Well, I’ve never prayed
But tonight I'm on my knees
I need to hear some sounds that recognize the pain in me
I let the melody shine, let it cleanse my mind, I feel free now…
But the airways are clean and there's nobody singing to me now
[The verve – Bittersweet symphony]
Chiuse la porta, attento
a non fare rumore. Nei suoi movimenti si intravedeva sempre una nobile
eleganza, ma la schiena era curva, il volto pallido, i vestiti laceri
dopo l’ennesimo estenuante allenamento notturno. La
stanchezza che celava agli occhi estranei ora si manifestava in tutta
la sua pesantezza, riuscendo a intaccare la sua figura.
« Sei tornato tardi, nii-san. »
Itachi si bloccò, raddrizzando le spalle, controllando l’espressione. Si voltò dopo qualche attimo, rivolgendosi al fratello freddamente.
« Dovresti essere a letto, Sasuke. »
Si diresse verso la cucina, lasciando il ragazzo a fissarlo per un attimo, in pensiero, e poi seguirlo.
La casa era silenziosa, quasi tetra ; persino la cucina, di solito calda e accogliente, ora, nella penombra, riempita solo della taciturna presenza di Itachi, appariva fredda.
Sasuke guardava il fratello, e vedeva le spalle forzatamente diritte, le occhiaie più marcate, gli occhi spenti, la bocca rigidamente chiusa in una linea sottile, in una maschera che celava l’umanità – la sofferenza - che anche a lui era propria.
« Ti ho lasciato un po’del dolce che ha fatto la mamma. Se lo scaldi è più buono. »
Itachi tentò un sorriso, ringraziandolo implicitamente. Sasuke lo guardava con aria preoccupata, e nel suo sguardo il ninja intravedeva ormai un’attenzione più matura. Si accigliò : suo fratello aveva ancora un corpo esile e infantile, ma non poteva più considerarlo un bambino ingenuo, estraneo al suo mondo. Sapeva già combattere bene, presto sarebbe stato pronto ad uccidere.
Il suo fratellino, un ninja.
Addentò la torta, gustandone il sapore.
« Itachi ? »
Il ragazzo sollevò lo sguardo, in attesa. Sasuke si tormentava le mani, evidentemente a disagio, gli occhi fissi su una crepa del tavolo. Parlare ad Itachi in certi modi era alquanto difficile.
« Va tutto… bene ? »
Itachi rimase in silenzio, incapace di esternare il turbine di emozioni che lo tormentava. Tuttavia, tra tutto il dolore che provava, sentì calore. Improvvisamente desiderò prendere in braccio Sasuke, come faceva quando il fratellino era un neonato, cullarlo, cantargli che andava tutto bene, che tutto andava bene.
Sorrise, un sorriso dolceamaro.
Gli passò a fianco, facendo per uscire. Un colpo sulla fronte, neanche troppo delicato.
Sasuke protestò, mugugnando e strofinandosi la parte colpita.
Itachi si bloccò sulla porta, di spalle.
« Ora va tutto bene, Sasuke. Sto bene. »
Sorrideva, ma questo Sasuke non poteva vederlo.
E il fratellino rimase ad aspettare una risposta vera, che mai sarebbe arrivata.
E Itachi tenne per sé tutta la pesantezza che gli incurvava le spalle. Una cosa aveva deciso: Sasuke sarebbe diventato un ninja. Avrebbe avuto tanti anni ancora da vivere, avrebbe goduto, almeno per un po', di una pace che duramente era stata mantenuta.
A costo di sacrifici.
Ma, al pensiero, Itachi sorrideva.
******************
Sakuchan: davvero ti è piaciuta l'ultima? XD Giuro, la stavo per cancellare, non mi piaceva dall'inizio e, a dire il vero, la mancanza di recensioni pensavo confermasse che faceva proprio schifo, ma che per creanza e cristiana pietà nessuno avesse intenzione di scivermelo. XDXD Comunque, se piace, la lascio.
Grazie davvero. Grazie, grazie, grazie.
Mi dispiace per il tuo brutto inizio scuola. ^^ Io devo ancora ingranare del tutto, ma me la sto cavando. Hanno unito la mia classe con l'altra quarta del classico, ora dobbiamo cercare di convivere civilmente o, almeno, sforzarci. ^^'' Il fatto è che c'è sempre stata una certa rivalità, ecco. Comunque, io sopravvivo. Gli altri si arrangino.
