Sbuffo di
nuovo. Meglio che me ne sto zitta altrimenti gli spacco la faccia
davvero.
Si mette infine a braccia conserte e si mette a fissarmi.
Che fa, sfotte imitandomi?!
“Che vuoi?” gli
chiedo molto, molto irritata.
Per colpa sua mio padre mi sbranerà.
“Ho parlato
con Blaise.”
... Districo le mie braccia che fino a poco fa erano incrociate, e
appoggio le mani sull'imbottitura del posto su cui sono seduta,
stringendola con tutta la forza che ho, nel vano tentativo di
scaricarmi.
Nonostante cerchi di nascondere questa mia reazione, sono sicura che
lui l'abbia notata.
Lo so che sembro una pazza con istinti omicidi.
Ma credetemi, al momento lo sono davvero.
Basta, adesso lo butto giù dalla carrozza in corsa. Ho
deciso.
Oh.. e poi chi mi recupera da Azkaban? Mi sa dovrò rimandare
la
cosa a quando avrò definito meglio un piano d'evasione
efficace.
Ripensando al tono con cui ha parlato.. non lascia intendere niente di
buono. E' impregnato di.. di.. bah, insomma, in poche parole
è
il tono di chi la sa lunga.
Spocchioso di un Malfoy, dannazione a lui!
Ed è anche migliorato dai primi anni.
Era di un infantilismo mostruoso! Beh, lo è anche ora, ma un
tempo molto di più, vi lascio immaginare.
Cosa m'è saltato in mente, l'altro giorno, di dirgli "va a
parlare con Blaise" ?!
Posso saperlo!?
"Va a parlare con Blaise".. ma vaffanculo Rin.
Dico sempre le cose sbagliate al momento sbagliato, questo è
talento.
Lascio cadere la testa
all’indietro, contro la parete di legno, ad occhi chiusi.
“Ti prego, non voglio
sapere niente.” dico alla fine, tremendamente stanca di
questa storia.
... < Ti prego >?! Occazzo, sono più disperata
di quanto pensassi..
Lo sento fare uno sbuffo sarcastico. “Non puoi continuare a
fregartene”
Peccato, l'idea è piuttosto allettante.
“Ah, stammi a sentire: posso farlo eccome. Senza parlarci in
questi giorni sono stata
molto più serena del solito, perché dovrei andare
a complicarmi la vita?!”
riapro gli occhi e lo fisso abbastanza minacciosa.
Si, più serena... troppo.
Ma chi voglio prendere in giro? Io senza di Blaise non sto bene un
cazzo.
Il problema è che..! Dio, se solo non litigassimo ogni santa
volta!
Questo è il punto. Prima che ci mettessimo insieme era
sempre così.
Sempre ci insultavamo, sempre mi provocava per farmi incazzare, e
sempre io lo prendevo a mali parole.. e a volte anche qualche mano
(mia) volava.
Ma un tempo era tutto uno scherzo, mentre ora.. beh, non lo
è affatto.
Se penso meglio all'andazzo del nostro rapporto.. Hm.
In tutta la mia vita sono riuscita a stare vicino a lui
civilmente solo mentre eravamo insieme. Si, lo so, è una
cosa
strana.
Penserete "ma com'è possibile si siano messi insieme se si
scannavano?" beh, questa è una storia lunga.
In sostanza: o sto con lui, o non posso rimanergli amica facendo finta
che tutta sta storia sia stata come le altre da quattro soldi.
Dunque è così la faccenda? Che schifo.
“Prova a capirlo” ah, mi ero quasi
dimenticata del rompipalle a bordo a causa dei miei pensieri.
.. No no, aspetta, fammi capire.. lui
sta dicendo a
me, che devo cercare di capire
Blaise?!
Santo cielo, ma sa che vuol dire stare insieme perchè ci si
ama?!
Sa che ciò comporta dirsi ogni cosa l'un l'altro?!
Ah, giusto, no che non lo può sapere.
Vorrei vedere quando toccherà a lui, pft.
“Oddio, <
prova a capirlo >?! Porca vacca Draco, ci sono
stata insieme due anni e mezzo, credi che non capisca che gli frulli
in quella testa?! Sentiamo che ti ha detto, sono curiosa a questo
punto!” esclamo con
voce sfottente. Mi ha proprio stancato.
Chissà che cazzo gli avrà raccontato! Qualcosa
del tipo
< Rin è cattiva, mi dice su a vuoto e mi mena, gne
gne >.
Ma va a sniffare bacchette di agrifoglio!
Lui mantiene una calma apparente “Smettila di fare l'idiota."
Lo trafiggo con lo sguardo. Come si permette!?
Solo io posso darmi dell'idiota!
"Malfoy" incomincio rabbiosa più che mai "se ti permetti di
dire
una cosa del genere di nuovo, la tua bacchetta farà un giro
turistico dove dico io."
Nel... vabbè, avete capito.
Sbotta a ridere "E questa cosa sarebbe, una proposta?!"
Di nuovo lo incenerisco con lo sguardo e gli mollo un calcio sul
ginocchio senza pensarci due volte; che si ritenga fortunato che mi sia
limitata a quello! Potevo benissimo mirare ad altro.
"Ahia cazzo" si lascia sfuggire smettendo di ridere, mordendosi il
labbro inferiore per qualche secondo per
trattenersi dal dire altro, mentre si tiene stretto suddetto ginocchio;
aggrotta la fronte, poi sbuffa e rotea gli occhi come se fosse l'adulto
che deve
sopportare la bambinetta isterica.
"Manesca" sussurra tra sè e sè.
Stavolta sono io che roteo gli occhi.
"Insomma, è vero," rialza la testa verso di me tornando
serio "se fai
così sei
proprio un'.." lo guardo in una maniera degna del diavolo: se si
azzarda
a ripetere io..!
Arresta la lingua, capendo che non scherzavo con la minaccia di prima.
Dopo un paio di secondi riprova.
"Bah, sei libera di credere quello che vuoi, ma lui pensava sul serio
che fossimo andati a letto
insieme.”
Ma avete capito, lui lo dice come se niente fosse! Cioè, ma
gli
sembra normale che Blaise credesse (o creda tuttora) quella cazzata?!
“Oh Cristo, cos’è, deficiente?! Uno
schiaffo lo interpreta come un
si?!” sbotto infuriata.
Come ho già detto anche all'interessato, con quello schiaffo
avrebbe dovuto recepire un "no" piuttosto deciso, mi pare
più che ovvio.
“Sta calma” dice serrando le mascelle, irritato da
manco so cosa.
Ah, ma certo, perchè è lui che dev'essere
infastidito, si si, certo, come no!
Sfortunatamente ha usato parole sbagliate;
“Non fare
come Bole” sibilo, ma in realtà è come
se avessi pensato ad alta voce.
Anche lui aveva detto così, dopo che mi aveva rotto il cazzo
ed
io ero scoppiata, tornando dalla lezione di erbologia qualche giorno fa.
Non ci posso fare niente, sono fatta così: più
uno mi
dice di stare calma, più io mi incazzo. Ehi, insomma, ha una
logica.
“Bole? Che ha fatto?” chiede
sospettoso e fin troppo curioso.
Bah, per lui la mia vita dev'essere una specie di film che si gode
spaparanzato ad osservare divertito e compiaciuto mangiando api
frizzole e sorseggiando Burrobirra.
Decido di passare oltre l'argomento Bole per almeno tre buoni motivi:
uno, non ne parlerei mai con
Malfoy; due, il soggetto non è nemmeno degno di
chissà quale
considerazione da parte mia da andarne a parlare con qualcuno; e tre,
al momento sono un tantino presa dalla faccenda del mio caro e
simpaticisssssimo amico Zabini.
“Niente." dico spiccia "Si può gentilmente sapere
come ca..piffero ha fatto a
travisare il significato di codesto gesto?” Ok, è
ufficiale, sto per dare di matto.
Storce il naso. "Ma come cacchio parli?" dice
perplesso guardandomi di traverso.
"Dio, tra te e Zabini non so chi sia peggio! Fammi riprovare: ora mi
dici che cazzo t'ha detto così che io lo possa mandare a
fanculo
un'altra volta. Contento ora!? Ti aggrada di più detto
così!?" mi sporgo leggermente col busto verso di lui,
battendo
una volta le mani a pugno sul sedile, ai miei lati, a causa della
rabbia che
sinceramente mi sta divorando.
