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Autore: sweetnight    20/09/2010    2 recensioni
Un mistero da svelare, una giornalista intraprendente e determinata che dovrà fare i conti con ciò che le fa paura e dovrà fare appello a tutto il suo coraggio, un paesino sperduto tra le montagne inglesi della Cornovaglia e una dolcissima storia d’amore… Ecco gli ingredienti di questa fanfic, dove nulla è come sembra…
Genere: Romantico, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciau!!!!!!!! questo è l'ultimo chappy.... (mi sto asciugando le lacrime) spero che vi piaccia!

grazie ancora a chi mi ha seguito, ha messo la fan tra le presefrite e chi ha commentato. spero lo farete anche per quest'ultimo chappy! un bacio speciale a giova71!

ora vi lascio alla lettura

MEGA KISS

 

Epilogo – Parte Due

Un’Impresa Difficoltosa

 

 

… il bagliore esplose tutto intorno a me, prosciugandomi della mia energia e, inaspettatamente, venni sbalzata fuori dal cerchio, finendo per sbattere contro una delle pareti della stanza…

“Bella! Noooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!”

Il grido disperato di Edward, fu l’ultima cosa che sentii, prima di chiudere definitivamente i miei occhi…

 

POV EDWARD

 

Corsi verso di lei, attraversando la stanza.

Ero terrorizzato e nello stesso tempo non riuscivo a credere che un lampo di luce, saltato fuori da chissà dove e in che modo, avesse quasi ucciso la mia Bella!

Cosa avevamo sbagliato durante il rito? Perché era successo a Bella e non e me?

Non riuscivo a trovare una spiegazione… maledetta magia!

Bella si trovava sdraiata a terra, la sua schiena contro la parete. Mi chinai su di lei e le toccai il volto, chiamandola in attesa che aprisse gli occhi…

“Bella… Bella… apri gli occhi… ti prego rispondimi… Bella…”

Perché non si muoveva? Non rispondeva, maledizione!!! Cominciai a scuoterla piano, senza però ottenere nessun risultato. Controllai le pulsazioni: il suo cuore batteva ancora, ma era molto debole! Se non facevo subito qualcosa, rischiavo di perderla!!! Ma cosa? Stavo impazzendo!

“cosa posso fare? Cosa? Bella non mi lasciare! Ti prego resisti!” gridai disperato

“allora non perdere tempo! prendila in braccio e adagiala su quel tavolo!” disse una voce decisa alle mie spalle…

Mi voltai e lo vidi! Mio padre, Carlisle, mi guardava, il volto illuminato da un dolce sorriso…

“padre! Sei qui! È un miracolo!”

“no Edward! È solo grazie a te e Bella se siamo di nuovo qui!”

“siamo?” chiesi; mio padre annui e si spostò lateralmente per permettermi di vedere. E li vidi! C’erano tutti! La mia famiglia era ritornata e mi sorrideva comprensiva e incoraggiante…

Ero felice di vederli ma, come un fulmine, mi colpì di nuovo la consapevolezza che Bella era in pericolo, rischiando di morire!

“Bella…” mormorai

“avanti, sbrigati Edward! Non abbiamo molto tempo!” esclamò mio padre

Immediatamente presi in braccio Bella e, non appena mio padre tolse il telo da uno dei tavoli laterali, ve l’adagiai sopra.

“ora che facciamo?” domandai a mio padre; lui non rispose, ma poi vidi che lentamente sollevò la testa di Bella e le metteva il ciondolo, ormai completo, del pentalfa…

“cosa fai? Perché le metti al collo quello stupido pendaglio?” chiesi furioso

“non dire così figlio mio! Questo amuleto rappresenta l’unica speranza di rivedere viva la tua Bella” disse in modo accorato

“che vuoi dire? Possiamo salvarla allora in questo modo?” mi era ritornata la speranza

“lo spero Edward, lo spero davvero”

Improvvisamente Carlisle attraversò la stanza e sollevò gli altri teli poggiati sui i tre tavoli rimasti. Sembrava cercasse qualcosa; io lo seguii con lo sguardo, nervoso e in attesa.

“trovato!” esclamò ad un tratto Carlisle, avvicinandosi a noi sventolando un libretto blu e oro.

“cos’è quello?”

“contiene alcune formule, tra cui quella che ci serve ora”

“bene, allora recitala! Fa presto!”

“Edward calmati però! Agitarsi non serve a nulla”

“va bene, va bene, ma sbrighiamoci”

“dunque, questa è una magia un po’ complicata…”

“non sarebbe una novità…” lo interruppi rimediandomi una sua occhiataccia

“e qui dice che per andare davvero a buon fine, si deve avere un forte desiderio di salvare la persona che è in fin di vita ed essere…” mio padre non continuò; sul volto aveva un’espressione molto perplessa

“essere cosa? Continua…” lo incitai per non perdere altro tempo prezioso

“…anche disposti a dare qualcosa in cambio” concluse

“che vorrà dire?”

