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Autore: Platone    31/10/2005    2 recensioni
[...] Personaggio di spicco di quest' ordine è James Black, il ventitreenne
chiamato il 'Maestro dell' Oscuro' date le sue immense conoscenze sull' argo
mento, cultura da lui ottenuta in soli quattro anni, dalla sua comparsa sulla
scena internazionale.
Poco si conosce sulla vita precedente di quest'uomo e tutt'oggi non si hanno
molte sue interviste al contrario dell'alto numero di libri scritti sui più svariati
argomenti.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Sorpresa
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Lo staff dei docenti della scuola di magia inglese era riunita in Sala Grande, in attesa dell'arrivo del preside e del nuovo insegnante: i presenti erano ansiosi di conoscere una personalità così famosa qual' era James Black.
Il fatto che molti libri di testo fossero stati scritti dall'uomo, era un maggiore incentivo per la curiosità generale e aumentava la suspance.
Inoltre solamente pochi conoscevano il vero aspetto dell'uomo, dato che non si era mai mostrato in pubblico nelle sue sembianze normali: si vociferava che solamente i suoi colleghi ai piani alti conoscessero le sue vere sembianze.
'Quindi mi stai dicendo che l' Expeliarmus è in realtà un recupero delle arti oscure, legalizzato nel '800?'
Si sentì la voce del preside che proveniva dalla porta aperta che dava sul retro-sala e sul corridoio che usciva dalla presidenza.
'Esattamente Albus. In quegli anni, specialmente nel primo ventennio, molti incantesimi oscuri che noi possiamo definire “minori” e “di difesa” sono stati legalizzati. Un altro esempio è il Protego. Incantesimi ritenuti bianchi d'altronde sono stati usati nella magia oscura leggermente modificati e comunque ispirandosi ad essi. Ricordati sempre una cosa: la distinzione tra arti bianche e nere non è così marcato come si può credere all'apparenza'
Rispose una voce calda e tranquilla mentre l'anziano preside e una figura incappucciata entravano nella stanza.
'Salve a tutti e grazie per essere venuti così velocemente malgrado l'ora e gli impegni che ognuno di voi sicuramente avrà'
Iniziò Silente prendendo posto a capo tavola mentre James rimaneva appoggiato al lato destro della porta.
Tutta l'attenzione dei presenti si era ora fissata sull'uomo che non dava segno di volersi muovere.
'L'uomo che vedete è James Black e credo non siano necessarie presentazioni.... James vorrebbe però che voi faceste le presentazioni prima di farlo a sua volta.'
Una giovane donna mora e dagli occhi color cappuccino seduta alla destra del preside, voltandosi verso la figura con un sorriso, parlò
'Hermione Weasley, insegnante di Trasfigurazione e Vicepreside. Felice di conoscerla signor Black'
La donna accanto a lei, dalla capigliatura rossa e gli occhi azzurri, fissandolo invece con sguardo indagatore, continuò
'Ginevra Paciock, insegno Incantesimi, piacere'
Fu poi il turno di un ragazzo dai capelli scuri e ben piazzato
'Nevile Paciock, Erbologia'
E infine si presentò un uomo dai capelli biondi, quasi bianchi, e dagli occhi scuri e freddi come il ghiaccio
'Draco Malfoy, insegno la nobile e raffinata arte delle pozioni.'
Silente prese nuovamente la parola non appena finite le presentazioni e si rivolse direttamente a James.
'All'appello manca Rubeus Hagrid, insegnante di Cura delle Creature Magiche e Ronald Weasley, insegnante di volo ma avrai modo di conoscerli più in là.' un luccichio, che solo James parve notare, passò negli occhi del vecchio mago che continuò 'Direi che ora puoi anche soddisfare la nostra curiosità e mostrare il tuo volto'
James, muovendosi finalmente verso il tavolo, si sfilò lentamente il cappuccio.
Il volto che apparì era misterioso e autoritario: capelli neri portati lunghi fino alle spalle e di cui alcune ciocche ricadevano sul volto in maniera disordinata incorniciavano un volto che, seppur giovane, rivelava le sofferenze di una vita e, in quel momento era disteso in un sorriso sincero.
Sulla guancia destra spiccava un taglio di 2 centimetri e baffi e pizzetto curato completavano il quadro.
'Sono molto lieto di conoscervi e di avervi come colleghi... anche se non ci crederete, sappiamo molto su di voi! Chiamatemi pure James e non abbiate timore di chiedermi quello che volete, perché immagino avrete domande da pormi... cercherò di rispondere, nel limite del possibile.'
Colpiti dalla figura di James e dal suo parlare, tutti i presenti rimasero in silenzio per alcuni istanti.
'Esattamente, in cosa consiste l'ordine di cui lei è uno dei capi e come si compone?'
Ruppe finalmente il silenzio una curiosa Hermione, che fissava con ammirazione l'uomo
'L'ordine dei Black Wariors, di cui io, Salazar e Jason siamo a capo è un organizzazione che si occupa dello studio delle arti oscure nel passato e delle innovazioni aggiunte in tempi recenti. So che può sembrare strano ma queste arti hanno tutt'oggi come nel passato, influenze molto forti di magia elfica. Le informazioni che sto per darvi ora sono da considerarsi classificate e quindi da questo momento in poi ho posto su di voi un incantesimo oscuro che non vi permetterà di parlare, scrivere o comunicare in alcun modo ciò che sto per dire. Si tratta in realtà di un incantesimo elfico, ma non degli elfi domestici... degli elfi dell Aught, del XVI secolo inglobato e migliorato da Bramos, il più famoso dei sapienti neri, così erano chiamati i detentori delle conoscenze di quest'arte, del tempo.'
Fece una pausa, durante la quale nessuno parlò fino a quando Malfoy ruppe il silenzio
'Elfi del cosa?'
James fissò Malfoy con uno sguardo penetrante per alcuni minuti, poi rispose
'Gli elfi dell Aught, termine elfico che noi possiamo tradurre con “Regno Altro” sono le creature con la più magia potente.
Le cose stanno così. Noi e gli elfi siamo abitanti di due mondi distinti ma la nostra anima è simile per alcune parti. Laddove l'anima umana è composta per la maggioranza della radice dell' umanità e per fare magie dobbiamo usare bacchette per canalizzare la mostra magia, negli elfi la parte magica è maggiore e per loro la magia è naturale come per noi respirare, difatti non usano bacchette.
La razza elfica ha dato inizio alla magia molti millenni fa e molti inventori di incantesimi, sono vivi ancora oggi... gli elfi tendono a vivere molto a lungo... anzi diciamo che decidono autonomamente quando andarsene.
Gli elfi domestici che tutti conosciamo, nient altro sono che elfi che, durante la notte dei tempi, si erano uniti a Balrog e hanno tentato di dominare i due mondi usando violenza e malvagità.'
Dopo aver aspettato un tempo da lui ritenuto sufficiente ad assorbire le informazioni, James continuò

