Il fatto che molti libri di testo fossero stati scritti dall'uomo, era un maggiore incentivo per la curiosità generale e aumentava la suspance.
Inoltre solamente pochi conoscevano il vero aspetto dell'uomo, dato che non si era mai mostrato in pubblico nelle sue sembianze normali: si vociferava che solamente i suoi colleghi ai piani alti conoscessero le sue vere sembianze.
'Quindi mi stai dicendo che l' Expeliarmus è in realtà un recupero delle arti oscure, legalizzato nel '800?'
Si sentì la voce del preside che proveniva dalla porta aperta che dava sul retro-sala e sul corridoio che usciva dalla presidenza.
'Esattamente Albus. In quegli anni, specialmente nel primo ventennio, molti incantesimi oscuri che noi possiamo definire “minori” e “di difesa” sono stati legalizzati. Un altro esempio è il Protego. Incantesimi ritenuti bianchi d'altronde sono stati usati nella magia oscura leggermente modificati e comunque ispirandosi ad essi. Ricordati sempre una cosa: la distinzione tra arti bianche e nere non è così marcato come si può credere all'apparenza'
Rispose una voce calda e tranquilla mentre l'anziano preside e una figura incappucciata entravano nella stanza.
'Salve a tutti e grazie per essere venuti così velocemente malgrado l'ora e gli impegni che ognuno di voi sicuramente avrà'
Iniziò Silente prendendo posto a capo tavola mentre James rimaneva appoggiato al lato destro della porta.
Tutta l'attenzione dei presenti si era ora fissata sull'uomo che non dava segno di volersi muovere.
'L'uomo che vedete è James Black e credo non siano necessarie presentazioni.... James vorrebbe però che voi faceste le presentazioni prima di farlo a sua volta.'
Una giovane donna mora e dagli occhi color cappuccino seduta alla destra del preside, voltandosi verso la figura con un sorriso, parlò
'Hermione Weasley, insegnante di Trasfigurazione e Vicepreside. Felice di conoscerla signor Black'
La donna accanto a lei, dalla capigliatura rossa e gli occhi azzurri, fissandolo invece con sguardo indagatore, continuò
'Ginevra Paciock, insegno Incantesimi, piacere'
Fu poi il turno di un ragazzo dai capelli scuri e ben piazzato
'Nevile Paciock, Erbologia'
E infine si presentò un uomo dai capelli biondi, quasi bianchi, e dagli occhi scuri e freddi come il ghiaccio
'Draco Malfoy, insegno la nobile e raffinata arte delle pozioni.'
Silente prese nuovamente la parola non appena finite le presentazioni e si rivolse direttamente a James.
'All'appello manca Rubeus Hagrid, insegnante di Cura delle Creature Magiche e Ronald Weasley, insegnante di volo ma avrai modo di conoscerli più in là.' un luccichio, che solo James parve notare, passò negli occhi del vecchio mago che continuò 'Direi che ora puoi anche soddisfare la nostra curiosità e mostrare il tuo volto'
James, muovendosi finalmente verso il tavolo, si sfilò lentamente il cappuccio.
Il volto che apparì era misterioso e autoritario: capelli neri portati lunghi fino alle spalle e di cui alcune ciocche ricadevano sul volto in maniera disordinata incorniciavano un volto che, seppur giovane, rivelava le sofferenze di una vita e, in quel momento era disteso in un sorriso sincero.
Sulla guancia destra spiccava un taglio di 2 centimetri e baffi e pizzetto curato completavano il quadro.
'Sono molto lieto di conoscervi e di avervi come colleghi... anche se non ci crederete, sappiamo molto su di voi! Chiamatemi pure James e non abbiate timore di chiedermi quello che volete, perché immagino avrete domande da pormi... cercherò di rispondere, nel limite del possibile.'
Colpiti dalla figura di James e dal suo parlare, tutti i presenti rimasero in silenzio per alcuni istanti.
'Esattamente, in cosa consiste l'ordine di cui lei è uno dei capi e come si compone?'
