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Autore: Fuffy91    25/09/2010    2 recensioni
“ E’ complicato.”
Fu l’enigmatica risposta di lui, che prima osservò David ed in seguito Edward, che strinse gli occhi, quasi innervosito. Non comprendevo così tanta segretezza. Fino ad allora, i Cullen mi erano sempre sembrati la famiglia più unita e priva di misteri e segreti che avevo mai conosciuto.
Infondo, all’inizio della nostra conoscenza, Edward me lo avevo spiegato:
“ Con Alice che prevede il futuro ed io che leggo nel pensiero, i segreti risultano inutili nella nostra famiglia.”
Che David, invece, fosse l’eccezione che perfino Edward, così brillante ed attento ai particolari, non era mai riuscito a cogliere?
E chi lo sa??? Se volete scoprirne di più, cliccate e leggete insieme a me!!!
Baci baci, Fuffy91!!!^___^***
AGGIUNTO CAPITOLO 7!!! BACISSIMI!!!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Successivo alla saga
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Capitolo 3

Bella.

 

Erano trascorse alcune ore, ormai, dalla partenza di David. Bia era rimasta seduta sul davanzale della finestra per molto tempo, immobile nella medesima posizione rannicchiata, raggomitolata su se stessa come un gattino annoiato, accanto al fuoco.

Nessuno di noi la disturbò, comprendendo il suo tormento e rispettando la sua privacy, finché Esme, con in volto dipinta un’espressione di materna compassione, le si avvicinò, allungando una mano a toccarle la spalla scoperta dalla manica della canotta rossa, fin troppo larga per lei, così minuta e sottile, scivolando lungo il braccio ed accarezzandole, in una ruvida carezza, la pelle del braccio.

Al tocco gentile di Esme, Bia sembrò rianimarsi, alzando il viso inespressivo dall’incrocio delle sue braccia, per incrociare gli occhi dorati e dolci di Esme con i suoi, neri e magnetici.

Esme le sorrise, rassicurante.

“ Vieni, Bia. Non stare accanto alla finestra. Piove ancora. Ti raffredderai.”

Ovviamente, quella di Esme era una scusa per distoglierla dai suoi pensieri, visto che, essendo vampiri, la loro dura pelle li rendeva insensibili sia al caldo più torrido che al freddo più gelido.

Bia non replicò né si scostò dalla presa di Esme, alzandosi con movimenti leggiadri dal davanzale, rimanendo in piedi, accanto a lei, che le cinse le spalle con un braccio. Avevano la stessa altezza.

“ Coraggio. Non essere triste.”

Le disse, con voce carezzevole, allungando la mano libera verso la sua guancia, accarezzandola con il dorso delle dita, per poi cercare di sollevarle il viso con una leggera pressione sul mento.

“ Ti troverai bene, qui, con noi. Tutti noi, siamo felici di ospitarti. Non è vero, ragazzi?”

Chiese rivolta, con un sorriso ed un’espressione luccicante di aspettativa, a noi tutti, osservando soprattutto Rosalie, rimproverandola con lo sguardo, ad un suo gesto seccato. Immaginai che non le avesse ancora perdonato l’intrusione movimentata in casa loro.

“ Si, certamente.”

Fu la pronta risposta di Alice, che le regalò uno dei suoi sorrisi più belli. Bia la osservò, ma suoi occhi sembravano non vederla affatto. Era come se fosse stata trascinata in un vortice di sensazioni e pensieri tutti suoi. Mi sorpresi che, fin ad ora, avesse assecondato i gesti e le richieste di Esme.

“ Sono sicura, che diventeremo grandi amiche.”

Aggiunse il folletto di casa, precipitandosi al suo fianco, stringendole una mano, amichevole.

Bia, questa volta, non acconsentì docilmente al gesto, ma in compenso, il suo sguardo, finora velato e lontano, si illuminò di un bagliore di vita, tanto che scostò da sé sia il braccio di Esme che la mano di Alice, indietreggiando.

“ Non voglio essere amica tua.”

Le disse con una voce carica di un rancore che non compresi. Sussultai, quando incrociò lo sguardo di ognuno di noi, così rovente da bruciare sulla pelle del volto.

“ Non voglio essere amica di nessuno di voi.”

Sibilò con rabbia, ma stranamente, il timbro della sua voce, risuonò di quella nota sensuale che avevo già colto e che rimase costante.

“ Be’, tanto meglio.”