'Il nostro obbiettivo “secondario” anche se tanto in secondo piano non è, consiste nel salvaguardare l'uso malvagio di questa ancestrale magia. L'ordine è gerarchicamente composto di 1800 membri in totale, divisi in tre divisioni. Ogni divisione è soggetta al controllo di uno dei Generali Supremi. La mia divisione è la prima e ho ai miei ordini 600 soldati così suddivisi: 550 soldati ordinari, 5 Capi Squadra, 2 Capitani e un Generale. Il Generale risponde direttamente e solamente a me delle sue azioni. La stessa configurazione è applicata alle altre due divisioni. Per mostrarvi un esempio del livello dell'ordine, ho portato con me il soldato semplice Jhoseph Martins.'
E annuendo leggermente con la testa, fece segno ai presenti con un chiaro movimento del mento di spostare l'attenzione sul muro ovest della stanza.
Istantaneamente, dove prima sembrava esserci il muro, comparì un' alta figura inviluppata in una lungo mantello grigio e con il volto coperto dal cappuccio.
'Ai suoi ordini, signore'
Disse una volta che James ebbe portato la sua attenzione sull'uomo
'Soldato Martins, dica a Sally che sono arrivato senza intoppi nella scuola e che mi farò sentire al più presto. Può andare.'
Non appena James ebbe finito di parlare, il soldato scomparì.
'James, come ha fatto a Smaterializzarsi?'
Chiese il preside con tono pacato, i suoi occhi dimostravano però curiosità.
'Tutti i soldati della mia divisione, come del resto dell'ordine, sono stati addestrati alla Smaterializzazione Molecolare, un'utile ritrovato della magia elfica. Questo metodo di spostamento è molto più sicuro e potente di quello normale ed è, cosa ancora più utile, non monitorabile da alcun ministero.
Come stavo dicendo, abbiamo il compito di evitare usi malvagi... e proprio questo è uno dei motivi della mia visita in questa scuola.
Ora però avrei io una domanda da porvi: sapete se l' auror che ho chiesto al ministero è già arrivato?'
Quest'ultima frase fu pronunciata fissando Silente che subito rispose
'Da quel che né so che ti aspetta nel tuo ufficio'

