14
- Something unexpected
-
Buongiorno a tutte...- biascicò Lily, sbadigliando
indecentemente. Indossava la divisa da Quidditch, l'unico reale motivo
per cui
era sveglia alle otto del mattino e si trovava in Sala Grande.
Dominique,
seduta accanto a me, la salutò appena; stava
facendo a pezzi la sua pancetta affumicata in modo decisamente molto
violento e
mi bastò un'occhiata in fondo al tavolo per scoprirvi
un'Alexandra intenta a
mangiare da sola. Sospirai.
- Non
parla neppure a te, vero? - domandò Dom
nervosamente. Io annuii - Ma credo che sia solo imbarazzata.
- Ha avuto
una reazione esagerata.
- Magari
la stessa che avresti avuto tu, no? - le feci
notare - Forse dovrei dirle qualcosa...
- Dille
che è una stupida, grazie.
- Se hai
qualche problema con lei, vacci e chiarisci. O
litigaci per bene. Non voglio più essere tirata nelle vostre
discussioni; hai
già visto come finisce. - replicai immediatamente,
servendomi di Porridge. Lei
sbuffò, ma non rispose.
- Hai
trovato un compagno per il ballo? - domandò Lily. Io
scossi la testa - Non ancora. Volendo potrei andarci con Louis, anche
se è del
Quinto ed è mio cugino fa sempre la sua figura. Giusto per
non arrivare sola
come una scema. Oppure con mio fratello.
- Lou ci
va con un'altra; stessa cosa Hugo. - fu il
commento lapidario di Dominique. Io sospirai con finto fare
melodrammatico -
Non mi resta che rintanarmi in un angolo buio per tutta la serata.
Peccato. -
Fingevo noncuranza e ci scherzavo su, ma in realtà il fatto
che nessuno mi
avesse invitato mi metteva un po' di paura. Ero davvero così
antipatica e
asociale da non meritare neppure uno striminzito invito? Evidentemente
sì, e la
cosa faceva un po’ male.
- E tu
Lil, con chi andrai? - domandò Dominique,
masticando lentamente.
- Lorcan.
-COME?! -
scattai, facendo sollevare parecchie teste e
macchiare diverse tovaglie. Qualcuno imprecò anche, a dire
il vero.
Cercai di abbassare
la voce e mi sporsi verso mia cugina. - Ti sembra una cosa normale? Ti
piace un
gemello e vai con l'altro?
Lei si
strinse nelle spalle - A parte il fatto che non
"vado" con nessuno. E comunque, Lorcan lo sa. Siamo amici...per lo
meno ci divertiamo, no? Tanto quello con cui voglio andare io
è...suo. -
e con un gesto della testa indicò la ragazza che avevo visto
avvinghiata a Lysander.
-
Oh...beh...
- Ehi,
buongiorno Weasley, posso parlarti?
Non mi
voltai, convinta che uno come Adam Nott stesse
probabilmente parlando con Dom, o con qualcuna delle mie cugine
seminata per il
tavolo.
- Parlo
con te, Rose Weasley.
Eh? Osava
rivolgermi la parola dopo il casino che aveva
combinato? Speravo scherzasse.
Mi voltai
lentamente - Che vuoi Nott?
Lui
sorrise allegramente - Parlarti!
- Io no.
- Solo due
minuti, fuori dalla Sala.
- Fuori
dalla Sala?!
Incrociai
lo sguardo confuso di Dominique e quello di
Lily, che equivaleva ad una sorta di: Vedi che vuole, al
massimo lo
Schianti.
- Come la
fai difficile, Weasley. Dovresti essere un po'
meno prevenuta.
-
Andiamo... - esalai e lo seguii in Sala d'Ingresso, dove
si fermò e mi rivolse un sorriso serafico che proprio non
gli si addiceva.
- Bene
Nott, ora che vuoi? - domandai acidamente,
chinandomi per chiudere la borsa ricolma di libri.
-
Invitarti al ballo!
