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Autore: Sweet Madness    26/09/2010    4 recensioni
Spoiler quinta stagione! Cacciare con un arcangelo/trickster ha i suoi vantaggi, ma anche tanti, tanti svantaggi. Dean lo impara a sue spese quando viene ucciso da un demone e si ritrova con l'anima legata ad un diario finito nelle mani di un'adolescente decisamente complessata.
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nessuna stagione
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A/N: Okay, lo so, sono davvero pessima, ma davvero non è colpa mia se le mie giornate sono più corte di quelle di tutti gli altri (okay pessima scusa lo so), comunque, vorrei ringraziare tutte le persone che leggono e soprattutto brokendream, Sonda e FleurDeLys per le gentilissime recensioni, godetevi il terzo capitolo, non ci posso credere, siamo già a metà storia *sigh* come vola il tempo...

Chasing Ghosts And Demons

Erano quasi le sette di sera quando Sam, Castiel e Gabriel arrivarono al centro commerciale per la seconda volta nello stesso giorno.

I tre ora indossavano dei completi scuri ed erano muniti di distintivi falsi dell’FBI.

Raggirare le guardie di sicurezza era stato uno scherzo ed ora il cacciatore e i due angeli si trovavano davanti una mezza dozzina di monitor e almeno altrettante ore i filmati da controllare.

“Eccola è lei!” gridò Gabriel indicando lo schermo su cui veniva mostrata l’entrata dell’edificio.

“Sei sicuro?” chiese Sam soffocando uno sbadiglio.

“Assolutamente, riconosco i vestiti” rispose l’arcangelo.

“Seguiamola con le telecamere, se scopriamo chi è possiamo rintracciarla e trovare Dean” continuò Castiel socchiudendo appena gli occhi di fronte allo schermo.

Venti infruttuosi minuti dopo i tre uomini si trovarono di fronte alle immagini appena precedenti alla morte di Dean, ma invece di vedere il demone accoltellare il maggiore dei Winchester si passava direttamente dai quattro che si ritrovavano in mezzo alla sala, a Gabriel che teneva in mano il diario.

Questa volta tutti notarono lo scambio, anche se dovevano ammettere che ci erano riusciti solo perché sapevano che era avvenuto, altrimenti sarebbe stato impossibile.

“Ferma qui” disse improvvisamente Sam indicando lo schermo “Stampa questa immagine, domani mattina possiamo tornare e chiedere ai negozianti se la conoscono”

“Sam, guarda questo” lo interruppe Cas senza staccare gli occhi dal monitor alla destra del cacciatore.

Le immagini mostravano il luogo dell’uccisione di Dean qualche secondo dopo che i tre se ne erano andati, uno dei demoni si avvicinava al punto da cui erano appena scomparsi e raccoglieva qualcosa dal pavimento, il cacciatore la riconobbe subito come una chiave della stanza che occupava al motel.

Meno di venti minuti dopo i tre erano di nuovo in macchina decisi ad evitare uno scontro, almeno finché non fossero stati pronti.

--

La porta della stanza del motel si aprì con uno scricchiolio che non faceva presagire niente di buono, se fosse stato un film dell’orrore quello sarebbe stato il momento giusto per darsela a gambe, ma la figura che imboccò l’entrata non sembrò farci caso.

Il giovane uomo accese la luce ed avanzò ancora un po’, gli occhi improvvisamente riempiti di nero. Inspirò, poteva sentirlo, il cacciatore e i due angeli erano appena stati qui e a giudicare dalle condizioni della stanza se ne erano andati in tutta fretta.

Il demone fu distolto dai suoi pensieri dall’acuto squillo del telefono, senza veramente pensare l’essere infernale rispose.

Pronto? Sam Winchester?

“Sì, chi parla?” un sorriso incurvò le labbra sottili dell’uomo, era fin troppo facile.

