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Autore: luvnote4u    23/09/2010    0 recensioni
Forks è tutta un chiacchiericcio sulla nuova ricca famiglia in città. Cosa vorrà dire questo per le tre sorelle Swan – Alice, Bella e Jessica? La storia di Orgoglio e pregiudizio con un salto in Twilight. Ah, leggete e commentate per favore!
Genere: Commedia, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Cross-over, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Presunzione e Preconcetti

di luvnote4u

Capitolo 5

Se c'era qualcuno in una cittadina sottotono come Forks che avrebbe potuto sconvolgere tutti per un evento era Jessica Swan. Il mattino successivo, aveva già pronta una pila spessa di volantini, che annunciavano quello che sarebbe diventato presto il party più atteso dell'anno, e probabilmente della storia di Forks, Stato di Washigton. Era pubblicizzato come un evento per le classi superiori, i ragazzi del primo e del secondo avevano il permesso di partecipare solo se invitati da qualcuno del terzo o dell'ultimo anno. Quando Alice e Bella lessero i volantini, immediatamente sottolinearono l'errore nei piani di Jessica - non avrebbe potuto partecipare alla festa che aveva organizzato! Jessica sorrise sicura del fatto suo e spiegò che aveva così una scusa per flirtare senza sosta con i ragazzi più grandi. Alla sua spiegazione, non c'era altro da fare che alzare gli occhi al cielo.

Tutto il giorno, la scuola fu un cicalio continuo per l’entusiasmante notizia. Ciò condusse gran parte degli insegnanti fuori di sé mentre tentavano di catturare l'attenzione dei loro studenti sui banali argomenti di trigonometria, riproduzione cellulare, e analisi retorica. I loro sforzi non servirono a nulla. Gli studenti erano troppo presi dalle loro fantasie personali. Insieme agli sguardi inespressivi negli occhi degli studenti, c'era anche una improvvisa disperazione per diventare i migliori amici dei Cullen. Quel giorno, il tavolo, che di solito era occupato da una manciata di persone, era intasato da studenti, molti dei quali prima dell'invito avevano scansato i Cullen, principalmente a causa del contegno freddo di Edward.

Era difficile decidere chi si trovasse più in imbarazzo - Bella che non si sentiva a proprio agio tra molte persone, o Edward, che sembrava soltanto odiare le persone in generale. Alla fine, fu Edward che non riuscì a sopportare un altro minuto di adulazione eccessiva; a metà del pranzo, scomparve dalla mensa senza una parola ai suoi amici, confondendoli tutti.

Quando arrivò l’ora di biologia, la sesta, non era ancora tornato. Questa consapevolezza diede a Bella una dose extra di energia, finché, entrando in classe, non inciampò sui suoi stessi piedi. Sprofondò imbarazzata nella sua sedia e pregò che nessuno l'avesse notato.

"Okay, calmatevi tutti" disse il signor Banner mentre richiamava la classe all'ordine. "Bene. Okay, oggi continuiamo gli esercizi di laboratorio che abbiamo iniziato lo scorso venerdì sulle fasi della mitosi. Potete lavorare a coppie. Avete fino alla fine dell'ora per completarlo" disse, passando dei fogli di carta.

"Bella, ho notato che il signor Masen non c'è. Sai dov'è andato?" domandò il signor Banner quando raggiunse il banco di Bella.

Lei fece segno di no con la testa. "Non ne ho idea," replicò. "Se n'è andato a metà del pranzo. Non l'ho visto da allora."

"Bene," disse il signor Banner, "So che il signor Crowley è assente oggi e che anche il signor Newton è senza compagno. Ti dispiacerebbe lavorare con lui?"

Bella si girò per vedere Mike Newton che le sorrideva calorosamente. Nella scorsa settimana, si era così abituata all'atteggiamento freddo di Edward verso di lei che ricevere un sorriso era estremamente gratificante e rinfrescante.

"Sicuro," Bella rispose allegramente senza esitazione. Prendendo la sua borsa, raggiunse Mike al suo banco vuoto.