Rimasi in
silenzio, giusto il tempo di recepire il
messaggio, finché non sollevai il viso e lo fissai per un
lunghissimo istante,
come se avesse parlato in cinese.
- Prego?
- Vieni al
ballo di Capodanno con me? - domandò con aria
svagata, come se mi stesse chiedendo l'ora.
Di nuovo,
precipitai in un silenzio attonito. Lui
continuava a fissarmi divertito, con quella stupida faccia da schiaffi
che si
ritrovava.
- Nott, a
meno che tu non sia masochista e desideri che io
ti uccida lentamente...perché stai provando a prendermi
nuovamente per...i
fondelli?
Lui
esibì un altro sorrisetto irriverente - Non ti prendo
in giro. Sono serissimo. - con quella faccia ne dubitavo altamente.
- Non puoi
essere serio Nott, io ti odio. Tu e quell'altro
decerebrato del tuo amico Zabini...per me siete le persone
più disgustose della
scuola, tanto per essere chiari. Soprattutto tu.
-
Perché? - domandò sorridendo. Ancora? Aveva forse
una
paralisi facciale?
-
Perché sei uno spocchioso ragazzino a cui piace giocare
con i sentimenti della gente, che crede di sapere tutto sulla purezza
del
sangue e sul modo di trattare le persone. Credi che il mondo giri solo
intorno
a voi Purosangue, come se foste degli dei scesi in terra. E le tue idee
non mi
piacciono affatto. Fosse per me ti appenderei per le mutande dalla
torre di
Astronomia, ma non amo sporcarmi le mani con gente che non merita la
mia
attenzione. - sbottai, stringendo i pugni. La sua risposta fu una
lunghissima
risata.
- E' per
questo che voglio invitarti al ballo! Sei forte!
- Forte?
Ma hai capito o no che ti odio?
-
Sì, Weasley, hai espresso il concetto piuttosto bene.
Sai, produci immagini molto vivide...Ma comunque, è per
questo che vorrei
venissi con me. Come ti ho già detto in un'altra occasione,
ascoltarti mi
diverte.
- Non
voglio divertirti! - replicai arrabbiata - Non sono
una scimmia ammaestrata come quelle cretine che ti vengono dietro.
Nott
rimase per qualche istante in silenzio, gli occhi
scuri fissavano un punto indefinito sul soffitto, mentre si lisciava il
mento.
- Vediamo...come posso convincerti?
- Non puoi
convincermi.
- Okay
Weasley. Non è che tu mi piaccia...senza offesa,
non sei brutta, ma non sei il mio tipo. Diciamo che non ti sto
invitando perché
voglio un appuntamento. Però...parlare con te è
qualcosa di davvero strano. Mi
diverte veramente.
- Dico, ti
senti? Ti sembra il modo per convincere una
ragazza? - domandai shockata. Lui sorrise - Sto solo dicendo la
verità.
- Non mi
interessa la verità di uno che farebbe volentieri
il Mangiamorte.
Nott
arrossì appena - Non ho mai detto che farei il
Mangiamorte. Ma è vero che la mia famiglia, al contrario di
altre, è rimasta
salda nelle sue idee.
- Quindi
anche tu. Vedi qual è il punto? Come potrei
andare al ballo con uno che vedrebbe bene le persone che amo morte? -
replicai
con disprezzo - No.
- Io non
ho mai detto che...senti, sei pesante Weasley.
Non ho mai detto che ammazzerei qualcuno della tua famiglia, e quel
pazzo che i
miei nonni idolatrano è morto. Credo solo che ci siano delle
differenze tra
Purosangue e Mezzosangue. Ma ti ho invitato al ballo, no? Quindi non
conta poi
così tanto.
- Non dire
mai più quella parola!
- E va
bene, scusa, quanto la fai lunga...
- Che
idiota. - feci per andarmene fuori, ma lui parlò
ancora.
