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Autore: gemellina_93    23/09/2010    3 recensioni
E chi ha detto che dopo Voldemort non ci sarebbero più state avventure, problemi, risate?!?! Come se la cavano i nostri eroi nella vita "normale"? spero che vi piaccia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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-Full Moon-

 

Capitolo dedicato a tutti coloro che continuano a seguire questa storia nonostante non me lo meriti affatto...

Grazie mille!

 

Tutto scorreva tranquillo, la vita ad Hogwarts era come sempre un alternarsi di lezioni, partite a Quiddich e scorribande notturne.

Harry quasi non riusciva a credere al clima di gioia che regnava dentro il castello, sembrava che questo fosse protetto da tutto ciò che era malvagio e nemmeno le continue notizie di morti e scomparse potevano scalfire la felicità degli studenti.

Più e più volte Harry aveva chiesto a Silente di mandarlo in missione con l’Ordine ma il vecchio mago era stato irremovibile, non voleva che Harry corresse altri pericoli inutili; il massimo che gli era stato concesso era di partecipare, insieme a Ginny alle riunioni.

La prima volta che i ragazzi avevano messo piede nella sede dell’Ordine si erano notevolmente sorpresi, era una villa in stile vittoriano di 3 piani, dotata di moltissime stanze, nelle quali chiunque avesse bisogno poteva trovare rifugio. In cucina c’erano parecchi volti noti e altrettante facce conosciute grazie alla foto che Moody aveva fatto passare; tutti, nessuno escluso, smisero di parlare non appena videro i due giovani.

Erano increduli che Silente, il grande Silente, avesse accettato nella loro società segreta dei ragazzi appena maggiorenni che non avevano neanche finito la scuola –almeno una di loro-

Il più scettico era in assoluto Moody, aveva affermato che non li avrebbe riconosciuti come affettivi membri dell’Ordine finché non fossero riusciti a batterlo, sicuro che non ce l’avrebbero mai fatta; anche molti altri membri erano d’accordo con lui così i ragazzi si ritrovarono a dover nuovamente combattere.

Albus aveva cercato di far cambiare idea a Malocchio ma quello era irremovibile così quando quasi cinque minuti dopo fu clamorosamente sconfitto da quei due mocciosetti, non aveva potuto fare altro che sospirare un ‘Io te lo avevo detto Alastor’

Harry scoppiò a ridere ripensando a quella scena -era stato davvero soddisfacente battere il vecchio Auror- ma si interruppe al suono della campanella, lo aspettavano due ore con il settimo anno e non sarebbe stato facile.

-Buongiorno a tutti ragazzi- disse non appena tutti furono entrati –oggi ho intenzione di insegnavi in incantesimo abbastanza potente e molto utili per combattere i Dissennatori: l’Incanto Patronus.

Immagino che tutti conoscete l’effetto di un Dissennatore, questo incantesimo consiste in una specie di barriera di gioia di cui il Dissennatore si nutre non intaccando il mago. Ogni Patrono ha una forma diversa per ognuno di noi e si forma pensando a ricordi felici, più è intenso un ricordo e più sarà potente l’incantesimo. La formula è expecto patronum.-

E così dicendo dalla sua bacchetta uscì un cervo d’argento che, una volta fatto il giro dell’aula tornò dal suo proprietario e, dopo essersi fatta accarezzare un attimo, scomparve.

Tutti i ragazzi avevano seguito la scena ammaliati e ora non vedevano l’ora di iniziare ma tra la folla ce n’erano quattro completamente sconvolti...

Com’era possibile che quel ragazzo di diciotto anni aveva un patronus identico al loro Ramoso?

Era questo il pensiero che affollava le menti dei quattro Malandrini...

-Ragazzi? Vi siete incantati?- fu proprio la voce del loro professore a riportarli alla realtà; erano rimasti fermi come degli idioti mentre i loro compagni eccitatissimi avevano iniziato ad esercitarsi.

-Ci scusi professore- rispose James –è solo che siamo un po’ sorpresi dalla forma del suo patronus... assomiglia incredibilmente a...-

-A?- chiese Harry decisamente divertito, se la stava godendo un mondo a vedere le loro facce sconvolte, era troppo divertente!

-No, niente...- non potevano certo dirgli che era la copia sputata della forma animale del loro amico diventato animago per stare nelle notti di luna piena con l’altro amico lupo mannaro... li avrebbe fatti internare, poco ma sicuro...

-Bé allora se non è niente potete provare ad evocarne uno...- rispose sorridendo Harry.

E così tutti si misero all'opera, ma ben presto l'impresa risultò più complicata del previsto; nonostante fosse quasi passata un'ora nessuno, ad eccezione di Ginny, era riuscito ad evocare qualcosa... il massimo erano strati i Malandrini e Lily che erano riusciti ad evocare qualche sbuffo argenteo.

