Partenza
Minato
era corso nell’ufficio, dal padre, dopo aver ricevuto la
notizia del viaggio
con Kakashi-sensei ed era contentissimo sia di avere la
“sua” Izumi-chan in
casa sia di partire, di conoscere nuovi posti e imparare nuove
tecniche, Naruto
si ricorderà per sempre le parole che il figlio aveva urlato
quella mattina.
“Papà,
sei il più grande Hokage che il villaggio abbia mai avuto,
ma…”
“Ma?”
domandò curioso Naruto.
“Io
diventerò più forte di te, anzi devo diventare
più forte di te, devo continuare
la tradizione di famiglia!” disse ironico Minato.
“Figliolo
ti ci vorrà tanto, ma tanto lavoro per superarmi, e poi sei
scarsino per l’età
che hai!” disse con un sorrisetto Naruto, per stuzzicare un
po’il figlio.
“Eddaiiiiiiiiiiiiiiii!!
Non prendermi in giro!!!! E visto che partirò oggi venite tu
e mamma alle porte
del villaggio, per vederci l’ultima volta prima di
partire” disse, quest’ultima
frase Minato, un po’con gli occhi lucidi.
“Senti
qui, ho aggiunto un elemento alla tua squadra” disse Naruto
per far passare la
tristezza al figlio.
“Chi?Chi?Chi?”
Incuriosito Minato, che come previsto aveva perso quel po’di
tristezza che lo
attanagliava.
“Nami
Hyuuga!!!” disse,col pollice alzato,Naruto.
“No!
Ti prego non dirmi che è vero! Papi, dovrebbe essere
positivo l’aggiunta di
Nami, ma è una strega pazzoide quella!!!”
“Non
offenderla Minato! Almeno non in presenza di Neji!” disse
Naruto indicando un
punto alle sue spalle.
“S-Sensei?!”
disse Minato girando la testa, e vedendolo alle sue spalle.
“Chi
sarebbe la strega pazzoide?” domandò Neji con
occhi come due fessure.
“Ehm…Nessuno
Sensei!” disse Minato mentre un brivido percorreva lungo la
sua schiena.
“Papi
ricordati di quello che ti ho detto!!!” urlò
mentre andava a preparare le
ultime cose e scappava dalla situazione imbarazzante. E rimasero solo
Neji e
Naruto.
“Mando
mia figlia con il gruppo di Kakashi solo perché voglio che
diventi più forte, e
se torna anche con un graffietto giuro che ti ammazzo”
tuonò Neji.
“Si
certo, come se potessi riuscirci – lo sfidò Naruto
– comunque non preoccuparti,
c’è Kakashi con loro” lo
rassicurò poi Naruto.
“E
va bene ci vediamo alle porte del villaggio per salutarli, visto che
dovrò
salutare anche io mia figlia” e dopodiché se ne
andò.
“AH!
Speriamo solo che diventino più forti!”
pensò Naruto.
Intanto,
in una casa del villaggio, un bambino saltava da una parte
all’altra, ebbro di
felicità.
“Io
parto, Io parto, Io parto, e diventerò fortissimo e
supererò anche te Papà!”
urlò indicando un uomo di fronte a lui.
“Ne
hai di strada da fare, comunque non penso proprio, però se
ti impegni puoi
diventare un grande ninja, e poi quando cavolo hai attivato lo
sharingan? Non
me l’hai mai fatto vedere!” disse Sasuke, un
po’offeso.
“Pà!
Era una sorpresa!” disse sorridente Itachi.
“Fatti
allenare per bene da Kakashi! E quando tornerai ti aiuterò
col tuo sharingan!”
disse Sasuke, fiero di suo figlio.
“Grazie
papàààà!!! Io
però ora devo andare! Ci vediamo alle porte del villaggio,
mi
raccomando!!!” disse Itachi mentre lo stava abbracciando, poi
scappò perché
doveva andare all’appuntamento col maestro prima di andare
alle porte del
villaggio per l’ultimo saluto.
Arrivarono
tutti e tre i membri del team 5 alle porte di villa Hyuuga.
“Ragazzi,
c’è un piccolo problema!”
esordì Kakashi.
“Fammi
indovinare sensei, la strega non vuole venire!” disse Itachi.
“CHI
E’
“Se
non vuoi venire, significa che sei debole e non sei alla nostra
altezza, e
quindi hai paura!” disse Itachi con un sorrisetto furbo,
sapeva che era troppo
orgogliosa per rifiutare.
“Se
la metti così verrò e ti farò vedere
cosa so fare! Tzè! Uchiha dei miei stivali!”
urlò Nami ormai tutta rossa per colpa della rabbia.