- Va bene,
senti. E' un modo per scusarmi. Per quello che
è successo. Non ti violenterò, non ti
ucciderò e non nasconderò il tuo cadavere
nello sgabuzzino delle scope. Andremo alla festa assieme, ma se ti
scoccerai
potrai mollarmi in un angolo con il mio unico vero amore, il
Firewhiskey. Non è
un appuntamento galante, è solo un modo per scusarmi. Anche
perché a quanto ho
capito sei da sola, e non è il massimo per una donna, no? E
poi sono solo anche
io, e ti assicuro che non mi va più di sopportare i commenti
di quelli che
dicono che non troverò neppure una ragazza.
Mi fermai,
e lo fissai irritata - Non ti sopporto e non mi
fido di te, lo vuoi capire?
- Ti do la
mia parola.
- Non
conta nulla, Nott. Non mi fiderei comunque...per le
mutande di Merlino, sei una piattola! - ribattei sempre più
nervosa. Lui rise -
Fantastico, sarà una bella serata! Ci vediamo qui davanti
alle otto e trenta.
Ciao. - e se ne andò.
- Fermati,
Nott! Io non ho intenzione di venire con te...!
Maledetto! - sbottai, prima di uscire dal castello a passo di marcia.
Malfoy mi
trovò già seduta al banco di lavoro, mentre
grattavo furiosamente la pergamena con la mia piuma nuova.
- E'
sempre un piacere organizzare il lavoro con te,
Weasley.
- Taci
Malfoy. La giornata è cominciata davvero male,
potrei azzannarti. Comunque, tieni. - e gli lanciai un foglio. Lui lo
prese e
lo fissò interrogativo.
- Sarebbe?
- Il
programma di Erbologia. Ho pensato di dividere gli
argomenti per colore...é una cosa che mi ha insegnato mia
madre.
- E
perché lo avresti fatto? - domandò, cercando di
apparire distaccato, ma vedevo che la cosa lo aveva impressionato.
Arrossii -
Ecco...così viene più semplice...
- Ah.
- E
poi...sai, era un modo per sdebitarmi. Per Hogsmeade.
- balbettai, vergognandomi ancora di più. Lui rimase per
qualche istante in
silenzio ed io gli lanciai una breve occhiata; il foglio gli copriva
completamente il volto.
- Beh,
grazie...
-
Senti...posso chiederti perché l'hai fatto?
-
Perché mi urtano le scene melodrammatiche.
- Oh. - mi
sentii quasi delusa - Capisco...
- E
perché, stranamente, questa volta non c'entravi nulla.
Rimasi in
silenzio, mentre lui continuava a tenere il
foglio davanti al viso.
- O...kay.
Grazie. - mormorai, torcendomi le mani. Lui non
rispose, ma capii che mi aveva sentito.
Decisi di
ritornare alla normalità, stuzzicandolo. - Hai
trovato un paio di mutandine rosse da indossare? Per Capodanno intendo.
-
domandai ghignando. Lui abbassò velocemente il foglio e mi
fissò con un
sopracciglio sollevato e l'ombra di un sorrisetto sarcastico sulle
labbra -
Vorresti vederle eh? Mi dispiace Weasley, non sei proprio il mio tipo.
Sentii un
leggero moto di irritazione, alle sue parole, ma
mantenni un tono molto distaccato - Uh che peccato, potrei morire di
dolore,
sai? Posso depennarti dalla lista di possibili amanti, quindi. Te
e...ah, anche
Nott, giusto. Due scocciatori in meno...!
- Nott? -
la sua espressione si indurì appena, ma non ci
feci molto caso. Chissà come, mi ritrovai a spiattellare
tutto quello che era
successo poco tempo prima - Mi ha invitata, anzi no, ha preteso di
venire al
ballo con me.
- Cosa?! -
la sua espressione sorpresa mi lasciò
perplessa; primo perchè credevo che Scorpius Malfoy avesse
poche modalità
espressive - irritata, fredda e indifferente, annoiata - e secondo
perché...beh, che gli importava?
- Ehm...mi
aspetta in Sala d'Ingresso alle otto e mezza.
