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Autore: LalaK    24/09/2010    0 recensioni
Lily e Hilary, due cugine, due mondi apposti, che attraggono, rispettivamente, vampiri e licantropi. Riuscirà questo a dividerle? L'amore per un licantropo e per un vampiro dividerà le loro strade?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Jacob Black, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Eclipse
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hola chicos (:
questa volta è la giuls che vi parla.
la laura è troppo impegnata a fingere di studiare greco per postare, dunque tocca a me.
hope you like it ;D



Il tempo passò in fretta, e a un certo punto il campanello suonò e Hilary corse alla porta.
Con un sorriso accolse Edward ed Alice scusandosi per l’enorme confusione che c’era in casa, poi si infilò la giacca e raccolse la borsa.
H: Lily ti ho lasciato il numero di telefono della pizzeria evidenziato sull’elenco, adesso vado non combinare casini!
L: Non ho 5 anni!
H: Si ma fino a quando non sarai maggiorenne sei a mio carico! Divertitevi! – Ridacchiando spinse Alice fuori dalla porta chiudendola e lasciando Edward e Lily soli.
L: Ehm, che facciamo?Mangiamo subito?
Edward annuì tranquillamente e rimase in piedi a guardare Lily mentre questa stava ordinando le pizze. A un certo punto abbassò la cornetta e gli chiese come voleva la pizza, per poi ricominciare a parlare al telefono.
Quando mise giù, Edward era ancora in piedi a fissarla e lei diventò bordò.
L: Beh… Siediti dai non stare in piedi!
Edward si sedette sulla poltrona continuando a fissarla, e Lily cominciò a sentirsi un po’ a disagio. A un certo punto lui prese parola.
E: Perché vi siete trasferite qui?
L: Oh ehm ecco non è uno dei miei argomenti preferiti ma…
Edward continuava a fissarla e a guardarlo sembrava si stesse concentrando parecchio.
L: Beh, noi siamo di Washington, e i miei genitori sono morti in un incidente stradale quando avevo 6 anni e da allora ho sempre vissuto con mia cugina. I suoi genitori sono divorziati, e abbiamo sempre vissuto con suo padre perché sua madre si è trasferita in America. Quando quest’anno suo padre ci ha detto che si stava per risposare con una donna delle peggiori speci, Hilary ha fatto le valigie ed è venuta a vivere in questa casa che le aveva lasciato in eredità sua nonna, e io sono venuta con lei.
Edward rimase in silenzio fissandola senza dire una parola per qualche minuto, poi le fece un’altra domanda.
E: E… se posso saperlo… Come sono morti i tuoi genitori?
L: Beh… Noi… Noi eravamo in vacanza a Volterra, e loro volevano fare un giro da soli così la sera mi hanno lasciato all’hotel in uno spazio apposito per bambini… Sai quelle robe lì… ecco e a un certo punto mi hanno detto che i miei genitori non sarebbero tornati… Erano morti in un incidente stradale… Di più non ricordo…
Il suo sguardo era cupo e triste mentre faceva riemergere quei ricordi, e rimase un po’ scocciata quando vide che Edward aveva la stessa identica espressione di prima.
Così ricaddero nel silenzio fino a quando non suonarono alla porta.
Lily andò ad aprire e dopo aver pagato la pizza la portò dentro. Siccome il salotto non era provvisto di tavoli e a Lily non andava di apparecchiare, appoggiò la pizza per terra ed accese la tv da quattro soldi che Alice era riuscita a procurare per Hilary.
L: Ti da fastidio se guardiamo una partita di baseball?
E: Per niente, anche a me piace molto il baseball.
Lily sorrise e iniziò a seguire la partita, mangiando di tanto in tanto qualche trancio di pizza.
Dopo 20 minuti che la partita era iniziata Lily e Edward discutevano animatamente sulle loro rispettive squadre di baseball preferite e dei falli che avevano commesso nella partita.
Alla fine della partita, siccome Edward si rifiutava di ammettere la sconfitta della sua squadra preferita contro quella preferita da Lily, la ragazza prese un cuscino e glielo tirò addosso.
L: Ammettilo, quella squadra è venti volte peggiore di quella che ha vinto!
E: è solo l’arbitro che non sa riconoscere quando è fallo!
Disse lui tirandogli un altro cuscino che aveva trovato
Continuarono per un po’ fino a quando la porta di casa non si aprì ed entrò Hilary seguita da Alice, cariche entrambe di borse.
H: Che succede qui?
L: Niente Cugina! - Disse Lily continuando a tirare i cuscini ad Edward che li scansava agilmente
H: Piantala Lily. – sbottò Hilary appoggiando la borsa per terra e togliendosi la giacca.
L: Non finchè lui non ammetterà che la sua squadra fa schifo e che non è colpa dell’arbitro!
Edward rimase in silenzio continuando a schivare cuscini.
H: Insomma Lily piantala!
Per tutta risposta ricevette un cuscino in faccia.
H: QUESTA ME LA PAGHI!
Alla fine Lily era così stremata dalla battaglia che crollò sul divano abbracciando un cuscino.
Edward si sedette per terra ridendo mentre Alice ed Hilary rimasero in piedi sghignazzando come delle oche.
Dopo qualche minuto si accorsero che Lily era caduta in un sonno profondo e Hilary sbuffò.
H: Perfetto adesso mi toccherà portarla io su in camera!
E: Posso portarla io se vuoi.
H: No grazie ma non ti sforzare…
E: Non mi sforzo per niente! Dai faccio io.
Prima ancora che Hilary potesse ribattere, Edward aveva preso in braccio Lily e la stava portando al piano di sopra. La ragazza li raggiunse sul pianerottolo e indicò a Edward quale fosse la camera di Lily, per poi scendere al pianterreno da Alice.
Intanto Edward aveva appoggiato Lily sul suo letto e poi era rimasto lì qualche minuto a fissarla mentre questa dormiva, fino a quando Alice non gli spuntò alle spalle dicendo che ormai dovevano andare.
I due fratelli uscirono di casa accompagnati da Hilary. In strada stava passando un gruppo di ragazzi chiassoso, e Alice ed Edward guardarono male quel gruppo, che fece lo stesso con loro.
Hilary curiosa fece una domanda ad Alice.
H: Chi sono quelli? Li conosci?
A: Per mia sfortuna si… Sono quelli della Push.
H: La Push?
E: Un paese qui vicino… Grande come Forks ma lì ci sarà un negozio a dargliela buona dunque vengono sempre qua.
A: E c’è anche una scuola… Vanno tutti lì…
H: Come si chiama la scuola?
A: Di solito la chiamano come il paese… La Push.
H: Capito.
I tre rimasero in silenzio fino a quando quel gruppo chiassoso non fu in lontananza. Poi Alice disse che dovevano proprio andare e i due fratelli salutarono Hilary, la quale tornò in casa a sistemare il salotto.
Quando finì guardò l’orologio appeso in cucina; le undici e un quarto. Non aveva un gran sonno così decise di uscire e fare un giro per Forks a piedi.
  
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