*

James si stava dirigendo al suo ufficio, situato nei quartieri di Grifondoro: aveva per scelta evitato di usare l'ufficio attiguo alla classe di Difesa per motivi di praticità e segretezza.
Era molto curioso di sapere quale Auror il ministero gli avesse affiancato e per questo motivo usava un passo ben spedito.
Arrivato finalmente dinanzi alla porta della stanza, James si rimise il cappuccio.
Una volta entrato nella stanza, notò che una delle sedie del suo ufficio era occupato da qualcuno che però non poteva vedere dato che gli dava la schiena.
Di una cosa però era sicuro: il mago che aveva davanti non era affatto uno sprovveduto o un Auror di infimo livello.
Facendosi strada attraverso la sua piccola abitazione, arrivò alla sua scrivania e si sedette.
'Molto piacere, James Black. Immagino sia lei l' Auror che il ministero mi ha inviato in supporto'
Disse fissando attentamente l' auror di fronte a lui che si si era scoperto essere un donna: capello biondo, occhi azzurri e lineamenti dolci e armonici, appartenevano ad una strega molto potente.
Finalmente la donna parlò, con il sorriso stampato sulle labbra
'Molto piacere, Capitano Tonks. Sarei però curiosa di conoscere il volto di uno dei maghi più potenti al mondo... '
Molto lentamente James si sfilò il mantello e lo lasciò cadere a terra: sotto indossava un maglione a collo alto nero e dei semplici jeans babbani a vita bassa.
'Spero che la sua curiosità sia stata soddisfatta'
Rispose James, anche lui sorridendo, poi si fece serio e continuò
'Immagino che le sia stato comunicato il perché della sua presenza. Siccome avrò spesso bisogno di lei, spero non le spiacerà fermarsi a scuola e tenere con me lezioni di Difesa. Logicamente potrà sistemarsi nello camera/studio che è a disposizione nell'aula.'
Tonks parve pensarci su per qualche istante e poi, con tono caldo rispose
'Non c'è nessun problema.'

*

Quattro anni prima...