Ruppe finalmente il silenzio una curiosa Hermione, che fissava con ammirazione l'uomo
'L'ordine dei Black Wariors, di cui io, Salazar e Jason siamo a capo è un organizzazione che si occupa dello studio delle arti oscure nel passato e delle innovazioni aggiunte in tempi recenti. So che può sembrare strano ma queste arti hanno tutt'oggi come nel passato, influenze molto forti di magia elfica. Le informazioni che sto per darvi ora sono da considerarsi classificate e quindi da questo momento in poi ho posto su di voi un incantesimo oscuro che non vi permetterà di parlare, scrivere o comunicare in alcun modo ciò che sto per dire. Si tratta in realtà di un incantesimo elfico, ma non degli elfi domestici... degli elfi dell Aught, del XVI secolo inglobato e migliorato da Bramos, il più famoso dei sapienti neri, così erano chiamati i detentori delle conoscenze di quest'arte, del tempo.'
Fece una pausa, durante la quale nessuno parlò fino a quando Malfoy ruppe il silenzio
'Elfi del cosa?'
James fissò Malfoy con uno sguardo penetrante per alcuni minuti, poi rispose
'Gli elfi dell Aught, termine elfico che noi possiamo tradurre con “Regno Altro” sono le creature con la più magia potente.
Le cose stanno così. Noi e gli elfi siamo abitanti di due mondi distinti ma la nostra anima è simile per alcune parti. Laddove l'anima umana è composta per la maggioranza della radice dell' umanità e per fare magie dobbiamo usare bacchette per canalizzare la mostra magia, negli elfi la parte magica è maggiore e per loro la magia è naturale come per noi respirare, difatti non usano bacchette.
La razza elfica ha dato inizio alla magia molti millenni fa e molti inventori di incantesimi, sono vivi ancora oggi... gli elfi tendono a vivere molto a lungo... anzi diciamo che decidono autonomamente quando andarsene.
Gli elfi domestici che tutti conosciamo, nient altro sono che elfi che, durante la notte dei tempi, si erano uniti a Balrog e hanno tentato di dominare i due mondi usando violenza e malvagità.'
Dopo aver aspettato un tempo da lui ritenuto sufficiente ad assorbire le informazioni, James continuò
'Il nostro obbiettivo “secondario” anche se tanto in secondo piano non è, consiste nel salvaguardare l'uso malvagio di questa ancestrale magia. L'ordine è gerarchicamente composto di 1800 membri in totale, divisi in tre divisioni. Ogni divisione è soggetta al controllo di uno dei Generali Supremi. La mia divisione è la prima e ho ai miei ordini 600 soldati così suddivisi: 550 soldati ordinari, 5 Capi Squadra, 2 Capitani e un Generale. Il Generale risponde direttamente e solamente a me delle sue azioni. La stessa configurazione è applicata alle altre due divisioni. Per mostrarvi un esempio del livello dell'ordine, ho portato con me il soldato semplice Jhoseph Martins.'
E annuendo leggermente con la testa, fece segno ai presenti con un chiaro movimento del mento di spostare l'attenzione sul muro ovest della stanza.
Istantaneamente, dove prima sembrava esserci il muro, comparì un' alta figura inviluppata in una lungo mantello grigio e con il volto coperto dal cappuccio.
'Ai suoi ordini, signore'
Disse una volta che James ebbe portato la sua attenzione sull'uomo
'Soldato Martins, dica a Sally che sono arrivato senza intoppi nella scuola e che mi farò sentire al più presto. Può andare.'
Non appena James ebbe finito di parlare, il soldato scomparì.
'James, come ha fatto a Smaterializzarsi?'
Chiese il preside con tono pacato, i suoi occhi dimostravano però curiosità.
'Tutti i soldati della mia divisione, come del resto dell'ordine, sono stati addestrati alla Smaterializzazione Molecolare, un'utile ritrovato della magia elfica. Questo metodo di spostamento è molto più sicuro e potente di quello normale ed è, cosa ancora più utile, non monitorabile da alcun ministero.
