Nicola fu
stupito dalla visione che aveva
davanti:
tutto era una distesa erbosa, come un paesaggio idilliaco.
Sfortunatamente si
vedevano i segni della guerra tutt’intorno: crateri, fumi
all’orizzonte e
devastazione, che coprivano il cielo di quel
regno.
Le sue dimensioni erano assurde: superavano l'Empire State Building; il
suo
corpo era ricoperto di squame color terra, dalla schiena spuntavano
numerosi
spuntoni bianco latte che partivano dalla coda a forma di forbice, fino
alla
testa incoronata da una doppia fila di
corna.
“Qualcuno
mi ha chiamato?”
esordì con gran voce il
dragone.
“Drako!" disse Luce"Lui non è quello che
conosciamo,
è il creatore
dei Sun’s Warriors ed è qui per
aiutarci”.
Detto questo, Drako spalancò le enormi ali e si
librò in
volo.
Nicola sentì un’emozione che mai aveva provato
prima:
stava volando sulla testa
di una creatura mitica insieme con alcuni dei suoi personaggi
preferiti, aveva
una missione che doveva compiere e salvare l'universo. Si
chiedeva se
sarebbe riuscito in una simile impresa; ma quello che gli premeva in
quel
momento era godere fino in fondo il suo battesimo dell’aria
del
tutto
particolare.
Provò ad alzarsi in piedi e ad alzare le braccia, ma perse
l’equilibrio e fu
solo grazie a Marina se non
cadde.
“Grazie
per il consiglio." rispose
Nicola"Ma
lo sai che sei proprio
noiosa?”
Marina, innervosita gli tirò un orecchio: “Se
è
questo il tuo modo di
ringraziare, la prossima volta ti lascio cadere giù va
bene?”
Come risposta Nicola la abbracciò. Fu il turno di Marina
perdere
l’equilibrio,
per quell’improvvisa esplosione di affetto ma Nicola la
prese.
Il viaggio continuò tranquillo fino a destinazione, dove il
gruppo fu accolto
da una grande folla, che chiedeva di poter vedere Nicola.
Il
ragazzo rimase sulla testa di Drako
fino a
quando il gruppo riuscì a disperdere tutti e a giungere al
castello.
Una volta varcate le mura, dopo un rapido saluto e un ringraziamento a
Drako,
Nicola fu guidato all’interno del castello e portato in una
stanza da letto che
sarebbe stata la
sua.
La stanza era alta, illuminata e tinta di un bellissimo azzurro cielo.
Era
inoltre provvista di ogni confort e sciccheria. Il giovane ci avrebbe
dovuto
fare
l’abitudine.
“Se hai qualcosa che ti serve, non hai che da
chiedere” disse
Anemone.
“Mi sa che il pannolino serve a te bimba.” Disse
sarcasticamente Nicola
“Durante il volo rischiavi di cadere. Per fortuna che
c’era
il sottoscritto che
ti ha preso. Secondo me te la sei fatta
addosso”.
“Fammi
il favore” risposero
insieme Nicola e
Marina.
“Sta
zitto!” lo
attaccò Marina “E’ vero che sono
carina, ma ho ammiratori migliori di un ragazzino impertinente e
maleducato”.
Tutti si fecero pallidi in volto. Sentire Luce usare quel tono indicava
che
stava perdendo la
pazienza.
“Scusami per le mie battute fuori luogo Nicola”
rispose Marina
tesa.
“Bene,
così va meglio”
sorrise Luce serenamente. Poi
si diresse verso il guardaroba e, dopo una breve ricerca,
tirò
fuori un abito
dorato decorato con disegni neri, un paio di scarpe a punta e un
mantello.
“Se lo dici tu Luce ci credo. A dire la verità io
mi sento
un po’
ridicolo”.
“Ridicolo?” disse Eric “Stai benissimo.
Devi solo
abituarti
all’idea”.
“Sarà” commentò Nicola “Ma non mi sembra che voi indossiate un abbigliamento particolare”.
“Il
motivo è semplice”
disse Buffy “Eccezion fatta per
Luce e Kaeleena, noi altri non andiamo bene con quegli abiti. Li
mettiamo
forzatamente solo in occasione di ricorrenze
speciali”.
Con un sospiro, Nicola si riguardò allo specchio e
sperò
solo di non fare
figuracce con quel vestito
addosso.
In quel
momento le porte della stanza si
aprirono ed
entrò un essere metà uomo e metà
pantera con la
pelle di colore viola scuro. Il
suo nome era Amor Pantera Viola, chiamato Armor King, il maestro del
predecessore di
Nicola.
“Questo è lo spirito giusto Nick. Vedrai che
sarà così”disse soddisfatto Armor
King.
Nicola rispose entusiasta: “Evviva! Non vedo
l’ora”.
“Buono a sapersi” commentò Blade
“Ma prima
devi conoscere re
Galax”.
Accompagnato
da tutti, Nicola fu portato
nella sala
del trono davanti al cospetto di Galax XII, re di
Fantasy.
Galax si
voltò verso i nuovi arrivati
dicendo:
“Benvenuti miei valorosi guerrieri e anche a te Nick,
viaggiatore
delle
dimensioni”.
"Grazie vostra altezza. Non lo dimenticherò” disse
Nicola.
“Bene”
disse Galax.
Si rivolse ai guerrieri che avevano accompagnato Nicola e disse loro:
“Conto su
di
voi”.
Tutti annuirono.
Vi prego di non essere timidi/e e di commentare. Non cominciate a linciarmi, però, altrimenti mi deprimo davanti al muro come Syrus (per fare un esempio)
Alla prossima.