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Autore: FunnyPink    27/09/2010    10 recensioni
La mia storia, mi dispiace ma non ho saputo trattenerla mi è venuta e ho dovuto scriverla, le parole sono uscite con vita propria.
Edward e Bella sono destinati a incontrarsi, lei non ha avuto una vita facile, vive per strada, neanche lui ha conosciuto subito la felicità, ma l'ha trovata grazie e a Esme e Carlisle, ma quando entrerà nella sua vita Bella...
Sono umani, sono giovani, cosa hanno da perdere, tutto e niente!
Dal -Capitolo 10-:
-Dopo qualche secondo la sua voce mi arrivò agli orecchi
"aiutami, ti prego, Edward, aiutami"
Crollò, le sue gambe cedettero, e sentii, il suo peso scivolare giù, le feci forza sul suo corpo tenendola, in un attimo mi ero chinato, e le avevo passato un braccio dietro i ginocchi, la sua testa stava appoggiata di lato al mio braccio, senza forze, ma sveglia, sentivo il respiro e lievi gemiti
"Edward, ti prego"
"ci sono io, non ti preoccupare ci sono, io, ti aiuto io"-
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film, Contesto generale/vago
Capitoli:
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Ciao ragazzi, vi ringrazio per le vostre parole, e ringrazio il fatto che abbiate accettato la mia dedica. Ho scritto un altro pezzo, come per il precedente non è un gran che, mi scuso, ma io non ho mai affermato di essere un'esperta scrittrice, solo un'appassionata.

Spero solo solo non annoi.







Pov Edward



L'avevo lasciata che si era finalmente addormentata, non aveva appetito e non l'avevo neanche svegliata per scendere. Prima di andare a dormire avevo bussato piano, e visto che non rispondeva avevo aperto nuovamente lo spiraglio per vedere se dormiva. Dormiva placida a pancia in su ma il volto rivolto verso di me, le braccia erano scomposte sopra il lenzuolo, e i capelli scompigliati per tutto il cuscino. Era davvero bella, quando dormiva traspariva di più il suo essere giovane donna, mentre quando ti fissava con i suoi occhi ti appariva sempre più grande come se solo lo sguardo ti raccontasse delle sue sofferenze, dei suoi drammi e della vita non facile.



Era ancora buio quando mi svegliai, non capii perché avevo aperto gli occhi, così nervoso ributtai il volto sul cuscino, cercando di riprendere al più presto sonno. Mi arrivò all'orecchio un suono, pensai fosse qualche uccello notturno che avesse fatto il nido fuori della finestra. Però appena lo risentii intuii che questo suono, non era solo un suono sembravano parole, qualcuno parlava a quell'ora di notte. Stavo già per maledire Alice e il fatto che non finisse mai di parlare anche la notte, quando colpito da un'intuizione balzai a sedere. Mi districai dal lenzuolo con il quale mi ero riuscito a legare e balzai giù dal letto, correndo fuori della stanza, e aprendo immediatamente la porta davanti alla mia bloccandomi sullo stipite.

Bella era in posizione fetale, rannicchiata per essere ancora più piccola, il lenzuolo era caduto quasi del tutto, ma un lembo era stretto spasmodicamente da una delle mani, mentre l'altra artigliava il polso così forte che le nocche erano bianche e la carne graffiata stava quasi per sanguinare. Il volto era una maschera di dolore e le lacrime lo riempivano, ma gli occhi erano ancora chiusi. Singhiozzava, lamentandosi, un lamento straziante e terribile anche per il mio cuore.

no ti prego, basta dolore...ti prego basta fa male, ti prego, basta, basta, BASTA!” le ultime parole erano acute e stridule e strinse ancora più la sua presa. Trovando la forza per reagire, mi fiondai su di lei

Bella svegliati è un sogno, è solo un sogno Bella, mi senti? Bella” la scuotevo piano, mentre le parlavo, ma lei sentì la presa della mie dita sul corpo, le spinse via con la mano mulinando con le braccia, ricevetti un ceffone tra il collo e l'orecchio.

ahi, merda!...Bella sono Edward...Bella svegliati su!” dissi con più vigore, afferrandogli i polsi” lanciò uno stridulo urlo, ma cominciò a muovere le palpebre

JASPER!” Chiamai con voce alta.

