’altro da fare, Draco?:” chiese lei, maliziosa, sposandosi un po’ per far passare alcuni ragazzi che dovevano entrare in biblioteca.

    “:Vuoi dire se ho altro di meglio che importunare te? No! Niente è così divertente!:”

    Areal avrebbe voluto fulminarlo con lo sguardo ma si limitò a scuotere il capo. Draco le sorrise in un modo che non prometteva nulla di buono, e la trascinò verso il cortile.

    “:Dove andiamo?:” chiese lei.

    “:Ha importanza?:”

    Areal non sapeva perché, ma lo seguì senza fare storie, anche se il ragazzo aveva il passo un po’ troppo svelto per i suoi gusti. La borsa che aveva a tracolla ondulava freneticamente. I due giunsero presto nel loro solito angolo di verde vicino al lago nero, e Draco si sedette senza perdere tempo.

    Areal indugiò un primo momento, ma alla fine lo affiancò.

   “:Allora, secchiona, tutto bene?:” chiese il ragazzo, fissando il lago.

   “:Se stiamo parlando di studio la risposta è ovviamente sì. Tu invece, sei sempre impedito?:”

    Draco sghignazzò “:No, in Incantesimo ho avuto una discreta insegnante, ed ora va tutto bene:” e le lanciò un’occhiata maliziosa e furba. Areal sorrise.

    “:Però sono sicura che nei combattimenti ti batterei sempre io!:”.

    “:Che fai, mi provochi?:”

    Areal fece finta di pensarci “:Si!:”

    Draco scattò in piedi tendendole la mano “:Forza ragazzina, vediamo chi è il migliore fra noi due!:”

    Areal accettò la mano e si rialzò “:Basta che poi non vai a piangere della mamma, quando avrai perso!:”

    Draco si limitò a sghignazzare, mentre la ragazza si allontanava un po’ per fronteggiarlo. Quando entrambi estrassero le bacchette rimasero a studiarsi per un po’.

   “:Ti do la prima mossa per cavalleria!:” disse Malfoy.

   Areal fece spallucce “:Ok!:” e approfittando del vantaggio fece subito la sua mossa “:Petrificus Totalus!:” disse, e una luce puntò verso Draco, che scansò abilmente.

   Il biondo non si arrese, e con un sorriso sinistro fece la sua mossa “:Expelliarmus!:”  Ma Areal fu più veloce e gridò: “:Protego!:” creando una barriera che fece rimbalzare via l’incantesimo di disarmo.

    “:Ma come sei brava!:” la beffeggiò Malfoy.

    “:Mai quanto te!:”

    “:Locomotor Mortis!:” disse Malfoy, ma Area schivò. “:Impedimenta!:” riprovò il mago, e sta volta Areal fu troppo lenta a creare il sortilegio scudo, così finì a terra. 

     Draco rise, ma si avvicinò alla ragazza, offrendole una mano per aiutarla a rialzarsi. “:Fatta male?:”

    “:No!:” brontolò lei, alzandosi da sola.

    “Non sarai certo arrabbiata per aver perso, spero! Non puoi vincere sempre tu!:”

    “:Io non sono permalosa come te!:”

    “:Ah no?:”

     Areal gli diede una gomitata sullo stomaco. I due risero.

    Dopo qualche passo Areal sollevò il capo, poiché aveva visto una macchina nel cielo venire verso di lei. Si allontanò da Draco e attese che la sua civetta le arrivasse sul braccio. Quando arrivò le tolse la lettera dal becco e se la mise in tasca, poco dopo diede al gufo una nova lettera che aveva in un’altra tasca e lasciò volare via la civetta.

   “:Che cos’è?:” chiese Draco

   “:È mia zia, vuole che le scrivo ogni giorno per dirle che sono ancora tutta intera! Sai, dopo la faccenda di Sirius Black…:”

    Draco fece un cenno ma rimase ad occhi bassi con le mani in tasca. Areal si sedette su una roccia li vicino.

    “:Areal, posso farti una domanda?:” chiese Draco, cautamente.

