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Autore: sihu    25/09/2010    11 recensioni
Rufy ha lanciato un messaggio ai suoi compagni tramite il giornale, ed ognuno di loro la prende a modo suo. in ogni capitolo ci sarà una piccola storia a se riguardo come se la stanno passando i vari membri della ciurma.
CAPITOLO 1---> Nami.
CAPITOLO 2---> Sanji.
CAPITOLO 3---> Zoro.
CAPITOLO 4---> Usop.
CAPITOLO 5---> Brook.
CAPITOLO 6---> Nico Robin.
CAPITOLO 7---> Franky
CAPITOLO 8---> Chopper
CAPITOLO 9---> Rufy
CAPITOLO 10---> Thousand Sunny
Genere: Avventura, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Franky, Monkey D. Rufy, Nami, Roronoa Zoro, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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3 D 2 Y
ROBIN
Scendo dalla carrozza che mi ha condotta qui e mi stringo nel cappotto cercando di trovare un po’ di sollievo dal freddo pungente che mi circonda; a Baltigo, l’isola dalla terra bianca, ogni cosa è ghiacciata. Sicuramente a Chopper piacerebbe molto e gli ricorderebbe la sua terra natale. Mi sono lasciata Tequila Wolf alle spalle, diretta verso un isola misteriosa dove abita l’uomo più ricercato del mondo. All’inizio avevo molti dubbi, ma ho smesso di farmi domande dopo avere dato un’occhiata al giornale e avere capito le intenzioni del mio capitano.
Ora Dragon il Rivoluzionario è di fronte a me, ma la vista di quest’uomo tanto potente quanto pericoloso non mi fa nessuna paura. Vedo le sue labbra muoversi mentre parla con i suoi capitani, ma non riesco ad afferrare il senso di quello che dice. O meglio, non ci provo nemmeno. Credo stia organizzando una riunione, o qualcosa del genere, ma per la prima volta nella mia non sono curiosa, non mi importa scoprire la verità. Mentre aspetto di sapere cosa vuole da me preferisco starmene per i fatti miei, e pensare a ciò che mi sono lasciate alle spalle.
Mentre parla con i suoi Dragon si volta spesso verso di me curioso e allo stesso tempo entusiasta come un bambino di fronte al suo giocattolo nuovo, proprio come farebbe Rufy.
Ricambio il suo sguardo, divertita da quella buffa espressione. Se qualcuno potesse sul serio vedere questa scena, mi prenderebbe per pazza; sono di fronte a Dragon e mi limito a guardarlo con attenzione. Non sono state molte le persone che possono dire di avere avuto questo onore, ma a me non importa.
Studio il suo volto quasi fosse un quadro, ricercando i particolari più importanti. Nei lineamenti dell’uomo che mi sta di fronte cerco disperatamente quelli di Rufy, il mio capitano che non vedo da troppo tempo e che di sicuro ne starà combinando una delle sue. Almeno, questo è quello che ho dedotto leggendo il giornale negli ultimi giorni. Conosco bene la politica del governo mondiale in merito alla notizie pubblicate: almeno la metà, se non di più, sono fandonie oppure vengono passate sotto silenzio. Posso solo immaginare cosa sia successo il realtà. Tremo all’idea di tutte le sofferenze e di tutti i pericoli ai quali è riuscito a scampare Rufy senza di noi.
Il solo pensare a quel combinagli mi strappa un sorriso diverso da quello di poco prima, triste, quasi malinconico. Sospiro, sentendo sulle mie spalle tutta la stanchezza di questi ultimi giorni. Solo poco tempo fa eravamo arrivati alla Linea Rossa e di fronte a quella imponente catena montuosa ci eravamo sentiti grandi. Avevano spazzato via la marina in più occasioni, affrontato il governo mondiale dichiarandogli guerra e persino Moria non era più un problema ma solo un vago ricordo. I nostri sogni, almeno per un po’, ci erano sembrati lì vicini; pronti ad essere raggiunti. Proprio nel momento in cui la strada per il Nuovo Mondo si apriva di fronte a noi, tutto è precipitato senza che noi potessimo rendercene conto. Nel giro di poco siamo stati inghiottiti in un vortice che ci ha trascinati in basso, facendoci perdere la fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità prima di separarci, ormai sconfitti.