Bella sono io guardami, ehi guardami sono io, ehi Eccoti! Guardami Bella, calmati non è successo nulla” aveva appena aperto gli occhi davanti a se e mi aveva visto. Era immobile e ansimava, era confusa, ma teneva gli occhi sui miei.

JASPER!” Chiamai ancora. “Sono io non ti faccio del male stai tranquilla, era solo un incubo, gli incubi non fanno male” Le accarezzavo il braccio, e la testa, lentamente per cercare di calmarla, continuavo a ripetere le stesse parole.

Edward, che è successo?” chiese Jasper entrando nella stanza di filata, mentre la figura di Alice faceva capolino dalla porta.

Ha avuto gli incubi, ripeteva delle parole e si stava facendo male”

le presi il polso ferito a sangue dalle sue unghie che stringevano.

f-faceva male...c'èra male io...”

tranquilla Bella non era nulla” mi chinai su di lei “non era reale, era un incubo”

io...io” si guardava intorno impaurita forse di trovare qualcosa o qualcuno che la spaventasse, poi d'istinto mi tirò per la maglia, fortuna che ero ben piantato con i palmi sul materasso, altrimenti le sarei caduto addosso. Bella si aggrappò a me abbracciandomi stretto, così spasmodicamente che mi ricordava dolorosamente il giorno in cui la trovammo, anzi quando mi venne a cercare, chiedendo il mio aiuto.

si sta rilassando?” chiese piano Jasper

si” sospirai, e ancora l'accarezzavo “Bella è tutto apposto era solo un incubo, nessuno ti farà male qui dentro”aspettammo ancora qualche minuto. Alla fine la sua presa si allentò e anche il corpo si rilassò.

Bella, posso...cosa è successo, ti va di raccontarmi il tuo incubo?”chiese ancora Jasper, ma lei non rispose subito, nessuno però si azzardò a dire niente attendendo.

Io non lo so, era buio, era come se non fosse un ricordo, o forse si non so se me lo sono immaginato era tutto buio, e sentivo, dolore, ma non c'era nessuno o almeno penso, avevo la sensazione di provare dolore ovunque, braccia gambe, allo sterno non sapevo...che fare era tutto nero” singhiozzò di nuovo agitandosi.

Shh, calma adesso c'è la luce e ci siamo solo io e Jasper visto” le dissi piano, “Jasper può darsi che sia un ricordo di quel giorno, che stia riaffiorando qualcosa?”Bella li osservava con gli occhi lucidi

Non lo so, può darsi che dato che era incosciente quello che ricorda è solo il dolore dei colpi ricevuti, ma non è detto potrebbe anche essere frutto della sua immaginazione, oggi Rosalie le ha raccontato la sua esperienza dolorosa, e lei potrebbe averla immaginata, ma non avendo ricordi, ha visto tutto buio senza immagini, succede come quando ti raccontano una storia di paura”.

quindi potrebbe essere solo frutto di fantasia, dici che non ricorderà?”

non lo so Edward potrebbe, adesso è confusa, tra realtà e racconto non so quanto sia possibile...Bella se ti capitano altri sogni come questi me lo racconterai vero? Sai che io non ti giudicherò ne ti considererò pazza, io ti voglio aiutare ma tu devi aiutarmi, intesi? Prometti”

Era la prima volta, ma te lo prometto”gracchiò la ragazza.

ok, bene” Jasper sospirò alzandosi in piedi dal letto, lo stesso feci anche io, che mi ero appena liberato della presa della ragazza. Questa alzò subito lo sguardo spalancando gli occhini lucidi.

Dove andate? No aspettate non potete rimanere qui? Se ritornano, no per favore, devo alzarmi” fece per scendere dal letto ma la bloccai

no ferma Bella, non preoccuparti, rimango io finché non ti addormenti...guarda – presi la poltrona e l'avvicinai al letto – ecco vedi? io sto qua e ti controllo tu stai tranquilla non succederà nulla, era solo un brutto incubo, sei a casa al sicuro” sussurrò qualcosa che non riuscii a sentire e si ridistese a pancia in su, osservando il soffitto. Io la controllai un po' spaparanzato sulla poltrona.

Bella devi chiudere gli occhi per provare a dormire, avanti, tranquilla sono qui io nessuno ti farà del male”

Bella si voltò su un lato fissandolo, cominciò a chiudere gli occhi, anche se a momenti li riapriva per controllarlo, finché non lo fece più e il suo respiro si fece più lento. Io mi sistemai con i piedi posati sul letto, sempre più comodo, finché anche io mi addormentai.