Le disse aspra Rosalie.

“ Rose.”

La rimproverò Esme, a cui lei reagì con vigore.

“ Cosa? Solo perché Carlisle ha promesso al suo amico di proteggerla, non significa che dobbiamo farci trattare come stracci da lei!”

“ Non ha tutti i torti.”

Aggiunse Emmett, sprofondato sul divanetto, con un sorriso raggiante sulle labbra. Forse si divertiva a vedere la sua compagna indispettita.

“ Ti prego, Rosalie, non essere dura con Bia. Sta affrontando un momento difficile. E’ naturale che stia sulla difensiva.”

La giustificò Esme, cercando di riavvicinare a sé Bia, ma lei si scostò nuovamente.

“ Ma che sto facendo, qui?”

La sentii chiedersi, mentre noi tutti la guardammo curiosi.

“ Sto perdendo solo tempo prezioso.”

Disse, per poi alzare lo sguardo che aveva momentaneamente puntato a terra, focalizzando l’entrata ancora spalancata e priva di porta, che giaceva sul pavimento, inutilizzabile.

Ma ancor prima che potesse compiere un passo, le sbarrammo la strada.

Ringhiando sommessamente, si tese per attaccarci.

“ Non fare la stupida, Bia. Noi siamo in otto e tu sei una sola. Non hai la minima possibilità di batterci tutti.”

Le disse asciutto Edward, posto accanto a Carlisle. Bia lo trucidò con lo sguardo, ma non attaccò.

“ Edward ha ragione, Bia. Per favore, cerca di ragionare. Lo facciamo solo per il tuo bene.”

Continuò gentile Carlisle, rilassando i muscoli delle braccia e avvicinandosi a lei, con il suo sorriso più pacato e rassicurante.

“ Va tutto bene. Non hai nulla da temere.”

Le disse, con lo stesso tono calmo e rilassato, avanzando ad ogni parola, la mano destra protesa in una muta richiesta di fiducia.

Bia arretrò fino a scontrarsi con il muro, aderendo ad esso, come se volesse scomparirvi all’interno.

“ No!”

Esclamò, scuotendo la testa frenetica.

“ Carlisle! Attento!”

Esclamò Edward al mio fianco, afferrandogli un braccio e cercando di tirarlo al suo fianco, lontano da Bia, che ora lo osservava con durezza.

Avvertii un sibilo indistinto propagarsi nell’aria satura di tensione, e nello stesso tempo il mio sguardo si inorridì nel vedere Edward, Carlisle, Alice e tutti gli altri, cadere in terra, urlando di dolore.

Mi guardai intorno, cercando la causa di tanta sofferenza ed incrociando lo sguardo nero ed interrogativo di Bia, la sola ancora in piedi, tranne me.

“ Cosa succede?”

Gridai, stordita e spaventata, mentre osservavo inerme Alice crollare al suolo, digrignando i denti ed emettendo gemiti di dolore, seguita da Jasper che tremò, quando le afferrò il braccio, gli occhi stretti e la bocca spalancata ad emettere un urlo sofferente. Mi voltai ad osservare ansante Carlisle crollare di fianco, irrigidito dalla sofferenza, seguito da Esme, che si raggomitolò su se stessa, gemendo. Rosalie ed Emmett erano nella stessa situazione, solo che si coprivano le orecchie con i palmi delle mani, premendo ed urlando, come avvolti dalle fiamme.

Edward era l’unico ancora in ginocchio, anche lui con le mani premute sulle orecchie, il solo a non urlare per una sofferenza che non riuscivo a comprendere finché, gemendo e sussurrando il mio nome, ansante, crollò ai miei piedi, a pancia in su, immobile come legato da fili invisibili, le membra vibranti, come scosse da una scossa elettrica continua.

Mi chinai verso di lui, cercando di tranquillizzarlo, accarezzandogli il volto distorto da una smorfia di tormento e di dolore. Era un’ immagine orribile, impossibile da comprendere e da sostenere. Quasi prossima ad un pianto dirotto, disperata, urlai il suo nome.

“ Edward! Edward, cos’hai? Parlami! Che cos’hai?”

Le chiesi, guardandomi intorno, cercando di scorgere qualcosa che i miei occhi acuti e il mio udito sensibile non riuscivano a scorgere né a sentire. Perché la mia famiglia si dimenava, urlando disperata? Mentre riflettevo, tormentando con le dita di entrambe le mani tremanti il viso contratto di Edward, la mia mente era interrotta a singhiozzo da quello stesso, fastidioso e continuo sibilo.

