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Autore: thefung    19/09/2010    10 recensioni
Bella Swan è un'agente della CIA a cui viene affidata un'importantissima e difficile missione. Dovrà lavorare con una squadra molto speciale ed affiatata, in particolare insieme a Edward Cullen, che oltre ad essere un ragazzo arrogante, pieno di sé e donnaiolo, è anche il nipote del capo. Bella pensa di aver capito tutto di lui, sin dal loro primo scambio di occhiate. In realtà Edward nasconde moltissimi segreti, e, alla fine, quella che sembra una missione per la salvezza del pianeta, diventa per Bella una missione per la vita, per ritrovare sé stessa e soprattutto l'amore.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Missione d'Amore

CAPITOLO QUATTRO

 


"Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta tra le donne e benedetto..."
"Mmm", mormorai rigirandomi sul letto.
"...Gesù. Santa Maria, madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte, Amen.  Ave, o Maria, piena di grazia..."
Esasperata mi buttai il cuscino sulla testa per tentare di non sentir più quella voce squillante.
E va bene, grazie tantissimo alla Madonna, ma di prima mattina mentre si dorme mi pare troppo!
Ormai completamente sveglia a causa di quella voce, mi alzai come uno zombie dal letto, scorgendo il mio orologio da polso sul comodino.
Erano le 9 di mattina. Ok, va bene, va bene, non era poi così presto, ma c'è comunque chi dormiva a quell'ora! Io avevi fatto un viaggio molto stancante il giorno prima, io...improvvisamente ricordai tutto, e mi voltai a guardare Edward nella sua parte di letto.
Anzi no, il confine l'aveva superato, e anche abbondantemente! Entrambe le gambe erano dalla mia parte, insieme a una parte della testa. Avevo intenzione di dirgliene quattro, di svegliarlo, di...no, non potevo. Sorrisi quasi involontariamente nel vedere la sua espressione.
Era calmo e tranquillo, le palpebre pallide abbassate le mani piegate sotto la testa come un bambino e le labbra piegate in un leggero sorriso.
Mi fece davvero tenerezza perché era così diverso da quando era sveglio...sembrava così piccolo e innocente...mi voltai verso la porta, e, attenta a non far rumore, uscii dalla stanza per dirigermi al piano terra o al luogo dove quegli sciagurati stavano invocando la Madonna di prima mattina.
Quando scesi le scale non potei fare a meno di notare che tutte le porte erano chiuse, quasi barricate. Anche la stanza che ieri mi era sembrata bizzarra non era in mostra.
Ne avrei parlato presto a Edward, quando si sarebbe svegliato.
Giunsi al piano terra, dove un Jacob con tanto di pantaloncini e niente di sopra se ne stava seduto al tavolo facendo colazione.
Mmm, quante buone cose che c'erano su quella tavola imbandita!
Non appena mi vide, Jacob scattò in piedi, quasi rovesciando la sedia all'indietro.
Solo in quel momento mi accorsi che era al telefono con qualcuno.
"Ok...adesso ti devo lasciare...", farfugliò anche un nome particolare che non riuscii a comprendere, prima di attaccare.
"Bella, non ti aspettavo in piedi così presto!", esclamò venendomi incontro.
"Oh, nemmeno io, a dire il vero...ma sai, le preghiere ti scuotono talmente tanto l'anima da svegliarti completamente", disso con sarcasmo.
Sembrò illuminarsi, guardando il mio pigiama.
Ok, non era proprio il massimo, dovevo ammetterlo, ma lo stava fissando come fosse l'ultimo straccio degli zingari!
Solitamente come pigiama usava una vecchia maglietta a maniche corte consunta e bucherellata abbinata ad un paio di pantaloni della tuta, ma in estate sentivo troppo caldo, perciò avevo provveduto a procurarmi un'altra maglietta di quel tipo solo che senza maniche, mentre al posto dei pantaloni larghi e comodi, indossavo dei pantaloncini più corti, ma sempre alla mano. Forse anche troppo.
"Ah, hai sentito la suocera di mia sorella con la sua radio!", esclamò ridacchiando.
"Radio?", chiesi perplessa.
"Sì, 'Radio Maria'. Sin dalla prima mattina parte con preghiere e rosari a tutto volume che finiscono per svegliare tutti....mi dispiace molto!", disse, ma dalle sue risate trattenute non sembrava poi tanto.
"Anche a me...ma era qui anche ieri quando siamo arrivati?", chiesi sedendomi sul bracciolo del divano bianco.
"Sì...solo che non esce mai dalla sua stanza al terzo piano...non si fa mai vedere, in compenso la mattina però eccome se si fa sentire", risi insieme a lui per quella battuta.
"Il tuo Edward? Ha un sonno talmente pesante da resistere alle invocazioni della Madonna?"
Risi di nuovo. "Oh, sì, sembrava un angioletto...dovevi vederlo!", mi ritrovai a sorridere, di nuovo, ripensando alla sua espressione serafica.
"Mmm, immagino sarebbe stato divertente...ma che fai lì seduta, vieni a fare colazione!"
"No, veramente pensavo di prendere qualcosa di leggero...avevo intenzione di fare un tuffetto in piscina questa mattina...sempre che possa usufruirne"
Sembrò riflettere un attimo sul significato della mia ultima parola, poi, probabilmente grazie al contesto generale, capì.
"Oh, ma certo! Io faccio sempre un bagno anche se effettivamente non rispetto i soliti orari anti collasso!", ridacchiò.
"Allora vieni anche tu!", proposi. Dovevamo proprio scoprire qualcosa di lui, e riflettendoci avevo capito che l'unico modo per poter sapere qualcosa era fare la gatta morta con lui. Purtroppo.
"Certamente...fino a prova contraria questa è casa mia, tesoro"
Il tono in cui disse 'tesoro' non mi piacque...
"Ok, allora io vado...di sopra a mettermi il costume, ok?"
"Sì, io ti aspetto qui e finisco di mangiare."
"Già, tu non ti devi fare problemi per la linea!"
"Eh, sì...il bello di avere un metabolismo particolare e fare tanta attività fisica!"
Ridendo ancora, salii le scale nuovamente fino alla stanza.
L'aprii senza pensarci più di tanto e vi trovai Edward ancora dormiente, raggomitolato al cento del letto.
Sgattaiolai piano piano fino alla mia valigia, dalla quale presi il costume. Mi chiusi in bagno e lo indossai con calma, dopo essermi lavata i denti e il volto. Era un po' troppo striminzito perché potessi scendere le scale con solo quello in tutta tranquillità, perciò avevo preso un vesitino di lino celeste fatto appostare per andare al mare da indossare sopra. Quando ritornai, lo trovai in piedi, chino sulla sua valigia mentre mi dava...ehm...un'accurata vista del suo fondoschiena. Distolsi lo sguardo imbarazzata ed andai a prendere gli occhiali da sole dalla borsa sul davanzale.
"Ehi, già in piedi?", chiese sorridendo allegro tornando a sedersi sul letto.
"Eh, sì...tu a quanto pare ti sei risparmiato la preghiera mattutina, invece"
Sembrò perplesso.
"Cosa?"
"No, nulla di che...ma forse è meglio che te lo dica...sai per la mi...", non mi lasciò il tempo di finire la frase che mi interruppe.
"Sì, la micina di tua zia...mi avevi detto che era in punto di morte che le è successo?", chiese con tono che voleva farmi intendere qualcosa.
Qualcosa che però non riuscivo bene a capire.