Come stavo dicendo, abbiamo il compito di evitare usi malvagi... e proprio questo è uno dei motivi della mia visita in questa scuola.
Ora però avrei io una domanda da porvi: sapete se l' auror che ho chiesto al ministero è già arrivato?'
Quest'ultima frase fu pronunciata fissando Silente che subito rispose
'Da quel che né so che ti aspetta nel tuo ufficio'
*
James si stava dirigendo al suo ufficio, situato nei
quartieri di Grifondoro: aveva per scelta evitato di usare l'ufficio
attiguo alla classe di Difesa per motivi di praticità e
segretezza.
Era molto curioso di sapere quale Auror il ministero
gli avesse affiancato e per questo motivo usava un passo ben
spedito.
Arrivato finalmente dinanzi alla porta della stanza,
James si rimise il cappuccio.
Una volta entrato nella stanza, notò
che una delle sedie del suo ufficio era occupato da qualcuno che però
non poteva vedere dato che gli dava la schiena.
Di una cosa però
era sicuro: il mago che aveva davanti non era affatto uno sprovveduto
o un Auror di infimo livello.
Facendosi strada attraverso la sua
piccola abitazione, arrivò alla sua scrivania e si
sedette.
'Molto piacere, James Black. Immagino sia lei l' Auror
che il ministero mi ha inviato in supporto'
Disse fissando
attentamente l' auror di fronte a lui che si si era scoperto essere
un donna: capello biondo, occhi azzurri e lineamenti dolci e
armonici, appartenevano ad una strega molto potente.
Finalmente la
donna parlò, con il sorriso stampato sulle labbra
'Molto
piacere, Capitano Tonks. Sarei però curiosa di conoscere il
volto di uno dei maghi più potenti al mondo... '
Molto
lentamente James si sfilò il mantello e lo lasciò
cadere a terra: sotto indossava un maglione a collo alto nero e dei
semplici jeans babbani a vita bassa.
'Spero che la sua curiosità
sia stata soddisfatta'
Rispose James, anche lui sorridendo, poi si
fece serio e continuò
'Immagino che le sia stato comunicato
il perché della sua presenza. Siccome avrò spesso
bisogno di lei, spero non le spiacerà fermarsi a scuola e
tenere con me lezioni di Difesa. Logicamente potrà sistemarsi
nello camera/studio che è a disposizione nell'aula.'
Tonks
parve pensarci su per qualche istante e poi, con tono caldo
rispose
'Non c'è nessun problema.'
*
Quattro anni prima...
Un giovane ragazzo è seduto al tavolo di un
bar del centro di New York in una giornata piovosa
E' un ragazzo
molto strano: sebbene indossi jeans a vita bassa neri ed una camicia
di seta dello stesso colore, il suo viso e il suo sguardo sono più
adulti del dovuto e indicano che deve aver visto e patito molte
sofferenze nella sua vita.
Il suo viso è pieno di leggere
ferite e la barba non fatta da una settimana entrano in contrasto con
l'abbigliamento curato e inducono a pensare che abbia sostenuto un
lungo viaggio e si sia appena fermato per riprendersi.
Mentre il
ragazzi sta bevendo una tazza di the, gli si avvicina un uomo alto e
muscoloso che, piazzatosi davanti e impedendogli ogni via d'uscita,
dice con voce roca
'Dammi tutto quello che hai'
Immediatamente
il ragazzo si alza e con un'abile scatto, prende di sorpresa l'uomo e
con uno sgambetto mina la sua stabilità e lo fa finire a
terra. Dalla manica della sua camicia esce un piccolo pugnale la cui
punta arriva subito alla gola dell'uomo.
'Oggi non sono in vena di
lottare, quindi ti consiglio di sparire e non farti più
vedere'
La voce del ragazzo è pungente e fredda come un
iceberg sebbene calma e l'uomo, rialzatosi, sparisce senza dire
nulla, molto spaventato.
'Mi scusi se la disturbo, ma non ho
potuto fare a meno di notare la sua abilità'
Dice una voce
alla spalle del ragazzo.