Ciao, sono Alice Jones, non mi conosci, ma ecco, io, cavoli quant’è difficile, beh ecco io credo di avere l’anima di tuo fratello Dean

“Davvero? Ma è fantastico! Dove sei, vengo subito a riprenderlo”

Wow, l’hai presa bene, comunque è un po’ complicato perché fondamentalmente la sua anima è legata al mio diario, aspetta un momento, no Dean, ti ho detto di no, non gli chiederò una cosa del genere! Dicevo? Ah sì, puoi venire domani mattina quando non ci saranno i miei genitori, sai com’è, sarebbe complicato da spiegare al momento. Il mio indirizzo è 1908 Roald Dahl Lane

“D’accordo, allora a domani”

Aspetta un momento, Dean vuole che ti chieda una cosa” dire la voce della ragazza ora sembrava riluttante era come dire che Bill Gates è riesce a malapena ad arrivare a fine mese. “Lui vuole sapere, ecco, lui vorrebbe sapere cosa fai con un orso di peluche gigante che ha la, cavolo quanto sono caduta in basso, che ha la malattia dei leccalecca? Gli spari o gli dai fuoco? Cosa? Vuoi uccidere un orsetto di peluche? Non mi interessa se è un orso alto due metri con tendenze suicide! Uff, d’accordo, lo sterminatore di giocattoli vuole che tu risponda

“Ehm” okay forse non era poi così semplice “lo bruci?”

Oh, bene, sì, risposta esatta” rispose la ragazza con una risatina nervosa “ci... ci vediamo domani ciao” e con questo la linea era diventata muta.

“Ti prego Dean, ti prego, dimmi che non ho appena dato ad un demone il mio nome ed indirizzo” chiese la ragazza, fissando un punto dietro la scrivania che aveva deciso, piuttosto arbitrariamente in verità, fosse il punto in cui lo spirito si trovava.

Dean, che in realtà si trovava nel lato opposto della stanza, sbuffò, se avesse avuto pressione sanguinea probabilmente ora la sua sarebbe stata alle stelle.

Ti avevo detto di fare la domanda prima e dargli l’indirizzo dopo. È colpa tua se siamo in questo casino. Rispose Dean, la bocca curvata in un sorriso divertito, okay forse si stava divertendo un po’ troppo.

“E io l’avrei fatta se tu non mi avessi chiesto di fare una domanda tanto ridicola! E togliti quel sorriso dalla faccia”

Come fai ad essere sicura che sto sorridendo? Non puoi vedermi. Rispose il cacciatore, mentre il sorriso gli moriva sulle labbra, era davvero così ovvio?

“Non ho bisogno di vederti, sono particolarmente percettiva ed ho un’immaginazione iperattiva. Comunque, basta con le chiacchiere e torniamo al punto principale, un demone sta venendo qui a casa mia, non posso dire nulla ai miei genitori anche se sono in pericolo, non ho la più pallida idea di cosa fare e se non troviamo una soluzione al più presto potrei avere una crisi isterica” disse Alice senza praticamente respirare, tutta questa agitazione non poteva farle bene.

Woah, respira! Ma fai sempre così? Non preoccuparti, ho un piano, intanto questa notte sigilliamo la casa, per sicurezza, anche se non credo che verrà.

“Come fai ad esserne sicuro? E anche se venisse domani che caspita faccio?” chiese la ragazza sedendosi sul bordo del proprio letto, giocherellava distrattamente con uno dei braccialetti che portava e aveva un’espressione talmente persa che il maggiore dei Winchester non poté fare a meno di dispiacersi per tutta la situazione, finora aveva pensato soltanto a quanto si fosse messa male per lui, ma ora si era reso conto che quella che aveva davanti non era che una ragazzina spaventata e travolta dagli eventi.

Senti, andrà tutto bene, te lo prometto, ho un piano, questo è il mio lavoro e per domani e domani soltanto sarà anche il tuo.

“Cosa faremo?”

Domani bellezza, esorcizzerai il tuo primo demone.

  
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