Una colossale disfatta che peserà per sempre nella memoria del nostro capitano.
Se chiudo gli occhi posso ancora vedere la sua espressione disperata. Non era la paura di morire a sconvolgerlo quel giorno. No, uno come Rufy affronta la morte sorridendo, quasi fosse una nuova avventura. A farlo stare male era la consapevolezza di essere impotente di fronte al dolore dei propri compagni. Noi gli chiedevamo aiuto, ma lui non poteva fare nulla. Deve essere stato terribile per lui. Mai come ora vorrei essere con lui, stargli vicino come lui ha fatto con noi per tutto questo tempo. Vorrei dargli un abbraccio per ogni sorriso, per ogni risata e ogni pazzia che ha allietato le nostre giornate, anche quelle più nere. Un abbraccio per ogni lacrima silenziosa che ha versato per noi e per tutte le volte che ha preso le nostre difese.
 Sospiro ancora mentre Dragon ora mi guarda in silenzio, aspettando il momento giusto per rivolgermi la parola.
Due anni separati è un tempo troppo lungo, ma non ho scelta. Gli ordini del capitano non si discutono mai. Vorrebbe dire che non è buon capitano, ma non è il nostro caso. Rufy ha volta è precipitoso, ingenuo e non riflette su quello che fa, ma è una persona eccezionale.
Ho affidato a lui la mia vita, e non mi sono mai sentita tanto al sicuro. Persino ora, anche se siamo distanti so che se avessi bisogno lui arriverebbe da me. Sono sicura che prendere quella decisione è costato molto anche a Rufy. Posso quasi vederlo, solo e disperato che piange la sorte del fratello e si maledice per non essere riuscito ad aiutare noi. Proprio lui, che per le persone che ama è disposto a dare tutto. Credo che sia proprio il suo sorriso ad essere uscito nel modo peggiore da tutta questa storia. Chissà se il mio capitano avrà ancora la forza di sorridere, oppure se il dolore che ha dovuto sopportare è stato troppo forte. Abbiamo sempre contato su di lui quando c’era una difficoltà, adesso è arrivato il momento di aiutarlo per davvero. Se fossi con lui, forse gli direi di ridere. Lui non capirebbe, ma seguirebbe il mio consiglio e poi starebbe meglio.
Lui sarà il Re dei Pirati, e noi la sua ciurma.
Sorrido, senza curarmi delle espressioni curiose della gente che mi circonda. Forse mi credono pazza, ma non mi importa. Quel pensiero mi da coraggio, quel tanto che basta a tenere testa all’uomo che ho di fronte.
Dragon richiama la mia attenzione con un colpo di tosse, obbligandomi ad alzare lo sguardo su di lui. È sicuramente più imponente di Rufy, ma non mi fa nessuna paura.   
- Nico Robin, aspettavo da tempo di poterti incontrare.
Dice serio, mentre io lo guardo incuriosita. Rufy la stesse frase l’avrebbe detta con un sorriso. La voce di Dragon invece è autoritaria, ma tuttavia non crudele. Cosa nasconde questo uomo a cui il governo mondiale da la caccia da molti anni?
- Prima il governo, ora i rivoluzionari. Devo avere paura di lei, signor Monkey?
Chiedo, mettendomi seduta ed aspettando una risposta. La mia vita è sempre stata una corsa contro tutti quelli che mi volevano morta. Almeno, è stato così fino a che non ho incontrato Rufy e la sua ciurma. Ho deciso di seguirli quasi per dispetto ed invece sono diventati la mia famiglia. Ricordo ancora le espressioni dei miei compagni quando mi hanno trovata a bordo. Solo Rufy mi aveva accolta con un sorriso, tutti gli altri non mi volevano perché mi credevano malvagia. Almeno, i primi tempi è stato così. A Water Seven ognuno dei miei compagni ha dimostrato di tenere a me nello stesso modo del capitano, facendomi capire che ero una di loro. Ripensare ai primi tempi, tuttavia, mi fa sorridere. Dopo tutto, non posso certo dare loro torto; avevo passato gli ultimi tempi a dar loro la caccia. Alzo lo sguardo sull’uomo di fronte a me. Dragon sorride, forse compiaciuto dalla domanda.
- A me interessa la tua vita, al governo mondiale la tua morte. Credo siano posizioni piuttosto differenti, signorina.
