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Autore: _AleAle_    24/09/2010    1 recensioni
“Sono stati gli anni + belli della mia vita” sussurrò James guardando malinconico il parco dove brillavano le candele “non potrò mai dimenticare Hogwarts”.
“Neanche io” continuò Lily “C'è semplicemente troppo che il tempo non può dimenticare”.
Il settimo anno dei nostri amati personaggi, tra gioie, dolori, scherzi, esami e tutto il resto, fin quando anche quella magica avventura chiamata Hogwarts non finirà.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'Un'altra storia, un'altra vita'
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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J.K.Rowling; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro

 

Ciao a tutti! Questa la storia di come mi immagino il settimo anno di Lily, dei Malandrini e della migliore amica di Lily, Maya.

Spero vi piacerà la mia storia e spero soprattutto che vorrete recensirla, sono molto ben accetti consigli ma anche critiche.

Ora vi lascio al capitolo.

Bacioni,

Ale

Nota bene: Il titolo della ff è una frase della canzone “My Immortal” degli Evanescence.

Nota bene 2: nei primi 2 capitoli parlerò del primo anno, per spiegare da dove esce fuori Maya, poi dal 3° chap parlerò del settimo anno :)

 

There's just too much that time cannot erase

1. LA LETTERA

1971 (*)

Lily e Maya erano in casa a mangiare la torta sapientemente cucinata dalla signora Evans quando il campanello suonò.

Claire Evans andò ad aprire e davanti a lei si presentò una donna dall’aria severa, con i capelli castani racchiusi in una stretta crocchia e una lunga vesta scozzese.

“salve…” disse la signora Evans, sbalordita dall’aspetto un po’ bizzarro della donna.

“Buongiorno” rispose l’altra “sono qui per parlarle di sua figlia Lily, potrei entrare?”

La donna si scansò permettendole l’ingresso e chiamò la bambina in soggiorno.

Lily arrivò immediatamente seguita a ruota da Maya, che quando vide la persona seduta con la signora Evans lanciò un urletto eccitato.

“Professoressa McGranitt!!”

“signorina Gamp, lei che ci fa qui?” domandò la donna, sorpresa di vedere quella bambina in quella casa.

“Lily è la mia migliore amica” esclamò la bambina che rimase un attimo in silenzio poi urlò “si Lily, si!!! Sette anni insieme, sette anni insieme!!” e abbracciò l’altra che rimase attonita.

“scusate...” sussurrò miss Evans “io non ci sto capendo niente…”

Allora la professoressa McGranitt sospirò e disse: “si sieda signora, ciò che devo dirle è molto importante…”

E la donna parlò.

Raccontò che nel mondo esistevano ancora maghi e streghe che vivevano in gran segreto, che avevano creato una società tutta loro, che avevano creato scuole dove istruire i giovani con poteri magici per aiutarli ad usare al meglio le loro capacità.

“e a quanto pare sua figlia è una di noi” concluse con un sorriso rivolto alla bambina dai capelli rossi.

“Lily…” sussurrò la madre rivolta alla figlia, incapace di dire altro.

“ma a quanto pare c’è qualcun altro con i poteri qui dentro…”

Maya si aprì in un sorrisone poi disse all’altra bambina: “Lily ma ci credi che andremo ad Hogwarts insieme?!”

“Hogwarts…???” domandò lei.

Maya alzò gli occhi al cielo poi continuò: “ti ricordi quando ti ho detto che sarei andata in una scuola in cui ci rimani tutto l’anno e torni solo per le vacanze? Ecco, quella è Hogwarts. Ovviamente non potevo dirti che si tratta di una scuola di magia, mi avresti presa per pazza”.

La McGranitt si alzò e diede una lettera alla signora Evans.

“qui c’è la lista delle cose che le serviranno per la scuola, tra una settimana si presenterà un gufo qui e le sarei grata se potesse scrivermi per dirmi se Lily verrà questo autunno. Ora devo andare, arrivederci spero”.

E uscì.

Nessuno riusciva a muoversi.

Lily e sua madre fissavano il vuoto, solo Maya non stava più nella pelle e il suo sguardo eccitato vagava da madre a figlia.

“insomma!” disse ad un certo punto “è una cosa fantastica!”

Lily annuì.

Finalmente aveva trovato una spiegazione alle strane cose che le accadevano sempre intorno, che lei però aveva sempre etichettato come scherzi della sua immaginazione.

In quel momento la porta si chiuse e in salotto arrivò sorridente come sempre Harry Evans, il padre di Lily.

“che succede?” domandò preoccupato vedendo le facce di moglie e figlia.

“siediti Harry…” rispose la moglie “dobbiamo parlare”.

 

“stai attenta Lily mi raccomando” disse la signora Evans davanti al camino di casa Gamp.

Erano passate due settimane dall’arrivo della lettera che aveva cambiato la vita della loro famiglia e Lily era pronta ad andare in un posto chiamato Diagon Alley usando una cosa altrettanto strana chiamata Metropolvere.

“forza signorine” esclamò Felicia Gamp arrivando in salotto.

Solo in quel momento Claire si rese conto che anche lei vestiva in modo molto strano, molto simile alla professoressa McGranitt.

“sicura di non voler venire con noi Claire?” chiese.

La donna annuì sorridendo, anche se dentro di lei era terrorizzata al pensiero che sua figlia dovesse entrare in un camino acceso.

“allora ti riporto Lily dopo cena” continuò “qualcuno dovrà raccontare a queste signorine di Hogwarts”.

Claire diede un bacio a sua figlia e uno a Maya e dopo aver salutato Felicia se ne andò.

Felicia si allacciò meglio il mantello e prese un vasetto che stava sopra il camino, in cui da quanto aveva detto Maya c’era la Polvere Volante.

La donna ne gettò una manciata nel camino che si accese immediatamente con alte fiamme verdi tra le quali entrò prima sua figlia.

“guarda bene Lily” disse la donna.

“Diagon Alley” esclamò Maya, che sparì in un vortice di fiamme.

“vai tu ora tesoro…” la incitò “prendi un po’ di Polvere e ricordati di parlare molto, molto chiaramente”.

Lily annuì ed entrò tremante nel camino.

“Diagon Alley!” esclamò.

Ebbe la sensazione di essere risucchiata in un gigantesco imbuto, gli sembrò di girare vorticosamente finchè non si trovò in una via piena di negozi e di gente che camminava qua e la che chiacchierava allegra e seppe, senza sapere come, di essere finalmente a casa.

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(*) spero di averci preso con l'anno, dovrebbe essere quello in cui i ragazzi cominciano Hogwarts. Se così non fosse, perdonatemi e stappiate che parliamo del primo anno :)

Che ne dite???? Vi piace??? Fatemi sapere :)

baci,

Ale

  
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