 

Mike Newton era genericamente un ragazzo popolare. Era amichevole e ben voluto, soprattutto da molte delle signorine della Forks High. I suoi capelli erano di un biondo chiaro e appuntiti in modo ordinato. Come ogni altro abitante di Forks, la sua pelle era pallida e chiara. Il suo sorriso era accogliente sulla sua faccia da bambino e i suoi occhi brillarono mentre Bella si avvicinava.

“Ehi,” Bella lo salutò non appena prese posto.

“Ehi,” le fece eco lui. “Dovrò chiederti scusa per il mio ritmo. Non sono così intelligente come sembra essere Masen, e la biologia non è il mio forte così …”si affievolì la voce.

Bella ridacchiò. “Va bene così. Preferirei studiare con te comunque”

Adesso era il turno di Mike di ridere. “Non sei una sua grande fan, no?”

Bella scosse la testa rapidamente.

“Non che ti biasimi,” continuò Mike, “soprattutto dopo quello che ha detto di te lo scorso sabato.”

“Tu sai di quella cosa?” Bella sussultò a bassa voce.

Mike abbaiò una risata, “Chi non lo sa? Tutta la scuola ne stava già parlando prima che la notte fosse finita.”

Bella rimase seduta immobile, muta, come se fosse caduta dalle nuvole.

“Giusto perché tu lo sappia,” Mike continuò, non rendendosi conto dello stato mentale di lei, “Penso che sia assolutamente fuori di testa per aver detto una cosa del genere su di te”

Bella alzò gli occhi verso il suo compagno, “Davvero?”

“Seh! Sei una delle ragazze più carine che abbia mai conosciuto.” Bella iniziò a canzonarlo quando lo disse “Tieni presente che ho vissuto in posti molto più popolati di Forks”

Bella spazzò i suoi capelli mogano sulle spalle per creare una tenda tra lei e Mike così da non fargli notare il leggero rossore che le colorava le guancie chiare.

Ritornarono poi al compito , rispondendo alle domande sulla mitosi. Mike non aveva esagerato dicendo che la biologia non era il suo punto forte. Bella finì per rispondere a gran parte delle domande, tranne qualcuna di base verso l’inizio. Mike chiaramente si sentiva male riguardo a quanto fosse inutile ma a Bella importava davvero poco; era carino per lei avere qualcuno con cui poter parlare davvero.

Erano rimasti solo quindici minuti di lezione quando Edward riemerse dal suo nascondiglio. I suoi occhi automaticamente si diressero rapidi verso il banco suo e di Bella e gli angoli della sua bocca si abbassarono quando realizzò che lei non c’era.

“Ah, signor Masen,” esclamò il signor Banner, “stavamo iniziando a pensare che non ci avrebbe raggiunto in classe oggi. Le servirà uno di questi” disse, passando ad Edward il foglio del compito. “Deve essere consegnato alla fine della lezione ma dato che è arrivato in ritardo, lo accetterò all’inizio della lezione domani. Può lavorare con la signorina Swan e il signor Netwon, se preferisce.”

Quando il signor Banner menzionò il nome di Bella, il viso di Edward s’illuminò ma i suoi occhi si strinsero, in modo infinitesimale, quando gli accostò subito dopo il nome di Mike. Entrambi, Bella e Mike, notarono questo cambiamento minuscolo nell’espressione di Edward.

“Va bene, signor Banner,” disse Edward di fretta. “Posso farcela da solo.” Il suo volto s’indurì come quello di angelo di marmo mentre si girava dando le spalle ai suoi sconcertati compagni di classe e si affrettava verso il suo banco.

“E questo per cosa era?” Bella sussurrò al suo compagno di banco. Il viso di Mike era privo di emozione. Bella gli diede un colpetto di gomito, cercando di rompere la sua reverie.

Sbatté le palpebre diverse volte prima di rispondere. “Non ne ho idea,” replicò, simulando un sorriso. Bella riconobbe subito la farsa.

