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Autore: giuly97    22/09/2010    2 recensioni
Bella abita a Phoenix,ma appena compie ventotto anni va a stare dalla nonna,a Forks. In questa cittadina dello stato di Washington conosce Edward,i due non si incontreranno in modo molto piacevole. Un malanno improvviso della nonna però li farà incontrare. La loro storia d’amore sboccerà col tempo,come un prezioso fiore,e sarà da tutti benvoluta,soprattutto da Marie,la nonna di Bella. Ps. Tutti umani
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Alice Cullen e malore.

 

Sono le cinque del pomeriggio,stando a quanto ha detto la nonna,i Cullen dovrebbero arrivare fra poco.

Driiiiiin

Infatti ha appena suonato il campanello.

<< vado io >> dico alla nonna.

Appena apro la porta una cascata di capelli neri mi vola addosso

<< ciaoooooo Bella,ti ricordi di me,sono Alice >> una vocetta acuta mi urla all’orecchio.

Questa Alice mi sembra simpatica

<< ciao Alice,sì,mi ricordo di te,come va? >> domando appena si stacca da me

<< oh,tutto bene,a te? Ti trovi bene a Forks? Il viaggio ti ha stancata? Ti sembro simpatica? Ti va di uscire? >> fa tutte queste domande nel giro di dieci secondi,ma questa ragazza respira?

<< Alice calmati >> mia nonna giunge dalla cucina ridendo

<< oh,scusami Marie,e solo che sono strafelice di aver trovato un’altra amica >> mi sorride,ed io non posso fare a meno di ricambiare.

L’esuberanza di Alice è davvero contagiosa!

<< dov’è Ed? >> domanda la nonna dopo aver sorriso materna ad Alice.

Guardando bene la ragazza che mi sta davanti,noto che non è molto alta,che ha dei lunghi capelli neri e dei grandi occhi azzurri,ha un fisico snello e con delle belle curve.

Alice è molto bella,ed inoltre veste molto bene.

Ha una maglietta della Gucci con un pantalone di Armani e delle scarpe Dolce e Gabbana.

Scommetto che è una patita della moda.

<< Eddy non è potuto venire,sta lavorando ora >> la sua voce mi ridesta dai pensieri.

<< oh,ok >> sussurra la nonna sconsolata

<< Bella ti va di uscire? >> domanda poi Alice

<< io non so… >> provo a dire ma la nonna mi interrompe

<< Bella esci,sei giovane,divertiti! >> esclama,io allora sorrido ed annuisco.

Dopo meno di dieci minuti sono nella Porche giallo canarino di Alice diretta a Port Angeles.

<< allora Bella,parlami un po’ di te >> dice d’un tratto la mia amica.

Sì,già la considero un’amica!

<< bè,sono nata il tredici settembre,ho vent’otto anni,e sono un medico,una pediatra più precisamente,non sono fidanzata e sono figlia unica,tu? >> chiedo dopo aver spiegato tutto

<< io sono nata il primo luglio,o venti sette anni e sono una stagista,mi piacerebbe diventare stilista, sono fidanzata con Jasper Hale,e ho due fratelli,Eddy di ventinove anni ed Emmett,di trentadue anni,quest’ultimo è sposato con Rosalie Hale,sorella gemella di Jasper >> dice per poi continuare a parlare << ora dimmi un po’ i tuoi gusti,del tipo,colore preferito,libro preferito,film preferito,città preferita,animale… >> la interrompo ridendo

<< ho capito Alice,le mie cose preferite >> dico ridendo sempre << allora,il colore è il Blu,il film “I Passi dell’amore” la città Parigi,l’animale il gatto e il libro…bè,i libri mi piacciono tutti,indistintamente e poi mi piace la musica classica >> sussurro infine

<< invece io adoro il rosa,il mio libro preferito e I Love Shopping,stessa cosa per il film,l’animale è anche per me il gatto,in quanto lo vedo un’animale elegante,la città preferita è Milano,infatti ci sono stata un po’ di tempo fa per la settimana della moda e adoro tutta la musica >> dice confermando la mia ipotesi di prima,è una patita dello shopping

<< sai,mio fratello è molto simile a te,anche lui ama leggere tutti i libri ed ascolta la musica classica,sareste perfetti insieme >> dice sorridendomi maliziosa

<< anche mia nonna l’ha detto,cos’è una fissa? >> chiedo

<< no,solo che è la verità,se conoscessi Ed anche tu la penseresti così >> dice << bene ora siamo arrivati,pronta a far compere? >> domanda infine cambiando discorso,io annuisco e sorridendo scendo dall’auto,diretta nel centro commerciale di Port Angeles.