Sono terribilmente stanca di ogni cosa. Come posso tirare avanti in
questo modo? Come posso continuare ad evitare il mio gruppo (o alcuni
elementi per lo meno) senza risentirne?
Presto cederò.
Non riuscirò più a fingere, a mostrarmi la stessa
di
sempre
quando invece mi sto inesorabilmente incamminando verso un
oblìo
che già conosco. Tra poco sarò solo un'ombra, se
non
riuscirò a fare niente per cambiare la situazione.
In questo momento piangerei dalla rabbia, non avete idea di quanta ne
abbia accumulata.
Ma allo stesso tempo sono troppo irritata, nervosa ed incazzata per
farlo.
Anche se è contrastante, corrisponde esattamente alla
realtà, mi sento così:
completamente in bilico, mentre devo rimanere in equilibrio ad ogni
costo.
Se cadessi perderei Daph, Pansy, Blaise, Theo e Draco.. e senza di loro
cosa farei? Non ho quella che si può definire una famiglia
vera,
nè altri amici, non ho niente. Nemmeno me stessa.
E poi sono esausta: non ne posso più di stare male.
Chi non mi conosce vede solo il guscio protettivo che mi sono creata
(stessa cosa vale per i miei compagni):
una stronza ed insopportabile snob che se ne va tutto il tempo in giro
a sfottere gli
altri e a tirarsela.
Ma cosa penserebbero quelle stesse persone se mi vedessero piangere?
Cosa avrebbero fatto se fossero state lì quando Blaise mi
consolava quando capitava che mi sentissi giù? O
se avessero saputo i motivi del mio pessimo umore?
Noi Serpeverde non siamo uguali ai corvi o a agli altri delle altre
case, tuttavia proviamo gli stessi sentimenti, solo in
quantità differenti, manifestandoli in
modo diverso e mostrandoli solo
a coloro di cui ci fidiamo realmente.
Per questo quando ero arrivata a Hogwarts, per i primi anni, mi ero
tenuta tutto dentro: mi fidavo solo della mia persona, nonostante
facessi parte del gruppo. Ma Daph, avendolo
capito, ha fatto in modo di conquistarsi la mia fiducia. Gliene sono
davvero grata.
Grazie a lei sono poi riuscita a fidarmi anche degli altri elementi che
frequentavo costantemente ogni giorno, come ancora oggi del resto.
Non siamo i cuori di pietra che sembriamo. Se fosse noto
quanto
ho pianto in vita mia allora un grifone penserebbe che non sono affatto
una serpe, ma piuttosto unaTassorosso, ben più sensibile, e
questo solo perchè non
sa come in realtà esse siano.
Non siamo dei piagnoni, anzi, solo che anche noi veniamo feriti
da alcune persone e dai loro comportamenti. Non siamo immuni al dolore.
Di colpo riprendo il contatto con il mondo, risvegliandomi grazie al
freddo delle iridi di Draco puntate su di me.
Sa che stavo pensando ad altro, perchè solo ora
mi rendo conto che per un minuto intero era come se non stessi vedendo
niente. Non mi sono spostata di un millimetro, sono stata totalmente
immobile.
Forse ha notato anche che mi sono intristita.. si, senza < forse
>.
Lui è la tipica persona che senza parlare di sè
osserva
gli altri, li analizza, non può farne a meno, è
una cosa
incontrollata; e quando viene a conoscenza di qualcosa vuole sapere
tutto o niente. E' tremendamente curioso, e non gli piace lasciare
questa sua curiosità insoddisfatta.
Si alza e si siede di fianco a me, stranamente ignorando la mia
provocazione di poco fa.
Peccato, non si è inzuccato.
"Sta zitta e lasciami parlare, una buona volta" conclude con voce
seria, ma si è rilassato.
...Non ho certo bisogno della sua compassione, e sarebbe strano per lui
provarne, quindi non so davvero quale potrebbe essere il motivo per cui
si è calmato.
La mia voce, anche se sto parlando piano, si rompe: "...
Cos'è, ti da fastidio che parli così del tuo
migliore amico?" insinuo sarcastica, perchè so che non lo
ammetterebbe mai ad
alta voce.
Ma è così, ci tiene molto a Blaise,
più di quanto lui stesso voglia.
Si gira a guardarmi, sempre con espressione neutra, ignorando di nuovo
le mie parole.
Cosa che mi da fastidio.
"Sei una codarda."
... Eh?! Ora si mette pure a fare lo psicologo?! Ah, stiam messi
proprio bene allora!
Ma... Perchè diavolo le sue parole mi danno così
fastidio? Un fastidio diverso.
Perchè non riesco a dirgliene quattro come quando mi ha dato
dell'idiota?
La risposta può essere una sola.
In fondo l'ho sempre saputo.
Sono una codarda di merda.
Io pure mi sono chiamata così qualche giorno fa.
Scappo, mi nascondo, ignoro le cose quando mi fa comodo ignorarle..
Ma lo sa anche lui che non lo ammetterò a nessuno se non a
me
stessa. Beh, è già qualcosa. Non tutti ci
riescono.
"Vogliamo parlare di chi è codardo qui dentro? Non ti
conviene
sai" faccio un ghigno davvero loffio e ben lontano dai miei soliti,
senza neppure guardarlo.
Porcaccia miseria.
Notare come io non abbia risposto nè affermativamente
nè negativamente alla sua frase.
La sua espressione non cambia di una virgola. Se continua
così
mi renderò più ridicola di quello che
già sono.
"Non vuoi sentire quello che ha da dire, lo eviti, lo insulti per ogni
cosa. Credo di essere arrivato alla conclusione giusta dicendo che hai
paura di quello che provi." il suo tono è lineare, continua
ad
essere serio.
Il battito del mio cuore accelera.
Si, cazzo.
Ho una fottuta paura, ma ne ho ancora di più del come abbia
fatto lui a capirlo.
Ero pressochè sicura di non dare impressioni del genere, e a
quanto sembra sbagliavo.
Una volta ritrovata la concentrazione giusta per fingere mascherando il
tono: "Mi scusi egregio dottor Malfoy se la interrompo," faccio una
smorfia;
"ma non ho la benchè minima idea di parlare dei miei
sentimenti." termino più seria.
"Lo so." Risponde subito.
Ah, lo ammette anche!
Bene!
...
"Quindi che ha detto?" chiedo respirando a fondo, dopo un paio di
minuti.
Sul suo volto si dipinge un ghigno.
E va bene, si, ce l'ha fatta, ha raggiunto il suo scopo:
è riuscito col suo discorso da intelligentone a farmi
sentire in
colpa.
Ma non dirò niente per non fargli avere ulteriore
soddisfazione, ci mancherebbe solo quello.
"Ha inteso lo schiaffo come un < non sono cazzi
tuoi se mi faccio Draco >”
Bah, si, furbo davvero! Tsk.
Per quanto ne so potrebbe essere l'ennesima stronzata.
Dunque ecco fatto, tutto sistemato, ora sono di
nuovo senza
rimorsi: quella frase mi ha fatto capire che non ho davvero motivo per
sentirmi in colpa.
O quasi.
“Che sarebbe
la verità: se anche fosse, deve farsi i cazzi suoi, questo
è quanto.” commento risoluta.
Alza gli
occhi al cielo per poi sbottare “Porco Godric Rin, sei una
cosa impossibile! Non ti sfiora
nemmeno l'idea che a causa del fatto che ti ama ancora non riesca
<
a farsi i cazzi suoi >?”
Sbuffa imitando leggermente la mia voce verso la fine della frase.
Nemmeno tu a quanto pare riesci a farti i tuoi.
Mi congratulo con me stessa, sono riuscuta a fargli perdere le staffe
quando cercava con tutte le forze di mantenersi neutro! Che
abilità!
Certo che però.. è un po' insistente!
Cioè, ha preso a cuore la faccenda? Mi sto seriamente
preoccupando.