Risponde con un tono indifferente.
Ci rifletto un po’ su per poi concludere che in fondo non si tratta di una differenza così grossa. La mia vita o la mia morte, la posta in gioco rimane sempre la stessa. Ho passato un sacco di anni a scappare dal mondo prima di trovare la mia casa, la mia famiglia; la mia ciurma. Ora mi sembra di essere di nuovo da capo. Qualcuno mi insegue, altri mi vogliono aiutare ma la mia casa è lontana. Per altri due anni sarò sola, in balia del mondo.
- Ha per caso una proposta per me?
Chiedo, fingendo una sicurezza che in questo momento non ho. Senza i miei compagni sono persa, non ho alcun punto di riferimento. L’unica cosa che so per certo non è dove sono o dove andrò nell’immediato, ma dove vorrei essere. O meglio, con chi vorrei essere.
Tutte le mie speranze per il futuro sono riposte in un piccole pezzetto di carta.
- Sei una donna decisa, Nico Robin. Ti piace andare subito al punto e la cosa non mi dispiace. Mi ricordi una persona..
Sussurra Dragon, fissando fuori dalla finestra. Il suo sguardo è perso, quasi sognante. È evidente che c’è una donna al centro dei suoi pensieri, anche se non riesco proprio ad indovinare di chi si tratti. Accantono per un attimo i miei pensieri per riflettere sopra la vita di quello strano personaggio. Sicuramente Dragon non deve avere avuto una vita facile. Nei suoi occhi leggo tanti rimpianti, forse anche quello di non avere cresciuto Rufy. Chissà se ha mai smesso di pensare alla sua nascita o al momento in cui lo ha affidato al padre, voltando per sempre le spalle a quel figlio così piccolo per salvarlo dal governo mondiale.
- Non credevo che Dragon il Rivoluzionario fosse una persona nostalgica.
Dico, divertita. La mia frase lo ha sorpreso. Dopo tutto, non sono molte le persone che si azzardano a prendersi gioco di lui. Dragon mi guarda, tra il sorpreso e l’infastidito. Come a tutti gli uomini potenti, anche a lui non piace che si parli troppo dei suoi sentimenti.
Per un attimo immagino che lascerà cadere l’argomento, invece la sua frase mi sorprende.
- Beh, i miei uomini non credevano nemmeno che fossi veramente una persona prima che sapessero dell’esistenza di mio figlio Rufy.
Mormora, senza guardarmi negli occhi. A quelle parole io sobbalzo. Sentire il nome del mio capitano buttato casualmente in una frase mi fa uno strano effetto. Improvvisamente mi rendo conto di essere di fronte al padre che Rufy non ha mai conosciuto.
- Lei è un uomo sorprendente, Dragon.
Mormoro, scegliendo con cura le parole. Non mi va di parlare del mio capitano, non con lui. Probabilmente farebbe troppo male a tutti e due.
- Dimmi, sapevi di Rufy?
Chiede Dragon, fissandomi intensamente. Per la seconda volta quell’uomo tanto misterioso mi sorprende. Dietro quelle parole leggo una domanda nascosta; forse anche lui è preoccupato per Rufy dopo gli ultimi avvenimenti. Sospiro di nuovo. Se avesse cresciuto Rufy o quanto meno se lo avesse guardato crescere non avrebbe alcun timore. Rufy è impulsivo, combina un sacco di guai, si caccia in situazioni assurde ma poi gli basta un sorriso per convincere gli altri a dargli una mano. Ognuno in fondo ha bisogno di uno come lui nella propria vita, altrimenti morirebbe di noia senza conoscere il vero significato della parola amicizia. È eccezionale, ma di certo non è merito di Dragon. Di Garp, forse. Certamente di Ace e della donna che li ha cresciuti, ma non di Dragon. L’unico merito che gli si può concedere è di averlo messo al mondo.
- Io e la mia ciurma abbiamo incontrato il vice ammiraglio Garp a Water Seven.
Rispondo, senza lasciar trasparire le mie emozioni. Guardo attentamente il rivoluzionario e capisco che dalla mia frase Dragon ha intuito molte cose. Rimane per un po’ il silenzio, poi sospira e scoppia a ridere.
- Ho sempre sostenuto che mio padre avesse la lingua troppo lunga. Ad ogni modo, non mi sono mai piaciuti i segreti. Credo che sia meglio che tutti sappiano la verità.
