Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: Ezrebet    20/09/2010    1 recensioni
Emma è una ragazza fragile e disturbata. Chi o che cosa riuscirà a scuoterla dalla tristezza in cui è scivolata? Una storia d'amore e di rabbia.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Che cosa vuol dire che non intendi fidanzarti con Emma Altieri?”.

Il tono di James inchiodò il ragazzo alla sedia. Si era aspettato una reazione del genere, ma adesso che aveva suo fratello arrabbiato davanti tutti i suoi preparativi erano andati in fumo. Deglutì, fissandolo. I suoi occhi azzurri viravano al grigio acciaio, in quel momento, e, con le mani appoggiate al bordo della scrivania, si sporgeva verso di lui, minaccioso. Non aveva nemmeno bisogno di alzare la voce per incutere timore. Daniel sentì di avere le mani fradice.

“Ho pronti i contratti per la fusione nel cassetto di questa scrivania ed intendo firmarli con Altieri il giorno del tuo matrimonio con sua figlia” riprese continuando a fissarlo “Sono mesi di lavoro, Daniel. Non intendo buttare tutto all’aria perché tu hai cambiato idea”.

Il ragazzo respirò a fondo, cercando dentro di sé un po’ di coraggio, poi si schiarì la voce e disse “Mi.. mi dispiace, James. Ma non.. non credo che quella del matrimonio sia una buona idea”.

Gli occhi di James si ridussero a due fessure. Daniel non voleva lasciarsi spaventare, tuttavia dovette fare un certo sforzo per non scappare di corsa. Lo guardò prendere un respiro e chiedere “E si può sapere la ragione della tua improvvisa rinuncia?”.

“Beh.. Voglio frequentare l’università, fare un dottorato e sposarmi tra molti anni.. se mai conoscerò qualche ragazza interessante” disse tutto in un fiato “Non siamo nell’ottocento e credo che possiate concludere l’affare anche senza un matrimonio combinato..” azzardò.

James aspettò un momento, poi fece “Non si tratta di un matrimonio combinato. Tu hai conosciuto Emma e ti è sempre piaciuta. Diamine, a nove anni vi siete fidanzati!”.

“Eravamo due bambini..” obiettò lui, ripensando a quella meravigliosa estate di qualche anno prima, trascorsa al mare in Sicilia.

“Si, ma c’è stato un accordo” insisté l’altro “Le nostre famiglie si sarebbero unite, fondendo le due società.. e ora che gli Altieri sono in difficoltà, questo è il momento”.

“Si, ma è roba d’altri tempi, James” scosse la testa, alzandosi in piedi “Sono maggiorenne e sono libero di decidere del mio futuro. E nel mio futuro non c’è un matrimonio a settembre con Emma, per quanto io le voglia bene”.

Dove avesse trovato tutto quel coraggio, Daniel proprio non lo sapeva. Ma tenne testa al fratello, continuando ad obiettare, finché, stanco di quella storia, si voltò dirigendosi a grandi passi verso la porta “Basta così. Me ne vado. E non cercarmi più per parlare di questa faccenda. Per me, il discorso è chiuso”.

Rimasto solo, James Moore rimase a fissare la porta per almeno un minuto, prima di lasciarsi cadere esausto sulla poltrona. Si prese la testa fra le mani, tentando di ritrovare la calma, perché soltanto con un po’ di calma, avrebbe pensato lucidamente ad una via d’uscita.

Costringere Daniel era fuori questione. Non c’era modo di convincerlo a sposarsi se non voleva farlo e in fondo poteva anche capirlo. Aveva vent’anni e voleva studiare.. Sospirò, appoggiandosi allo schienale della sedia imbottita. Chiuse gli occhi, sospirando. Eppure, qualcosa doveva fare.

Il patto fra le famiglie risaliva a molti anni prima. E ora che gli Altieri stavano per fallire, era necessario procedere alla fusione delle due società e al matrimonio, prima che la situazione fosse totalmente compromessa.

Che cosa doveva dire a Filippo Altieri?

La telefonata dall’Italia giunse nel pomeriggio. Era proprio Filippo Altieri che con voce seria gli annunciava che la festa di fidanzamento prevista per la domenica successiva era annullata. Davanti al suo stupore, l’uomo cercò di essere evasivo, ma quando James lo mise alle strette, disse che Emma non stava molto bene e doveva trascorrere un certo periodo di riabilitazione.

“Che cosa le è successo?” chiese lui, ricordando la bimba magra e timida che correva sulla spiaggia insieme a Daniel soltanto pochi anni prima.

“Un piccolo incidente.. ma si è spaventata e così il dottore ha consigliato riposo assoluto” mentì l’uomo sperando di essere creduto.

“E per la fusione prevista per settembre?” lo incalzò, insospettito per quella vaghezza.

“Credo si sarà ripresa, per allora”.

Quando la comunicazione si interruppe, James, sebbene sospettoso, si rese conto di aver appena guadagnato un po’ di tempo per trovare una soluzione.

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Ezrebet