Sbuffo. “Ti chiarisco il
concetto: non stiamo più insieme, non può
più dirmi se andare o no con uno. Non
può più avere pretese su di me, né
tantomeno pensare che lo avverta ogni volta
che succede qualcosa con qualcuno, e quindi nemmeno con chi.”
Faccio tutto questo anche per lui, Blaise, ma non lo capisce, non
vuole. Se continua a pensare a me non andrà mai avanti e non
posso permettere che sprechi la sua vita affogando nel dolore.
.. In fondo sono egoista. Voglio che mi dimentichi, ma un'altra parte
di
me invece reclama le sue attenzioni: questa insulsa parte del
mio
essere può rovinare tutto, perchè lo vuole come
un porto
sicuro, una persona dalla quale tornare a piangere quando avessi
bisogno, qualcuno che ci sarà sempre.
Ho paura perchè se io gli chiedessi di scusarmi, di fare
finta
che tutto il casino della Vane non sia successo, lui accetterebbe,
cazzo,
senza esitazione.
Ho paura perchè la decisione spetta dunque a me. Non posso
essere io la colonna che tiene su tutto. Non ce la faccio.
Non voglio perderlo come amico. Sarei disposta pur di riuscire a
mantenerlo vicino a me, a tornarci insieme?
Se la scelta fosse "o ci stai insieme (senza dirgli che in
realtà non lo ami e che lo fai solo per trattenerlo) o lui
se ne va", sarei davvero
così forte da non
scegliere la prima? Così altruista?
Turbata e scocciata dalla piega che stanno prendendo i miei pensieri,
cerco così di concentrarmi sul Serpeverde di fianco a me.
Riflette, con aria assorta, un altro minuto, durante il quale stiamo in
silenzio; il paesaggio sfreccia indistinto fuori dal finestrino creando
una composizione di colori che sembrano surreali, la cui lucentezza non
è sfiancata per niente dal buio che sta iniziando a calare.
Ma a che diamine di velocità stiamo andando?! Probabilmente
una magia di Ed.
"Se andassi a
letto con me, glielo diresti?” la sua fronte rimane
aggrottata
come durante la sua meditazione, e guarda un punto imprecisato del
pavimento.
Che? E perché chiede sta cosa?
Quello che mi sorprende di più è il tono serio
con il quale ha posto la domanda.
Crede davvero che possa succedere una cosa del genere? Bah, non ci
scommetterei una falce..
La verità è che tra una cosa e l'altra non
capisco
più un cazzo. Un turbinìo di emozioni, pensieri,
e
sensazioni mi ostacola la visuale, la annebbia.
Ma chi me lo fa fare di pensare a Blaise e ai complessi mentali di
Draco in questo momento?
Beh, rispondo da me: nessuno.
Quindi ora cerchiamo di concludere la cosa in fretta, che ho
già abbastanza problemi.
A tutto il resto ci penserò quando torno.
Ripreso il dono della parola rispondo: “Non ho
obblighi verso di lui. Piuttosto, tu
dovresti dirglielo in quel caso, perché è
il tuo migliore amico, e se andassi a letto con la sua ex per il quale
prova ancora qualcosa … beh si, immagino dovresti
informarlo.”
rimane ancora con la fronte corrugata, senza muoversi o spostare le
pupille altrove.
..La presenza del biondo mi distrarrà fino all'ultimo,
quindi
nonostante tutto forse a qualcosa potrà essermi utile. Come
per
esempio evitare di crogiolarmi completamente nell'odio e nella
preoccupazione.
Si, d'accordo, probabilmente me la vedrò male
perchè non ho
rispettato ciò che mi ha scritto mio padre, ma sapete che vi
dico?
Al diavolo.
Per prima cosa non sono stata io ad invitare Malfoy, anzi, gli ho pure
vietato di seguirmi, e secondo... NON SONO STATA IO AD INVITARE MALFOY
e che cacchio!
Ci sarebbe poi anche un terzo punto: non sono stata io ad
invitare Malfoy.
Quale di questi tre motivi sia più valido per infischiarsene
della reazione di mio padre secondo la vostra
opinione, me ne frega il giusto; cioè niente.
Senza offesa.
Il viaggio prosegue senza ulteriori scambi di perle di saggezza come
quelli precedenti, ovvero senza parlarci: io osservo insistentemente il
paesaggio deformato dalla velocità, mentre lui..è
da
quando mi ha fatto l'ultima domanda che non si sposta.
Se facesse il mimo garantisco che avrebbe un successo assicurato.
Trascorre così un'ora prima che la carrozza arrivi a
destinazione.
L’enorme villa bianca, anche se è sera,
è la prima cosa che
salta all’occhio sulle colline verdi di questo posto,
contrastando con il verde scuro della silenziosa foresta di
sempreverdi che si intravede poco più dietro di
essa.
La proprietà è delimitata da un muro alto e
roseo, color
mattone insomma. Questo è quello che vedrebbe un semplice
babbano.
In verità c'è un'altra cosa, che anche un mago al
quarto
anno riuscirebbe a vedere: una barriera magica, simile a quella che
l'anno scorso durante la battaglia era stata creata su Hogwarts,
avvolge a cupola il tutto.
Mio padre è sempre stato una persona
prudente.. nel senso che con alcuni affari (loschi a mio parere) non si
sa mai chi potrebbe venire a fargli visita.
La carrozza ferma la sua corsa, più aggraziatamente di
quanto non sia partita, davanti all’alto
cancello argentato.
Edwin scende dalla posizione di guida e dopo che lo vedo dal finestrino
mettersi a posto il colletto, si dirige verso lo sportello aprendolo
con aria professionale.
La prima a scendere sono io dato che l'altro sembra ancora in catalessi
da prima.
Cammino piano verso l'entrata, fermandomici di fronte a circa cinque
metri di distanza.
Draco, che nel frattempo si dev'essere accorto della mia assenza e del
mezzo di trasporto fermo, scende, per
poi affiancarmi.
E cavolo ci ha messo un po' eh.
Il passo è apparentemente calmo ma sicuramente non
è
così tranquillo come vuole far credere, anzi, è
teso: il
suo sguardo neutro ora è rivolto alla costruzione e al
grande
giardino (più che altro parco) che ci divide da essa.
Io questa non la riconosco come casa, per niente. E le persone che ci
sono all'interno non le riconosco come famiglia.
Proprio no.
Cercherò di evitare il più possibile qualsiasi
persona
che abbia un legame di parentela con me; voglio far capire che sono qui
non certo per piacere.
Il maggiordomo estrae dall'abitacolo le due valigie e ci sorpassa per
aprire il cancello con un incantesimo non verbale.
La sua famiglia lavora da anni per la mia, ma dato che sono maghi veri
e propri, e non maghinò, mi sono sempre chiesta
perchè non
si sia ribellata.
Spero davvero non si tratti solo di fedeltà.
Vomiterei.
Ma col cuore proprio.
Ripongo quindi tutte le mie speranze nel fatto che lo facciano solo per
convenienza.
“Signorina Feine” inizia, controllando
l’orario con la coda
dell'occhio sul suo orologio da polso; odio quando i nostri domestici
(umani o elfi che siano) mi chiamano così.
"Vostro padre mi ha mandato un gufo durante il tragitto, riferendo che
a
causa di un impegno sarà costretto a ricevervi tra non meno
di
un'ora."
Dunque l'abitudine di portarsi in casa il lavoro non l'ha ancora
abbandonata. Bah, peggio per lui.
Data l'ora e il fatto che sia ancora occupato, suppongo che poco fa si
sia svolta una cena di lavoro..
“Lady Cadsrow sta finendo di preparare le vostre
stanze.”
aggiunge infine; ovviamente l’avrà avvertita che
non sono
venuta
da sola.
Ma Ed ha sempre avuto così tante rughe sulla fronte?
Da quanto cacchio è che non lo vedo?
Mi sembra tantissimo eppure è solo da quando la guerra
è finita.
Ah, giusto: la guerra, sarà stata quella a far invecchiare
il suo aspetto..
Annuisco distratta, prima di oltrepassare il cancello: l’erba
verde,
brillante e rigogliosa nonostante l'oscurità, è
attraversata
ogni tanto da qualche stradina in ghiaia bianca, portante alle varie
zone del cortile, accompagnata da luci flebili ferme a mezz'aria;
c'è anche qualche
fontana qua e là: mio padre soffre pesantemente di manie di
grandezza, proprio come quello di Draco.