Istintivamente, mi concentrai su esso, allontanando con relativo sforzo, lo scudo imperturbabile che mi proteggeva, solo per qualche centimetro, il tempo necessario per…crollai a terra, accanto ad Edward, le mani premute sulle orecchie, emettendo un urlo agghiacciante, simile a quelli che i Cullen continuavano a far uscire dalle loro labbra, fra un gemito e l’altro.

La mia agonia durò solo pochi minuti, visto che lo scudo, di riflesso, tornò a balzare come una molla su di me, proteggendomi.

Ancora scossa e fremente, mi rimisi sulle ginocchia, sfiorando i capelli di Edward, riflettendo il più velocemente possibile. Era stato terribile. Era come se un urlo disumano ed incandescente squarciasse l’aria, infliggendomi una tortura assillante ed irresistibile.

Era tramortita e raggelata al pensiero che Edward, Alice, Esme e gli altri, fossero ancora preda di quegli strilli perforanti.

Solo Bia non sembrava reagire, rimanendo imperturbabile e dura, nella sua posizione statuaria.

Improvvisamente, un lampo di consapevolezza oltrepassò la mia mente, illuminandola.

Osservai ancora i Cullen contorcersi al suolo, Alice immobile su se stessa, Rosalie ridotta ad una bambola di pezza rotta, sul tappeto soffice e bianco, Jasper, Carlisle ed Emmett impotenti, Esme distrutta, Edward sofferente, Edward angosciato, Edward torturato, Edward allo stremo, Edward morente…

“ NO!”

Urlai con tutta me stessa, allargando improvvisamente il mio scudo, come una bolla di sapone, che avvolse tutti i presenti, esclusa Bia, che strizzò gli occhi, crollando in ginocchio, abbandonata e molle come una gattina bagnata.

Sotto la protezione inespugnabile del mio scudo invisibile, anche il sibilo indistinto era sparito del tutto e, pian piano, uno ad uno i Cullen si ripresero, alzandosi dal pavimento, eretti e fieri, quasi come se non fossero mai stati toccati dagli urli strazianti e doloranti, prodotti da Bia.

Non avvertivo gli influssi del suo terribile potere, premere sulla parete dello scudo, ma preferii non allentarlo, lasciando che ci avvolgesse ancora, per sicurezza.

Non ero mai stata così furiosa. Mi voltai ad osservare Edward, raddolcendo lo sguardo alla vista della sua perfetta ed incontaminata figura, accogliendo con piacere il tocco della sua mano sul mio viso e il bacio grato delle sue labbra sulla mia guancia.

“ Grazie, amore. Ora è finita. Puoi rilassarti.”

Mi sussurrò, vellutato. Ma strinsi le labbra in una linea dura, forse più intollerante di Rosalie, che ora si appoggiava alla spalla forte del suo Emmett.

Scossi la testa, secca.

“ No. Non voglio darle l’opportunità di rifarlo. Quella piccola serpe… Come osa farvi del male? Come ha osato, ferirti?”

Sibilai quell’ultima domanda con tutto l’odio che sentivo scorrere nelle mie vene, rendendo il mio veleno più corrosivo e letale del solito.

Sapevo che l’immagine di Edward dolorante ed inerme mi avrebbe perseguitato giorni e notti intere, se non avessi dato a Bia la lezione che si meritava.

Alice, nuovamente sorridente e frizzante, danzò al mio fianco, stringendo delicatamente la mia spalla nella sua piccola mano.

“ Lasciala stare. E’ solo spaventata.”

Mi disse, con tranquillità. La guardai sconvolta. Come poteva giustificarla, dopo il male che le aveva fatto?

“ Alice ha ragione, Bella. Bia non è cattiva. Ha agito solo d’stinto.”

Le dette man forte Carlisle, con la sua voce più persuasiva.

“ Siete pazzi?! Quella è una mina vagante! Sono sicura che avrebbe continuato, fino a quando non ci avrebbe ridotto a larve! E voi cosa fate? La difendete?! Bella, ti do’ volentieri una mano ad ucciderla.”

Concluse Rosalie, facendosi avanti, la chioma dorata che si muoveva fluttuante ad ogni suo passo elegante.