Tentai di fargli capire la mia perplessità. "Edward, ma ti senti bene?"
"Sì, amore", rispose lui lanciandomi uno sguardo eloquente.
Perché si era messo a chiamarmi amore? C'era qualcuno che ci stava ascoltando...?
"Perché non mi dai il bacio del buongiorno, amore?", chiese con voce maliziosa.
Ogni pretesto andava bene per irritarmi, vero?
"Ed...", non mi lasciò nemmeno finire perché mi ritrovai le sue labbra calde e umide sulle mie.
Mi stava baciando!
Senza neanche rendermene conto le mie mani finirono sulle sue guancie, accarezzando il leggerissimo strato di barba che le ricoprivano.
Le sue, invece, si arpionarono ai miei fianchi facendomi scontrare completamente con il suo corpo caldo.
Fremetti, colta da brividi lungo la schiena.
Mi baciava con passione e desiderio così travolgente che per tutta la durata dell'effusione mi dimenticai di tutto.
Improvvisamente mi sbatté contro la parete, nell'angusto e minuscolo spazietto che separava il muro dal comodino.
La sua lingua premette contro le labbra, prima di iniziare una lenta danza con la mia. Nel frattempo però la sua mano destra si staccò da me e poco dopo la luce della stanza si accese ed un lungo 'biiiiiip' risuonò ripetutamente.
Edward si staccò da me, quasi con irruenza e si allontanò di parecchi passi, aggiustandosi i pantaloni e mostrandomi un aggeggio nero schiacciato sulla sua mano.
"E' un microcip, l'avevo notato questa mattina appena sveglio, ma non potevo certo alzarmi e toglierlo così come se niente fosse...avrebbero capiro che c'è qualcosa di strano", si spiegò guardando da tutt'altra parte.
Poi, senza attendere una mia risposta, si voltò quel tanto che mi bastò per vederlo passarsi il dorso della mano sulla bocca con espressione...strana.
Che stronzo.
Mi alzai di fretta, presi la borsa che avevo preparato e mi chiusi la porta alle spalle senza aver detto una parola.
Fosse stato per me, non l'avrei mai baciato in vita mia...certo, solo nei sogni volendo avrei potuto, ma almeno in quelli Edward non era così stronzo come nella realtà.
Scesi di fretta le scale e mi diressi verso la piscina, raggiungendo una delle sdraio verde scuro e bianche. Vi appoggiai sopra un telo per il mare prima di sedermici sopra, togliermi il vestitino e mettermi la crema solare. Presi poi gli occhiali da sole e la rivista che mi ero portata mettendomi a leggere.Ancora una volta non riuscii a concentrarmi sulle parole e sulle ricette del magazine, ma sbuffavo irritata per il comportamento di quel cretino. Ero così arrabbiata che non mi accorsi nemmeno di quando arrivò.