La zona è stupenda, si, ma
non mi è di certo mancata.
Si può denunciare una casa per danni morali?
Imbocco una delle stradine che portano verso ovest, senza preoccuparmi
del fatto che Malfoy mi stia seguendo o meno.
Mica devo fargli da balia, è adulto.. teoricamente. Per la
pratica invece ha ancora qualcosa da sistemare.
Ah, appena detto: ora sento i suoi passi sulla ghiaia farsi
più
vicini, finchè eccolo di nuovo camminarmi di fianco.
Mi pare un tantino poco reattivo: ci ha messo trent'anni prima di
scendere dalla carrozza, e ora s'è accorto in ritardo che mi
ero
spostata.
Che diamine gli occupa la mente in modo così..
rincitrullente?
(Aggettivo che sarebbe più adatto a me... RINcitrullita. Ok,
era
pessima.)
No, no, no; anzi, ho cambiato idea, non voglio saperlo.
Anche se sono vestita leggera e tira il venticello fresco serale di
collina,
non mi da fastidio più di tanto; ma istintivamente metto le
mani
nelle tasche della felpa.
Sarà che ho dovuto conviverci per anni, ma ora lo
sopporto
molto meglio... Oddio detto così sembro un'alpina che non fa
altro che scarpinare sui monti innevati!
Ma proprio no.
Hm...
Mentre io sto qua a sclerare tra me e me come una cretina,
chissà dove sarà Helen..
Probabilmente le staranno dando istruzioni per domani.. E preparandola
psicologicamente.
Puah, come se ci si potesse preparare a una cosa del genere.
Finchè uno non lo prova su di sè non
potrà mai nemmeno lontanamente immaginare cosa si sente.
< Un tatuaggio, cosa vuoi che sia > direbbe la maggior
parte delle persone.
Ma questo non è un normale tatuaggio.
E' il
tatuaggio.
Quello che ti marchia a fuoco sulla pelle le tue origini, che ti lega
per sempre al passato, da cui non riuscirai mai più a
liberarti.
Ti incatena: una volta fatto non hai speranze di poterti ribellare ad
esso, di togliertelo.
A dire il vero.. alcuni miei antenati hanno lasciato degli scritti
secondo i quali un modo ci sarebbe.. ma la spiegazione è
stata
rimossa.
Sicuramente da qualcuno dei precedenti capofamiglia che non voleva
incoraggiare qualche sorta di ribellione.
Fottutissimi stronzi.
Così tutti si rassegnano senza darlo a vedere e cercano di
convincere gli altri che è una cosa meravigliosa e da
portare
con onore.
Io non sono tra quelle persone.
Non mi dispiacerebbe affatto riacquistare la mia indipendenza e fare
finta di non essere imparentata con questi qui.
Arriccio il naso, per poi spostare lo sguardo dalla casa e portarlo
davanti a me.
Ogni volta che torno qui questi stessi pensieri mi torturano.
Ma stavolta l'ho fatto perchè a Helen ci tengo. Molto.
Devo cercare di starle vicina.. Se solo sapessi dov'è,
magari..
E' molto difficile che prima della cerimonia le lascino vedere
qualcuno: la farebbe "deconcentrare" pfft. Ma fatemi il piacere.
“A che pensi?” la sua voce è in parte
amalgamata col vento.
Come, come, come?
Dopo tutto quel bel discorsone secondo il quale mi avrebbe capito in
tutto e per tutto, mi viene a fare questa domanda? Bella prova Draco.
“A mia cugina.” Non mi faccio certo problemi ad
ammetterlo.
Il vento prende a soffiare un po' più forte, mentre
camminiamo contro di esso.
Credo proprio di stare vagando a vuoto per la proprietà,
senza una vera meta, tanto per ingannare il tempo.
“Quanti
anni ha?”
Ma quanto interessamento! Cioè, non ho capito,
chiede per vedere se è dell'età giusta per
farsela?
Nah, in realtà adesso sono io che sto esagerando.. spero.
“Undici." faccio una breve pausa "Sua
madre l’aveva nascosta per evitarle questa sofferenza, ed
è per questo che avrà
il tatuaggio così tardi.”
Se si ricorda, ma dubito, io l'ho ricevuto a sette, e c'è
differenza.
Saranno anche solo quattro anni di distacco, ma a
quell'età sono molto significativi.
"E ora acconsente?" Credo ci sia pura curiosità in queste
domande: della mia famiglia non parlo quasi mai.. non è un
argomento piacevole..
“..." aspetto qualche secondo prima di rispondere.
Helen ha sofferto molto per questa storia; solo a sua madre importava
qualcosa di lei.
Il padre, ovvero mio.. zio.. (odio chiamarlo con questi toni bonari
quando in realtà è un bastardo micidiale),
disapprovava
le idee della moglie.
Ma la cosa più tremenda è che odia sua figlia.
La chiama Hell-en. O solo Hell.
I miei almeno fanno finta di tenerci a me, ma lui nemmeno quello.
Ho desiderato ardentemente più di una volta di avere un
occasione per ucciderlo.
No, non sto scherzando.
"Mio
padre e alcuni altri membri della famiglia l’hanno uccisa
accusandola di tradimento, dopo avergli dato la
caccia. Ma nessuno lo sa, al di fuori di qui.”
Si irrigidisce per qualche istante.
Ora credo capisca quanto questo marchio-riconoscimento sia ritenuto
importante dai Feine...
Mi fanno tutti ribrezzo.
Come posso io avere il loro sangue che scorre nelle mie vene? Sangue
tolto ad altre persone innocenti che meritavano la vita..
Si perchè non era la prima persona uccisa per questioni
familiari (questioni per lo più patetiche).
Era questo che intendevo quando dicevo che non ci si può
più liberare del passato.
Io vivrò sempre con questi dannati pensieri, fino a che
quella
maledetta scritta che mi impedise di dimenticare ogni cosa
impregnerà le
cellule della mia pelle.
Si zittisce, forse credendo di stare ficcando il naso dove non deve.
Camminiamo
ancora qualche minuto, poi lui alza la testa come per ascoltare
qualcosa.
Mi
fermo a guardarlo per cercare di capire.
Oddio, ha ricevuto la chiamata mistica?
“Che era?” chiede concentrato con alcuni ciuffi di
capelli che si accaniscono sulla sua fronte a causa del vento;
Tendo le orecchie per ascoltare meglio i suoni che provengono dai
dintorni, cercando di captare quello a cui si riferisce lui.
Un ruggito.
Si, forte e chiaro.
Mi paralizzo.
Mi ha ricordato che...
Come cazzo ho potuto dimenticare una cosa così fondamentale?
Una cosa da cui sfuggo da molti anni. E da cui ho intenzione di
continuare a scappare.
In realtà sono obbligata a farlo dalle circostanze, non ho
scelta.. Ma se anche l'avessi non cambierebbe nulla.
Non lo rivelerò mai; solo se mi dovessi trovare alle strette.
Ci ho messo tempo a comprendere, ma adesso che sono cresciuta so che se
lo dicessi alla persona sbagliata la mia vita cambierebbe. In peggio.
E quel < peggio > può essere anche disastroso.
Draco non deve saperlo. Nè lui nè gli altri.
Nessuno.
Lo terrò per me fino all'ultimo.
Impongo al ricordo di tornarsene da dove è venuto.
Adesso devo cercare di rimanere il più disinvolta possibile:
se
riuscirò a nasconderlo fino al ritorno a Hogwarts, i giochi
saranno fatti.
O almeno non dovrò pensarci per un bel pezzo.
“Mia madre colleziona qualsiasi cosa sia babbana, anche gli
animali. Laggiù ci sono i recinti.” Indico con un
cenno di
testa la
direzione, con un'espressione leggermente schifata.
D'accordo, avranno anche un bel po' di spazio, ma io la trovo
un'ingiustizia atroce limitare qualcosa che è nato per
essere
libero.
Pensa. “Hm”.
Esauriente davvero.
Dopo qualche secondo mi afferra il polso che sporgeva dalla tasca e
tirandomi inizia a camminare come se niente fosse verso la direzione da
me appena indicata.