'Cosa può volere un mago come lei
da un semplice ragazzo come me?'
Chiede senza voltarsi e tornando
poi a sedersi
'Vedo che ho visto giusto: lei è un mago
molto potente se è riuscito a riconoscere la mia natura.
Potrei sapere il suo nome?'
'Black, James Black'
James era nella sua aula mentre aspettava di iniziare
la sua prima lezione con un settimo anno misto di Grifondoro e
Serpeverde, le due case di punta della scuola.
Mentre osserva la
stanza, studiandone le possibilità per dimostrazioni pratiche,
riceve un messaggio telepatico
'Jamie, come sta il mio mago
preferito?'
'Non c' male, tu invece?'
'Va tutto a gonfie vele
anche se sento un po la tua mancanza. Sono alle base al momento...
sai com'è, conferenza pratica di magia bianca alle
matricole... Dove sei tu invece?'
'Sono nella mia aula... se vuoi
ti posso venire a prendere e poi riportare... ma solo per pochi
minuti...'
James scomparve
proprio mentre Tonks stava uscendo dalla sua camera e voleva
parlargli riguardo alla lezione che avrebbero dovuto tenere: fece
solo in tempo a vederlo scomparire.
Pochi istanti dopo James
ricomparve con una donna fra le braccia: era una bellissima ragazza
dagli occhi marrone e i capelli neri, vestita in divisa militare.
I
due si sedettero subito per terra e la ragazza cominciò a
parlare tutta sorridente.
'Quindi lavori qui come copertura Jamie?
Molto bella come aula! E poi sembri proprio un insegnante tenebroso e
misterioso ...'
Tonks, sorpresa inizialmente dell' insolita
visita, riuscendo velocemente a riprendersi e avvicinandosi alla
coppia, riuscì a dire
'Signor Black, chi è questa
donna con lei, o per meglio dire su di lei?'
Accorti solo in quel
momento della presenza dell'altra donna, James, dopo che si furono
alzati e che ebbe lasciato andare la donna, con un sorriso a
trentaquattro denti in volto rispose
'Questa splendida donna si
chiama Jaz ed è una mia vecchia e carissima amica'
La donna
girandosi verso Tonks e facendo una linguaccia a James, aggiunse
'In
realtà mi chiamo Jasmine ma questo tizio ha preso l'abitudine
di chiamarmi con quel soprannome qualcosa come il secondo giorno che
ci conoscevamo...'
Non appena ebbe completato la frase, la porta
dell' aula si aprì di scatto ed entrò lo staff dei
docenti al completo, con a capo Silente.
Il vecchio mago, non
appena arrivato davanti a James chiese con tono calmo
'Siamo
arrivati qui perché dal mio ufficio è arrivata una
segnalazione di un intruso nella scuola e pensavamo fosse un nemico.
Ma mi sembra di vedere che non c'è nulla di cui
preoccuparsi'
James, una volta che tutti i presenti si furono
sistemati intorno a lui, disse felice
'Signori e signore, vi
presento la mia amica Jasmine. Viene da Boston ed è una della
più grandi esperte di incantesimi bianchi che conosca.
Saltuariamente è nostra consulente. Mi scuso se l'ho fatta
entrare senza permesso ma volevo mostrarle la scuola.... ora se
volete scusarmi, comincerei il tour dato che tra poco dovrò
avere lezione, come penso tutti voi.'
Detto questo i due
sparirono.
'Qualcuno sa dirmi quanto poco era carina Jasmine ...
la voglio anche io un'amica così!'
Ruppe il silenzio Ron
che fu subito zittito da una gomitata nelle costole di una Hermione
leggermente irritata.
*
'Quindi
è questo il luogo di cui mi parlavi tanto?'
'Da cosa lo
deduci?'
'Lo sguardo.... lo scintillio nel tuo sguardo me lo
dice'
*
James e Jaz stavano
tornando nell'aula di Difesa quando furono fermati dal sopraggiungere
di Ginny.
'James, Jasmine ... cosa ci fate da queste
parti?'