Un giovane ragazzo è seduto al tavolo di un bar del centro di New York in una giornata piovosa
E' un ragazzo molto strano: sebbene indossi jeans a vita bassa neri ed una camicia di seta dello stesso colore, il suo viso e il suo sguardo sono più adulti del dovuto e indicano che deve aver visto e patito molte sofferenze nella sua vita.
Il suo viso è pieno di leggere ferite e la barba non fatta da una settimana entrano in contrasto con l'abbigliamento curato e inducono a pensare che abbia sostenuto un lungo viaggio e si sia appena fermato per riprendersi.
Mentre il ragazzi sta bevendo una tazza di the, gli si avvicina un uomo alto e muscoloso che, piazzatosi davanti e impedendogli ogni via d'uscita, dice con voce roca
'Dammi tutto quello che hai'
Immediatamente il ragazzo si alza e con un'abile scatto, prende di sorpresa l'uomo e con uno sgambetto mina la sua stabilità e lo fa finire a terra. Dalla manica della sua camicia esce un piccolo pugnale la cui punta arriva subito alla gola dell'uomo.
'Oggi non sono in vena di lottare, quindi ti consiglio di sparire e non farti più vedere'
La voce del ragazzo è pungente e fredda come un iceberg sebbene calma e l'uomo, rialzatosi, sparisce senza dire nulla, molto spaventato.
'Mi scusi se la disturbo, ma non ho potuto fare a meno di notare la sua abilità'
Dice una voce alla spalle del ragazzo.
'Cosa può volere un mago come lei da un semplice ragazzo come me?'
Chiede senza voltarsi e tornando poi a sedersi
'Vedo che ho visto giusto: lei è un mago molto potente se è riuscito a riconoscere la mia natura. Potrei sapere il suo nome?'
'Black, James Black'

James era nella sua aula mentre aspettava di iniziare la sua prima lezione con un settimo anno misto di Grifondoro e Serpeverde, le due case di punta della scuola.
Mentre osserva la stanza, studiandone le possibilità per dimostrazioni pratiche, riceve un messaggio telepatico
'Jamie, come sta il mio mago preferito?'
'Non c' male, tu invece?'
'Va tutto a gonfie vele anche se sento un po la tua mancanza. Sono alle base al momento... sai com'è, conferenza pratica di magia bianca alle matricole... Dove sei tu invece?'
'Sono nella mia aula... se vuoi ti posso venire a prendere e poi riportare... ma solo per pochi minuti...'
James scomparve proprio mentre Tonks stava uscendo dalla sua camera e voleva parlargli riguardo alla lezione che avrebbero dovuto tenere: fece solo in tempo a vederlo scomparire.
Pochi istanti dopo James ricomparve con una donna fra le braccia: era una bellissima ragazza dagli occhi marrone e i capelli neri, vestita in divisa militare.
I due si sedettero subito per terra e la ragazza cominciò a parlare tutta sorridente.
'Quindi lavori qui come copertura Jamie? Molto bella come aula! E poi sembri proprio un insegnante tenebroso e misterioso ...'
Tonks, sorpresa inizialmente dell' insolita visita, riuscendo velocemente a riprendersi e avvicinandosi alla coppia, riuscì a dire
'Signor Black, chi è questa donna con lei, o per meglio dire su di lei?'
Accorti solo in quel momento della presenza dell'altra donna, James, dopo che si furono alzati e che ebbe lasciato andare la donna, con un sorriso a trentaquattro denti in volto rispose
'Questa splendida donna si chiama Jaz ed è una mia vecchia e carissima amica'
La donna girandosi verso Tonks e facendo una linguaccia a James, aggiunse
'In realtà mi chiamo Jasmine ma questo tizio ha preso l'abitudine di chiamarmi con quel soprannome qualcosa come il secondo giorno che ci conoscevamo...'
Non appena ebbe completato la frase, la porta dell' aula si aprì di scatto ed entrò lo staff dei docenti al completo, con a capo Silente.
Il vecchio mago, non appena arrivato davanti a James chiese con tono calmo
'Siamo arrivati qui perché dal mio ufficio è arrivata una segnalazione di un intruso nella scuola e pensavamo fosse un nemico. Ma mi sembra di vedere che non c'è nulla di cui preoccuparsi'
James, una volta che tutti i presenti si furono sistemati intorno a lui, disse felice
'Signori e signore, vi presento la mia amica Jasmine. Viene da Boston ed è una della più grandi esperte di incantesimi bianchi che conosca. Saltuariamente è nostra consulente. Mi scuso se l'ho fatta entrare senza permesso ma volevo mostrarle la scuola.... ora se volete scusarmi, comincerei il tour dato che tra poco dovrò avere lezione, come penso tutti voi.'
Detto questo i due sparirono.
'Qualcuno sa dirmi quanto poco era carina Jasmine ... la voglio anche io un'amica così!'
Ruppe il silenzio Ron che fu subito zittito da una gomitata nelle costole di una Hermione leggermente irritata.