“non lo so, ma credo che lo scopriremo. Coraggio, Edward spostati, ora comincia il rito” e cosi dicendo mio padre prese a recitare l’ennesima formula magica.

In realtà ne avevo abbastanza di pratiche magiche. La magia poteva aiutarti, ma poteva anche, in un solo istante, distruggere tutto il tuo mondo!

Però se una formulina avrebbe salvato Bella, avrei potuto ripeterla all’infinito e non mi sarei mai stancato.

La voce di Carlisle era sempre più alta e tonante, una luce rossastra avvolse il corpo di Bella. Successivamente il corpo della mia amata cominciò a tremare violentemente, come in preda ad una crisi, e sembrava soffrire terribilmente.

“perché fa così? Che le sta succedendo?” gridai. Mio padre non mi rispose, non poteva interrompersi. Una mano si poggiò sulla mia spalla: mia madre Esme, cercava di confortarmi.

Poco dopo mio padre s’interruppe, il ciondolo al collo di Bella vibrò, il suo corpo s’inarcò per l’ultimo spasmo e ricadde di peso sul tavolo; anche la luce rossastra che l’avvolgeva scomparve. Il rito era finito e Bella era immobile.

Guardai mio padre e lui mi fece segno di avvicinarmi a lei.

Giunto di fianco a Bella, esaminai il suo volto che si mostrava molto pallido, ma bello come sempre. Le toccai le mani e costatai che erano fredde; quando mi accostai al suo petto non sentii alcun rumore.

Il suo cuore non batteva più.

LEI non c’era più.

La mia Bella, l’unica che avessi mai amato, era morta!

Disperato l’abbracciai, non smettendo di gridare il suo nome. Mai dolore fu più forte e lacerante di quello che provai in quel momento!

“figlio mio, calmati ti prego!”

“no, no! Lasciatemi stare! Bella! Lei non c’è più e nessuno può capire!!!”

Allora mi lasciai completamente andare e piansi disperatamente!

“Edward!!! Ma tu stai pingendo!” esclamò Alice

“ma com’è possibile?” chiese mia madre

Sentendo queste parole, alzai il volto dal petto si Bella e mi girai verso la mia famiglia. Tutti mi guardavano sbalorditi e increduli!

Io mi toccai le guance: lacrime! Erano vere lacrime! E non accennavano a fermarsi.

Guardai Bella distesa esanime sul quel tavolo circondata dalle mie braccia… lei non avrebbe mai saputo cosa mi era successo… continuai a piangere e alcune lacrime le bagnarono il volto, il collo e caddero anche sul ciondolo…

Mi chinai per abbracciarla nuovamente.

All’improvviso tra i nostri corpi sentii qualcosa pulsare e vibrare. Sorpreso mi scostai e vidi che il pentalfa vibrava ed era sospeso nell’aria… cosa diavolo succedeva???

Anche i miei familiari osservavano la scena attoniti e increduli!

Ad un certo punto vidi che anche il corpo di Bella si sollevava mentre il pentalfa sprigionò una luce accecante, dopo di chè con un forte rumore, il ciondolo si ruppe in mille piccoli pezzi che volarono in tutte le direzioni nella stanza.

Scomparsa la luce, Bella ricadde sul tavolo e immediatamente io mi chinai su di lei.

Il suo volto era più brillante, ma a parte ciò non era cambiato nulla…

“Bella? Bella…” provai a chiamarla dolcemente…

Nulla. Guardai i miei e loro guardarono me, un’unica domanda inespressa rimaneva in sospeso: dunque cosa è accaduto?

“mmm…” un mormorare flebile mi fece voltare di scatto verso di lei

“Bella?”

I suoi occhi si aprirono di scatto e mi guardarono…

“Bella, mio amore! Sei viva! Oh!!!” esclamai e la strinsi a me

Poi mi alzai e la guardai ancora…

“io non ti avrei mai lasciato Edward!”

“oh, tesoro!!”

“Edward! Ma stai piangendo!” disse Bella sbalordita

“e già! Ha sorpreso anche noi!” aggiunse mio padre

Bella si voltò poi con il mio aiuto si mise a sedere e guardò le persone presenti in quella stanza…

“ti presento la mia famiglia!” le comunicai

“è meraviglioso! Allora ha funzionato! Ce l’abbiamo fatta Edward!”

“sì! Ce l’abbiamo fatta!”

Lei mi abbracciò fortissimo. Dopo di che le presentai a turno tutti i componenti della mia famiglia.

“a nome di tutti Bella, ti ringraziamo dal profondo del cuore per ciò che hai fatto, e perché hai rischiato la tua vita”

“non c’è bisogno di ringraziarmi, l’ho fatto volentieri”

“certo che ancora non sappiamo cosa è successo durante il rito, sembra quasi che le lacrime di Edward di abbiano salvato!” disse Rosalie

“e se fosse davvero così? Infondo, sotto la formula vi era scritto che si doveva avere un forte desiderio di salvare la persona che è in fin di vita ed essere anche disposti a dare qualcosa in cambio” ci ricordò Emmett

“bè per la prima parte ci siamo, ma cosa ha dato allora Edward in cambio?” chiese Jasper

“se Edward può piangere e la pelle di Bella è fredda come la nostra e il suo cuore non batte, può essere che…” cominciò mio padre

“la trasformazione!” esclamò Bella

“come?”

