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Autore: VidelB    25/09/2010    4 recensioni
Le emozioni di Nami quando scopre le intenzioni del suo capitano... Riferimenti agli ultimi capitoli del manga!
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Monkey D. Rufy, Nami
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Freddo e caldo. Ho freddo alle gambe e il viso caldo… tanto caldo… e sento lo scoppiettio di un fuoco, accompagnato da voci confuse. La testa fa male, ma non so far altro che rannicchiarmi su un fianco e serrare le palpebre fra loro, sperando che passi. Ma le voci… le voci si fanno man mano più nitide, più forti, una in particolare: sta chiamando il mio nome una volta, due, tre… finché ancora ad occhi chiusi sollevo una mano e la agito rapida a caso cercando di fermare la fonte di quel suono fastidioso.
BONK –Ahiaaa!!-
Bene, ho colpito qualcosa. Peccato che poco dopo mi senta scuotere una spalla: il tormento ricomincia daccapo. Ormai stanca di quella storia mi sveglio del tutto e cerco di mettermi seduta, ma un paio di mani mi afferrano entrambe le spalle con fermezza, cosicché punto lo sguardo davanti a me e sbatto le palpebre per mettere a fuoco l’immagine.
- Nami, resta giù.- sono le parole del mio capitano, mentre mi riposa lentamente a terra. Fisso quel viso familiare ma allo stesso tempo diverso, accarezzandone i tratti decisi con gli occhi: ha un aspetto più adulto di quando l’ho visto l’ultima volta.
- Rufy…- il suo nome sale dal petto alla gola fino alle mie labbra, come un sospiro- Rufy!- ripeto subito dopo con più sicurezza, slanciandomi contro di lui, mentre la coperta che avevo addosso scivola via. Avvolgo le mie braccia intorno al suo collo, ma una volta tanto non per strozzarlo… lo sto semplicemente stringendo a me, per accertarmi che sia lui in carne, ossa e gomma. Ora lo sento con chiarezza: è vivo, è qui. Il mio cervello registra queste due informazioni fondamentali e mi tranquillizzo. Non voglio lasciarlo più, non dopo esserci separati in quel modo a Sabaody, non dopo aver aspettato un anno intero per poterlo rivedere...
- Nami!- esclama lui allontanandomi dopo un minuto, come se fino ad allora fosse caduto in uno stato di trance, ma io non lascio andare il suo collo e lo guardo sorpresa della reazione.
- Che c’è?- domando e inarco leggermente un sopracciglio, aspettandomi qualcosa di stupido vista la sua foga. Stranamente non risponde subito, ma mi osserva serio prima di farlo.
- Non sai cosa ti ho fatto.- dichiara con voce atona.
- Mi hai salvata.- gli sorrido con dolcezza, ma lui non fa una piega; il suo viso sembra rigido come il marmo, estremamente teso.
- No, non ti ho salvata. Né a Sabaody né qui. Non dovresti essere felice di vedermi.- afferma con voce incrinata, mentre si libera con un gesto meccanico e si alza in piedi. Forse è perché lo guardo dal basso, ma sembra leggermente più alto del solito.
- Ehi! A Sabaody siamo stati tutti messi in difficoltà, quella gente era troppo forte, non è stata colpa tua!- alzo la voce per mantenere la sua attenzione- E ora mi hai dato una coperta e sono vicino al fuoco, cosa potevi fare di più?
Rufy spalanca gli occhi come fulminato.
- Niente! Ed è questo il problema! Niente di più… che razza di capitano permetterebbe questo?- urla girando la testa altrove.
- Rufy…- mi alzo lentamente in piedi anch’io, accorgendomi di dover sollevare il viso per guardarlo con rabbia negli occhi- Sei un idiota!!!- grido, e la mia mano si muove rapida verso la sua guancia… PAFF… uno schiaffo secco e le lacrime mi offuscano la vista- Stupido!- lo insulto ancora, mentre inizio a singhiozzare senza vergogna e strattono il bavero della sua camicia, nel tentativo di rianimarlo- Come puoi pensare una cosa simile? Quindi noi che ti seguiamo saremmo degli imbecilli, è questo che intendi forse?- domando incredula.
A quel punto Rufy sembra calmarsi; la tensione si allenta quando la bocca si schiude e il suo sguardo si addolcisce un po’.
- No.
- E allora…- rispondo allentando la presa sulla camicia- non pensare queste cose, noi saremo sempre dalla tua parte.
Lui abbassa gli occhi, quindi senza preavviso mi circonda la vita e mi attira a sé. Avverto il seno schiacciarsi contro il suo torace ad ogni suo respiro, che irregolare e bollente s’insinua fra i miei capelli.
- Nami...- sussurra con voce roca in un orecchio, e un brivido caldo mi percorre lentamente la schiena. Sono estasiata, ma in parte anche a disagio: da quando sono attratta fisicamente da Rufy? Devo essere completamente impazzita, soprattutto in un momento simile- Grazie.- Ho un tremito di commozione a quelle parole e lo riabbraccio a mia volta.
