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Autore: mercutia    13/12/2003    1 recensioni
L'approdo su un'isola dagli strani poteri causa effetti "particolari" sulla ciurma di Rufy, risvegliando in loro sentimenti sepolti. Zoro e Nami in particolare vengono a trovarsi in una situazione difficile da equilibrare, sia per loro stessi che nei confronti dei loro compagni, di Sanji soprattutto.
Presi dalle difficoltà di un'attrazione forte quanto complicata, i ragazzi e i loro compagni si trovano prima intrappolati da una persona di cui si erano fidati, poi invischiati in un'avventura pericolosa per riavere la Going Merry e salvare un regno da un malvagio usurpatore.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Un po' tutti | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’isola Kirishi

Finalmente finirono di mangiare. Rufy aveva spazzolato via tutto, non rimaneva più nemmeno una briciola e ora rotolava letteralmente intorno ai suoi compagni soddisfatto dell’abbuffata. Nami aspettava che il capo tribù iniziasse il racconto della vera storia dell’isola, ma prima lui volle sapere alcune cose su di loro e sul mondo civilizzato.
“Sono anni che non parliamo con forestieri. Quello che succede oltre l’oceano ci è del tutto ignoto. In che anno siamo?”
La domanda lasciò perplessi i pirati… come in che anno siamo? Il vecchio spiegò loro che sull’isola non esisteva un tempo oggettivo, la cosa che più si avvicinava alla classica concezione di tempo era il cosiddetto ciclo vitale degli esseri viventi dell’isola.
“Qui ogni cosa è soggettiva e ruota intorno a noi, alla nostra vita, ma poi vi spiegherò meglio, ora parlatemi di quello che succede nel vostro mondo”
Fu Nami a prendere la parola e raccontare al vecchio tutto quello che voleva sapere, le loro avventure, i popoli che avevano incontrato durante la rotta, tutto…
Poi il vecchio chiuse gli occhi, prese un lungo respiro e iniziò la sua narrazione
“L’isola Kirishi è un’isola sacra, un Eden terreno in cui vigono leggi completamente diverse da quelle naturali per il resto del mondo. Ogni essere vivente dell’isola, da questo filo d’erba a me stesso, fa parte di un tutt’uno con la natura dell’isola. Come un mondo a parte, incastonato nell’oceano fuori da ogni rotta. Qui tutto è predestinato, tutto è calcolato, ogni cosa ha il suo posto, il suo scopo, il suo tempo: gli alberi hanno un numero preciso, le piante anche, gli animali pure, per ogni razza e persino gli esseri umani: erano 50 femmine, 50 maschi e un anziano. Tutto perfetto. Non esiste la morte come la intendete voi, non esiste il tempo come lo intendete voi”
I pirati erano attentissimi e increduli, che storia era mai quella?
“Poi, quasi due secoli fa, per il vostro modo di vedere il tempo, un uomo che si faceva chiamare Tora attraccò con la sua nave e appena si accorse che qui il tempo non passava pensò di fare di questo sacro potere dell’isola un uso improprio. Iniziò a navigare per i mari saccheggiando e portando qui le sue refurtive per poi venirci a vivere alterando così l’esistenza pacifica e tranquilla di questo mondo perfetto. Insegnò agli abitanti dell’isola usi e costumi del suo mondo, portò loro le armi facendo conoscere loro la violenza e, cosa ancora peggiore, riempiendo l’isola di tesori, attirò l’attenzione e su di essa nacquero le più svariate leggende. Ben presto Kirishi fu individuata e presa d’assalto da uomini che davano la caccia a Tora o ai tesori che aveva portato qui. Spinti da Tora, gli abitanti difesero l’isola lottando… per la prima volta. La morte giunse inesorabile sconvolgendo l’equilibrio naturale. Da allora a nord dell’isola vi è un deserto in cui non potrà mai più tornare la vita, gli abitanti dell’isola ora sono 27 maschi e 32 femmine e così forse sarà per sempre”
I pirati a quel punto avevano mille domande, ma il vecchio non lasciò loro il tempo di formularle e riprese
“Lo so che vi sembra tutto strano e incomprensibile, ma lasciatemi spiegare i cicli vitali. Ogni abitante dell’isola nasce, cresce normalmente fino alla maturità fisica e così resta aspettando che ci sia per lui un ruolo nel mondo degli adulti, dopo di che entra nella Caverna del Trapasso dalla quale esce adulto quando il sole sarà sorto tre volte. Vive finchè lo desidera, finchè può dedicare la sua vita all’amore, alla sua famiglia e alla comunità, dopo di che sceglie di tornare alla Caverna del Trapasso e rinascerà nel ventre di sua madre dopo che il sole sarà sorto tre volte e il ciclo si ripeterà. Una cosa simile accade a tutte le piante e a tutti gli animali”
I pirati erano sbalorditi… non sapevano che pensare e rimasero lì inebetiti ad aspettare che il vecchio continuasse. Chiamò attorno se i bambini