Dice che è un modo per farsi perdonare. Beh, sai che ti
dico? Non me ne frega
niente, tanto non c'è qualcuno con cui sarei andata
volentieri - replicai
sbuffando. Bugia, con il ragazzo dello specchio ci sarei andata e sarei
stata
davvero contenta.
- Quindi
vai al ballo con uno che non ti sopporta, che
pensa che tu sia feccia e che ha ordito una scommessa di cui tu eri la
vittima..? - domandò, e non capii perchè, ma
sembrava innervosirsi sempre più.
E poi faceva apparire tutto come se fosse qualcosa di tremendamente
orribile.
Io arrossii - Senti non scocciare... tanto più che la cosa
non ti riguarda
affatto! E...adesso dove vai Malfoy? - sbottai, mentre lui si alzava,
raccogliendo le sue cose.
- Mi rompe
stare qui, Weasley. Non ho nessuna voglia di
studiare con te, oggi, ero venuto a dirti questo. Ho di meglio da fare.-
sibilò, prima di voltarsi e uscire, sbattendo la porta.
- Tu sei
pazzo! Sei completamente ammattito! - mi sedetti
di schianto, arrabbiata come non mai. Che tipo di problemi aveva?
Notai che
aveva lasciato lo schema sul tavolo, il foglio
tutto spiegazzato. Sentii che la rabbia si mischiava a qualcosa di non
indefinito, che faceva un po' male.
- Malfoy
sei un idiota!
*
- Tu devi
essere completamente impazzita! - sbottò Al,
sedendosi accanto a me, sul divanetto più comodo, quello
davanti al camino. Mi
strinsi nelle spalle. - E potrei sapere perché?
- Vai al
ballo con Nott?!
Roteai gli
occhi; erano cinque giorni che la gente mi
tartassava con la stessa identica domanda - Sì, Al, ci vado.
- E
perché?
-
Perché lui ha deciso così. - borbottai risentita,
incrociando le gambe. Il suo sguardo si fece vacuo - Non ti seguo...
- Lui ha
detto "ci vediamo qui alle otto e
trenta" ed io non ho potuto ribattere. Ma alla fine...chi se ne frega,
Al.
- aggiunsi, abbassando lo sguardo, sentendomi improvvisamente un po'
triste.
- Chi se
ne frega?
-
Già, Al! Cosa importa? Nessuno mi ha invitato a questo
stupido ballo, io non sapevo a chi chiederlo, e probabilmente sarei
rimasta
rintanata tutta la serata in dormitorio. Nott viene al ballo con me;
non mi
piace, non gli piaccio, ma almeno ha fatto lo sforzo di "invitarmi".
Va bene così. - aggiunsi stancamente. L'unica persona che
avrei voluto invitare
era uno sconosciuto che mi stava facendo girare la testa...e che andava
a quel
ballo con un'altra. E che era innamorato di un'altra ancora. Quindi...
- Sai
benissimo che avresti potuto trovare di meglio. Puoi
ancora. - insistette lui, stringendo i pugni - Nott non mi piace.
- Non
piace neppure a me.
- Ma
allora...
- Al. Non
riaprire questo discorso...a me va bene così. -
lo pregai, passandomi una mano tra i capelli. Lui sospirò e
fece per aggiungere
qualcosa, ma venne interrotto dall'arrivo di Lily - Albus Potter,
smettila di
rompere le scatole a Rose. Sono fatti suoi. - disse con gran coraggio,
sapendo
quanto ci tenesse Al a non farsi chiamare col suo nome per intero. Lui
infatti
arrossì - Non chiamarmi mai più in quel modo -
sibilò, diventando paonazzo e
lei rise - Oh, però sono riuscita a distrarti! E comunque,
ringrazia che io non
abbia detto anche Seve...
- Lily!
- Okay,
okay, come non detto. Comunque, Rose? C'è...ehm,
qualcuno qui fuori per te. - disse mia cugina, indicando l'ingresso
della Sala
Comune.
- Chi?
- Uhm, se
te lo dico non ci vai, perciò...