*

'Quindi è questo il luogo di cui mi parlavi tanto?'
'Da cosa lo deduci?'
'Lo sguardo.... lo scintillio nel tuo sguardo me lo dice'


*

James e Jaz stavano tornando nell'aula di Difesa quando furono fermati dal sopraggiungere di Ginny.
'James, Jasmine ... cosa ci fate da queste parti
?'
'Niente di importante, stavo solo mostrando a Jaz la Stanza delle Necessità ... ora scusa ma devo scappare e rimaterializzarla negli states. Ci vediamo a pranzo.'

*

'Ci vediamo per le vacanze di Natale... ti prometto che andremo al Vice Hotel come tutti gli anni.'
Dopo averla salutata in questo modo James si era rimaterializzato nel suo ufficio dove aveva trovato una sorpresa ad attenderlo: Ron e Ginny erano seduti nel suo ufficio e lo stavano evidentemente aspettando.
'Cosa posso fare per voi, ragazzi?'
Chiese James mentre, entrato nell'ufficio, si sedeva alla sua scrivania.
'James, siamo qui perché siamo curiosi di sapere come tu faccia a conoscere la Stanza delle Necessità ...'
Cominciò Ginny fissandolo negli occhi
'Dato che poche persone la conoscono e presenti in questa scuola al momento siamo solo io, mia moglie e mia sorella a saperlo'
Completò Ron fissando negli occhi James come stava facendo anche Hermione: sembrava quasi che cercassero di leggere dentro di lui.
Essendo un legilimente ed un occlumante di ottimo livello, James si accorse subito delle intrusioni e, cosa strana, provenivano non solo dai due insegnanti dinnanzi a lui ma anche da un altro mago nascosto nella stanza.
'Anche se mi sento lusingato a ricevere tante attenzioni da tre maghi molto bravi... potrei chiedervi di desistere nei vostri inutili tentativi? Non vorrei farvelo notare, ma ho incontrato legilimenti più abili di voi nella mia carriera.'
Disse con voce pacata e con un mezzo sorriso sulle labbra fissando prima Ron poi Ginny e poi un punto imprecisato davanti a lui
'Anche lei, Auror Tonks ... se vuole accomodarsi su una sedia e farci dono della sua presenza... non la mangio mica'
I due insegnanti, guardando stupiti dove andava a finire lo sguardo di James, videro comparire Tonks che fissando seriamente e con viso concentrato James disse
'Come hai fatto a scoprire che ero nascosta e ti stavo leggendo la mente?'
'In questi quattro anni ho imparato magie e tecniche molto utili... l' occlumanzia dei maghi egiziani è entusiasmante. Per quanto riguarda come mi sono accorto di lei: è molto brava nel nascondersi e se fosse una babbana sarebbe invisibile ma purtroppo la sua magia la tradisce'
Dopo aver ascoltato queste parole Tonks continuò a fissare James senza dire nulla e poi, facendo allargare un sorriso su volto e con voce più calda disse
'Spero che durante l'anno potrà insegnarmi qualcuno dei suoi trucchi e spiegarmi la sua ultima frase'
E detto questo fece per raggiungere la sedia che si trovava in fondo alla stanza ma James la fermò
'Non è necessario'
Disse prima di far avvicinare la sedia alla scrivania muovendo la mano in in gesto armonioso
'Magia senza bacchetta... è da un anno che mi sto esercitando ad usarla. Ho trovato dei manoscritti dell'antica Grecia che mi sono preziosissimi.'
Rispose alla domanda non espressa dei presenti.
'Riguardo la domanda iniziale: so della stanza perché mi sono disegnato una mappa con le stanze del castello e mentre lo percorrevo mentalmente, l'ho incontrata e, scoperto come funzionava, vi ho accompagnato Jaz. Spero sia sufficiente come risposta.'
Detto questo si passò una mano tra i capelli
'Sono veramente sorpresa delle sue capacità. In realtà io sarei venuta qui per proporre una specie di gemellaggio con lei per introdurre i ragazzi agli incantesimi di magia oscura. Vede, sono fermamente convinta che sia utile la conoscenza sia delle arti bianche che di quelle oscure.... E qui entrerebbe in gioco lei... lei potrebbe mostrare un reperto di magia oscura e dare un inizio di riconoscimento di esse. Cosa ne pensa?'
'Assolutamente d accordo con lei. Mi sembra un ottima idea e ha il mio pieno appoggio per quanto riguarda questo progetto. Anzi, le dico di più. Se questa sera vuole venire nel mio ufficio potremmo discuterne.'