Dice deciso, quasi divertito. Improvvisamente si spegne. Il rivoluzionario rimane il silenzio per un po’, incantato a fissare un punto indefinito di fronte a sé. Ancora una volta resisto alle tentazione di fargli domande sulla sua vita. Non so perché sono lì, ma certamente non per parlare di Rufy. Quel discorso fa male ad entrambi, anche se per ragioni diverse. Io tuttavia sono più fortunata di lui. Tra due anni tornerò dal mio capitano mentre Dragon dovrà accontentarsi di vederlo da lontano, provando ad immaginare cosa può voler dire fare parte della vita del proprio figlio.
- Sto ancora aspettando la sua proposta, signor Monkey.
Gli ricordo, marcando volutamente il suo nome. Il rivoluzionario mi guarda, attento, mentre tutto intorno i suoi compagni ascoltano e commentano a bassa voce la mia sfrontatezza.
Alla fine Dragon sospira, decidendosi a parlare. Tornare a parlare del motivo per cui mi ha fatto venire su quell’isola sperduta è meglio per tutti e due.
- Tu porti un grosso peso sulle tue spalle. Sei l’ultima superstite di Ohara, sei la Luce della nostra rivoluzione. Sei molte cose Nico Robin e sono in molti a volere la tua morte. Credo sia comprensibile che io sia preoccupato per la tua incolumità.
Dice, fissandomi intensamente. Il suo sguardo fa quasi male. Mi ricorda un sacco di cose che ero riuscita a lasciarmi alle spalle grazie ai miei compagni. Improvvisamente è come se tanti coltelli affilati cominciano a trapassare la mia anima ricordandomi la crudeltà del mondo e l’imprevedibilità del destino; anni di studi, secoli di sapere sono stati spazzati via in un istante grazie alla forza delle bombe.
- Lei è una persona davvero premurosa, ma non deve disturbarsi. I miei compagni mi proteggeranno da chiunque voglia farmi del male.
Rispondo, decisa. Forse ho risposto troppo velocemente perché ora lo sguardo di Dragon si è fatto comprensivo, quasi consolatori. Mi porge un fazzoletto; dovrei essergli grata e invece sono solo arrabbiata. Gli volto le spalle. Non voglio farmi vedere debole, non da lui. Solo ai miei compagni è dato aiutarmi, non da un perfetto estraneo.
- Unisciti a noi.
Esclama Dragon, deciso, ignorando la mia frase e la mia reazione. Non ho bisogno di vederlo in faccia per capire che ora il suo sguardo è identico a quello di Rufy. Nella sua voce ho letto la stessa decisione e la stessa sicurezza. Mi volto, e studio con attenzione quel volto che ora ha un’espressione decisa e testarda.
- Mi spiace, io ho già un capitano e credo che lei lo conosca piuttosto bene.
Rispondo, calma. La mia voce questa volta non tradisce la minima emozione. Ho già la mia casa, la mia famiglia e sono disposta a lottare e a rimanere due anni da sola per difenderla. Il rivoluzionario mi fissa per qualche secondo, quasi mi stesse sfidando, poi improvvisamente esplode in un sorriso che in breve tempo si trasforma in una risata.
I compagni di lotta fissano increduli il loro capo ridere senza ritegno con una donna che gli ha appena tenuto testa.
- Soprattutto di fama, ma ho in programma di rimediare anche alle mie mancanze di padre rivoluzionario.
Dice, sorridendo. Ancora una volta si perde nei suoi pensieri, o forse nei suoi ricordi. Ci sono molte domande che vorrei fare a quest’uomo, ma so di non averne il diritto. Mi ritrovo a chiedermi il significato di quella frase. Improvvisamente mi rendo conto che, indipendentemente da quella che sarà la mia decisione, il destino dell’uomo che ho di fronte si incontrerà ancora con quello dei miei compagni e del mio capitano.
- Perché mi ha fatto una domanda, se conosceva già la mia risposta?
Chiedo, incuriosita, resistendo tuttavia alla tentazione di fare domande personali. Guardo con attenzione l’uomo che ho di fronte, cercando di decidere di che tipo si tratta.
È decisamente più assennato di Rufy e di Garp, ma c’è una strana vena di follia in lui. La stessa che si percepisce appena si incontra Rufy e che appare abbastanza chiaramente anche il Garp.