"Ehi...non ti facevo una tipa da stare ai fornelli", ridacchiò sistemandosi sulla sdraio esattamente di fronte alla mia, al di là della piscina.
Non mi degnai di dargli una risposta, anzi continuai imperterrita la mia lettura della 'Torta allo Yogurt d'Ananas'.
Due vaschette di zucchero...
Altre due di farina...
Tre uova...
Una vaschetta di yogurt...
Albumi montati a neve...
Cuocere per quarantacinque minuti...
SPLASH!
Improvvisamente mi ritrovai inzuppata dalla testa ai piedi per colpa di qualcuno che si era appena tuffato.
Anche la rivista, anche quella mi aveva rovinato! Proprio ora che avevo trovato una ricetta interessante!
Mi tolsi gli occhiali da sole appoggiandoli sul tavolino vicino alla sdraio trovandomi davanti una scena ben diversa da quella che avevo immaginato.
Edward era ancora in piedi accanto alla sua sdraio che rideva come un cretino, senza l'ombra di una goccia d'acqua sul corpo scolpito.
Al contrario, in acqua vi era Jacob con il sorriso sulle labbra.
"Piaciuto il mio tuffo bomba?", chiese ammiccando.
E aveva pure il coraggio di chiedermelo!
"Molto, molto...", risposi socchiudendo gli occhi verso Edward che se la spassava come non mai.
"Tu che sei il mio fidanzato non dovresti difendermi?", chiesi lanciandogli una frecciatina su poco prima in camera.
Sorrise divertito. "Oh, certo, dovrei...ma non sia mai che mi metta contro uno del mio stesso sesso", rispose prima di buttarsi anche lui in acqua urlando "BANZAIIII!"
Inutile dirlo, ricevetti un'altra doccia fredda. Per lo meno questa volta il giornale era rimasto salvo.
Jacob se la rideva in un modo pietoso senza preoccuparsi di nulla.
Quando però Edward fuoriscì dall'acqua, il mio cuore fece involontariamente gli straordinari.
Con la testa gettata all'indetro, schizzò via tutta l'acqua presente sui suoi capelli ramati, adesso più scuri. Il volto era ricoperto di goccioline, le quali, per effetto del sole, creavano sulla sua pelle un effetto scintillante.

Deglutii alzandomi. Sciolsi i capelli ancora frastornata e mi diressi piano piano verso la scaletta dalla parte opposta della piscina, perché non potessero più darmi fastidio.
Mi sedetti sul bordo della piscina e immersi i piedi nell'acqua. Era gelida, come avevo già avuto l'onore di percepire.
Sotto lo sguardo di quei due porci, scesi di un altro gradino, giusto per abiuarmi a poco a poco alla temperatura. A Jacob sarebbe potuto davvero venire un collasso con quest'acqua fredda!
Affaracci suoi, pensai ricordandomi del tuffo bomba che mi aveva riservato.
Improvvisamente mi ritrovai Edward davanti che sguazzava nell'acqua come un pesce, solo più bello.
"Lo sai che potresi fare il 'sirenetto'?", lo sfottei scendendo ancora un pochino.
Lui rise. "Sì, l'acqua è sempre stata il mio habitat naturale"
"Allora potresti rimanerci per il resto della vita...a me non dispiacerebbe"
"Ah sì?", chiese facendosi spaventosamente vicino, nonostante io fossi ancora attaccata alla scaletta.
No, no, no...
Come non detto.
...Prese la mia caviglia con una mano e mi spinse giù.
Fortunatamente riuscii ad aggrapparmi al bracciolo della scaletta rimanendo ancora fuori dall'acqua...almeno, non tutta.
"E dai, Bella, non dirmi che hai paura di un po' d'acqua!", mi sfotté tirando ancora, questa volta però il polpaccio.
"Non ho paura, ho semplicemente i miei tempi", risposi stringendomi ancora di più al bracciolo.
 "Alla faccia dei tempi, sembri un mollettone per stendere i panni!", esclamò Jacob venendoci incontro.
Oh, no!
Non ero più sicura che questa volta non ci sarebbero riusciti...
Quando vidi Jacob scambiare uno sguardo eloquente con Edward, mi misi a strillare: "Maggie!!!!!!"
Lo so, era patetico, ma almeno li distrassi facendoli ridere.
"Ahahah! Dio, Bella, ma che ti urli? Guarda che obbedisce ai miei di ordini, mica ai tuoi!", riprese Jacob avvicinandosi alla scaletta per aver lo slancio necessario per arrivare alla mia altezza.
Adesso era seduto proprio sul bordo piscina, adiacente a me.
Le sue mani si avvicinarono di colpo al bracciolo della scaletta, tentando di sciogliere la mia presa ferrea. Le dita ormai erano sudate e scivolavano via come niente, rendendogli il lavoro molto, molto più semplice. Gli bastò fare un po' di forza con entrambe le mani che Edward mi spinse da sotto e caddi nell'acqua gelida della piscina con un tonfo, esattamente di fronte al cretino numero uno.
Tentai di risalire subito in superficie, ma due mani mi tenevano bloccata per le spalle, impedendomi i movimenti.
Solo dopo qualche secondo riuscii a liberarmi fuoriuscendo e mettendomi a tossire come una tossico-dipendente.
"Cazzo fai, Edward?!", lo accusò Jacob buttandosi in acqua per darmi colpi sulla schiena aiutandomi a buttare fuori l'acqua che avevo ingerito.
"Guarda che hai collaborato anche tu", rispose lui duro.
"Sì, ma lo scherzo è bello quando dura poco e io non avevo intenzione di annegarla!", ribatté.
Sentii uno sbuffo dietro di me, mentre ancora tossivo, con gli occhi lucidi.
"Scusa, amore", poi la sua mano calda si posò sul mio fianco attirandomi a sé scostando via un Jacob infastidito.
Mi circondò i fianchi con entrambe le braccia e mi guardò negli occhi, quegli occhi verdi come smeraldi così intensi...
"Vieni", mormorò guidandomi lentamente verso la parte opposta della piscina dove l'acqua era più bassa.
Quando finalmente toccai con i piedi, mi allontanai da lui: non avevo voglia di ripetere l'esperienza del bacio di prima.
"Non capisco perché non siamo andati al mare", borbottò Edward senza riferirsi a qualcuno in particolare.
"Perché qui a Panarea il mare è infestato dalle meduse. Pensa che una volta una si è attorcigliata al braccio di una ragazza così forte che quella non riusciva a togliersela di dosso.", esclamò Jacob in risposta.
"Brr", mormorai. Avevo sempre avuto paura delle meduse.
Edward si avvicinò di nuovo, percorrendomi con lo sguardo.
"Vedo che hai tenuto conto del mio consiglio", proruppe appoggiandosi al bordo piscina con i gomiti in una posa di relax. Lo sguardo di Jacob si fece incuriosito, mentre il mio spazientito: avevo capito benissimo a cosa si fosse riferito.
"Come ti ho già detto, i costumi io li porto non certo per far piacere a te", risposi suscitando le risate dell'altro.
"Ahah! Bei gusti, allora, Edward!", esclamò Jacob dandogli il cinque. Ovviamente si era dimenticato di poco prima...
Mi sentivo tanto una martire nelle grinfie di quei due pervertiti. E in effetti il paragone non stonava, dato che la radio aveva ricominciato ad andare, solo che questa volta la preghiera intonata era il 'Padre Nostro'.