“Seriamente,” sibilò. “Qual è il suo problema? Voglio dire, questo non è normale, neppure per lui.”

Gli occhi di Mike si spostarono per vedere se qualcuno stava ascoltando. I loro compagni erano tutti ancora impegnati a studiare sul compito; a quanto pareva, loro erano l’unica coppia ad aver finito. “Okay, mi hai beccato.” Esitò, “Masen e io abbiamo … un passato. Ci siamo incontrati la scorsa estate in California. Stavo visitando qualche vecchio amico e immagino che i Cullen fossero in vacanza al mare.

Ero con una dei miei amici, Amber, il giorno in cui l’ho incontrato in spiaggia. Io e Amber avevamo una piccola storia. Lei era – non vorrei sembrare sdolcinato – il mio amore d’infanzia. Rivederla era abbastanza importante per me.

Stavano costruendo un castello di sabbia quando si è presentato,” brontolò, indicando con la testa nella direzione di Edward. “Tutta la famiglia stava giocando a Frisbee e ci chiese se fossimo interessati a partecipare; immagino stessero solo cercando di essere amichevoli. Così, ci unimmo al loro piccolo gioco. Sorprendentemente, ci divertimmo molto; Masen sembrava un tipo decente; io e lui andavamo abbastanza d’accordo.

Mi chiese riguardo ad Amber e gli spiegai quello che c’era tra me e lei. Dal modo in cui rispose, pensavo che rispettasse questo rapporto. Dopo di ciò, ci separammo e pensavo che sarebbe finita lì. Io e Amber stavamo pianificando di andare al molo quella sera. Ci incontrammo al pontile. All’inizio tutto sembrava andare bene. Ad un certo punto, mi disse che doveva tornare indietro; aveva bisogno di trovare la toilette o qualcosa del genere. Ho aspettato. Ma non è tornata indietro. Naturalmente, ero preoccupato così sono andato a cercarla …” la sua voce si affievolì, i suoi occhi assenti nel ricordo del passato.

“L’hai trovata?” Bella chiese gentilmente quando lui non riprendeva la sua storia.

“Oh, l’ho trovata e stava benissimo,” quasi ringhiò “Ho trovato lei e Masen che lo facevano dietro uno di quei scadenti giochi di carnevale.”

Bella rimase a bocca aperta. Qualsiasi cosa si aspettasse di sentire, non era questa. “Stai scherzando” esclamò mentre Mike scuoteva la sua testa. “Cosa hai fatto?”

“ L’ho picchiato a sangue” replicò con un pizzico di compiacimento. I suoi occhi erano diretti sul viso di Bella, per valutare la sua reazione.

Lei era scettica. Edward poteva sembrare leggero vicino a Jasper o Emmett ma lei sapeva, dato che si sedeva accanto a lui giorno dopo giorno, che era eccezionalmente muscoloso sotto i suoi mediocri abiti firmati. Mike risultava gracile accanto a lui. Non avrebbe avuto neppure una possibilità contro di lui. Eppure, non riusciva a trovare un’altra spiegazione per lo strano comportamento di Edward verso Mike. Doveva essere vero.

“Cosa è successo dopo?” Bella chiese a bassa voce, i suoi occhi puntavano sulla nuca di Edward.

“Niente,” Mike alzò le spalle. “E’ stata l’ultima volta che ho visto Amber. Ha cercato di contattarmi un paio di volte dopo quel fatto ma … non volevo avere niente a che fare con lei,”

“Mi spiace,” disse Bella, allontanando i suoi occhi da Edward.

“A me no,” Mike replicò, il suo umore alleggerito. La fronte di Bella si aggrottò dubbiosa. Mike si chiarì. “Se Edward non mi avesse rubato Amber, non avrei mai notato qualcuno che era … meglio.” Il suo sguardo era così penetrante, così fermo che Bella non poté guardare altrove. Alla fine, suonò la campanella, liberando Bella dai suoi occhi.

“Così, immagino, giudicando dal tuo passato con la famiglia, probabilmente, non andrai alla festa a casa dei Cullen, no?”