*

'Ragazzi benvenuti, il mio nome è James Black e sarò il vostro insegnante di Difesa contro le Arti Oscure. Dato che siete un settimo anno, ritengo giusto che voi conosciate qualche base di queste arti per potervi difendere al meglio. Proprio a questo scopo abbiamo qui con noi il Capitano Tonks dell'ordine degli Auror. Ora, questa prima lezione sarà dedicata alle vostre domande e dalla prossima cominceremo il programma. Prima della domanda però dite i vostri nomi.'
Dalla terza fila sulla destra, una ragazza dai capelli ramati e gli occhi azzurri alzò la mano
'Mi chiamo Jen Weasley. Vorrei sapere a che età accettate reclute nel suo ordine e se accettate anche stranieri.'
'Da quello che vedo signorina Weasley, lei è molto determinata a non permettere che il mondo debba soffrire la presenza di un nuovo Voldemort e vuole anche rendersi utile nello studio delle arti oscure, che la affascinano molto. In lei vedo molta determinazione e sento che ha del potere che, se allenato, potrebbe fruttare per bene. Ma per rispondere alla sua domanda: accettiamo studenti stranieri a partire dai 18 anni e, se lei alla fine dell'anno lo vorrà ancora e nulla la tratterrà qui in Inghilterra, sarò più che felice di portarla con me negli states e farla entrare nel programma di allenamento della mia divisione.'
Dopo un breve silenzio in cui tutti parvero assorbire la parole di James, una nuova ragazza, bionda e dagli occhi azzurri alzò la mano ma prima di poter spiccicare parola fu preceduta dall'insegnante

'Lei è per caso la figlia di Malfoy e Bellatrix?'
Chiese con faccia sbalordita ma mai quanto quella della ragazza che rispose
'Come fa a conoscere il nome di mia madre e a sapere chi è mio padre?'
James, fissando con naturalezza la ragazza e usando un tono calmo, rispose
'Quando incontro una persona riesco a capire subito con chi ho a che fare.... comunque mi faccia pure la sua domanda'
'Io vorrei semplicemente sapere qualcosa sulla sua carriera'
'Saltando i primi 18 anni della mia vita che sono degni di nota'
Iniziò, subito interrotto da una mano alzata.
'Quindi è vero che lei a 24 anni?'
'Si, signorina Weasley. Tornando alla domanda... a 19 anni sono entrato come recluta nei Black Warirors e mi sono subito fatto strada chiedendo le missioni più pericolose e con meno possibilità di successo.
Durante le missioni ho avuto modo di fare esperienza di magia nel mondo reale, nel mondo nascosto, non quello che vi spiegano a scuola... il mondo dove, se non sei scaltro, non sopravvivi... il mondo dove solo il più forte vince...
In questi anni ho imparato incantesimi che sui libri non ci sono, tecniche di sopravvivenza babbane molto utili... anche le stesse arti marziali orientali non sono così inutili e vi giuro che con un pugnale e il giusto allenamento, si può fare di tutto per salvarsi la vita!
Ad ogni fine missione, tornavo alla base con nuove ferite... credo di aver raggiunto il record di presenze nell'ala infermieristica della base!
Ogni missione però mi insegnava nuovi incantesimi o almeno nuovi modi di usare la magia....'