'Niente di importante, stavo solo mostrando a Jaz
la Stanza delle Necessità ... ora scusa ma devo scappare e
rimaterializzarla negli states. Ci vediamo a pranzo.'
*
'Ci vediamo per le vacanze di Natale... ti prometto che
andremo al Vice Hotel come tutti gli anni.'
Dopo averla salutata
in questo modo James si era rimaterializzato nel suo ufficio dove
aveva trovato una sorpresa ad attenderlo: Ron e Ginny erano seduti
nel suo ufficio e lo stavano evidentemente aspettando.
'Cosa posso
fare per voi, ragazzi?'
Chiese James mentre, entrato nell'ufficio,
si sedeva alla sua scrivania.
'James, siamo qui perché
siamo curiosi di sapere come tu faccia a conoscere la Stanza delle
Necessità ...'
Cominciò Ginny fissandolo negli occhi
'Dato che poche persone la conoscono e presenti in questa scuola
al momento siamo solo io, mia moglie e mia sorella a
saperlo'
Completò Ron fissando negli occhi James come stava
facendo anche Hermione: sembrava quasi che cercassero di leggere
dentro di lui.
Essendo un legilimente ed un occlumante di ottimo
livello, James si accorse subito delle intrusioni e, cosa strana,
provenivano non solo dai due insegnanti dinnanzi a lui ma anche da un
altro mago nascosto nella stanza.
'Anche se mi sento lusingato a
ricevere tante attenzioni da tre maghi molto bravi... potrei
chiedervi di desistere nei vostri inutili tentativi? Non vorrei
farvelo notare, ma ho incontrato legilimenti più abili di voi
nella mia carriera.'
Disse con voce pacata e con un mezzo sorriso
sulle labbra fissando prima Ron poi Ginny e poi un punto imprecisato
davanti a lui
'Anche lei, Auror Tonks ... se vuole accomodarsi su
una sedia e farci dono della sua presenza... non la mangio mica'
I
due insegnanti, guardando stupiti dove andava a finire lo sguardo di
James, videro comparire Tonks che fissando seriamente e con viso
concentrato James disse
'Come hai fatto a scoprire che ero
nascosta e ti stavo leggendo la mente?'
'In questi quattro anni ho
imparato magie e tecniche molto utili... l' occlumanzia dei maghi
egiziani è entusiasmante. Per quanto riguarda come mi sono
accorto di lei: è molto brava nel nascondersi e se fosse una
babbana sarebbe invisibile ma purtroppo la sua magia la
tradisce'
Dopo aver ascoltato queste parole Tonks continuò
a fissare James senza dire nulla e poi, facendo allargare un sorriso
su volto e con voce più calda disse
'Spero che durante
l'anno potrà insegnarmi qualcuno dei suoi trucchi e spiegarmi
la sua ultima frase'
E detto questo fece per raggiungere la sedia
che si trovava in fondo alla stanza ma James la fermò
'Non
è necessario'
Disse prima di far avvicinare la sedia alla
scrivania muovendo la mano in in gesto armonioso
'Magia senza
bacchetta... è da un anno che mi sto esercitando ad usarla. Ho
trovato dei manoscritti dell'antica Grecia che mi sono
preziosissimi.'
Rispose alla domanda non espressa dei
presenti.
'Riguardo la domanda iniziale: so della stanza perché
mi sono disegnato una mappa con le stanze del castello e mentre lo
percorrevo mentalmente, l'ho incontrata e, scoperto come funzionava,
vi ho accompagnato Jaz. Spero sia sufficiente come risposta.'
Detto
questo si passò una mano tra i capelli
'Sono veramente
sorpresa delle sue capacità. In realtà io sarei venuta
qui per proporre una specie di gemellaggio con lei per introdurre i
ragazzi agli incantesimi di magia oscura. Vede, sono fermamente
convinta che sia utile la conoscenza sia delle arti bianche che di
quelle oscure.... E qui entrerebbe in gioco lei... lei potrebbe
mostrare un reperto di magia oscura e dare un inizio di
riconoscimento di esse. Cosa ne pensa?'
