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Autore: suspiriaSW    21/09/2010    2 recensioni
Athenodora è una giovane donna che vive nel magico mondo della Venezia del Quindicesimo secolo... un incontro segnerà la sua vita in eterno...
Una fan fiction su di un personaggio della saga di Twilight, Athenodora del clan dei Volturi, che in queste pagine rivendica spazio e attenzione
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Carlisle Cullen, Volturi | Coppie: Bella/Edward, Jacob/Renesmee
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Precedente alla saga
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Capitolo 22

Il grande giorno era arrivato, la famiglia Cullen era in fibrillazione.

Renesmee, che dimostrava effettivamente diciotto anni, si sposava.

Ma stava per sposare un mutaforma, Jacob Black, amico d’infanzia di Bella e per molto tempo rivale in amore di suo padre Edward.

Jacob aveva avuto l’imprinting su di lei ed improvvisamente quella che all’epoca era solo una bambina era diventata la sua unica ragione di vita e il centro effettivo della sua intera esistenza. L’aveva aspettata, restandole accanto, per anni, fino all’arrivo alla maturità

E allora si era dichiarato, ricevendo in cambio l’amore e l’affetto della donna della sua vita.

 

“Alice! Sembro una bomboniera! Io voglio sposarmi in jeans e maglietta!” Renesmee guardava il suo riflesso nel grande specchio di quella che per anni era stata la sua stanza. Era raggiante, nel prezioso abito bianco decorato con perle che le avevano regalato Esme e Carlisle. I grandi occhi color nocciola le brillavano in viso. Era soddisfatta dei preparativi del matrimonio, ma proprio non amava tutte le decorazioni e i fiocchetti che la zia le aveva preparato. Abito compreso.

Bella era in disparte, la guardava orgogliosa.

“Ti ho già detto che non puoi sposarti casual, è un’occasione importante! Mi ricordi troppo tua madre in questo momento, se solo avesse potuto sarebbe scappata a sposarsi a Las Vegas!”

“Ecco, che idea! Potevo pensarci prima!”
“Ma non scherzare! E poi come facevo io a divertirmi torturandoti con questi abiti eleganti?!”
“Sei terribile!”
“Lo so!” Alice fece l’occhiolino a Bella e ad Esme, che nel frattempo era arrivata portando il bouquet di rose bianche che avrebbe portato la sposa all’altare.

“Sono arrivati tutti, dobbiamo andare!”

“Ci sono anche nonno Charlie e Renée?”
“Sì, ci sono anche loro. Sono sotto shock, ma ci sono. Hanno già parlato con i tuoi genitori, non saranno così sorpresi dal vederti apparentemente della loro stessa età!”

“Deve essere così difficile per loro capire … spero vada tutto bene, che non succeda niente di brutto!”

“Cerca di stare calma. Oggi sarà una giornata difficile” Edward sorprese le vampire presenti, comparendo improvvisamente sulla soglia della stanza. Si avvicinò alla figlia e con grande affetto le baciò la fronte. “Meglio se andiamo, potrei sempre decidere di non darti in sposa a quel cane!”

“Papà non parlare così! Voi siete amici ora! I mutaforma mi hanno accettata, hanno accettato che io andassi a vivere nella riserva perché non sono al 100% come te”

“Lo so… scusa cara, ma a volte il suo odore mi dà ancora fastidio”

“Andate però, vi stanno aspettando” Esme spinse padre e figlia fuori, verso la cerimonia

 

La sala del ricevimento era gremita all’inverosimile. Nei primi posti,  alla destra del sacerdote, sedevano Bella con accanto Esme e tutti i Cullen, mente dall’altro lato Billy Black e le sorelle di Jacob trattenevano già a stento l’emozione.

Ai Black i Cullen non erano mai piaciuti, ma di fonte all’imprinting avevano frenato qualsiasi sentimento negativo verso Renesmee. Nel branco l’oggetto dell’imprinting di un lupo diventa intoccabile, non può essere per nulla al mondo fatto soffrire. Si erano rassegnati nel vedere il loro figlio e fratello con una mezza vampira, e da parte sua, Renesmee cercava, almeno in loro presenza, di limitarsi alla dieta umana, dando anche soddisfazione alle doti di cuoche delle sorelle del suo futuro marito, tornate apposta a Forks per l’evento.

Athenodora sedeva in seconda fila, a distanza dai mutaforma, tra le amiche del liceo di Renesmee. Con un abito azzurro chiaro e i capelli sciolti, sembrava una donna sulla trentina.

…notava però sguardi pesanti da parte dei mutaforma… avrebbe tanto voluto spiegare loro il nuovo corso in atto a Volterra, ma non voleva rovinare la cerimonia con questioni diplomatiche tra vampiri e licantropi…

 

Renesmee entrò, tenendo al braccio il padre. Un velo bianco le copriva il viso.

Jacob, che era a sua volta stato convinto dal padre ad indossare un completo adatto all’occasione, restava immobile, quasi imbambolato, perso nel viso angelico della sposa.

 

“Vuoi tu, Jacob Black, prendere la qui presente Renesmee Carlie Cullen come tua legittima sposa?”
“Sì, lo voglio!” la voce di Jacob non era mai stata tanto flebile, piena di emozione

“E voi, tu Renesmee Carlie Cullen, prendere il qui presente Jacob Black come tuo legittimo sposo?”

“Sì, lo voglio!”

Allo scambio degli anelli, Bella si voltò verso Athenodora “Vorrei avere ancora delle lacrime per piangerle in questo momento!”

 

Alla cerimonia seguì, come tradizione americana, un banchetto.

Gli invitati cercarono di convincere gli sposi a fare un breve discorso. Renesmee prese la parola, alzando un calice di vino bianco

“Ringrazio tutti i presenti, i miei genitori, le mie zie e zii, cognate e la delegazione che è venuta in forze da La Push” tutti iniziarono a ridere “Lo so che per nessuno di voi è facile essere qui oggi”
Jacob le prese la mano, per darle coraggio “Noi siamo una coppia un po’ strana, ma ci amiamo, e questa è la cosa più importante. Mi dispiace lasciare casa mia, la casetta dove sono cresciuta, per trasferirmi a La Push, ma potrò tornare ogni volta che vorrò a trovare la mia famiglia qui a Forks!”

Jacob intrecciò il suo bicchiere con quello della moglie per il brindisi

 

Nell’atmosfera di festa, sempre nel rispetto della tradizione, Renesmee chiamò a raccolta le ragazze nubili presenti, principalmente le amiche, con l’eccezione di Athenodora, per il lancio del bouquet.

“Ecco, adesso lo tiro! Siete pronte?”

….e il piccolo e delicato bouquet di rose bianche cadde in mano ad Athenodora, che nemmeno stava cercando di afferrarlo. Restò un attimo stupita, guardandosi attorno

 

“Prendere il bouquet di una sposa è un segno di buon auspicio, cara! Presto ti sposerai!” disse Renée, che aveva visto la scena da lontano

“Sì, può essere” Athenodora si mise a sorridere all’augurio della madre di Bella

“No, sarà così!” Alice strattonò Athenodora da Renée, e a bassa voce continuò

“Io l’ho visto!”

FINE

Alla conclusione di questa ff volevo ringraziare tutte le lettrici che mi hanno seguita. Un Grazie di cuore! <3

  
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