*

'James, potremmo scambiare due parole con te in privato?'
Hermione e Draco si stavano muovendo verso il ragazzo con passo spedito e un espressione tirata sul volto.
Non appena si furono accomodati, Draco cominciò senza tanti preamboli
'Mely mi ha detto cosa è successo stamattina. Come fai a sapere mia zia?'
Chiese tranquillamente Malfoy anche se il suo sguardo non prometteva nulla di buono.
'Draco ... quando incontro una persona ho la cattiva abitudine, o chiamala deformazione professionale, di praticare una superficiale legilimanzia.'
I due professori parvero stupiti della risposta
'Quindi tu pratichi la legilimanzia ad alto livello senza bacchetta?'
Chiese Hermione tra lo stupito e l'invidioso
'Ho imparato a padroneggiarla in un mio “viaggio di piacere” in Cina. Sono molto bravi da quelle parti. Comunque, Hermione, tua figlia Jen è molto simpatica e sveglia. Inoltre ha molto potere latente.'
'Si mi ha parlato della domanda che ti ha fatto. Non è mia figlia comunque. Ma in nome dei suoi genitori, spero tu stessi scherzando quando dicevi di portarla con te. Lei non deve fare questo lavoro, non è giusto!'
James a questa risposta parve alterarsi
'Io ero serissimo quando ho parlato e ti dirò di più: mi impegno formalmente a sviluppare i poteri di Jen e a renderla un ottima strega.'
Il suo tono senza repliche chiuse la discussione.

*

'Professor Black, potrei parlarle per qualche minuto?'
Jen, avendo notato che James si stava allontanando dalla Sala Grande, si era precipitata da lui lasciando il suo tavolo e insieme erano andati nel suo ufficio
'Quando non siamo in classe puoi chiamarmi James, in fondo non abbiamo così tanti anni di differenza.'
'Ok prof... James. Volevo sapere se quando hai detto... insomma riguardo al fatto di allenarmi ... insomma ... era vero.'
Preso un attimo alla sprovvista, James fece mente locale su quello che la ragazza stava dicendo.
'Ma certo che parlavo seriamente. Ti dirò di più, se stasera dopo cena mi aspetti all'entrata della Sala Grande, andremo in un' aula particolare e ti darò le basi. Però mi devi promettere alcune cose fin da ora: se questo mio allenamento farà scendere la tua media scolastica, smetteremo.' la ragazza annuì' In secondo luogo questa cosa deve rimanere tra noi... altrimenti tu finiresti nei guai'

*

'Jen, noi andiamo su in camera, tu vieni con noi?'
Chiesero due ragazze alla rossa Grifondoro alzandosi dal tavolo
'Andate pure ragazze, io vi raggiungerò tra breve... '
Salutate le amiche, si diresse verso l'ingresso della sala Grande, dove James la stava aspettando.
'Buona sera Jen, ne deduco che sei convinta fino in fondo a entrare nel mio ordine...'
Disse sorridendo alla ragazza che non poté fare a meno di sorridere di rimando.
Si spostarono nella Stanza delle Necessità, dove James si sedette al centro della stanza.
'Bene, direi che per oggi possiamo cominciare con l' occlumanzia, lo schermo della mente. In linea di base dovrai riuscire a fare vedere e percepire solo i ricordi che tu selezionerai o inventerai ad hoc.
Più avanti, una volta imparata la legilimanzia, potrei accorgerti quando qualcuno cercherà di accedere alla tua mente e potrai respingerlo.
Fondamentalmente dove creare un muro fra i ricordi
da proteggere e il mondo esterno. Ora ti dimostrerò com'è un attacco.'
Puntando la bacchetta verso la ragazza pronunciò 'Legilimens'
James vide la ragazza al suo primo giorno a Hogwarts e i suoi natali a scuola.
Interrompendo il contatto, James disse
'Ecco quello che dovrai riuscire a respingere prima di fare qualsiasi cosa. Se durante quest'anno scolastico riuscirai a prevenire questi attacchi e farne tu a tua volta, io ti porterò con me, lo prometto.'
Jen, ancora scossa dall'attacco mentale, annuì debolmente.
'Credo che per stasera sia abbastanza. Ti riporto al tuo dormitorio...'

  
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