“Ok
Ragazzi allora andiamo!” disse con tutta
tranquillità Kakashi come se non fosse
successo nulla, intanto Minato e Izumi erano stupiti dalle urla e dalla
semplicità del maestro.
Il
team 5 più Nami, pronti per partire, si avviarono verso le
porte del villaggio
dove li aspettavano i loro genitori.
Alle
porte del villaggio c’erano già due figure.
“Naruto
credi che Minato se la sappia cavare da solo? Non è che
può farsi male oppure
nel peggiore dei casi morire? Se muore lo sai poi che ti succede vero
baka?!”
disse Sakura in preda ad una crisi isterica, provocando un brivido
dietro alla
schiena a Naruto.
“Non
ti preoccupare! C’è Kakashi con loro e poi Minato
è forte, in più gli hai
insegnato pure un po’ di arte medica, se riuscirà
a diventare un grande ninja e
in più un grande medic-ninja sarà
fortissimo!” la rassicurò Naruto anche per
evitare che la moglie lo picchi.
Mentre
litigavano, o per meglio dire mentre Sakura urlava e Naruto la calmava,
arrivarono altre due figure.
“Dobe!
Sei l’Hokage non puoi farti sottomettere da una
donna!” disse Sasuke,
provocando uno dei suoi errori più grandi, perché
la figura che c’era affianco
a lui, si cosparse di aura nera come anche Sakura.
“Teme!
Che cavolo hai detto, ora moriremo!”
“EH?
Ma che cavolo dic-” si fermò girandosi a vedere
sua moglie e l’amica.
“CHE
COSA HAI DETTO?! VIENI QUI CHE VI AMMAZZIAMO!!!” urlarono
super-arrabbiate.
“Ma
cosa diamine centro io?” si domandò Naruto
correndo insieme a Sasuke.
“Vedi
è sempre colpa tua Teme!” rimproverò
Sasuke, Naruto.
Dopo
un po’ arrivò anche Neji, che appena arrivo vide
due uomini pieni di lividi e
bernoccoli.
“Vedo
che vi divertite tanto “illustre” Hokage e
“grandissimo” capo della polizia di
Konoha” disse ironico Neji.
“Ah-Ah-Ah
Non fai ridere!” dissero in coro Naruto e Sasuke.
Intanto
arrivarono anche i 5 ninja che dovevano partire.
“Ragazzi,
c’è qualcuno che vi vuole salutare!”
disse Kakashi, ormai seccato da continue
interruzioni del viaggio.
Le
mamme saltarono sui loro figli abbracciandoli e dicendo tutto quello
che le
madri dicono prima di un viaggio tipo “Lavati i denti,
sempre!” oppure “Hai
portato tutto?” ecc. ecc.
Invece
i padri si limitavano a guardarli, e a far capire che loro erano fieri
di loro
e che potevano partire, e che dovevano tornare più forti di
prima, ma prima di
partire Naruto voleva dire.
“Mi
raccomando ragazzi!Tornate più forti, molto più
forti di adesso, perché per il
pericolo che incombe, anche se io sono il più forte di tutti
i ninja – intanto
tutti gli adulti lo guardavano storto – non basto solo io
quindi, dovete
diventare più forti per proteggere il villaggio, e ora
andate!”
E
i piccoli ninja più il maestro, partirono per una nuova
avventura, per
allenarsi e per tornare ancora più forti.
“Siiiiiiiiiiiiiiiiiiii
parteeeeeeeeeeeeeeeee!!!” urlò Minato spiccando un
balzo.
“Ah
ragazzi, un pericolo molto molto pericolo so incombe su di voi, mi
raccomando
impegnatevi al massimo!” pensò Naruto mentre tutti
tornavano a casa…
Silverwood:
Mi fa
piacere che segui costantemente la storia, mi auguro che seguirai anche
la
seconda parte… ^^
Ekiyo:
Si è scoperto nel capitolo 510, comunque grazie, ero
indeciso tra Nagato,
Itachi e Orochimaru, però alla fine ho scelto Nagato e penso
che ho fatto la
scelta giusta, grazie perché hai seguito tutta questa prima
parte e grazie
perché sono certo che seguirai anche la seconda ^^
ELIPAS:
Perché a chi avevi pensato tu? Comunque mi fa piacere di
averti lasciato a
bocca aperta e mi fa piacere che continuerai a seguire questa fic,
grazie!
Allora
ho finito la prima parte di questa storia, e
vi dico questa storia e una base, come posso dire quasi un prequel,
perché la
storia più importante inizierà dal prossimo
capitolo, anzi inizierà nella
prossima storia, che si intitolerà “Naruto
Chronicles: