Another heart calls •
#01 –
Terra
Nami aguzzò la vista, stringendo le palpebre,
per poi gridare a pieni polmoni: «Terra!», e proprio mentre si voltava verso i
suoi compagni, Rufy l’affiancò, il sorriso ad aprirgli il volto ed il braccio
che sfiorava inevitabilmente quello della rossa.
#02 – Orgoglio
Si morse le labbra, e
subito il sapore ferruginoso del sangue invase la sua bocca; di fronte a lei,
Rufy l’osservava con i pugni serrati contro i fianchi e lo sguardo serio, attendendo
la richiesta d’aiuto che l’orgoglio di Nami le aveva bloccato sulla lingua.
#03 – Spirito
Non aveva avuto né la prontezza, né
lo spirito per schivare il colpo a lei diretto; tuttavia, non sentì alcun
dolore, ed ancor prima di aprire gli occhi sapeva chi era stato a difenderla.
#04 – Storia
Non era stato scritto
nella storia che loro sarebbero divenuti Re e Regina dei Pirati, ma mentre
afferrava la mano di Rufy e ricambiava il suo sorriso, Nami capì che non avrebbe
potuto che essere così.
#05 – Tempo
Il tempo stava lentamente
esaurendosi, pensò Rufy correndo veloce sulle scale; afferrò saldamente la
ringhiera, per poi spiccare un salto ed atterrare sul pianerottolo: «Sto
arrivando, Nami».
#06 – Guerra
Spesso Nami si chiedeva
come fosse possibile amare così profondamente una persona, nonostante la guerra
in corso là fuori.
#07 – Tradimento
«Traditrice,» sputò
Zoro dando un pugno al muro, mentre Sanji alle sue spalle fumava lentamente
l’ennesima sigaretta; Rufy, dal canto suo, cercava ancora di assimilare la
parola tradimento al volto sorridente di Nami: sembrava quasi impossibile,
eppure era successo.
#08 – Sentore
Nami ne aveva avuto il
sentore; vuoi per gli sguardi, vuoi per il batticuore, ma mentre si lasciava
accarezzare dalle labbra di Rufy, pensò che in fondo se l’era sempre aspettata
una fine del genere.
#09 – Giovinezza
«Non so se rinuncerei mai alla mia
giovinezza per un uomo,» disse Nami dando un’occhiata al libro appena chiuso da
Robin; quest’ultima le sorrise mefistofelica, appoggiando il mento sulla mano:
«Nemmeno per il tuo capitano?»
#10 – Orme
Nami si chiese,
accarezzando con la punta del dito la sua pancia appena pronunciata, se il loro
figlio avrebbe voluto seguire le orme del padre, e diventare Re dei Pirati.
#11 – Preda
In un gioco a cui lei
aveva dato il via, era diventata la preda, succube delle labbra, delle mani e
dello sguardo del suo Capitano.
#12 – Stirpe
Nami sospirò divertita,
osservando Rufy e un numero incalcolabile di bambini che rincorrevano il
Capitano urlanti; si voltò ad osservare Robin, imbarazzata dal suo sorriso eloquente:
«La vostra stirpe,» disse maliziosa, godendosi il rossore espansosi sulle gote
di Nami.
#13 – Passi
Rufy sentì i passi
rimbombare nel corridoio e chiuse gli occhi: lei stava arrivando, come ogni notte.
#14 – Rito
Non c’erano mai stati
riti particolari o ricorrenze sulla loro nave; tuttavia, negli ultimi tempi,
capitava fin troppo spesso a Rufy di passare la notte tra le braccia morbide
della sua navigatrice.
#15 – Vittoria
Nami leccò via dal
labbro rotto un rivolo di sangue, stendendo poi le labbra in un sorriso; cercò
con gli occhi nocciola quelli antracite di Rufy, lo sguardo che cantava
vittoria.
#16 – Languore
Rufy si chiedeva spesso
se il languore fosse dovuto alla mancanza di cibo nello stomaco o della pelle
di Nami sotto le dita - e dire che un
tempo non avrebbe avuto nessun dubbio.
#17 – Mortale
Nami aveva sempre
considerato Rufy come uno dei più forti Pirati al mondo; eppure, mentre vedeva
la sua carcassa cadere a terra con un tonfo sordo, la colpì la cruda realtà:
lui non era altro che un comunissimo
mortale, e quella consapevolezza la distrusse.
#18 – Favorito
Chopper si mangiò le
zampe per l’ansia, saltellando su uno zoccolo e l’altro; Nami, al suo fianco,
sorrise con sicurezza: «Tranquillo, Rufy è sicuramente il favorito per questo
incontro».
#19 – Giardino
Quella stanza, lontana
da tutte le altre, era divenuta il loro giardino segreto, in cui tutti i
pensieri venivano relegati in un angolo e rimaneva solamente l’altro.
#20 – Eros
Quello che Rufy provava
ogni qual volta affondava in Nami, sentendo il bisogno di averne sempre di più,
non era altro che mero istinto sessuale – eppure, c’era qualcos’altro quando la
guardava negli occhi, oltre all’eros.
#21 – Canto
Il suo nome pronunciato
dalle labbra rosse di Nami era come un canto di una sirena: persino lui, il
futuro Re dei Pirati, trovava impossibile resistervi.
#22 – Tocco
Ad ogni suo nuovo
tocco, Nami chiudeva gli occhi e lasciava che i brividi scorressero lungo il
suo corpo.
#23 – Silenzi
Durante le prime notti
trascorse insieme, la stanza era stata riempita solo di silenzi carichi di cose
non dette; Nami non avrebbe mai detto che sarebbe stato proprio Rufy ad
interrompere quei mutismi, parlandole ancora dei suoi sogni.
#24 – Movenze
A Rufy non
interessavano le schiene nude delle ballerine, o i loro seni prosperosi; a lui
bastavano i suoi chili di carne, magari conditi dalle movenze involontarie di
Nami, che si chinava verso di lui per sgridarlo, o si sporgeva per guardare il
cielo.
#25 – Calore
Sentì un gorgoglio allo
stomaco, non dovuto alla fame, ma alle braccia di Nami che lo tenevano stretto
a sé: il calore di quell’abbraccio rimarginava ogni singola ferita sul suo
corpo, facendogli dimenticare quanto fosse esausto.
#26 – Apparizione
Si dice che nel momento
in cui stai per perdere tutto, nella tua mente compaia il volto della persona
per te più importante; Rufy questo non lo sapeva, ma le labbra sorridenti di
Nami gli diedero ancora la forza di rialzarsi.
#27 – Inebriare
La risata di Rufy era
fastidiosa, sotto certi versi; eppure, aveva il potere di inebriarle i sensi,
fino a farle chiudere gli occhi e sperare di udirla ancora.
#28 – Dita
Nami gemette, le dita
di Rufy che scorrevano lungo la linea sinuosa del suo corpo, accarezzando ogni
singolo strato di pelle e godendo di tutta quella morbidezza.
#29 – Nostalgia
A volte, capitava che Nami avesse
nostalgia di quei momenti in cui Rufy le parlava del suo sogno, del suo
desiderio muto di averla accanto, con un’innocenza tutta sua che aveva sempre
avuto il potere di farla sorridere di cuore.
#30 – Legame
Franky guardò il pugno
di Nami andare a colpire la nuca di Rufy, ed una domanda gli venne spontanea:
«Come faceva a sapere che si trovava nei guai?», e guardò Robin sorridere con
ovvietà, tanto che si sentì quasi stupido per non aver trovato una risposta da
solo; «Sono uniti da un legame che non sanno nemmeno di possedere».
#31 - Erba
L’erba sotto le dita, il cielo azzurro sopra la testa – ed il respiro
di Rufy sulle labbra.
#32 – Sembianze
Da piccola, Nami non ne
aveva mai avuto davvero il tempo, ma qualche volta si era domandata sotto quali
sembianze si sarebbe presentato il suo amore; di certo, non si sarebbe mai
aspettata un uomo di gomma con un cappello di paglia, che l’aveva trascinata
con sé a forza.
#33 – Nettare
Raramente Rufy
dimenticava di mettere qualcosa nello stomaco; ciò succedeva solo quando
succhiava il nettare del piacere direttamente
dalle labbra di Nami, nettare di cui poi non riusciva più a fare a meno.
#34 – Rossore
Aveva adorato il
rossore sulle gote di Rufy quando, ormai decisa ad andare fino in fondo, si era
levata la maglietta di fronte ai suoi occhi.
#35 – Possesso
Non era gelosia quella che Rufy
provava ogni qual volta Nami sbatteva le ciglia in direzione di Sanji; non era
gelosia quel sentimento che lo portava a fissare uno suo sottoposto con lo
sguardo astioso, non da Rufy; non era gelosia, era semplice mania di possesso,
perché Nami era sua.