"Che diavolo stai facendo?" chiedo perplessa, e, come sempre nelle
ultime ore, con un pelo di irritazione.
Meraviglioso, non gli bastava scocciare durante il viaggio, no, deve
farlo anche ora!
Ha la mano gelata: altrochè vento, questo qui mi sembra
l'antartide.
"Mi pare ovvio." risponde seriamente convinto senza voltarsi a
guardarmi; "Voglio andare a vedere." corruga leggermente la fronte, ma
il suo volto lo vedo solo parzialmente, dato che è
leggermente
più avanti di me.
Beh, almeno si è disincantato, grazie al cielo! No,
aspetta.. non è una cosa positiva.
Non so se sia un tentativo di farmi svagare
o cosa, fatto sta che se anche fosse al momento non mi dispiacerebbe.
Però credo sia più probabile che voglia esplorare
i
dintorni. Sempre a causa del suo voler ficcare il naso
ovunque,
suppongo l'attiri l'idea di vedere un ambiente diverso da quello
dov'è cresciuto lui.
Più precisamente dove è
cresciuto qualcuno di simile
a lui, e quindi fare il confronto tra la mia infanzia e la sua.
"Si ma piantala di tirare" dico più piano, mentre cerco di
divincolarmi.
Sono molto suscettibile, lo ammetto, ma direi che per come stanno ora
le cose è più che lecito.
E poi l'ho sempre detto che mi danno fastidio, questo genere di
cose.
Non me ne fotte un cazzo se non è bravo ad esprimersi: o
riesce
a convincermi a parole, cosa altamente improbabile, oppure ciao.
Mi guarda con la coda dell'occhio senza mollare la presa "No, muovi il
culo. Non puoi rimanere come una deficiente ad autocommiserarti per
tutto il tempo."
Commuovente davvero. No.
"Senti chi parla" sibilo riuscendo finalmente a liberarmi; mi fermo in
mezzo alla stradina con un'aria davvero poco rassicurante.
Di conseguenza si stoppa anche lui, voltandosi serio.
"Sei una rompicazzo" sbuffa dopo qualche secondo.
Sicuramente, io.
Lui no invece.
Ohi ma che cacchio fa adesso!?
Mi è tornato di fianco e ora mi spinge con una mano sulla
schiena, facendomi avanzare a forza.
E' per la temperatura che ho sentito un brivido vero?
Oddio ma che fallita che sono: ho detto che non mi fa effetto questo
tipo di clima..
Quindi la causa dev'essere per forza l'altra opzione rimasta.
"Smettila subito. Così mi costringi a farne una questione di
principio." lo avverto cercando di fare resistenza.
Cosa che ultimamente faccio abbastanza spesso, farne questioni di
principio intendo.
Tra l'altro trovo piuttosto snervante il fatto che abbia la forza
fisica, ovviamente superiore alla mia, come vantaggio.
Neanche fosse un palestrato da far paura! Cioè, sono proprio
scarsa.
"Piantala" Rotea gli occhi senza accennare a smettere di infastidirmi
col suo farmi camminare contro la mia volontà.
"No. Basta, piantala tu." mi scanso di lato in modo che perda la presa;
potevo
pensarci prima a questa mossa, invece di fare la figura della bamboccia
di due anni.
"Mi sono rotta le palle. Non ti ho chiesto io di venire. Se vuoi andare
a vedere in giro per soddisfare le tue curiosità sulla mia
vita
allora vacci, che ti devo dire. Io non vengo."
Su, ora provate a dire che non ho ragione!
Certo che in questo momento sono il ritatto della felicità
eh?
Mi osserva torvo, un po' sorpreso "Tu pensi veramente che..?"; scoppia
in uno sbuffo sarcastico ed
infastidito "Ok, certo. Sicuro." annuisce leggermente
incazzato;
"Dopotutto che cazzo ci si può aspettare da un Malfoy, se
non
l'ennesima dimostrazione di egoismo?" un'ultima smorfia prima che
ricominci a camminare, con passo veloce, sorpassandomi e senza
più voltarsi indietro.
.. Che voleva dire?
Mica se la sarà presa?!
D'altronde era solo per quello che voleva obbligarmi ad andare
là, per una specie di giro turistico guidato, no?
...
La sua figura si allontana senza di più e non accenna a
rallentare l'andatura.
Qualche minuto..
Ecco, è sparito dietro la curva là in fondo.
Ah, grandioso!
Tenere tutto sotto controllo: lo sto facendo nel modo sbagliato.
.. Cosa gli fa credere che stia andando nella direzione giusta? E se
invece avesse dovuto svoltare prima?
Cioè, ha preso la strada corretta per puro caso.
Insomma, dillo che stai andando in giro alla cazzo e che non vuoi
tornare indietro a chiedermi informazioni per evitare di fare figure di
merda.
Oppure è uno dei suoi giochetti mentali per costringermi a
seguirlo nel caso non lo voglia ritrovare nei meandri più
sperduti del mondo domani mattina?
Oddio, se lo vede il nostro giardiniere, un tipo davvero anormale,
state sicuri che cerca di farlo fuori, non riconoscendolo come uno
della famiglia.
Magari poi, aiutato dalle tenebre, lo scambia per uno yeti in livrea
autunnale..
Pfft oddio sarebbe da vedere!
Vabbè, ho capito che mio malgrado devo seguirlo.
"Dopotutto che ci si
può aspettare da un Malfoy, se non l'ennesima dimostrazione
di egoismo?"
..Che intendeva? Che non lo faceva solo per andare a
curiosare?
Bah, sto messa talmente da schifo che magari pestare una cacca, che si
dice porti fortuna, mi aiuterebbe... E quale posto migliore se non
i recinti per avere maggiore probabilità di successo?
No, ok, ammetto che sto soltando cercando un pretesto (alquanto
patetico) per seguire Draco senza dargliela vinta.
Ma questo a lui non lo dirò mai.
Contro voglia incomincio a muovere un passo dopo l'altro, senza troppa
fretta.
I recinti iniziano al limitare della foresta per poi svilupparsi al suo
interno, quindi la concentrazione di alberi inizia ad aumentare,
oscurando ancora di più il cielo di quello che
già è.
Scommetto che quando mi vedrà inizierà ad
infierire, tsk.
L'ambiente che già di per sè mi inquieta,
aggiunto allo
scricchiolare della ghiaia, al frusciare del vento tra le foglie, alle
ombre, create dalle fiaccole sospese, che sembrano volerti inglobare da
un momento all'altro, mi
provoca un brivido e l'aumento del tasso di adrenalina nel corpo.
Mi fa quasi più impressione ora che quando ero bambina..
Forse
perchè allora ignoravo tutte le vicende avvenute in questo
luogo.
I più infimi misteri della famiglia Feine sono racchiusi
qui,
soffocati in modo talmente scaltro che nessuno mai
è
riuscito a venirne a conoscenza da sè; solo se gli sono
stati
raccontati da qualcuno.
E quel qualcuno probabilmente è finito a far parte di questo
sottosuolo non molto più tardi.
Sono convinta che tutti quegli "scheletri nell'armadio" si divertano
parecchio a fare festini, data la grande quantità dei
partecipanti..
La stradina ora piega a destra, ed io la seguo.
In fondo a questa si intravede il numero delle piante alzarsi
vertiginosamente; sono quasi arrivata.
In una decina di minuti, rallentando il passo man mano che mi avvicino,
raggiungo il posto.
Il bianco sotto ai miei piedi ora arriva perpendicolare a uno spiazzo
sviluppato il lunghezza che costeggia il limite magico invisibile. Non
ci sono nè reti nè fili: solo una magia di alto
livello
che impedisce a chiunque si trovi lì dentro di uscirne.
Questo
però è il lato dei "dormitori" se così
si possono
chiamare, ovvero dove delle specie di tettoie, dove gli animali vengono
spesso a dormire o a riposarsi, sono collocate per permettere
di osservarli.
Già che li tieni chiusi almeno dagli privacy..
Più volte li vedo, più avrei voglia di sabotare
il tutto.
Ma credo di essere troppo di parte, pensando queste cose.
Ah, devo stare attenta a non lasciarmi sfuggire una frase del genere
davanti a Malfoy.