“ No! Per favore, Rosalie, Bella. Ho promesso a David di proteggerla. Lui, mi aveva parlato del suo potere particolare…lo so, Rose, è terribile, lo so…”

Disse Carlisle, annuendo comprensivo alla figlia stizzita.

“ Ma è proprio per questo che non possiamo permetterci di attaccarla. Cercate di capirla. E’ sola, lontana da ciò che conosce, circondata da otto vampiri dotati ed estranei che le impediscono di uscire dalla loro abitazione, che la imprigionano in un luogo dove lei non intende rimanere.”

Arrabbiata come ero, le parole di Carlisle mi giungevano artefatte all’udito, e la mia mente infuocata da un incendio di vendetta - l’immagine del viso distorto dalla sofferenza di Edward, era ancora vivo in me- si opponeva ad esse. Tuttavia, a malincuore, ne compresi il significato e con riluttanza e stizza, mi fu impossibile ignorarle, come mi fu intollerabile la calma innaturale di Edward, che cercava da ore di trasferirmela ad ondate carezzevoli, come la pressione delle sue labbra sulle mie, sigillate e dure.

“ L’inizio non è stato dei più lieti da entrambe le parti. Prima di tutto, Bia ci ha distrutto la porta, poi noi l’abbiamo ostacolata, come un muro umano, ed infine lei ci ha aggrediti con il suo potere speciale.”

“ Più che speciale, direi orribile.”

Commentò Rosalie, ma il padre la ignorò.

“ Bella, ti prego. Ritira il tuo scudo. Ora, non è più necessario.”

Mi invitò,gentile, Carlisle, facendo un cenno eloquente ad Edward, data la mia ostinazione. Non volevo ritornare ad assistere a quella scena terrificante. Perché esigevano una resa da parte mia? Era inaccettabile!

“ Bella.”

Mi chiamò Edward, cingendomi la vita ed attirandomi a sé, le labbra premute sul lobo del mio orecchio destro, la sua voce più calda e suadente che mai. Con mia grande vergogna, era già ridotta ad un fascio di brividi. Era impossibile resistergli, quando voleva essere così persuasivo.

“ Bella, fa come dice Carlisle. Andrà tutto bene. Alice l’ha previsto ed io sono tranquillo.”

“ Lo dici solo per farmi cedere.”

Lo controbattei, ma la mia voce vibrante, tradiva la mia insicurezza. Edward se ne accorse e rise nel mio orecchio, facendomi gemere sommessamente ed abbandonare fra le sue braccia. Ormai, mi aveva così distratto, che lo scudo stava quasi per escludere Esme dal circolo protettivo, tanto si era ritirato. Un’altra risata di Edward, e sarebbe balzato su di me, in un baleno.

“ Per favore. Fa la brava.”

Mi pregò, baciandomi le labbra, ora socchiuse ed arrendevoli. Sospirando, lo scudo tornò al suo posto, attorno a me, incollato come un adesivo indelebile.

“ Grazie.”

Mi bisbigliò, scostandomi una ciocca di capelli dagli occhi. Ricambiai il suo sorriso.

Intanto, Bia era rimasta a terra, le ginocchia instabili, il viso inespressivo. Non sembrava né spaventata dalla mia pronta reazione né sorpresa né tanto meno dispiaciuta o arrabbiata.

Era impassibile e con lo stesso sguardo, ignorandoci, si avviò alla porta spalancata, senza che nessuno di noi, questa volta, la ostacolasse. Posò lo sguardo sull’attaccapanni, afferrò l’impermeabile grigio ed umido, lasciato da David, lo accostò al viso e lo annusò. Poi, con la stessa imperturbabilità, si diresse alle scale, dove lentamente, quasi a passo umano, salì per raggiungere i piani superiori, dove si trovavano le camere da letto.

Dopo un po’ quando scomparve alla nostra vista, sentimmo una porta spalancarsi e chiudersi con un tonfo sordo e il cigolio delle molle di un materasso, accogliere il suo peso.

“ E’ in camera mia. Ha sentito il vostro odore nelle altre e non è entrata. Nella mia stanza, l’odore mio e di Bella è sparito, visto che non la utilizziamo da tempo. Ha creduto fosse quella preparata per lei.”

Spiegò Edward, ancora lo sguardo attento e puntato sui piani alti di Villa Cullen.

“ In effetti, l’avevo preparata prima del suo arrivo. Carlisle me lo aveva chiesto, prima dell’arrivo di David.”