Tornando a noi... Non credo si possa proprio definire felice 'sta cosa, però, insomma... *fa gli occhioni dolci, chiedendo implicitamente perdono* XD
Bon, me ne vado. Adesso che è iniziata scuola, i miei rompono a dismisura se vedono che di sera scrivo non per fare compiti. -.-'
Alla prossima, gente! E grazie a chi ha letto, messo tra le preferite e le seguite!
Cory ^^
« Sei tornato tardi, nii-san. »
Itachi si bloccò, raddrizzando le spalle, controllando l’espressione. Si voltò dopo qualche attimo, rivolgendosi al fratello freddamente.
« Dovresti essere a letto, Sasuke. »
Si diresse verso la cucina, lasciando il ragazzo a fissarlo per un attimo, in pensiero, e poi seguirlo.
La casa era silenziosa, quasi tetra ; persino la cucina, di solito calda e accogliente, ora, nella penombra, riempita solo della taciturna presenza di Itachi, appariva fredda.
Sasuke guardava il fratello, e vedeva le spalle forzatamente diritte, le occhiaie più marcate, gli occhi spenti, la bocca rigidamente chiusa in una linea sottile, in una maschera che celava l’umanità – la sofferenza - che anche a lui era propria.
« Ti ho lasciato un po’del dolce che ha fatto la mamma. Se lo scaldi è più buono. »
Itachi tentò un sorriso, ringraziandolo implicitamente. Sasuke lo guardava con aria preoccupata, e nel suo sguardo il ninja intravedeva ormai un’attenzione più matura. Si accigliò : suo fratello aveva ancora un corpo esile e infantile, ma non poteva più considerarlo un bambino ingenuo, estraneo al suo mondo. Sapeva già combattere bene, presto sarebbe stato pronto ad uccidere.
Il suo fratellino, un ninja.
Addentò la torta, gustandone il sapore.
« Itachi ? »
Il ragazzo sollevò lo sguardo, in attesa. Sasuke si tormentava le mani, evidentemente a disagio, gli occhi fissi su una crepa del tavolo. Parlare ad Itachi in certi modi era alquanto difficile.
« Va tutto… bene ? »
Itachi rimase in silenzio, incapace di esternare il turbine di emozioni che lo tormentava. Tuttavia, tra tutto il dolore che provava, sentì calore. Improvvisamente desiderò prendere in braccio Sasuke, come faceva quando il fratellino era un neonato, cullarlo, cantargli che andava tutto bene, che tutto andava bene.
Sorrise, un sorriso dolceamaro.
Gli passò a fianco, facendo per uscire. Un colpo sulla fronte, neanche troppo delicato.
Sasuke protestò, mugugnando e strofinandosi la parte colpita.
Itachi si bloccò sulla porta, di spalle.
« Ora va tutto bene, Sasuke. Sto bene. »
Sorrideva, ma questo Sasuke non poteva vederlo.
E il fratellino rimase ad aspettare una risposta vera, che mai sarebbe arrivata.
E Itachi tenne per sé tutta la pesantezza che gli incurvava le spalle. Una cosa aveva deciso: Sasuke sarebbe diventato un ninja. Avrebbe avuto tanti anni ancora da vivere, avrebbe goduto, almeno per un po', di una pace che duramente era stata mantenuta.
A costo di sacrifici.
Ma, al pensiero, Itachi sorrideva.
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Sakuchan: davvero ti è piaciuta l'ultima? XD Giuro, la stavo per cancellare, non mi piaceva dall'inizio e, a dire il vero, la mancanza di recensioni pensavo confermasse che faceva proprio schifo, ma che per creanza e cristiana pietà nessuno avesse intenzione di scivermelo. XDXD Comunque, se piace, la lascio.
Grazie davvero. Grazie, grazie, grazie.
Mi dispiace per il tuo brutto inizio scuola. ^^ Io devo ancora ingranare del tutto, ma me la sto cavando. Hanno unito la mia classe con l'altra quarta del classico, ora dobbiamo cercare di convivere civilmente o, almeno, sforzarci. ^^'' Il fatto è che c'è sempre stata una certa rivalità, ecco. Comunque, io sopravvivo. Gli altri si arrangino.
Tornando a noi... Non credo si possa proprio definire felice 'sta cosa, però, insomma... *fa gli occhioni dolci, chiedendo implicitamente perdono* XD
Bon, me ne vado. Adesso che è iniziata scuola, i miei rompono a dismisura se vedono che di sera scrivo non per fare compiti. -.-'
Alla prossima, gente! E grazie a chi ha letto, messo tra le preferite e le seguite!
Cory ^^