A proposito di quest'ultimo.. il mio sguardo scivola prima verso
sinistra, poi verso destra.
Hm, eccolo lì.
E' seduto su una panchina che fissa qualcosa nel recinto.. ma da questa
distanza non vedo bene.
Cerchiamo di assumere un'aria dignitosa, su.
Un bel respiro.. poi già che ci sono canto una filastrocca,
recito tutta la letteratura babbana che conosco, ripasso mentalmente
ogni vestito facente parte del guardaroba, ogni studente di Hogwarts..
no, quest'ultima cosa non mi conviene.
Oh, insomma: mi decido a far muovere di nuovo le gambe.
Mi avvicino, sempre di più, ma lui non sembra accorgersene.
Sembra.
Infatti so perfettamente che mi ha visto.
Cercando di mantenere un comportamento normale, una volta arrivata di
fianco a suddetta panchina, non mi siedo, rimango in piedi verso di lui.
Bah, "comportamento normale" ho detto? Chissà
perchè mi sento stranamente...hmm.. no, strana e
basta.
Strana perchè sembra proprio che oggi il nostro caro
biondino abbia voluto mostrare un
suo lato più.. "adulto"? Non sono abituata a vederlo
così
razionale e a comportarsi con sangue freddo.
Non fraintendetemi, intendo dire che di solito scoppia molto
più
facilmente.
Per esempio prima, anzichè andarsene dicendo quattro parole,
secondo i suoi standard mi avrebbe dovuto mandare a quel
paese, per poi tornarsene ad Hogwarts col broncio da bambino che voleva
attenzioni e invece gli sono state negate.
Col busto sporto in avanti, gli avambracci appoggiati sulle ginocchia e
intrecciate tra di loro un poco ciondolanti, si ostina a fissare
davanti a sè ignorandomi.
Ma non c'è nessun tipo di scherzo in questo atteggiamento,
come invece di solito.
Passa un lento minuto.
Va bene tutto, ma se continuo a fissarlo poi mi prende per una di
quello stramaledetto fanclub, vero?
Brrr mi cascano le braccia solo a pensarci.
Fingendo indifferenza mi siedo quindi sull'angolo della panchina,
dandogli un po' di spalle.
Incredibile l'influenza che questo posto ha su di me. Dopo non troppo
tempo passato in piedi già mi tremano le gambe.
"Quando sei arrivata si sono agitate." una frase apparentemente senza
senso, pronunciata con freddezza da lui, interrompe il mio osservare
questa interessantissima ghiaia.
Giro un po' il capo per osservarlo, ma non ha spostato lo sguardo da
dov'era posato prima.
Purtroppo credo già di sapere a cosa si riferisce.
Ripetiamo: indifferenza. Ci vuole indifferenza.
Ho detto che non lo scoprirà, e così
sarà.
Che rima di merda.
Ecco infatti che, come supponevo, seguendo la traiettoria delle sue
pupille arrivo ad alcuni animali che si sono accalcati nel punto
più vicino a noi.
Non sono animali a caso: pantere nere.
Un paio camminano inquiete, un'altra
soffia con le orecchie abbassate, e un'altra ancora mi fissa
emettendo quello che dovrebbe essere una specie di "miagolio" ma che
suona più come un ruggito fioco. Già sarebbe
strano che
si riuniscano in gruppi, di notte poi, quando dovrebbero essere
più attive e non starsene qui.. in più
aggiungiamo il
loro comportamento.
Anche se uno non volesse, noterebbe che c'è qualcosa di
strano.
"... Spesso la Pantera viene associata a simbolismi maligni, a causa
del colore. Come un'enorme gatto nero, che da sempre, nel mondo
babbano, dicono porti sfortuna. Eppure io non ne capisco il motivo. Lo
trovo un colore estremamente deciso e attraente. Inoltre.. non ti
sembra di vedere la loro anima, fissandole negli occhi? Se lo fai ti
accorgerai che dietro alla loro sicurezza e alla loro
minacciosità si nasconde timore e a volte anche
fragilità." ignoro completamente ciò che mi ha
detto poco
fa.
Draco mi guarda con la coda dell'occhio: probabilmente
penserà
che sono ammattita, ma ho un buon motivo per dire queste cose.
Un buon motivo che lui, ribadisco, mi auguro non verrà a
sapere.
Si appoggia allo schienale tornando a guardare i felini.
"Mi da fastidio." dice secco.
Ah, guarda, come si spiega lui non si spiega nessuno. Non si
è capito un cazzo.
Beh, anche a me danno fastidio molte cose.
Per esempio quando le persone fanno come lui si è comportato
prima.
"Cos'è che ti da fastidio?" chiedo perplessa, con una punta
di acidità, voltami di nuovo verso di lui.
Come se solo lui avesse problemi.
"Mi da fastidio che tu la pensi come tutti gli altri." solo le sue
pupille si spostano posandosi su di me.
..O sono io che non capisco una ceppa a causa dell'orario oppure
è lui.
"Per una volta rinuncia alle frasi ad effetto. Che io la pensi come gli
altri riguardo che?"
Ha una fatta mania di protagonismo..
Anzichè fare scena, completa almeno una frase su due, e che
cazzo!
Mi sposto dall'angolo della panchina e mi siedo
meglio, ricambiando lo sguardo.
Sicuramente quello che ha detto centra con la frase che ha pronunciato
prima che si allontanasse per venire qui.
Ma voglio che mi spieghi bene da sè.
"Credi davvero che volessi solamente ficcare il naso nei tuoi affari,
è così?" atono.
Un momento, c'è qualcosa che non va.
Perchè, anzichè pigliarmi per il culo per essermi
arresa e averlo seguito, sta dicendo queste cose?
Vuol dire che in fin dei conti chi tra i due è rimasto
più infantile sono io, e non lui..
Accidenti, che cosa avvilente.
Non do risposta alla sua domanda e sto zitta.
Se rispondessi di sicuro poi non proseguirebbe.
Sbuffa "Ero convinto che con te non funzionasse, ma a quanto pare sono
un attore migliore di quanto pensassi. Sono riuscito a far credere
anche a te, oltre che a tutto il resto della scuola, di essere
smisuratamente cinico."
Potrei sbagliarmi, ma credo ci sia un velo di amarezza in quello che
dice.
No, ti prego, il calo di autostima non poteva venirgli in un momento
peggiore di questo!
"Draco io penso molte cose di te: sei arrogante, abbastanza.. hm, no, molto
depravato" un accenno di sorrisetto sadico si stampa sulla sua faccia
alle mie ultime parole, ma è un attimo e subito sparisce;
"divertente, rompicazzo, fin troppo
orgoglioso, testardo come un mulo, presunto ossigenato..".
Aggiungiamo "avente occhi decisamente intriganti"
, "ghigno
presuntuoso quanto inspiegabilmente.. hm, attraente", si,
meglio
non continuare per la mia salute mentale.
Soprattutto perchè queste ultime cose le ho aggiunte da
poco, e non so da dove sia spuntate fuori.
"Non sono ossigenato" dice contrario, colpito nell'orgoglio.
"Certo, certo. Lasciami finire."
Una delle sue sopracciglia si inarca.
"La lista è lunga, ma non mi è mai
passato per la testa di descriverti come cinico. E mai lo
farò.
Una persona cinica è una persona indifferente ai sentimenti,
e
se permetti tu sei l'esatto opposto, anche se non sembrerebbe affatto."
spiego fermamente convinta delle
mie parole.
Lo stesso concetto vale per me.
Qualche secondo.
Credo non si aspettasse una risposta così articolata, e a
dire la verità anche io mi stupisco di me stessa.
"In compenso credi io sia l'egoismo fatto a persona" sbuffa appena
sarcastico. "Un egoista ossigenato."
specifica disgustato.
Si sta riprendendo? Bene, perchè se dovessi sopportare oltre
alla mia anche la sua non ce la farei proprio.
Ma, aspettate un secondo..Ommamma ahah!
S'è sputtanato da solo!
Ridacchio un po': "Mi lusinga assai che ti interessi la mia opinione"
ghigno un po' sfottendolo.
A questo punto non può negarlo, mi spiace per lui ma l'ho
fottuto alla grande.