“ma sì! Edward ti ricordi cosa c’era scritto nel libro del pentalfa? A parte il pericolo di morte c’era pure la possibilità che diventassi un ibrido!”

“quindi vuoi dire che…”

“è come se tu mi avessi dato metà della tua natura di vampiro per salvarmi e ora…”

“… siamo metà vampiri e metà umani entrambi?” facevo fatica a crederlo

“esatto!” Bella sembrava entusiasta

“questa potrebbe essere l’unica spiegazione! Sì, deve essere così!” decise mio padre

“ma adesso tu Bella, per colpa mia, sei diversa, sei cambiata…” dissi tristemente

“ma non capisci Edward? In questo modo saremo insieme per sempre, e non ci sarà bisogno di nascondersi più!”

“hai ragione! hai ragione! Insieme per sempre! io e te!” esclamai felice prendendola in braccio, girando in tondo mentre tutti noi ridevamo finalmente spensierati.

 

POV BELLA

 

Passò una settimana dal giorno del rito, e oramai io mi ero integrata a meraviglia nella famiglia di Edward, tanto andavamo d’accordo e ci volevamo bene.

Anche il castello aveva subito dei cambiamenti: tutti noi ci eravamo dati un gran daffare per ripristinare l’antica bellezza del maniero! Il giardino era di nuovo curato, tutte le finestre e i terrazzi erano spalancati, le camere pulite e i teli erano spariti dai mobili. Se prima avevo pensato che fosse un bel castello, ora non c’era aggettivo che potesse rendere giustizia a tanta magnificenza!

Inoltre, Edward era sempre felice e sereno, ed era ancora più bello e affascinante di prima; inutile dire che io e lui stavamo sempre insieme, ci amavamo moltissimo.

La sua famiglia era contenta di vedere Edward così felice.

Alla fine della settimana, però, arrivò il momento dei saluti: io dovevo tornare a Londra, al mio lavoro e alla mia casa, e avevamo deciso che Edward sarebbe partito con me…

“mi raccomando, dovete venire presto a trovarci!” disse Esme

“moooolto presto!!!” dissero i fratelli di Edward in coro

“non vi preoccupate, non mancheremo!”

“adesso però, Bella dobbiamo andare, sennò perderemo la corriera e dobbiamo ancora salutare Beck e Carrie!”

“giusto! Dobbiamo sbrigarci”

Così salutammo e abbracciammo tutti…

Beck e Carrie ci aspettavano all’entrata della pensione per salutarci. Beck era tutto serio, ma in realtà sapevo bene che faceva il duro per non mostrarsi commosso. Lo capii soprattutto quando mi abbracciò calorosamente. Carrie invece non resistette e pianse subito!

“ragazzo attento a te, se non tratti Bella come si deve!” ammonì Beck

“non preoccuparti, lei è la mia principessa!” rispose Edward guardandomi dolcemente! Che voglia di baciarlo! Ma il tempo non ci sarebbe mancato…

Quando salimmo sulla corriera, mi sentii improvvisamente triste: era come se lasciando quel luogo, dicessi addio ad una parte di me…

Edward forse se ne accorse, perché mi strinse la mano e mi sorrise. All’istante mi tranquillizzai: sarei tornata in Cornovaglia molto presto, avrei rivisto il posto dove avevo passato uno dei più bei periodi della mia vita!

 

Quando arrivammo al mio appartamento Edward sembrò adattarsi subito e mi disse che era più che entusiasta all’idea di vivere insieme a me a Londra. E s’integrò subito anche nella mia famiglia, quando lo portai con me a Manchester a trovare i miei.

Fu molto divertente anche quando lo presentai alle mie amiche…

“ragazze, questo è Edward. Edward loro sono Jane e Lizzie”

“molto piacere, Bella mi ha parlato molto di voi” rispose Edward con voce suadente

“invece Bella non ci aveva specificato quanto tu fossi fi… ehm… bello! Sai Jane, che ne dici di fare un salto in Cornovaglia anche noi, sto’ week-end?” propose Lizzie

“sicuro! Sono già in viaggio!” rispose Jane mentre io e Edward ridevamo.

 

Il lunedì successivo il mio articolo andò in stampa e fu pubblicato sul London News, di quel articolo il capo si mostrò particolarmente soddisfatto. In effetti avevo un po’ raccontato la storia, senza ovviamente compromettere me, Edward o la sua famiglia, e molti lettori si complimentarono con me, mandandomi via mail le loro opinioni.

Insomma quel viaggio era stato un successo su tutta la linea e, come nel mio articolo, posso concludere così…

Questa è la fine e il compimento della profezia: un grande amore destinato a vivere per l’eternità e una famiglia ritrovata!

 

  
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