* * * * * *



"Hai preso tutto?", chiesi per l'ennesima volta a Edward.
"Sì, e, tra parentesi, è la quarantacinquesima volta che me lo chiedi", ribadì lui spazientito.
La giornata era ormai trascorsa e terminata. O almeno quasi terminata.
Adesso a me ed Edward spettava il lavoro più complesso, ovvero quello per cui eravamo venuti qui a Panarea: la missione.
Avevamo preso tutti i marchingegni speciali che ci permettevano, per esempio, di localizzare delle telecamere nascoste o delle altre presenze, nel caso non ce ne fossimo accorti.
Era tutto buio, il che era certo un bene: le tutine tanto amate da Alice si mimetizzavano perfettamente con l'oscurità nonostante le scollature.
Già, Alice. Il giorno stesso il cui c'eravamo conosciute avevamo avuto un bel battibecco a proposito delle 'divise'  quando avevo scoperto che le aveva ideate lei stessa.
Il folletto era assolutissimamente convinta che quelle utilizzate prima fossero anticonformiste, vecchie e portatrici di calore.
Nonostante lavoriamo come spie, dobbiamo attenerci alla moda e alle tendenze del momento. Non è giusto che chi fa questo lavoro non possa vestirsi con classe ed eleganze, rinunciare alla propria femminilità!  , queste erano state le testuali parole di Alice a riguardo.
In quel momento mi ero ritrovata a pensare solo a una cosa: 'Ma vaffanculo alla femminilità!'
E anche adesso, a dire la verità. Sì perché non era affatto entusiasmante vedere il sorrisino soddisfatto di Edward non appena posava lo sguardo sulla mia figura.
Sin dall'inizio avevo sperato di potermi mettere una tuta nera qualunque, peccato che solo nelle divise fornite dalla CIA per ogni specifica missione ci fossero incorporati gli aggeggi utili.
"Bene, Cullen, adesso vediamo di muoverci, ok?", gli intimai incrociando le braccia sotto al seno.
"Certamente...allora, innanzitutto dobbiamo andare nella stanza del primo piano...quella che ti era sembrata sospetta, no?"
"No, Cullen, a quanto pare non mi hai ascoltato nemmeno stavolta. Non dobbiamo andare 'innanzitutto' in quella. Dobbiamo andare solo in quella! Sai che non ci possiamo permettere di farci scoprire, perciò poco per volta, ok?"
"Ma certo, capo", farfugliò sarcastico mentre aprivo la porta.
Mi voltai un secondo indietro, giusto per lanciargli un'occhiataccia, poi tornai ad ispezionare il corridoio, apparentemente vuoto.
Per fortuna che noi avevamo i super occhialini...Sorrisi, ringraziando mentalmente chi aveva avuto la brillante idea di inventarli.
Erano dei normalissimi occhialini da usare in piscina, esteriormente, ma in realtà ti permettevano di vedere bene al buio, come fossimo dei gatti.
Mi accostai in fretta alla parete del corridoio, sempre stando all'erta.
Edward, nel frattempo, aveva chiuso a chiave la nostra camera. Non appena mi raggiunse, ebbe la sfacciataggine di superarmi e di dirigersi per primo verso le scale.
Avanzavamo entrambi di soppiatto, completamente appiccicati alla parete, in modo da non essere visti.
Il radar che ci avvisava riguardo alla presenza di telecamere nascoste si azionò, facendoci bloccare immediatamente, nel timore di essere scoperti.
Sentii un dito toccarmi la spalla e mi voltai verso Edward. Mi stava indicando un punto abbastanza nascosto nell'ombra dove effettivamente vi era la telecamera.
Lo vidi sgattaiolare in fretta giù per i primi cinque gradini delle scale, poi si fermò dato che la telecamera aveva ripreso a sorvegliare quella zona. Non appena si spostò da me, lo imitai, e insieme scendemmo cauti le scale, sempre accoccolati al pavimento e alle pareti per mimetizzarci con l'oscurità.
Improvvisamente percepii il fiato caldo di Edward sul collo e mi accostai a lui. "Dimmi qual è la stanza", sillabò con attenzione.
Feci per precederlo, ma mi bloccò scuotendo la testa.
Con un cenno del capo, allora, gli indicai la porta dove all'interno si trovava quella stanza bizzarra.
Scese ancora i gradini, fino a che arrivò al corridoio del piano inferiore seguito a ruota da me. Si alzò in piedi guardandosi attorno con gesti meccanici e veloci, poi, una volta attaccato alla parete, si accucciò per fare una capriola in avanti e finire dall'altro capo, proprio vicino alla camera.
Solito esibizionista, pensai scuotendo la testa.