Alla fine della lezione non erano riusciti a compiere molto ed erano un po' abbattuti, sebbene più di una volta Harry li avesse rassicurati di non preoccuparsi e che quella era magia avanzata che molti Auror no riuscivano a compiere.

-James, Sirius, Remus, Peter, potreste rimanere un attimo? avrei bisogno di parlarvi...- li richiamò Harry mentre tutti gli altri se ne andavano.

I malandrini si guardavano stupiti, non si ricordavano di avergli fatto qualche scherzo anche se, in effetti, ne avevano fatti troppi per poterseli ricordare tutti; così si avvicinarono al palco su cui era seduto Harry.

-Prima di tutto complimenti, siete veramente bravi, con un po' di esercizio potreste diventare i  migliori-

I quattro si guardarono con orgoglio, ad Harry era costata molta fatica chiamare anche Minus ma aveva dovuto farlo per non insospettire gli altri tre.

-Ora, Remus come stai?- chiese rivolgendosi solo al povero Moony, il quale lo guardò stupito, non poteva essere...

-Come? Bene, perché?-

-Solo per sapere, il mio amico stava sempre male qualche giorno prima della luna piena, ma forse era dovuto all'età-

-Cosa vuoi dire?- ora lo sguardo di Rem era spaventato

-Io so quello che ti è successo- lo sguardo di Harry si addolcì ma senza velarsi di quella pietà che Remus tanto odiava -È successa la stessa cosa a un mio carissimo amico e, come te, anche lui ha trovato degli amici prezioso che hanno fatto di tutto per aiutarlo. Ero molto legato a quella persona, purtroppo non sono riuscito ad aiutarlo quando era in vita, così ho deciso di prendermi cura di suo figlio. Per fortuna lui non è stato contagiato...-

-Cosa intendi con aiutarlo?-

-Sono diventato animagus- tutti lo fissarono sorpresi -Perché mi guardate così sorpresi? Anche voi lo siete, no? Da qualche anno se non mi sbaglio...-

-Ne sei sicuro? Posso essere pericoloso-

-Tranquillo, solo fidatemi di me. Non dirò a nessuno del tuo piccolo problema peloso. A che ora ci vediamo?-

-Sai già tutto?-

Harry annuì -Tutto tranne l'ora-

-Alle 19.30 davanti al platano picchiatore-

 

 

Un cane, un cervo e un topo giocavano allegramente tra loro davanti a un grosso albero leggermente animato.

Dall'alto di un ramo una bellissima civetta bianca dagli incredibili occhi verdi e una macchia nera a forma di saetta sul dorso osservava divertita il cervo "infilzare" giocosamente il cane che rincorreva abbaiando il topolino che, a sua volta, cercava rifugio tra le zampe del cervo.

All'improvviso un ululato squarciò il cielo e i quattro animali, come attirati da una forza invisibile, si diressero verso l'albero; il topo fu il primo a passare e di colpo il platano si acquetò, subito lo seguirono il cervo, il cane e la civetta.

Moony era lì ad aspettarli, quasi impaziente; con un balzo Padfoot gli fu addosso e i due iniziarono a rotolarsi, ringhiando e mordendosi giocosamente, senza farsi male; poco dopo si unirono a loro Prongs, Wortmail ed Harry.

Quando si stufarono uscirono dalla casa e si diressero verso il parco.

Passarono tutta la notte a rincorrersi e a giocare poi, quando finalmente arrivò l'alba tornarono alla Stamberga Strillante dove lasciarono Moony e si diressero verso il castello, nella speranza di dormire almeno un paio d'ore.

 

 

Quella mattina i Malandrini sembravano più felici del solito, avevano tutti e quattro profonde occhiaie e Remus aveva anche qualche fasciature, eppure erano felici.

Anche Harry osservandoli tra uno sbadiglio e l'altro sorrideva felice, quella notte si era divertito molto e Moony non si era scatenato permettendo così a Remus di non passare òla giornata in infermeria.

-Allora, ti sei divertito stanotte?- Harry sorrise e annuì in direzione di Silente

-Sono veramente fantastici, non l'ho mai visto arrabbiarsi o altro; sono perfettamente in grado di controllarlo. Inoltre rendono divertenti anche le situazioni più pericolose-

Questa volta fu Silente ad annuire -È stato fortunato a trovare degli amici così speciali, proprio come te-

Sì, siamo stati proprio fortunati  si ritrovò a pensare Harry osservando i Malandrini e Ginny.

 

NDA

Ciaoooooooooooooooo!

Prima di tutto devo chiedervi un’enorme scusa per l’enorme attesa, ma l’ispirazione se ne è completamente andata in vacanza...

Comunque voglio ringraziare tutti quelli che hanno commentato, aggiunto ai preferiti/seguite/ricordare... grazie mille davvero...

Spero che abbiate la pazienza di continuare a seguire la storia; detto questo...

Che ve ne pare? Vi piace il capitolo? Mi fate sapere cosa ne pensate???

Grazie mille! Bacio

Fede

   
 
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