- Spero
non sia Nott. - borbottai, alzandomi. Anche Al si
alzò e si schiarì la voce, il suo sguardo si era
improvvisamente fatto
luminoso, era lo stesso che aveva quando gli veniva qualche idea
brillante (e
potenzialmente catastrofica) - Lily? Devo chiederti un favore, mi fai
compagnia?
- Per
andare dove?
- Ehm,
devo dire una cosa a Emily.
- E ti
servo io?
- Piantala
di fare domande e vieni.
- Vuoi
portarmi nell'ufficio Capiscuola, vero? - domandò
lei, sorridendo strafottente. Lui sorrise e sbatté le ciglia.
- Sono
tentato, credimi, ma mi servi tutta intera.
Lily mi
sorrise - Mio fratello; si vede proprio che mi
adora!
Scoppiai a
ridere proprio mentre uscivamo tutti insieme
dal buco del ritratto, ma, non appena vidi chi c'era dietro, il mio
sorriso si
congelò.
- Will?
-
C'è qualche problema William? - domandò Al,
cercando di
essere il più cortese possibile. L'altro sorrise - Oh no,
volevo solo dire due
parole a Rose. Niente di preoccupante.
Mio cugino
lo squadrò per un lungo istante, gli occhi
verdi stretti in due fessure che riuscivano a mettere in soggezione
chiunque.
Zabini arrossì - Rose, devo dirti una cosa abbastanza breve.
Sospirai -
Va bene.
Al smise
di fissare Will e mi lanciò un'occhiata significativa
- Okay Rosie noi andiamo, a dopo. - e si trascinò dietro la
sorella. Will si
schiarì la voce.
- Ciao
Rose.
Lo salutai
con un gesto svogliato - Che succede? Problemi
con i turni?
- Oh non
è una cosa da Capiscuola, anche se ammetto di
essere rimasto stupito, quando ho scoperto che hai ritoccato tutte le
ronde pur
di non capitare insieme a me.
-
Stupito?! Era il minimo che potessi fare. - replicai
freddamente. Lui alzò le mani in segno di resa. - In effetti
hai ragione...è
che...mi manchi.
- Capisco.
- Rose!
Smettila di fare così...tu non hai idea di quanto
sia difficile!
- Per te
è difficile? Hai fatto il cretino per non so
quanto tempo, ti sei divertito alle mie spalle ed hai il coraggio di
dire che è
difficile?! Ma smettila, Will. - scattai e lui arretrò. -
Hai ragione. Ma...ho
capito che è diverso...senza di te.
Il mio
cuore prese a battere più forte - Non mi interessa,
hai sbagliato tutto. Non potrai mai far tornare tutto come prima.
- Neppure
se...se ti invitassi al ballo?
Lo fissai
per un breve istante - Sembra quasi che questo
ballo sia la cosa più importante del mondo. E Helen?
Il suo
sguardo e la sua voce si fecero incerti - Io...
- Will...-
sospirai piano - No. Te l'ho detto, le cose
sono troppo diverse. Forse un giorno diventeremo amici, forse no.
Ma...non è il
caso, grazie lo stesso.
- Scusa,
hai ragione...cavolo...è che...quella cosa di
Scorpius...
- Malfoy?!
- domandai stralunata. Lui mi fissò stupito -
La cosa di Hogsmeade...con
Mi sentii
arrossire - Io e Malfoy? Sei sicuro di stare
bene? Come puoi pensare che io...
Lui
sorrise e l'atmosfera si allegerì - Che ne so, devo
essere completamente ammattito! Scusa, lascia perdere. Ad ogni modo,
vai con
qualcuno?
- Forse.
Devo andare...e comunque non credo la cosa ti
riguardi, ormai. - mi scocciava proprio fare sempre lo stesso discorso.
Sapevo
che avrebbe avuto la stessa reazione degli altri, anzi forse avrebbe
fatto di
peggio, conoscendo la sua irritante ed immotivata gelosia. Lui mi
fissò
interrogativo, ma non aggiunse altro. - Va bene Rose, a presto.