    “:Spara!:”

    “:Perché vivi con tua zia?:”

    Areal si strinse nelle spalle “:Bé è una storia lunga…:”

    “:Abbiamo tutto il tempo!:” precisò Malfoy andandole vicino, ma Areal abbassò la testa.

    “:Non vuoi parlarne?:” chiese Draco.

    Areal strinse le labbra e scosse la testa. “:Il fatto è che non ne parlo mai con nessuno. È una storia talmente assurda…:”

    “:A me interesserebbe…:” fece Draco, sedendosi su un pezzo di roccia leggermente più basso di quello in cui sedeva Areal. “:Chi era tua madre? Da che famiglia discendeva? Insomma, dei Foreberth ho sentito molto parlare, sono una famiglia di purosangue, se non sbaglio.:”

    Areal fece spallucce e guardò serena il cielo. “:Mia madre e mia zia sono figlie di un noto mago, vengono dalla famiglia dei Nikly.:”

    Draco la guardò con un sopracciglio alzato per lo stupore “:Dici davvero? I Nikley? È una famiglia molto antica, pensavo non esistessero più:”

    Areal fece un cenno con la testa. “:Nessuno parla più di loro perché mio nonno ebbe solo figlie femmine che non continuarono la dinastia. Mio padre invece, come hai detto tu, viene da una nobile e pura famiglia di maghi.:”

    Dopo l’ennesimo silenzio, Draco chiese “:Tua madre è morta?:”

    “:Non lo so:” fu la risposta.

    Draco guardò in silenzio il bel volto di Areal, e vide chiaramente quel sentimento sconosciuto intrappolato nei suoi occhi cobalto.

    “:Vedi Draco…:” iniziò la ragazza “:Quando avevo cinque anni mio padre pensò bene di abbandonare me e mia madre. Non so perché lo abbia fatto, non so nulla di lui. So solo che litigava con mia madre…:” Ci fu ancora silenzio, ad Areal abbassò la testa. “:Litigavano sempre, ma nonostante questo mia madre era follemente innamorata di lui, tanto che due anni dopo al sua scomparsa decise di partire e di andarlo a cercare. Diceva che lei sapeva perché se ne era andato, e che doveva riportarlo a casa altrimenti non sarebbe riuscita a vivere senza di lui. Da quel giorno io vivo con i miei zii, e ne sono felice.:”

    Draco si fissava le scarpe in silenzio, e provava un certo fastidio. “:Tua madre ti ha abbandonata?:” disse, ed Areal fece un sorriso lontano

   “:Sì:” rispose.

   “:È assurdo!:” sbottò Draco.

   “:Forza, di pure che sono una povera disgraziata, figlia di una donna indegna che ha abbandonato la sua unica figlia per inseguire il suo amore perduto!:” disse Areal.

     “:No:” fece Draco “:Ecco vedi, insomma mia madre…:” e fece una pausa per assicurarsi che Areal non lo stesse guardando in modo strano, ma lei era tranquillissima “:Non vive senza di me. Lei non fa altro che viziarmi, vorrebbe che stessi sempre con lei, tanto che la maggior parte delle volte scappo io da lei per avere un po’ d’aria. A volte penso che mia madre sacrificherebbe anche mio padre, che ama, per me. Lei non potrebbe mai vivere senza suo figlio, e pensavo che fosse così per tutte le madri…:”

    Areal abbassò la testa fissandosi le mani.

    “:Non voglio giudicare:” precisò Draco, ma Areal scosse il capo.