'Assolutamente d accordo
con lei. Mi sembra un ottima idea e ha il mio pieno appoggio per
quanto riguarda questo progetto. Anzi, le dico di più. Se
questa sera vuole venire nel mio ufficio potremmo discuterne.'
*
'Ragazzi benvenuti, il mio nome è James Black e
sarò il vostro insegnante di Difesa contro le Arti Oscure.
Dato che siete un settimo anno, ritengo giusto che voi conosciate
qualche base di queste arti per potervi difendere al meglio. Proprio
a questo scopo abbiamo qui con noi il Capitano Tonks dell'ordine
degli Auror. Ora, questa prima lezione sarà dedicata alle
vostre domande e dalla prossima cominceremo il programma. Prima della
domanda però dite i vostri nomi.'
Dalla terza fila sulla
destra, una ragazza dai capelli ramati e gli occhi azzurri alzò
la mano
'Mi chiamo Jen Weasley. Vorrei sapere a che età
accettate reclute nel suo ordine e se accettate anche stranieri.'
'Da
quello che vedo signorina Weasley, lei è molto determinata a
non permettere che il mondo debba soffrire la presenza di un nuovo
Voldemort e vuole anche rendersi utile nello studio delle arti
oscure, che la affascinano molto. In lei vedo molta determinazione e
sento che ha del potere che, se allenato, potrebbe fruttare per bene.
Ma per rispondere alla sua domanda: accettiamo studenti stranieri a
partire dai 18 anni e, se lei alla fine dell'anno lo vorrà
ancora e nulla la tratterrà
qui in Inghilterra, sarò più che felice di portarla con
me negli states e farla entrare nel programma di allenamento della
mia divisione.'
Dopo un breve silenzio in cui tutti parvero
assorbire la parole di James, una nuova ragazza, bionda e dagli occhi
azzurri alzò la mano ma prima di poter spiccicare parola fu
preceduta dall'insegnante
'Lei è per caso la figlia
di Malfoy e Bellatrix?'
Chiese con faccia sbalordita ma mai quanto
quella della ragazza che rispose
'Come fa a conoscere il nome di
mia madre e a sapere chi è mio padre?'
James, fissando con
naturalezza la ragazza e usando un tono calmo, rispose
'Quando
incontro una persona riesco a capire subito con chi ho a che fare....
comunque mi faccia pure la sua domanda'
'Io vorrei semplicemente
sapere qualcosa sulla sua carriera'
'Saltando i primi 18 anni
della mia vita che sono degni di nota'
Iniziò, subito
interrotto da una mano alzata.
'Quindi è vero che lei a 24
anni?'
'Si, signorina Weasley. Tornando alla domanda... a 19 anni
sono entrato come recluta nei Black Warirors e mi sono subito fatto
strada chiedendo le missioni più pericolose e con meno
possibilità di successo.
Durante le missioni ho avuto modo
di fare esperienza di magia nel mondo reale, nel mondo nascosto, non
quello che vi spiegano a scuola... il mondo dove, se non sei scaltro,
non sopravvivi... il mondo dove solo il più forte vince...
In
questi anni ho imparato incantesimi che sui libri non ci sono,
tecniche di sopravvivenza babbane molto utili... anche le stesse arti
marziali orientali non sono così inutili e vi giuro che con un
pugnale e il giusto allenamento, si può fare di tutto per
salvarsi la vita!
Ad ogni fine missione, tornavo alla base con
nuove ferite... credo di aver raggiunto il record di presenze
nell'ala infermieristica della base!
Ogni missione però mi
insegnava nuovi incantesimi o almeno nuovi modi di usare la
magia....'
*
'James, potremmo scambiare due parole con te in
privato?'
Hermione e Draco si stavano muovendo verso il ragazzo
con passo spedito e un espressione tirata sul volto.
Non appena si
furono accomodati, Draco cominciò senza tanti preamboli
'Mely
mi ha detto cosa è successo stamattina. Come fai a sapere mia
zia?'