***

Sono passate tre ore.

Tre estenuanti ore.

Alice è una cara ragazza,ma è completamente fuori di testa!

In tre ore è riuscita a farmi provare trentadue vestiti,venticinque pantaloni,diciannove magliette e quarantaquattro jeans. Siamo uscite dal centro commerciale con trenta buste per me e settantadue per lei!

Cioè,SETTANTADUE!

Ha pagato tutto lei,ha detto che non era un problema,voleva farmi dei regali per la nostra ritrovata amicizia.

Avrà speso tantissimo,ma ho già deciso di ricambiare il favore.

Mentre uscivamo dal centro commerciale ha visto in una vetrina una borsa della Gucci,e le si sono illuminati gli occhi,è entrata nel negozio,ma purtroppo l’ultima rimasta era stata appena comprata da una signora.

Alice era molto dispiaciuta.

Ho deciso che proverò a cercare la suddetta borsa su internet,almeno la farò felice.

<< hey Bell’addormentata,siamo arrivate >> la voce di Alice mi fa risvegliare,noto che ha ragione,infatti ci troviamo fuori dalla casa di mia nonna.

<< ok,ciao Alice,ci vediamo domani >> esclamo scendendo dall’auto e afferrando con molta fatica tutte le buste.

<< ok ciao,un bacio >> dice sorridendomi per poi sgommare via con la sua Porche.

Appena riesco ad aprire la porta arranco fino al divano e vi poggio le buste sopra,per poi andare in giardino a cercare mia nonna.

<< sono arriva… >> ma le parole mi muoiono in bocca,sono troppo shoccata dall’immagine che ho davanti.

C’è mia nonna che è vestita stile stregona è sta ballando attorno ad un falò.

<< Nonna,ma che diamine fai?! >> chiedo appena mi riprendo dall’immagine.

<< faccio la danza del sole >> risponde lei tranquilla

<< la danza del…sole? >> chiedo confusa,io conosco la danza della pioggia,non quella del sole

<< sì,la danza del sole,fare quella della pioggia è inutile,qui piove sempre! >> dice lei,poi continua << domani deve esserci il sole,perché tu sei arrivata,e ogni volta che arrivi esce il sole. Io faccio questa danza per incentivare ancora di più il sole ad uscire >> termina

<< nonna,entriamo in casa >> dico sorridendo,lei sbuffa,spegne il falò,o meglio,il falò si spegne,anche perché sta piovendo,ed infine insieme entriamo in casa.

<< fammi indovinare,Alice >> sussurra notando le buste sul divano,io comincio a ridere.

<< a quanto pare è normale che faccia tanto shopping >> dico ridendo ancora di più.

<< e non hai ancora visto nulla,immagina che una volta accompagnò me a fare shopping,ti dico solo che appena uscite dal negozio la commessa andò in concessionario a comprare una Ferrari >> wow,quella ragazza è una shpping-dipendente!

<< nonna,tu vatti a cambiare ora,penserò io a cucinare >> sussurro.

Lei annuisce e sale al piano superiore.

Comincio a preparare dello spezzatino con patate.

Dopo mezz’ora tutto è pronto.

Apparecchio la tavola e la nonna si siede di fronte a me pronta a cenare.

Dopo un po’ cominciamo a chiacchierare.

<< allora tesoro,domani cosa fai? >> chiede la nonna

<< domani comincio a lavorare,alle nove vado in ospedale ed esco alle quattro,ci sono già alcuni bambini che devo visitare >> affermo,infatti domani dovrò controllare sei bambini,il primario ha detto che ne sono pochi perché è il primo giorno,ma già da dopo domani dovrò lavorare più ore.

<< ok cara,allora ti conviene andare a letto,altrimenti domani non ti alzi >> mi dice la nonna,è sempre la solita,mi considera una bimba,ma io l’adoro lo stesso.

<< ok,pulisco un attimo la cucina >> dico

<< lascia,ci penso io >> dice la nonna.

Opporsi è inutile,quindi annuisco e vado in camera mia.

Lavo i denti,infilo il pigiama e accendo il computer.

Come immaginavo c’è una mail di Angela,una mia.

La conobbi a Los Angeles,quell’anno in cui andai a lavorare nell’ospedale lì.

Stringemmo molta amicizia,era l’unica in quel poso a non essere falsa.

Nonostante poi io tornai a Phoenix rimanemmo comunque in contatto.