Non appena si accorse del mio scetticismo, sorrise divertito e con un dito mi indicò di raggiungerlo.
Speravo che almeno per questa volta mi facesse entrare per prima, giusto per fargli vedere che non ero una principiante come probabilmente pensava.
Seppur malvolentieri, mi chinai e rotolai anche io in avanti, così come aveva fatto lui. Quando gli arrivai vicino, scosse la testa, così come avevo fatto prima io con lui, e si avvicinò nuovamente. "Allora vedi che non sono solo io?", mormorò ridacchiando silenziosamente.
Fosse stato per lui ci saremmo fatti scoprire con comodo.
Gli feci cenno di stare zitto e mi avvicinai con cautela allora porta. Avevamo già indossato dei guanti di lattice in partenza per non lasciare traccie, così potei abbassare con tranquillità la maniglia della porta, senza che scattasse un qualsiasi allarme.
Chissà come sarà controllata all'inerno, allora, pensai preoccupata.
Mi abbassai cauta, ed entrai nella stanza seguita da Edward.
Il radar prese a vibrare in modo impressionante, segno che fossimo sorvegliati di continuo.
Rimanemmo fermi per un po', giusto per vedere come funzionavano le telecamere.
Stando ad osservare con attenzione, mi accorsi che vi era una specie di intervallo in cui le sei telecamere non guardavano mai nello stesso punto che durava all'incirca 30-40 secondi.
Dovevamo sfruttarlo al meglio!
Anche Edward se n'era accorto - con mio stupore -, infatti, propriò quando scattò il momento in cui avvicinarsi, si mosse, con me a fianco.
Strisciammo lungo il pavimento con cautela, fino allo scoccare dei trentasette secondi esatti, momento in cui la quarta telecamera riprendeva a sorvegliarci. Edward alzò un attimo la testa, sembrava star sorvegliando cn attenzione la scriania posta alla più estrema sinistra della stanza, vicino ad una minuscola finestrella da cui si vedeva la notte buia e stellata.
Sopra al tavolino adocchiato dal ragazzo al mio fianco, vi era un pila abbastanza alta di documenti messi in un ordine quasi maniacale, troppo, troppo perfetto.
Arrivarono gli altri trentasette secondi, e finalmente riuscimmo ad arrivare. Ci nascondemmo in fretta e furia dietro la scrivania, dove non potevamo essere visti.
Vidi Edward prendere in mano un telecomandino dalla sua cintura e puntarlo verso la telecamera più vicina, disattivandola immediatamente.
Mi irratai con lui per quell'azione sconsiderata, ma in fondo non avremmo potuto destare troppi sospetti: c'erano comunque tutte le altre telecamere a sorvegliare la stanza.
Proprio mentre sembrava di essere riusciti a risolvere i problemi più grandi e di essere finalmente a buon punto, sentimmo dei passi pesanti, proprio nel corridoio.
Accidenti! Scambiai con Edward uno sguardo preoccupato, ma lui sembrava piuttosto tranquillo.
Riapartirono i trentasette secondi, così ci alzammo velocissimamente verso la pila di fogli e cominciammo a sfogliare in fretta e furia le pagine.
Inizialmente sembravano solo riviste o quotidiani, ma più si andava avanti si trovava qualcosa di nuovo, documenti più preziosi...pericolosi.
Le fotografie di due ragazze, due delle ragazze scomparse e usate come prostitute.
Quando la prima telecamera riprese a sorvegliarci, ci abbassamo di colpo.
Avevamo entrambi il respiro accellerato mentre aspettavamo il momento per rialzarci.
Finalmente arrivò, ma non appena mi avvicinai ai fogli, Edward fece un qualcosa di davvero inaspettato. Con una mano allontanò la mia, mentre con l'altra mi buttò per terra. Non solo mi aveva fatto male, ma aveva provocato pure un tonfo da non passare inudito!
Lo guardai con gli occhi fuori dalle orbite, incazzata come non mai. Decisi di strisciare verso l'uscita: c'erano stati altri rumori provenienti dal corridoio.
Edward nel frattempo aveva ripreso a controllare i fogli partendo però dall'inizio senza passare agli ultimi come invece avrebbe dovuto fare!!!! Fissava tutto ciò che si ritrovava davanti con occhi sgranati, scartando giornali e passando a degli altri, finché non si bloccò di colpo, dimenticando tutto. Avvicinò la testa verso la pagina che era rimasto a fissare con espressione sconvolta, quasi in trance.
Che cazzo fa?!?!
Distolsi lo sguardo da lui e guardai allarmata la prima telecamera: stava per arrivare a riprenderlo, cazzo! E nel frattempo i rumori si facevano più vicini, più sospetti.