Mike ridacchiò maliziosamente e replicò “In realtà, sto pensando di andare. Non sono spaventato da Masen. Se non mi vuole vedere, deve andarci d’accordo.”

“Oh,” Bella rispose zoppicante.

“Così,” disse Mike, cambiando argomento, “Hai qualcuno con cui andare? Potremmo andare insieme.” La guardò speranzoso.

Non appena le parole uscirono dalla sua bocca, Edward sfiorò i due, come se fosse al rallentatore, girando la testa per sentire la risposta di Bella. Le sue pupille di smeraldo incontrarono quelli di lei di cioccolato prima che guardasse altrove – con il tempo che correva di nuovo – forse pensando di tenere a freno la sua curiosità.

“Bella?” la voce di Mike tagliò in due la sua breve trance, riportando l’attenzione di nuovo su di lui.

--

“Così, fammi capire bene,” Jacob disse mentre stringeva una cinghia del motore della sua macchina, “hai un appuntamento … con Mike Newton?”

Bella arrossì d’imbarazzo al tono accusatorio dell’amico. Mentra fissava la ciocca di capelli che aveva in mano per la milionesima volta, rispose a sua volta con una domanda “Cos’hai contro Mike Newton?”

Bella osservò come la fronte scura di Jacob si corrugava nel considerare la sua domanda. I suoi lunghi capelli corvino erano annodati sulla nuca; aveva arrotolato le maniche sopra il gomito, rivelando una pelle liscia e ambrata, indurita dai muscoli che si stavano formando. Era stupefacente quanto velocemente stesse crescendo.

“E’ un marshmallow,” Jacob decise alla fine, prima di ritornare alla sua macchina.

“Marshmallow?”

Jacob guardò nuovamente verso Bella con uno sguardo particolare negli occhi. “Ti ricordi quando io e te siamo andati a vedere quel film idiota, Crosshairs, a Port Angeles? Newton e un gruppo di suoi amici erano lì anche loro. Non eravamo nemmeno a metà del film quando è scappato fuori perché era sul punto di rigurgitare i suoi biscottini!”

Bella ricordava il giorno che Jacob stava descrivendo, ma per motivi diversi. Durante il film, Jacob era rimasto seduto per tutto il tempo nel cinema oscurato con la mano pronta a prendere la sua; lei non la prese mai. Comunque, ricordava vagamente anche lei quella parte della storia.

“Quale sarebbe il tuo punto?” chiese Bella.

Jacob sbruffò, “ Dovresti resistere per qualcuno con lo stomaco più forte.”

Bella odiò profondamente il silenzio che seguì. Era chiaro che il dispiacere di Jacob scaturiva da molto più del desiderio di vederla aspettare per un uomo con uno stomaco più robusto. Bella sapeva quello che Jacob provava per lei. Non gliel’avrebbe detto affatto che sarebbe andata alla festa con Mike, se lui non le avesse chiesto che piani aveva per il sabato successivo. Vedendo quella rabbia, così strana sulla sua faccia, desiderò potergli alleggerire il dolore. Ma ancora di più, desiderò aver tenuto a freno la lingua.

“Puoi venire anche tu se vuoi.” Morì mentalmente di vergogna alla sua offerta; i confini dell’amicizia erano sempre confusi tra lei e Jacob.

Jacob incontrò gli occhi di Bella con un sorrisetto divertito.

“Non credo. Non voglio che ti arrabbi con me perché ti rovino … l’appuntamento.” Masticando l’ultima parola, si dimostrò incapace di nascondere quanto davvero gli dava fastidio tutto ciò.

Bella era scossa mentre circondava con le sue braccia la vita enorme del suo amico. Si sentiva in colpa perché Jacob stava soffrendo, perché in qualche modo era sempre colpa sua e, molto più importante, perché era felice che avesse declinato l’offerta di unirsi a loro.

Sarebbe riuscita ad avere Mike tutto per sé.

Traduzione di jaybree88 (ex-daydreamer88)

   
 
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