- Perché sei qui, se non vuoi unirti a me? Cosa ti trattiene dal tornare subito dai tuoi?
Mi chiede Dragon, studiandomi a fondo. Mi aspettavo quella domanda, ma resto ugualmente in silenzio. Come faccio a fargli capire che non posso tornare dai miei compagni perché voglio loro troppo bene? Ho già detto questa frase una volta, ma ora è diverso. A Water Seven non volevo tornare dalla mia famiglia perché stare con me li avrebbe resi dei bersagli agli occhi del governo mondiale. Ora, invece, non posso tornare da loro perché voglio migliorare, diventare ancora più forte per aiutare il mio capitano.
- Questi non credo siano affari suoi.
Rispondo, abbassando lo sguardo. Alla fine è riuscito a mettermi in difficoltà.
So bene di non essere forte abbastanza per difendere il mio sogno, ne per aiutare i miei amici a realizzare i loro. Devo migliorarmi, se voglio vedere i miei sogni realizzarsi tutti quanti. Io voglio esserci, voglio dare un senso alla mia vita vedendo la mia famiglia felice.
Voglio vedere Rufy stappare una bottiglia per festeggiare la raccolta di cartine geografiche di Nami così come voglio vedere il viso della mia amica illuminarsi dalla gioia in quel momento. Le sue carte sono il suo mondo e sono sicura che ce la farà.
Voglio vedere Brook incontrare di nuovo Lovoon, conoscere quella balena e sentire tutte le storie che lo scheletro le racconterà mentre la sua canzone suonerà in sottofondo.
Voglio mangiare i piatti che Sanji preparerà dopo avere trovato il cuore dei mari.
Voglio vedere Franky urlare al cielo piangendo che ha battuto il suo maestro, l’uomo che ha sempre considerato un padre.
Voglio vedere Chopper sicuro di sé, curare tutti i pazienti del mondo. Non voglio più vederlo sorprendersi quando gli dicono che è un bravo medico, perché lui è già un bravo medico; il migliore che navighi per mari e che un pirata possa sperare di incontrare in tutta la sua vita.
Voglio vedere Usop incontrare lo sguardo di suo padre, tenergli testa e vederlo sciogliersi in lacrime tra le sue braccia.
Voglio vedere Zoro sconfiggere il suo avversario e dedicare la sua vittoria alla sua amica-
Voglio esserci dopo ogni battaglia per festeggiare la vittoria con una festa.
Voglio esserci per ogni fuga dalla marina o da qualche pazzo che ha deciso che ci vuole morti e che si illuda ci voglia poco tempo a mettere in atto il suo programma.
Ci sono un sacco di cose che voglio vedere, per questo devo diventare più forte. Tuttavia non voglio vedere Rufy sorridere stupito quando diventerà Re dei Pirati, perché in fondo per me lo è di già. Nel mio cuore è lui il predestinato e sono decisa a lottare fino alla mia morte perché tutti lo riconoscano.
- Bella, decisa e misteriosa. Dimmi, a quale proposta sei disposta a dire si?
Chiede il rivoluzionario, con una punta di malizia nella voce.
- Mi unirò a voi, ma solo per due anni.
Rispondo vaga, ignorando i secondi fini dell‘uomo. Insieme ai rivoluzionari posso imparare molte cose, diventando più forte. Conoscerò il mondo e mi farò dei preziosi alleati.
- Due anni?
Chiede Dragon, sorpreso. Forse non si aspettava una proposta del genere da me. Il suo sguardo si illumina all’improvviso e mi rendo conto che la mia proposta è molto di più di quanto lui sperasse. I suoi compagni, alle sue spalle, si guardano tra loro increduli.
Mi schiarisco la voce, attirando l’attenzione di tutti.
- Poi sarò libera di andare, tornerò dai miei compagni ed andrò nel Nuovo Mondo.
Metto in chiaro, decisa. Il capo dei rivoluzionari sorride, accenna un inchino e mi porge la sua grossa mano. La stringo. L’accordo è siglato.
Dragon non capisce le mie ragioni, non fino in fondo almeno, ma sorride lo stesso.
- Immaginavo che alla fine avremmo trovato un accordo..
Sussurra, portandosi un calice di vino alla bocca e offrendone uno anche a me.
Sorrido, sorseggiando il vino. Dopo tutto forse non sarà così male.