Mi guarda male. "Stronza" commenta vedendosi alle strette. Ma il suo
tono è più leggero.
Roteo gli occhi.
"Ognuno di noi è egoista. Io stessa lo sono, e stai sicuro
che
nemmeno i grifoni fanno eccezione; ma no, non
credo tu lo sia più di
altri, in fin dei conti." la sera mi ispira discorsi profondi.
Si, certo, profondi quanto un bicchiere da cocktail.
"E poi si, sei ossigenato ammettilo." l'ho sempre pensato.
Andiamo, come cacchio fa ad avere i capelli di quel colore, altrimenti!?
Mi rifiuto di pensare che siano naturali.
Sbuffa di nuovo, alzandosi dalla panchina lanciando un ultimo sguardo
alle pantere.
"Io non sono ossigenato."
continua a ribadire.
"Questo è tutto da vedere." mi alzo anche io; francamente
cominciavo ad avere il sedere quadro.
"Chiedilo a B.." si ferma. "... a Theo. Lui può confermare
che non è così." arriccia il naso.
E' uno spasso quando si incaponisce su una cazzata simile per orgoglio.
Ah, e apprezzo il fatto che si sia trattenuto dal pronunciare quel nome.
Una decina di secondi, poi riattacca.
"Davvero incredibile quanto mi metta di buonumore parlare con te"
sbuffa un'ennesima volta con un tono assai sarcastico.
"Certo che ti mette di buonumore parlarmi, non sono
forse la persona più simpatica, incredibile, splendida,
meravigliosa su questa Terra?" chiedo ironica.
L'ho fatto davvero?
Mi son presa per il culo da sola?
Ad alta voce?
Davanti a Draco Malfoy?
La cosa più sbagliata che potessi fare.
La sua espressione muta improvvisamente al divertito.
Ecco, ora sparerà una minchiata sul fatto che ho lasciato da
parte l'orgoglio.
"Ovviamente. Certo, non sei al livello di Lenticchia, ma ti ci avvicini
parecchio, complimenti." ghigna, proseguendo col
suo solito tono strafottente.
Cosa? Tutto qui?
Quasi quasi mi delude.
Tuttavia il suo sguardo è tornato più acceso e
vitale
rispetto a prima e.. bah, suppongo sia normale mi faccia piacere no?
Non lo so, mi ha sempre colpito la velocità con la quale
passa da uno stato d'animo all'altro.
E' contagiosa come cosa.
"Da quando sei così adulatore?" proseguo lo scherzo con una
smorfia; l'angolo della sua bocca si
alza in un sorrisetto mentre iniziamo ad incamminarci verso la casa.
Non ho la più pallida idea di come spiegarlo, ma mi sento
sollevata.
Ah, forse perchè è una di quelle poche volte che
sono riuscita a tirare su il morale a qualcuno.. anche se in un modo
astruso e insolito.
Mi sa che mi sto lasciando troppo condizionare.
Dopo una ventina di passi ricomincia a parlare.
"A proposito di adulatore.. e
così io sarei < molto depravato > ?" ghigna
divertito.
No, solo un pochino. Ma nasconditi, ninfomane!
Sempre meglio di Pansy però, eh.
"E te lo chiedi pure?" alzo una sopracciglia. "Ti ricordo che il
massimo di tempo con cui sei stato insieme a qualcuna è
stato di
due settimane. Questo non ti dice niente?"
Tutte parecchio odiose, viscide, puttane e con la voce starnazzante, se
posso dirlo.
Ma questo succedeva solo fino al sesto anno...
Poi, da quando tutto è finito, o almeno così
sembra, non
si è più avvicinato a una ragazza per
più tempo di
una serata.
"Non è colpa mia se volevano solo una certa cosa. Alla fine
mi
sfinivano." il suo ghigno da galletto continua imperterrito.
Scuoto la testa in segno di disapprovazione.
Sè, un verginello privato delle sue
virtù da quelle tremende
e sadiche ragazze! (sadiche lo erano davvero però)
Sicuramente, me lo immagino come rifiutava!
E se continua a fingere di essere santarellino finirà per
perdere la sua credibilità, ve lo dico io.
Di nuovo, come il giorno dopo la festa dei Corvonero: prima
è tutto misterioso, serio, maturo, e
in cinque secondi diventa un maniaco.
A volte mi chiedo quanto resista senza fare sesso.
No, a dire la verità è una balla, non me lo sono
mai chiesto e della risposta non me ne frega un cazzo.
Un'altra ventina di minuti passa senza che me ne accorga.
Camminiamo in silenzio, e lo vedo guardarsi intorno.
Non è alla ricerca di qualcosa in particolare: osserva
tutto; l'oggetto delle sue attenzioni cambia circa ogni cinque secondi.
... E però che due, così mi fa venire un'ansia..
Inizia a intravedersi la villa bianca, e come rientra quella nella mia
visuale, ogni pensiero negativo torna a parassitarmi il cervello.
Anche se non per molto, grazie a Malfoy sono riuscita a distrarmi.
Devo ammettere di aver sottovalutato le potenzialità del
portarlo con me.
Però rimango fermamente convinta che se non fosse venuto
affatto la cosa sarebbe stata ancora meglio.
Adesso viene la parte più difficile: che minchia dico a mio
padre?
< Mi serviva un abat-jour perchè mi ricordo che in
camera non ne ho una e i suoi capelli mi sembrano riflettere molto bene
la luce.. >. No, sul serio, questa non può
essere l'idea migliore che mi sia venuta in mente.
Più avanziamo e ci avviciniamo alla casa, più
sento la frenesia radicarmi dentro..
Ma che stress santo Salazar!
Involontariamente sbuffo, distraendo la chioma di capelli
sparaflasshanti alla mia sinistra dal paese delle meraviglie.
"Ti converrà trovare una scusa decente per spiegare la tua
presenza qui a mio padre. Non ho intenzione di pararti il culo." lo
guardo male.
Ancora non mi è andato giù il fatto che si sia
autoinvitato.
Anche questo tutto per questione di principio.
"Mi sento quasi offeso: credi che il grande, intelligente e figo Draco
Malfoy non abbia pensato a questo?" si alza una sua sopracciglia.
Poco tirarsela eh, mi raccomando.
E poi che sia una sua
idea non fa presagire nulla di buono.
"Che vuoi fare?" chiedo abbastanza allarmata.
Speravo di coglierlo impreparato e di doverlo rispedire indietro ma..
"Modestia a parte ho trovato una soluzione brillante degna di una
serpe, che non solo ti permetterà di avere una scusa con tuo
padre, ma anche di levarti dai coglioni quei tizi di cui mi hai detto."
spiega mentre raggiungiamo la porta in legno rosso
dell'entrata.
Oh mio dio, è peggio di quel che pensassi.
"Che sarebbe?" chiedo con voce strozzata e gli occhi leggermente
spalancati.
Devo fermarlo, devo fermarlo, devo fermarlo, devo fermarlo, devo
fermarlo, devo fermarlo, devo fermarlo, qualsiasi. cosa. si.
tratti.
"Ora lo vedrai." ghigna assolutamente malefico prima di entrare, senza
il mio permesso.
Fottutissima serpe!
Sta diventando sempre più ingestibile!
Mi catapulto subito di seguito a lui per poterlo controllare, ma scopro
che si è fermato dopo appena due passi, andandoci a sbattere
contro la schiena.
Ma che caz..!?
Si gira confuso "Che fai?"
Mi sto disintegrando andando a sbattere volontariamente contro la
schiena di un ossigenato a settanta chilometri orari perchè
si.
Che cacchio di domande fa!?
"Seconde te?!" strepito scostandomi da lui.
Apre la bocca con un mezzo sorrisetto idiota, pronto a dire una delle
sue solite vaccate, quindi decido di rimangiarmi la domanda con un:
"Lascia stare, lascia stare. Non voglio sapere."
Ghigna "Era una teoria interessante, te lo assicuro."
"Non dubito della tua perversa fantasia, stai tranquillo" sbuffo
mentre, sorpassandolo, entro nella sala, lasciandomi alle spalle
l'atrio circolare e spazioso.