- Ciao
Will, e cambia fornitore...- replicai con un mezzo
sorriso, voltandomi per entrare.
- Eh?
*
- Quindi
l'hai rimesso a posto?! Grande sorella! - esclamò
Lily, sorridendo raggiante mentre afferrava una manciata di Cioccorane.
Io
annuii - Poi ha detto una cosa strana su di me e Malfoy...deve essere
impazzito.
- Beh, io
l'ho sempre detto che te e Malfoy
sareste...esplosivi! - esclamò Roxanne, entrando -
C'è qualcuno che vorrebbe
parlarvi. - aggiunse, mentre faceva il suo ingresso una più
che mortificata
Alexandra.
- Davvero?
- mormorò Dominique, sollevando un
sopracciglio. Se non avessi conosciuto mia cugina così bene,
avrei detto che
non le importava nulla...ma sapevo per certo che stava soffrendo anche
lei per
tutta quella sciocca situazione.
Alex ci
fissò una per una, arrossendo violentemente -
Volevo...volevo chiedervi scusa! Sono un'idiota, mi sono comportata
come la
peggiore amica del mondo...Rose, non penso affatto che tu sia ipocrita,
sei una
persona buona e generosa...scusami davvero! E...- si voltò
verso Dom, che non
le diede il tempo di parlare, ma scattò in piedi e
l'abbracciò.
- Scusami
Alex, avrei dovuto avere più tatto! La colpa di
tutto questo è solo mia!
- Oh Dom!
Le due
continuarono a piagnucolare finché Lily non si
schiarì la voce - Okay, pace fatta, adesso non
c'è bisogno di fare così! Cosa
stavamo dicendo su Rose e Malfoy? - domandò interessata.
Inspiegabilmente mi
vergognai.
- Non
c'è proprio niente da dire, lo odio. - berciai
arrabbiatissima, incrociando le braccia. Le altre mi fissarono sorprese
- Che è
successo?
- Uh,
Alex, non sai quante scottanti novità ti sei
persa...- mormorò Dom a mezza voce. Alex sorrise, ancora in
imbarazzo - L'ultima
la ricordo perfettamente; l'ira di Scorpius Malfoy era tutta dedicata a
proteggere Rose dalla mia stupidità!
Io
arrossii ancora - Questo...questo è stato prima
che...prima di sabato scorso. - mormorai piano. Le altre mi fissarono
ancora,
stavolta curiose - Che è successo?
- Niente!
Mi ha solo...solo dato fastidio! - sbottai,
mentre ripensavo a quella mattina. Perché, poi? L'avevo
presa così male solo
per uno stupido schema?
"Uno
schema che avevo preparato per fargli un
favore...e che lui ha lanciato sul tavolo!" e di nuovo fece
un po'
male. Pochissimo, come una puntura di zanzara...
- Che ne
pensi di renderci partecipi delle tue
avventure, Rosie? - trillò allegramente Lily, masticando
cioccolata. Mi strinsi
nelle spalle - Io...
- Tuuu...?
- Io
Odio Scorpius Malfoy. E' l'essere più
abominevole della terra! Mi ha...mi ha fatto perdere solo tempo!
Io...avevo
preparato quello schema e lui l'ha gettato via! Che gran villano
maleducato, al
diavolo lui e la sua stupida stirpe pseudo-nobiliare! Non ha un
briciolo di
educazione! Cretino! - esclamai, camminando su e giù,
lasciando le altre
leggermente interdette.
- Che gran
antipatico...- borbottò Dom. Alex annuì -
Hai davvero fatto uno schema per lui?
- I
ragazzi sono solo degli stupidi insensibili con
il tatto di un elefante...e non fate domande. - convenne irritata
Roxanne. Lily
invece sorrise ampiamente, una luce birichina le illuminava gli occhi
castani -
Beh Rose, sai come si dice in questi casi?
La fissai confusa - No.
Lei
sorrise e le spuntò una
fossetta.
- Il
confine tra odio e amore è così
labile...