“Non abbiamo età, ma solo generazioni, questi sono i bambini, rimasti ora solo 9, poi ci sono gli adulti” i pirati osservarono gli uomini e le donne intorno a loro che effettivamente sembravano avere tutti più o meno la stessa età  “e poi ci sono io, l’anziano, il padre della comunità” lasciò loro un momento per riflettere “Ora capite perché il numero degli abitanti dell’isola non può aumentare?”
“Oooooooooohhhhhhhhhh” esclamarono stupitissimi Rufy e Usop.
“Non ci ha ancora spiegato cos’è il Wet Fire” disse Nami
“Quando ci fu il massacro degli abitanti di Kirishi, il vecchio saggio della comunità, prima di morire colpito da un’arma da fuoco formulò un incantesimo per impedire che cose del genere si ripetessero in futuro. Creò così il Wet Fire, un prodigio magico che altera le menti di chi arriva su Kirishi.”
I pirati sgranarono gli occhi sentendo quelle parole.
“Le persone dall’animo impuro per opera dell’incantesimo vivono su quest’isola i loro incubi peggiori. Non potendo resistere a lungo fuggono senza recare danni se non a se stessi: alcuni sono impazziti, altri sono stati come maledetti e divenuti vittime delle loro stesse malefatte per il resto della vita” ci fu un attimo di silenzio “Sono stato io l’unico a mettere piede sull’isola e superare il Wet Fire, fino ad oggi”
Gli occhi di Nami si illuminarono
“Naoko”
Il vecchio sbarrò gli occhi
“Come conosci il mio nome?”
“Il padre di Nagaishi?” urlò Rufy alzandosi in piedi incredulo
“Ma Nagaishi sembra più vecchio di te!”
Tutti puntarono gli occhi su Nami che cominciava a mettere a posto i tasselli della storia: Naoko aveva passato la sua vita sulle tracce del Wet Fire, nonostante tutti gli dicessero che si trattava solo di un’antica leggenda. Quando trovò Kirishi abbandonò dall’altra parte dell’oceano la donna che lo amava e che aspettava suo figlio, Nagaishi. Ma Naoko non ne sapeva niente, aveva vissuto la sua vita in giro per il mondo senza legarsi a niente e nessuno, con l’unico scopo di trovare quell’isola e quando la trovò vi si stabilì, imparò la lingua degli abitanti dai quali ne apprese la storia, si inserì nella loro comunità fino ad essere da loro accettato non solo come membro, ma addirittura come saggio e da allora non se n’era più andato. Erano passati 83 anni.
“Nagaishi ti ha cercato per una vita, voleva sapere chi eri: sua madre gli ha parlato di te come di un eroe, un sognatore, ma per la paura di perdere anche lui gli ha insegnato fin da piccolo a temere l’acqua e così non è mai riuscito ad imbarcarsi su una nave per venire a cercarti” disse Rufy che finalmente aveva capito
“Se solo sapesse che sei ancora vivo!”
“Vivo sì, ma solo su quest’isola. Ho 125 anni, se abbandonassi l’isola morirei”
Il vecchio chiuse gli occhi riflettendo, passò un attimo di silenzio
“Un figlio… io ho un figlio. Povera Yuki, devo averla fatta soffrire molto”
L’uomo sembrava sinceramente afflitto.
“Porteremo qui Nagaishi!” urlò Rufy
“Rufy, non dire stupidaggini! Se non è riuscito a mettere piede su una nave finora, non ce la farà neanche adesso, alla sua età” disse Sanji
“Ti dico che lo porterò qui. Via ragazzi, si salpa!”
“Aspetta Rufy” disse subito Naoko
“Potrebbe non superare il Wet Fire. So che non è stato semplice neanche per voi. Anche alle persone dall’animo puro succede qualcosa: l’incantesimo può fare provare paure insensate” dicendo questo guardò Usop
“Svelare sentimenti che non si vogliono provare” Nami e Zoro rimasero di sasso, ma cercarono di mantenere la calma affinchè gli altri non si accorgessero di nulla
“Mostrare mete irraggiungibili” Sanji guardò Nami ricordando di come l’aveva inseguita
“Molti in questi anni non hanno sopportato neanche questo e se ne sono andati prima che l’incantesimo si sciogliesse”
“A voi poi è successa una cosa strana: il Wet Fire colpisce individualmente, perciò avreste dovuto disperdervi tutti e invece so che Usop e Rufy sono rimasti insieme. Normalmente questo succede solo quando l’incantesimo trova nel cuore delle persone qualcosa che vada per forza convissuto e condiviso con altri” e sorridendo guardò Nami e Zoro che si sentirono sotto inquisizione, soprattutto quando si voltò a guardarli anche Sanji sospettoso.
Ma Nami per mascherare l’imbarazzo e fingere che quelle parole non la toccassero minimamente sfoderò a  Sanji un sorriso a 64 denti, abbastanza convincente da distoglierlo da ogni dubbio. Poi per sviare il discorso disse a Naoko
“Non ci ha ancora detto perché sulle cartine l’isola Kirishi non è segnalata, eppure dovrebbe essere ben famosa!”

TO BE CONTINUED…

   
 
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