#36 – Crepuscolo
Capitava spesso che
Nami, al crepuscolo, si fermasse ad osservare la luce tenue nel cielo,
silenziosa ed accorta; Rufy, in quei momenti, distoglieva lo sguardo
dall’orizzonte e fissava solamente la sua pelle, ora di un colore più acceso,
ora più chiara che mai.
#37 – Fautore
Rufy la guardò stesa
sotto di sé, il suo nome sussurrato tra le labbra, il rivolo di sudore che le
cadeva tra i seni; essere il fautore di quel piacere liquido che si rifletteva
negli occhi di Nami, gli trasmetteva il desiderio di volerla ancora, ancora e ancora.
#38 – Sfrontatezza
Non aveva mai avuto la
sfrontatezza di presentarsi a lei nel cuore della notte; aveva sempre aspettato
che fosse Nami quella a bussare alla sua porta.
#39 – Fato
«Ti dico che è stato il
fato a farci incontrare,» sbottò Nami rossa in viso, ignorando il corpo
lasciato nudo dalle lenzuola bianche; Rufy, dal canto suo, inarcò un
sopracciglio, chiedendosi di cosa la ragazza stesse parlando di preciso;
«Andiamo, non crederai che avessi programmato tutto, vero?» probabilmente,
pensò, doveva aver avuto l’ennesima discussione con Robin, e si stava sfogando
su di lui, all’oscuro di tutto.
#40 – Labbra
Nami chiuse gli occhi,
lasciandosi cadere lungo la porta della sua stanza – la sensazione delle labbra
sottili di Rufy che le sfioravano la pelle ancora su di sé.
#41 – Pensiero
Mentre Arlong le
stringeva un fianco possessivo, Nami si morse le labbra, chiudendo la mente ed
impedendo che il suo pensiero volasse di nuovo a quel ragazzo con il cappello
di paglia.
#42 – Ritorno
Nami guardò il mare,
mentre l’aria preannunciava l’arrivo di una tempesta; accarezzo la pancia
pronunciata, sperando in un ritorno del Re.
#43 - Ferita
Rufy tratteneva sempre il respiro quando Nami baciava la ferita ormai
cicatrizzata sotto l’occhio sinistro.
#44 – Confine
Nami afferrò il
tatuaggio, un sorriso di soddisfazione sul volto piacente; voltò lo sguardo
verso il Capitano, facendogli l’occhiolino: «Siamo al punto di confine, da qui
non so che cosa ci aspetterà,» e non si sorprese del sorriso spavaldo di lui,
del pugno alzato verso l’alto e della frase che disse: «Ho fiducia in te,
Nami!»
#45 - Furore
Era accecato da un furore senza pari; colpiva, prendeva pugni in
pancia, incassava e ricominciava a colpire: tutto per il ricordo dell’unica che
avrebbe voluto come navigatrice, inginocchiata nella polvere e con le lacrime
che scendevano copiose dagli occhi.
#46 – Volto
Nami gli si presentò di
fronte con il volto tumefatto, sporco di terra e sangue; tuttavia, Rufy non
ignorò il sorriso soddisfatto in cui le sue labbra erano piegate.
#47 – Candore
Il candore del corpo di
Nami, la notte, era uno spettacolo di cui Rufy non riusciva più a fare a meno.
#48 – Vino
Un bicchiere di vino in
mano, lo spacco pauroso del vestito bordeaux ed un sorriso seducente sul viso;
Rufy osservò soddisfatto Nami imbrogliare l’ennesimo pesce lesso, attratto
dalle sue curve prorompenti: sembrava che chiunque trovasse assurda l’idea che
quella conturbante donna fosse dotata di sottile intelligenza e furbizia.
#49 – Incisione
Il bacio che Rufy le
aveva lasciato sulla spalla prima di sparire, le era sembrato un’incisione,
nascondente la promessa che sarebbe tornato da lei.
#50 – Lanterna
La prima a scoprire la loro
relazione era stata Robin, che aveva sorriso di fronte ai loro volti arrossati
ed illuminati solamente da una lanterna.
N/a
Non ho niente da aggiungere. Dico
solo che amo follemente Rufy e Nami, e che queste cinquanta frasi sono state
ispirate da una fic sui pokémon di silverfang. XD
Direi che sono tornata ad infangare
questo fandom e questa coppia; purtroppo, non sono riuscita a resistere.
Il titolo...beh, diciamo che il
cuore che chiama è essenzialmente quello dell’altro. Più o meno. Vagamente?
Questa raccolta è stata scritta per
la theme 1frase indetta da Madame Butterfly su Livejournal. Oh, quanto adoro
quella donna! *_*
Fatemi sapere cosa ne pensate. ♥
Mì.