ANGOLO DELL'AUTRICE:
grazie a tutti quelli che leggono, seguono e preferiscono la mia storia.
il prossimo fortunato sarà Franky!
chiedo anche scusa a tutti quelli che leggono le altre storie in corso, ma purtroppo causa tesi, lavoro e università non ho molto tempo per scrivere.
insomma, come al solito chiedo umilmente perdono!

ad ogni modo, la prossima settimana finisce l'astinenza da spoiler di One Piece. felici? io decisamente si!

BRANDO: grazie mille!
è un onore sapere che segui anche questa! mi spiace per le altre, ma a causa del lavoro mi si è dimezzato drasticamente il tempo. credo di riuscire a finirle, ma ci vorrà più tempo.
per scrivere un capitolo di questa ci metto decisamente meno che con le altre!

RISA_CHAN: grazie mille!
sono contenta e abbastanza incredula di fronte ai tuoi complimenti; ad ogni modo, mi fanno un sacco piacere.
spero che il capitolo di Robin piaccia, io personalmente lo adoro!

LADYSAIKA: grazie mille!
fiù, sollievo.
non sai che ansia dopo che avevo postato lo scorso capitolo!

SOGEKING95: grazie mille!
mi fa piacere che il capitolo ti sia piaciuto.
eh si, sono proprio io. contento? niente brutte figure!

TITTIVALECHAN91: grazie mille!
sono veramente felice che la mia storia ti piaccia.
visto che fortunata che sei? il prossimo capitolo sarà proprio quello di Franky!

VEGETA4EVER: grazie mille!
sono contenta che hai citato quella frase, anche io la trovo perfetta. non so come mi sia venuta.
credo di averla scritto senza rendermene conto!
spero che questo capitolo ti piaccia.
su Dragon ho scritto un storia qualche mese fa, non so se l'hai letta.
se te la sei persa, ti consiglio di fare un salto! credo ne valga la pena.

TRE 88: grazie mille!
ricevere complimenti per questo capitolo mi rende veramente felice.
evviva!

ANGELA90: grazie mille!
si, anche io penso che non siano troppi. inoltre sono così diversi, strani e adorabili che non si può non amarne qualcuno.
spero che anche questo capitolo sia all'altezza degli altri!

PIMPLEMI_CHAN: grazie mille!
beh, Brook è un musicista. non parlare della musica sarebbe stato come parlare di Zoro senza citare le spade..
spero che questo capitolo ti sia piaciuto!

BIBI06: grazie mille!
tranquilla, nessun problema. mi ha fatto piacere leggere il tuo commento.
spero che anche i prossimi capitoli ti piacciano quanto quelli precedenti!

SANJI94: grazie mille!
mi spiace averti fatto aspettare un po', ma ecco il capitolo della tua adorata Robin.
presto aggiorno anche l'altra storia, promesso!

VIDELB: grazie mille!
eh si, avevo letto anche io la tua storia e avevo pensato la stessa cosa.
spero che anche gli altri capitoli, e non solo quello di Nami, ti siano piaciuti!

GRAZIE A TUTTI, ALLA PROSSIMA!






  
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