Chiese tranquillamente Malfoy anche se il suo sguardo non
prometteva nulla di buono.
'Draco ... quando incontro una persona
ho la cattiva abitudine, o chiamala deformazione professionale, di
praticare una superficiale legilimanzia.'
I due professori parvero
stupiti della risposta
'Quindi tu pratichi la legilimanzia ad alto
livello senza bacchetta?'
Chiese Hermione tra lo stupito e
l'invidioso
'Ho imparato a padroneggiarla in un mio “viaggio
di piacere” in Cina. Sono molto bravi da quelle parti.
Comunque, Hermione, tua figlia Jen è molto simpatica e
sveglia. Inoltre ha molto potere latente.'
'Si mi ha parlato della
domanda che ti ha fatto. Non è mia figlia comunque. Ma in nome
dei suoi genitori, spero tu stessi scherzando quando dicevi di
portarla con te. Lei non deve fare questo lavoro, non è
giusto!'
James a questa risposta parve alterarsi
'Io ero
serissimo quando ho parlato e ti dirò di più: mi
impegno formalmente a sviluppare i poteri di Jen e a renderla un
ottima strega.'
Il suo tono senza repliche chiuse la discussione.
*
'Professor Black, potrei parlarle per qualche
minuto?'
Jen, avendo notato che James si stava allontanando dalla
Sala Grande, si era precipitata da lui lasciando il suo tavolo e
insieme erano andati nel suo ufficio
'Quando non siamo in classe
puoi chiamarmi James, in fondo non abbiamo così tanti anni di
differenza.'
'Ok prof... James. Volevo sapere se quando hai
detto... insomma riguardo al fatto di allenarmi ... insomma ... era
vero.'
Preso un attimo alla sprovvista, James fece mente locale su
quello che la ragazza stava dicendo.
'Ma certo che parlavo
seriamente. Ti dirò di più, se stasera dopo cena mi
aspetti all'entrata della Sala Grande, andremo in un' aula
particolare e ti darò le basi. Però mi devi promettere
alcune cose fin da ora: se questo mio allenamento farà
scendere la tua media scolastica, smetteremo.' la ragazza annuì'
In secondo luogo questa cosa deve rimanere tra noi... altrimenti tu
finiresti nei guai'
*
'Jen, noi andiamo su
in camera, tu vieni con noi?'
Chiesero due ragazze alla rossa
Grifondoro alzandosi dal tavolo
'Andate pure ragazze, io vi
raggiungerò tra breve... '
Salutate le amiche, si diresse
verso l'ingresso della sala Grande, dove James la stava
aspettando.
'Buona sera Jen, ne deduco che sei convinta fino in
fondo a entrare nel mio ordine...'
Disse sorridendo alla ragazza
che non poté fare a meno di sorridere di rimando.
Si
spostarono nella Stanza delle Necessità, dove James si sedette
al centro della stanza.
'Bene, direi che per oggi possiamo
cominciare con l' occlumanzia, lo schermo della mente. In linea di
base dovrai riuscire a fare vedere e percepire solo i ricordi che tu
selezionerai o inventerai ad hoc.
Più avanti, una volta
imparata la legilimanzia, potrei accorgerti quando qualcuno cercherà
di accedere alla tua mente e potrai respingerlo.
Fondamentalmente
dove creare un muro fra i ricordi da proteggere e il mondo
esterno. Ora ti dimostrerò com'è un attacco.'
Puntando
la bacchetta verso la ragazza pronunciò 'Legilimens'
James
vide la ragazza al suo primo giorno a Hogwarts e i suoi natali a
scuola.
Interrompendo il contatto, James disse
'Ecco quello che
dovrai riuscire a respingere prima di fare qualsiasi cosa. Se durante
quest'anno scolastico riuscirai a prevenire questi attacchi e farne
tu a tua volta, io ti porterò con me, lo prometto.'
Jen,
ancora scossa dall'attacco mentale, annuì debolmente.
'Credo
che per stasera sia abbastanza. Ti riporto al tuo
dormitorio...'