Un colpo di tosse secco mi porta a girare il viso verso destra e… resto shockata quando vedo un uomo dai capelli bianchi che cerca di attirare la nostra attenzione imbarazzato. Era qui fin dall’inizio?
- Ragazzi, se volete un po’ di privacy basta dirlo…- suggerisce incerto sul da farsi.
Mi stacco immediatamente da Rufy, come se scottasse, e per la prima volta dopo tanto tempo sento il mio volto andare in fiamme per la vergogna. Sbircio l‘altro interessato e vedo che sorride con naturalezza, non sembra una persona colta in flagrante di qualcosa.
- Ehi Rayleigh!- ridacchia rivolgendosi all’uomo – Mi ero quasi dimenticato che fossi qui!
- Salve signor Rayleigh.- lo saluto io cercando di ritrovare il mio solito modo di fare disinvolto, ma è non tanto facile. L’uomo sorride, gradualmente sempre di più, e mi rivolge la parola divertito:
- Salve Nami. Posso farti una domanda?
- Certo.
- Come sei finita qui, sei passata a salutarci?- quel quesito mi coglie impreparata, dopotutto ha ragione a chiedersi come sia arrivata in un posto simile; Rufy mi guarda curioso a sua volta.
- Beh, in realtà sarei venuta su Rusukaina per studiarne il clima. Sono arrivata viaggiando su Weatheria e…- mi accorgo di come mi fissino entrambi confusi- Si tratta di un’isola del cielo, spinta dai venti ed abitata da un gruppo di metereologi. Sono arrivata qui con uno di loro.
- Wow!- esclama il mio capitano con gli occhi luccicanti- Un’altra isola del cielo?
- Sisi, anche se piccola.- confermo, divertita dalla sua espressione.
- Mi ci porti? Voglio vederla, voglio vederla!! Daii!- dice saltellando sul posto eccitato. Sto per aprire bocca e rispondere quando Rayleigh interviene:
- E l’allenamento?- gli chiede sospirando.
- Ah…- Rufy si ricompone un po’, ma sorride ancora quando ha un’altra idea- Vuol dire che la disegnerai così la potrò vedere lo stesso, che dici?
Gli lancio un’occhiata esasperata, ma poi sollevo il pollice per conferma.
- Yuhuuu!- esulta, mentre un sorriso triste si fa largo sul mio viso. Stavo quasi per dimenticare che l’appuntamento vero è fissato tra un anno: lui deve allenarsi e io devo imparare, non possiamo distrarci a vicenda. Domani devo tornare al campo e continuare le ricerche, infine ripartirò con Heracles.
- E’ meglio che vada ora. Non voglio causarvi problemi più di quanto non abbia già fatto.- dico senza emozione, anche se mi sforzo di essere naturale. Rufy si acciglia e mi tira per un polso al suo fianco:
- Rayleigh, voglio che Nami resti con noi per qualche giorno se le va.- dichiara con decisione. L’uomo sorride ancora:
- Qualche giorno di pausa farà bene a tutti. Ormai siamo a metà dell’opera, no?- risponde guardandoci comprensivo, forse anche troppo per i miei gusti- Mi raccomando Rufy, dovrai usare il potere dell’ambizione con più prudenza del solito.
- Certo! Non permetterò che le accada ancora qualcosa.- annuisce il mio compagno accigliandosi, inducendomi a squadrarlo confusa. Di cosa stanno parlando?
- Bene allora, ci vediamo domani!- conclude l’altro incamminandosi in direzione dei vulcani.
- Ma signor Rayleigh, dove sta andando, è notte!- lo chiamo stupita. Lui si gira un’ultima volta e mi fa l’occhiolino divertito:
- Che credete, sono stato anch’io giovane un tempo, non dovete vergognarvi. E poi nella foresta sono al sicuro, divertitevi!
- Ma…!- faccio un passo in avanti contrariata, quando il capitano mi trattiene e fa segno di lasciar perdere.
- Quando decide di fare qualcosa non puoi farci niente.- mi spiega scrollando le spalle, con una noncuranza tale da farmi infuriare.
- Ma non hai capito cosa stava insinuando?!- urlo, mentre la figura dell’uomo svanisce inghiottita dalle ombre. Rufy solleva le sopracciglia, quindi si mette un dito nel naso:
- Eh?
Non riesco più a trattenermi e lo colpisco con forza sulla faccia, questo ragazzo sa tirare fuori il peggio di me! I suoi tratti tornano normali dopo un istante, consentendogli di parlare ancora.
- Stava insinuando? Che vuoi dire?
Che odio! Pesto i piedi e gli do le spalle. “Quel Rayleigh non conosce ancora bene Rufy se pensa abbia certe intenzioni!” penso, esasperata dalla sua ingenuità.

*

Grazie di cuore per le recensioni, spero di non avervi deluso!! ;)

x MelyChan: Come hai visto Rufy è un po' cambiato, ma non troppo, non volevo azzardarmi! Lo immagino cresciuto (dopotutto è un adolescente) ma non in modo esagerato :) Kisses
  
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