E' a dir poco enorme, alto il soffitto, con
appesi
lampadari formati da cristalli; una lunga tavolata, per una cinquantina
di
persone, forse anche sessanta o settanta, chi se lo ricorda, e una
parte con divani in
pelle, sia bianca che nera, con alcuni zebrati al centro tra questi due
colori; il tutto accompagnato
da varie piante, anche esotiche, in sostanza tutte babbane.
C'è tanfo di ricchi sfondati qui dentro: i colleghi di mio
padre devono essere andati via da poco.
Dalla parte opposta della stanza, dall'altra porta gemella a
questa, entra un uomo non molto più alto di Draco, ma
sicuramente più muscoloso, vestito elegante, i capelli corti
e corvini come gli occhi, accompagnati da una cicatrice di sfondo,
sullo zigomo destro.
Assomiglio decisamente di più a mia madre.
L'uomo, appena scorge la figura di Malfoy, si arresta e ci squadra a
metà strada dalla posizione da cui è partito lui
e la nostra.
Ha lo sguardo duro.
So che in questo momento mi sta giudicando. E male anche.
Non mi azzardo a dire niente, so che devo aspettare sia lui a parlare
per primo.
Il respiro freddo di Draco mi arriva sul collo, essendo dietro di me, e
da quello posso dedurre che odia le attese.
Infatti i suoi respiri sono profondi, uno di seguito all'altro, senza
accennare a rallentare.
"Rin" si decide finalmente a parlare Robert Feine, alias mio padre,
mentre finalmente riprende a venirci incontro.
< Finalmente > ? No, a dire la verità se se ne
stava a distanza di sicurezza era meglio.
La sua voce è terribilmente tenebrosa: dai toni gravi, un
po' roca ma potente.
Non mi piace, mi fa sentire troppo sottomessa.
E' fermo a due passi da noi, e sta trafiggendo con lo sguardo il biondo.
"Papà" non lo chiamo mai così, ma devo tenermelo
buono "lui è Draco.." oh merda, e ora che cazzo dico?!
"Il suo fidanzato." con tono deciso Malfoy conclude la mia frase.
... Rimango agghiacciata.
Vi prego.
Vi supplico.
DITEMI CHE QUESTA TESTA DI CAZZO NON L'HA FATTO DAVVERO.
DITEMI CHE L'HO SOLO IMMAGINATO.
Allor, devo dire parecchie cose, quindi *si rimbocca le maniche..
Il problema di cui parlavo è che un virus (cuccato da non so dove, poi °°) ha crudelmente debellato la mia chiavetta contenente tutti i capitoli completati fin'ora (questo compreso, infatti l'ho dovuto riscrivere ammazzandomi per riuscire a pubblicarlo il prima possibile -quindi è anche più corto di quel che avevo progettato-) ç_ç Mamma mia se penso a quanto avevo scritto.. no, meglio di no D": Quindi chiunque lascerà una recensione mi aiuterà moltissimo a trovare la voglia di riscrivere il tutto ;___; (Cercherò comunque di aggiornare ogni due settimane ma il successo non è garantito.. =_=)
Secondo: non mi soddisfa per niente questo capitolo, e mi volevo scusare perchè purtroppo ho la febbre e non riesco a concentrarmi come vorrei, quindi vi prometto che il prossimo sarà migliore.
Terza cosa.. è solo un'idea ma vorrei sapere, sempre che vi vada di dirmelo, se a qualcuno interesserebbe un prequel con la storia di Rin e Blaise. In ogni caso la scriverei/posterei verso la fine di questa, o quando l'ho proprio conclusa. Beh, se riceverò risposte affermative credo che potrei considerare seriamente la cosa :3
Quarta (e meno importante aggiungerei ._.). Alla fine di ogni capitolo, a partire dal prossimo, metterò una/un paio di frasi prese dal cap dopo, tanto per incuriosirvi (wtf!?) >:D (dopo la risposta alle recensioni)
Concluso tutto ciò che c'era da dire sui miei problemi mentali, passiamo al capitolo. E' molto psicologico: serve a far capire come Rin si senta in realtà.. Ho inserito particolari cercando di far trasparire il quadro generale della famiglia.. Hm, non so se ci sono riuscita xD In quanto a quello che lei vuole tenere segreto se ne parlerà poi x3
Nel caso sia proprio pessimo lo riposterò corretto quando sarò guarita D:
Ringrazio un mondo chi altro ha aggiunto la storia a quelle da ricordare e chi a quelle seguite! <3 Anche chi legge eh! :33
A Pomella :
Draco: "Per primo parlo io che sono il più bello "
Tutti: " ... "
Draco: " Prima di tutto, io non ho un ego spropositato: tutti i complimenti che mi hai fatto sono decisamente veri ù_u C'è chi può *ghigna " (ma è rimasto un po' traumatizzato dal "tenero" della recensione per il 4 cap xD)
Blaisa: "Incantevole. ò_ò Ora se hai finito devo dire una cosett....... *si ferma"
Blaisa: " Dewfgjehzdm ma hai scritto < blaisA > brutta scema!"
Kal: "Opss sorry, era asssssssolutamente non intenzionale 8D"
Blaise: "Ecco, così è più dignitoso.. Dicevo, TU *addita Kal "
Kal: " °_° si?"
Blaise: "Leggi un po' cosa c'è scritto qui: < Suvvia, appena fai qualcosa d'intelligente ti assegno 20 punti carisma :) > ò__ò Spicciati. E a te no, non ti scuso èAè *indica Pomella ù^ù"
Kal: "ehm ehm, veramente io.. °D°"" "
Draco: "Pfff Blaise sei una schiappa, prendi esempio dal sottoscritto ù_ù"
Rin: "... e meno male che non avevi un ego spropositato >_> "
Draco: " Arriva la modestia fatta a persona <_< "
Rin: "Beh io almen.. *viene interrotta da Pansy che si lancia addosso a tutti con una bottiglia di Burrobirra"
Pansy: " Cin ciiiin @U@ Vieni a trincare anche tuuu *lancia bottiglia piena a Pomella"
Si, direi che Draco ha apprezzato xDD Grazie mille di recensire ogni capitolo! Non sai quanto mi tiri su il morale! *_____* E adesso ne ho bisogno tantissimo sigh, un sacco di lavoro andato in fumo T_T In più questa febbraccia çAç Sorry se il cap non è dei migliori DDD": Spero deciderai lo stesso di dirmi il tuo parere! çAç Ciauu!
Ps: Nuo, non hanno fatto nada Draco e Rin, ma... eheheh poi vedrai
Pps: scus, non so perchè ma mi rimpicciolisce la scritta D: Se riesco poi la metto a posto.. (comunque se fai (Ctrl)+(+) riesci a leggere meglio x33
A Bastii : Yess recensitrice di fiducia, mi piace ** Probabilmente sarà un po' confuso anche questo xD Magari dovevo aspettare a pubblicare e scriverlo meglio aspettando che mi passasse la febbre Dx Beh, un pugno non lo ha tirato, ma in compenso un bel calcio al ginocchio si xD Per quanto riguarda la famiglia di Rin in questo cap si parla solo abbastanza in generale, con l'episodio dei genitori di Helen, poverella >_< E fa la comparsa il padre, che però non dice ancora niente xd Bole invece (omg, la rima x"D) rispunterà fuori quando torneranno al castello ghghgh xD
"Comunque io Millicent me l'ero sempre immaginata grassa, brutta e mascolina...non so perchè ahahahah!!! " Perchè teoricamente E' grassa, brutta e mascolina xDDD
Milli: " Ero ù_ù Merito della dieta muahahah *risata sadica"
Daphne: "... Mi fai paura Milli"
Concordo. xD Beh, ti devo ringraziare moltissimo, sul serio! *_____* Non vedo l'ora di leggere che ne pensi su questo, sempre che tu voglia x333 Anche perchè ho seri dubbi sulla sua riuscita.. >_< Oh, già, e per il prequel che ne dici? Si o no? Alla prossima, ciaoo! x33
Ps. (aggiunto da Blaise): Ti stimo per l'idea del pugno. >8D
P.p.s (aggiunto da Draco): Fatti inculare Blaise. E tu non ascoltarlo shhh
Alla prossima, spero non troppo tardi ;_; (appena so meglio intorno a quale data la metto sul profilo) Sciau!