 Spiegò Esme, anche lei lo sguardo rivolto al soffitto, l’espressione preoccupata dipinta sul suo volto materno.

“ Lasciamola sola, per adesso.”

Consigliò Carlisle, sedendosi nella poltrona, quasi sfinito.

“ Si. Tanto dopo andrà Bella a controllarla.”

Disse giuliva Alice, sfiorandomi la mano sorridente, prima di risedersi sul tappeto accanto al camino, riafferrando la rivista di moda che non aveva ancora sfogliato.

La guardai accigliata e contrariata. Questa volta non avrei assecondato una sua visione ed era completamente inutile che mi guardasse così gongolante. Proprio inutile.

 

 

 

Angolo dell’autrice.

 

Salve a tutti!!! Buon week-end!!!XD

Perdonate il ritardo, ma anche questa volta, il mio cervellino era in modalità stand-by!!! Non avev alcuna idea o per meglio dire, le avevo, e tante ma nessuna mi convinceva!!! Alla fine, ho scelto questa continuazione!!! Vi è piaciuta???

So cosa vi state chiedendo, riguardo a Bia… “ Ma è psicopatica???” oppure “ OMG! E’ terrificante! Via, lontano dai Cullen!” o magari “ Giù le mani da Edward!” ( quest’ultima domanda, sarà condivisa, immagino, da molte fanciulle!XD). Ma, tranquille/i!!

Non giudicate ciò che scrivo troppo alla leggera!!! L’apparenza, spesso, inganna!!! Bia può sembrava una pazza che solo una cisterna di psicofarmaci, potrebbe curare, oltre a nutrire seri disturbi di personalità multipla ( oddio, è terribile in effetti, vista così, lo ammetto!XD), ma non siamo troppo drastiche! Dopotutto, siamo appena agli inizi!!!

Le domande che ci dovremmo chiedere sono: “ Chissà se i Cullen daranno ascolto a Carlisle, e convivranno pacificamente con Bia?” , “ E il perfido Munir e i suoi Ragni? Quando appariranno in scena?”, “ E David? Sarà riuscito nel suo intento o perirà nello scontro?”.

La trama comincerà ad arricchirsi di misteri ed interrogativi! Nulla sarà dato per scontato! I particolari saranno più importanti delle cose ovvie! E il tutto, diventerà avvincente e dark!!!

Hihi!! Vi ho messo in agitazione, eh??? Be’, chi mi ha sempre seguito, sa quanto posso essere sia terribilmente romantica che indiscutibilmente terrificante e dura, in certi momenti!!!XD

Bene, gente…dopo questo papiro di prologo, passiamo ai…

 

Ringraziamenti a…

Albicoccacida: Ciao, Albicocca!! Sempre immancabili, i tuoi scoppiettanti commenti!!XD Allora, che mi dici??? Iniziati i corsi all’uni??? A me, ancora no!!!XD Ti è piaciuto il capitolo??

Lo so, ho fatto di nuovo tardi, (Me misera! T^T) però, come ho spiegato sopra, ho fatto del mio meglio!!! Credo che Bia non ti piacerà ancora…spero di fartela diventare simpatica in seguito!XD

Si, in effetti Bia e David potrebbero sembrare molto…intimi…ma vedremo, non voglio svelarti tutto!!!XD Si, mi è arrivata!!! Grazie mille!!! Bacissimi e a presto, spero, Fuffy91!!!^__^*

Beuzz94: Ciao, Beuzz!!! Come stai? Tutto ok?? Grazie mille per i tuoi commenti!!! Si, Bia non è tanto affabile ed amichevole come Celine ( vedi Il Giglio Rosso) o dolce e riservata come Diana ( vedi Blu Cobalto) , però anche lei ha i suoi pregi, credimi!XD David ti fa pena?? Uhm, si, in effetti potrebbe dare questa impressione: un povero vampiro solitario che va incontro al so tragico destino…si, è deprimente, in effetti!! Ma vedrai, tutto si sistemerà…credo!XD Fammi sapere, se puoi e vuoi, soprattutto, se ti piace il mio nuovo capitolo!!! Bacissimi e a presto, Fuffy91!!^__^*

 

Ragazze e ragazzi, non faccio promesse, ma spero di risentirci prestissimo!!! Quindi auguro a tutti voi un felice fine settimana e un abbraccio forte forte a tutti voi che leggete!!!

Al prossimo capitolo!!!

Baci baci, dalla sempre vostra Fuffy91!!! <3<3<3

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