Ha saputo che mi sono trasferita a Forks e mi ha mandato una mail.

Lei conosce Forks perché da piccola ha vissuto in questo posto.

Dopo aver risposto alla sua lunga mail mi infilo sotto le coperte e mi addormento,domani comincerò a lavorare.

***

<< piccola,sveglia,sono le otto >> la dolce voce della nonna mi sveglia.

Apro gli occhi e vedo mia nonna che mi accarezza i capelli

<< giorno >> biascico

<< coraggio,alzati,io vado a preparare la colazione >> dice per poi scendere in cucina

Io allora mi alzo,e dopo essermi lavata e vestita lego i capelli in una coda alta.

Appena scendo in cucina la nonna mi serve un succo d’arancia e delle frittelle.

Dopo aver fatto colazione ed aver lavato i denti saluto la nonna.

<< tesoro tieni,stamattina ti hanno consegnato l’auto >> dice la nonna passandomi le chiavi della mia BMW.

Allora mi dirigo in ospedale.

<< buon giorno >> sussurro alla segretaria,lei mi fissa e arriccia il naso

<< prenda un modulo e aspetti >> dice per poi tornare a lavorare al suo computer,questa Jessica,stando al nome scritto sul cartellino,già mi sta odiosa.

Sbircio un po’ sullo schermo del computer e noto che sta gingillandosi su Face Book.

<< lei non ha capito,io sono Isabella Swan,la nuova pediatra >> esclamo,allora lei all’istante chiude la Home Page del sito e mi guarda sorridendo falsamente.

<< oh cara,benvenuta,il primario ti sta aspettando nella sala tre >> dice indicandomi una porta,io annuisco e dopo aver bussato entro

<< Isabella Swan,bene,siamo felici di averti in questo ospedale,io sono il dottor Cullen,Carlisle Cullen >> ecco perché il cognome del primario al telefono mi sembrava familiare,lui è il padre di Alice.

<< tu lavorerai nella stanza sei,questa è la chiave del tuo armadietto e questo è il camice >> dopo aver spiegato tutto e avermi passato il camice mi fa vedere le varie stanze.

Ora sono le tre e mezza,manca un ultima visita e poi tornerò a casa.

<< avanti >> dico quando sento bussare alla porta.

Nell’ufficio entrano una signora di circa trent’anni e una bambina di quattro anni.

<< salve dottoressa…Swan >> dice dopo aver letto il cartellino

<< vede,mia figlia,Elisabeth ha da tre giorni la febbre a 39° ho provato a darle dell’antibiotico ma la temperatura non è scesa >> dice la donna preoccupata.

Io annuisco e dopo aver visitato la piccola Elisabeth consiglio dei medicinali alla donna,lei mi ringrazia ed io vado a cambiarmi per tornare a casa.

***

Appena arrivo a casa trovo mia nonna seduta sul divano con un fazzoletto d’avanti le labbra

<< nonna tutto bene? >> chiedo,lei annuisce

<< non preoccuparti cara,è solo tosse,ho preso delle caramelle per farmela passare >> dice

Io controllo le suddette caramelle e sgrano gli occhi.

<< NONNA QUESTE NON SONO CARAMELLE PER LA TOSSE >> urlo preoccupata fissando lo scatolino,lei sorride come se niente fosse << quante ne hai prese? >> chiedo più calma.

<< tre o quattro non saprei >> ok,ora sono agitata,quelle che la nonna crede siano caramelle in realtà sono un farmaco molto pericoloso se preso in troppe quantità.

Ad un certo punto la nonna comincia a tossire,la guardo preoccupata,perché non si ferma più

<< Nonna tutto… >> non termino perché mi sento male.

Sul fazzolettino di carta che la nonna aveva d’avanti la bocca ci sono macchie di sangue.

Sta tossendo sangue!

Subito la faccio alzare dal divano.

<< muoviti,dobbiamo andare in ospedale! >> affermo tremante.

Sono spaventatissima!

Arriviamo alla mia auto e partiamo dirette per l’ospedale.

Speriamo bene!

 

Angolo di Giuly.

Salve ragazze,

ecco il secondo capitolo,

spero possa piacervi,

ringrazio Tutti quelli che hanno aggiunto la storia fra

seguite,preferite e da ricordare.

Inoltre ringrazio di cuore le due che hanno recensito.

giova71 e fabiiiiiiiii.

Grazie mille ^^

Ps.Per tutti quelli che seguono le mie storie,

desidero avvisarvi che entro venerdì terminerò questa e comincerò a ri-postare le altre.

  
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