"Cazzo, Edward!", mi ritrovai a sibilare sull'orlo di una crisi isterica.
Era ancora lì che guardava quella fotografia del cazzo senza passare ai documenti che avevo visto! Cosa diavolo aveva visto?!?! Una ricetta interessante? Un articolo riguardante il porno?!?!
Senza più rispondere delle mie azioni, presi dalla mia cintura lo stesso telecomando che Edward aveva usato prima, disattivano anche la telecamera che stava arrivando a riprenderlo.
I passi non cessavano ancora, anzi, erano più frettolosi, e si avvicinavano...
Mi avvicinai di corsa a Edward e lo strattonai giù, togliendogli dalle mani quella pagina che era rimasto a fissare.
La sua espressione era ancora sconvolta, mentre lo buttavo per terra.
Ci spiattellammo contro il pavimento in fretta e furia, e senza nemmeno più badare alle quattro telecamere in funzione, ci dirigemmo verso la porta ed uscimmo di corsa dalla stanza.
Dentro di me ribollivo, di rabbia, furia, irritazione...Edward non l'avrebbe passata liscia, ne ero più che sicura.
I suoi movimenti erano meccanici, come stesse pensando ad altro, tutt'altro.
I passi che invece avevo sentito prima erano vicini, vicinissimi.
Se avesse continuato a fare di testa sua, l'avrebbero scoperto, perciò lo tirai per un braccio, e insieme salimmo le scale come avevamo fatto prima, solo più velocemente.
In quel momento si sentivano anche delle voci, parole biascicate e borbottii minacciosi: non riuscivo a capire cosa stessero dicendo.
Arrivammo in fretta al secondo piano e ci attaccammo alla parete, sempre facendo attenzione alle telecamere.
Eravamo vicinissimi alla camera, la nostra salvezza, ma...
Cazzo, le chiavi ce le aveva lui!
Mi avvicinai frenetica a Edward armeggiando con la sua cintura. In un momento normale mi sarei sentita in imbarazzo nel stare a così stretto contatto con il suo corpo, ma adesso era tutta un'altra storia.
Finalmente trovai le chiavi della camera, l'aprii velocemente e ci spinsi dentro Edward, inerme come una bambola, e mi chiusi la porta alle spalle.
Sospirai un attimo di sollievo ancora con il respiro accellerato per la corsa e per tutto il resto. Accesi la luce, continuando a dare le spalle a Edward. Poi mi sedetti sul letto, evitando ancora gi guardarlo.
Quando fui seduta e quindi sicura di non arrivare ad assalirlo, aprii gli occhi, trucidandolo con lo sguardo.
Era ancora lì, appoggiato alla parete vicino alla porta del bagno, imbambolato e in trance.
"Che. Cazzo. Hai. Fatto?!?!", gli urlai contro alzandomi di colpo dal letto. Non appena avevo visto la sua faccia tutti i miei buoni propositi erano andati a farsi benedire.
Biascicò qualcosa, senza che capissi un tubo.
"Ti rendi conto di che cazzo hai combinato????? A quest'ora potevamo anche aver risolto il caso, se mi avessi lasciato andare piuttosto che spingermi per terra!!! Sei un idiota egocentrico, ecco cosa sei!!!!!"
Nessuna risposta, continuava a guardare il pavimento.
Persi definitivamente quell'insignificante briciolo di pazienza che mi era rimasto.
Mi avvicinai a lui e gli alzai la testa con una mano, facendo scontrare i miei occhi con i suoi.
"Sono proprio curiosa di sapere cosa hai visto, Cullen, perciò, rispondimi"
"M-mia sorella...", balbettò con un filo di voce.
Sospirai, convinta di aver capito male.
"Cosa...no, non è possibile. Tu hai fermato tutto solo perché hai visto tua sorella?!?! Ma lo sai quanto me ne può fregare di lei?!?! Dimmi, lo sai?????? Niente, non me ne frega niente!!!!! Chiamala, tua sorella, forza, prendi il telefono e chiamala, cazzo!!!!", urlai fuori di me.
Per quanto potessi saperne e per quanto me ne potesse fregare, sua sorella poteva anche essere benissimo una fotomodella, per questo doveva averla vista in un giornale.
La sua espressione si indurì. Ero finalmente felice che si fosse svegliato giusto un attimo, nonostante non capissi comunque nulla.
Alzò lentamente la testa, fino a che mi ritrovai a fissare i suoi occhi color smeraldo freddi, immobili come il ghiaccio.
"Mia sorella", sillabò per bene, "è morta. E la foto che io ho visto", si fermò un attimo prima di continuare, "risaliva al periodo in cui nessuno l'ha più vista, dal giorno della sua scoparsa."

 

 


...TAN-TA-DAAAAAAAAAAN!!!!!
ALLURA LE'...CON QUESTO FINALE SICURAMENTE MI SONO ASSICURATA LE MINACCIE DI MORTE DA PARTE DI MOOOOOLTE DI VOI...MA...CHE VI POSSO DIRE...? SONO SADICAAAAAAA!!! MUAHAHAHAHAH! XD
IL CAPITOLO ALL'INIZIO ERA FRIVOLUCCIO COME AL SOLITO, PERò QUESTA GRANDE RIVELAZIONE DA PARTE DI EDWARD CI FARà PENARE PER UN PO'...
FATE LE CONCLUSIONI CHE VOLETE, MA VOGLIO CHIARIRE UNA COSA SIN DA SUBITO: Nè ROSALIE, Nè ALICE SONO LE SORELLE DI EDWARD (INFATTI SONO ANCORA VIVE MA...LASCIAMO STARE...XD) PERCIò PENSATE CIò CHE VI SEMBRA PIù CCCCIUSTO ^^
VE L'AVEVO DETTO IO DI NON AVERE CONCLUSIONI AFFRETTATE SU EDWARD, EH!!!!!!!!
INFONDO LUI è UN BRAVO RAGAZZO...ANCHE SE UN PO' PERVERTITO...XD
E IN QUANTO A JAKE?? CHE PENSATE DI LUI??? OGGI SI è ASSICURATO DEI PUNTI O NO?? (X ME NO, MA IO SONO DI PARTE XD)
E COSA CI FARANNO TUTTE QUESTE TELECAMERE...? IL BACIO DI EDWARD??? SOLO X TOGLIERE UN MICRO CIP O ALTRO????
VOGLIO TUTTE LE RISPOSTE, EH! SARò MOLTO MOLTO ESIGENTE!! XD
NO DAI...DAVVERO, FATEMI SAPERE SE IL CAPITOLO HA FATTO SCHIFO O LA SUFFICIENZA ME LA POSSO PRENDERE =)
GIà CHE CI SONO RINGRAZIO TANTISSIMO LE 30 GIOVINCELLE CHE HANNO MESSO LA MIA STORIA TRA LE SEGUITE (THANK YOU SO MUCH!!! *________*) LE ALTRE 10 CHE L'HANNO MESSA TRA LE PREFERITE (GLASSIE, TESORI MIEEEEEIII!) E LE 3 TRA LE RICORDATE (THANKSSSSSS!!!!!!)
GRAZIE ANCHE A CHI SI LIMITA A LEGGERE SEMPLICEMENTE E MAGARI SORRIDE QUANDO EDWARD BUTTA IN ACQUA BELLA O PARTE RADIO MARIA...GRAZIE!!!!
A PROPOSITO DI RADIO MARIA...NELLA CASA DOVE ABITAVO PRIMA C'ERA SOPRA DI ME UNA NONNETTA CHE L'ASCOLTAVA SEMPRE, PERCIò MI è SEMBRATO GIUSTO METTERLA QUI NELLA FICCI! XD
VI LASCIO ALLE RISPOSTE ALLE RECENSIONI E LA PIANTO UNA BUONA VOLTA DI BLATERARE COME SOLO IO SO FARE! MODESTAMENTE..XD
UN BACIONE A TUTTE QUANTE!!!
RECENSITE NUMEROSE CHE VOGLIO RISPOSTE CONCRETE IO!! XD
ELENA


RISPOSTE ALLE RECENSIONI

Annabella95: Annuccia miaaaaaa!!! Oh, si che me l'hai detto di darmi alle storie divertenti!! XD E io, da brava bimba quale sono, ti ascolto sempre e faccio quel che mi dici! XD
Allura...piaciuto il cappy???? Te l'avevo detto io su msn che era emozionanteeeee!!! Ti giuro, nello scriverlo piangevo senza motivo!!! Ok, ok, svelo il mio segreto: (e non è quello della pubblicità del Kinder, bada bene! XD) stavo ascoltando la musichetta del trailer di Dorian Gray che mi sono scaricata...è una roba stra inquietante se vuoi ascoltarla...con comodo! XD
Mi raccomando, fammi sapere cosa pensi di tutto...finale compreso!!!
Tanti baciuzzi, distributore mioooo!! XD


The Red One:
Io: Pronto?
-Salve, qui è casa dell'Alessia, quella cara bella bimba twilighter...le dice qualcosa?
Io: Aaaaaaaaaah, l'ale, certo!! Mi dica!
- Eeeeeeeeh??? Ah, ok, certo che te lo dico!!! Allora...mi devi...100 € di amplifon perché come avrai notato non ci sento più una mizza, facciamo altri 100 per il parquet della sua adorata cameretta che avevo appena comprato..tutto macchiato di pipì...oh, che disastro! Hai detto qualcosa teppistella?
Io: No, no, la prego, continui, continui...
- Pooooi...la tastiera del computer! Eh, eh, quella l'ha allagata COMPLETAMENTE x colpa tua! Però c'è una cosa che non riesco a capire...che hai fatto x farla diventare cosììì?? COSAAA??? DIMMELO, BRUTTA CRETINA CHE NON SEI ALTRO!!!
Io: Ehi, ehi, ehi, bella signora, si calmi!!!! E' sua figlia che non fa altro che ridere dalla mattina alla sera ù.ù
- Eh, lo so...da quando ha conosciuto una certa Elena di Twilight Italia è sempre peggio...
Io: Oh, si, badi, quella lì è proprio una tipa da evitare, gliel'assicuro!
- Dici??? E' per colpa sua che ti sei ridotta così???
Io: Gliel'assicuro!!!! xD
Ahahahahahaha!!! Scusaaaaaa!!! Rido come una cretina x la piccola conversazione che mi sono inventata, ma davvero la volevo sentire tua madre che mi sgridava perché avevi riso troppo!!! XD
Allura..t'è piaciuto il capitoloooo??? Dai, dai, dai dimmi di siiii!!!
Voglio una bella lunga recensione da te! Non mi deludere altrimenti la mazza di Edward finirà contro la tua testa!!! XD
Un bacio Kolly!!
ciaooo


essebi: Ahahaha! Ciaooo! Sì, anche a me fa morire dal ridere jacob che fa il bimbo viziato!!! XD In effetti lo sarei anche io se avessi tutti quei comodi...ma dato che i miei genitori non hanno mai vinto il superenalotto, no problem! XD
Lo so, Edward è il solito deficiente...ma...ehm...ecco...è...il MIO adorabile deficiente!!!!! XD
E adesso cosa pensi di lui??? Spero che il capitolo non ti abbia deluso!!!!
Un bacione, eli!!

Shaky:Tesoroooooooooo!!!!!
Ti dispiace che ti chiamo così??? Scusa ma dopo i complimenti che mi hai fatto sei diventata una delle mie recensitrici preferite!!! XD
Ci sei data dentro con la recensione, eh?? XD
Mi fa davvero piacere che tu abbia riso tanto, e dato che me lo chiedi così facciamo che per una notte Edwarduccio proverà (e non ti assicuro i risultati XD) a dormire sull'armadio!! XD
Povera la mia Maggie...ma vedrai che infondo saprà resistere a Jacob, e anche vendicarsi alla fine, vedrai!!! ^^
Jacob è un maniaco, questo era stato appurato da quando era comparso la prima volta in Twilight e poi la cosa si è accentuata negli altri perciò era un aspetto che proprio non poteva mancare nella ficci! XD
Oddioooo, vorrei aver visto la tua faccia quando hai letto il risveglio!!!! Ahahaha, mi sa tanto che non era come te lo saresti aspettato, eh?? XD
Ok, abbiamo accordato che voglio la statua A CAVALLO, mi raccomando!! XD Altro che totem, io sono più ambiziosa e merito di più, modestamente! ù.ù
Mmm...dici che possiamo continuare con le soffiate e lo scambio di merce in nero??? XD Cosa te n'è sembrato del finale??? Edwarduccio s'è trasformato in una bambola di pezza? No, dai, adesso siamo seri perché è una cosa brutta...e molto molto misteriosa...perchè comunque...che cavolo ce fa la foto della sorella di Edward (che ancora non sapete chi è) in casa Black???? Ah, bella domanda...!
Spero anche che non mi lancerai pomodori per un solo gg di ritardo!!! In fondo sono stata brava!!!! Veroooo?? XD
Miraccomando fammi sapere del capitolo, eh!!! Un bacioneeeeeeeeee
ele


babyblack: Carissima, sei TU che non mi deludi mai con le tue recensioni!!!!! Sei una recensitrice con i fiocchi!! XD
Oooooooooh, grazie mille dei complimenti!!!!! Spero davvero che anche questo capitolo ti abbia divertito e appassionato!!! Io ci metto sempre il massimo come sempre, ma può capitare che certi capitoli vengano meglio di altri! Soprattutto se li scrive una come me! XD
Allora..che pensi riguardo al finale con Edward???
Nel prossimo capitolo si chiarirà tutto!!! ^^ Rigaurdo all'aspetto focoso di Jacob e i sottoerranei...mmm...ti farò penare un po' prima che riuscirai a capire bene! muahahahahahah! XD
Il risveglio è stato di tuo gradimento??? XD Ahahahah! Bella è ancora con la testa tra le nuvole anche se alla fine s'incavola di brutto!!!! E fa bene, scusa!!! Quello la spinge via di colpo e...trova sua sorella!!!! Tan-ta-taaaaaaan! XD
I pettorali lisci e morbidi di Ed c'erano anche in questo capitolo per la gioia di tutte le pervertituzze come me!!!! XD
Grazie ancora tantissimooo!!
Un bacione, vero!


Vì Cullen: Ciaooooooo!!!!! ^^
Te l'assicuro: qui Jacob è un tantinello più simpatico solo perché sono io a scrivere di lui, altrimenti...XD Ahahah, ma quanti complimenti che mi faccio da sola! XD
Hai ragggggione è molto ambiguo con le sue focosaggini XD
Edward ovviamente è sempre un mito e io lo amooooo!!! (non s'era capito vero??XD) Questo suo bacio con Bella???? Ti è piaciutoooo??? Lo sperooo! *.*
Mi fa piacere che le mie conclusioni ti siano piaciute, ma questa...???? Cosa ne pensi???
Comincia a farti qualche idea, perché nel prossimo si chiarirà tutto per bene!!!!

Kissoni, vì!!

   
 
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