    “:Draco mia madre mi odiava. Lei non era una donna normale.:”

    “:Perché?:”

    “:Due anni dopo essersene andata, mia madre decise di farci visita per un Natale. Pensavo che fosse tornata per restare con me, che quello era il più Natale del mondo, ma non fu così. A dire il vero avevo paura di lei, non volevo più soffrire, e facevo bene a preoccuparmi. Mia zia volle parlarle, voleva dirle in faccia quanto la disprezzava per avermi abbandonato. Le disse che nessuna madre al mondo avrebbe fatto una casa del genere. Io stavo origliando, e ho sentito la verità quel giorno.:” Draco ascoltava in silenzio, e osservava lo sguardo di Areal che inseguiva i ricordi lontani. “:Mia madre disse a mia zia che se ne era andata sia per cercare mio padre, ma anche per non vedermi mai più. Disse che io le ricordavo troppo mio padre, che ero identica a lui, che avevo i suoi occhi, i suoi capelli, la sua faccia, il suo modo di muovere le mani e di guardare le persone. Disse che non poteva continuare a stare con me, perché le facevo sentire troppo la mancanza di suo marito, dell’unica persona che lei amava veramente. Da quel giorno non l’ho più vista. Ogni tanto mia zia riceve sue lettere, ma io non voglio saperne nulla.:”

   “:Mi dispiace:” disse Draco, ed Areal fece ancora spallucce.

   “:Quella donna non è mai stata mia madre, nemmeno quando ero piccola. Mia madre è sempre stata mia zia:”.

    “:Eppure non la consideri tua madre fino in fondo…:” Disse all’improvviso Draco, ed Areal lo fissò con occhi sbarrati.

     “:Che vuoi dire?:”

     “:Non la chiami mamma, continui a definirla tua zia, e poi, da come parli, si vede che per te tua madre rimarrà sempre quella donna che ti ha abbandonato. Anche se la odi, anzi, forse è proprio per questo che non la cancellerai mai…:”

    Areal fissò Draco e sentì una strana morsa intorno al suo cuore, improvvisamente provò un moto d’affetto per quel ragazzo biondo che la fissava con impertinenza.

   Gli sorrise “:Perché con gli altri non sei così? Insomma, per chi ti vede sembri, sembri, un tale stronzo!:” e si mise a ridere.

    Anche Draco sorrise ma poi sbuffò “:Perché dovrei dimostrarmi debole quando posso apparire quello che voglio? È così che deve essere un Malfoy!:”.

   “:A proposito di Malfoy, e tu? Come sei cresciuto?:”

   “:Che importa?:”

   “:Come sarebbe a dire? Io ti ho raccontano mezza mia vita e tu pensi di cavartela così?:” disse Areal indignata.

    Draco sbuffò e guardò altrove. “:Mia madre mi ha sempre viziato, lo ammetto. Ho sempre avuto tutto quello che voglio, Areal, infondo si sa che con il potere si ottiene sempre tutto. Mio padre è uno rigido, ma alla fine è solo orgoglioso e vuole sempre il meglio da me. Sono il suo unico figlio, e maschio per giunta, come suo erede devo essere degno di lui. Fine della storia.:”

    “:Mi sono acculturata!:” lo derise la ragazza.

    “:Vuoi essere uccisa, Areal?:”

    “:Mi stavo chiedendo…Dovrai sposare una purosangue? Sei contento di dover essere l’erede perfetto?:”

   “:Sì, sposerò una purosangue. Per quanto riguarda la storia dell’erede perfetto, sappi che a me sta bene così!:”

   “:Sappi che a me sta bene così!:” lo scimmiottò lei

   “:Vuoi la guerra ragazzina?:” fece Draco minaccioso, e si alzò in piedi per fronteggiarla, poi si chinò a farle il solletico sui fianchi, e se lei provava a dimenarsi lui le bloccava i polsi.

   Areal non ne poteva più di ridere, e quando finalmente fu risparmiata da quella tortura, abbaiò contro Draco: “:Questa me la paghi Malfoy!:”

   “:Ma che paura!:” la canzonò lui, e da lì partì l’inseguimento, infatti per tutta la strada di ritorno verso Hogwarts i due ragazzi giocarono ad inseguirsi e a farsi i dispetti come due ragazzini spensierati e felici.

     Per il momento

 

 

 

 

 

Continua…

 

 

 

 

 

 

 

Grazie a chi ha letto ma soprattutto a JuliaSnape e a spino per aver recensito, grazie davvero.

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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