Quando ripresi nuovamente i sensi, trovai la stanza quasi buia, non ricordai inizialmente cosa fosse successo e mi guardai intorno non riconoscendo la stanza, per poi focalizzare Bella distesa e rannicchiata ma tranquilla sul letto. Ricordandomi improvvisamente una cosa che dovevo fare quella mattina, cercai di controllare l'orologio, era buio ma riuscii a leggere le 7.15. Era tardi dovevo essere alle 8 in facoltà. Cercai di alzarmi in fretta, non considerai però le ciabatte che in terra mi fecero inciampare e per poco anche finire in terra. Quella confusione fu a quanto pare sufficiente a Bella per svegliarsi.

Edward? Sei tu? Stai bene ho sentito..”

Tutto bene si sono io, sono inciampato, scusa non volevo svegliarti, è presto e puoi dormire, io devo essere all'università in 40 min devo seguire una lezione importante, devo chiarire una cosa con il professore e devo scappare”

oh...ehm Edward” disse prima che uscissi dalla porta, mi fermai in ascolto “Non è che potresti darmi una mano a scendere?”

non vuoi tornare a dormire un po'? È ancora presto Bella” la vidi mordersi il labbro “sono abbastanza riposata, poi posso stendermi sul divano se non è un problema” la paura degli incubi l'aveva sicuramente preoccupata

ok Bella dammi un attimo che corro in bagno e mi vesto, e dopo vengo a prenderti”. Corsi in camera presi i vestiti e feci una doccia voltante e fredda, dato che l'acqua non aveva avuto il tempo di scaldarsi, dopo essermi vestito, afferrai la tracolla e tornai da Bella.

La alzai come sempre con facilità dati i suoi pochi chili, la aiutai a indossare la vestaglia sopra il pigiama e l'accompagnai giù. Appena varcammo la soglia della cucina ci trovammo davanti ad Jasper e Alice che amoreggiavano, sbaciucchiandosi e ridendo, mentre mia sorella era seduta sull'isola della cucina.

No! vi prego di prima mattina no! E si da il caso che io in quel balcone ci prepari da mangiare, quindi siete pregati di farlo solo nella vostra camera”

I due risero e Alice scese, accorgendosi dopo di Bella che al mio fianco era decisamente rossa e in imbarazzo per la scenetta. Lasciai Bella a uno degli sgabelli, mentre io mi fiondai sulla brocca del caffè riempiendo una tazza, afferrai una di quelle pastine risecchite e confezionate che vendono al supermercato e cercando di non ingozzarmi mandai tutto giù, mentre mia sorella stava proponendo a Bella di aiutarla con il bagno.

Vai all'università Edward? Si vede quando vai lì sembri sempre un figlio di papà, con il dolcevita a rombi addirittura”rise Alice. Alzai gli occhi.

se intendi fare bella figura con i professori ad un esame per avere almeno il 30 devi vestire come un manichino, altrimenti quei soggetti pieni di sé non ti considerano nemmeno, un branco di babbioni” dissi pulendomi le mani e lavando la tazza. “Ho solo due ore di lezione, se arrivo in tempo per l'appello...voi che dovete..”

Io lavoro fino alle 14, ma Alice sta a casa, tanto deve solo lavorare al pc, e inviare il progetto.” Annuisco.

allora a più tardi, per qualsiasi cosa chiamate, posso uscire dall'aula” mi chinai a baciare la mia sorellina sulla guancia, che si allungò sulle punte, baciai anche Bella, che arrossì, e mio fratello.

Blah che schifo Edward, so di essere un gran fico, ma sono etero!” mi disse, mentre stavo correndo fuori ridendo dei suoi versacci.

Anche io ero etero, ma non avevo una ragazza fissa da due anni ormai, avevo avuto diciamo un'avventura da un paio di notti con una compagna di università un anno fa, ma niente di serio. Le mie precedenti storie erano finite perché non avevo dedicato abbastanza tempo alle fidanzate mettendo prima lo studio e il lavoro, non ero insensibile ne freddo, anzi, solo che volevo raggiungere il mio traguardo più di quanto non volessi stare con loro, non mi ero mai trovato preso del tutto da una donna.

A dire il vero queste settimane erano le prime da molto tempo che non ero fisso a lavoro. Il lavoro mi aiutava a raggiungere prima la laurea, dato che ne ricavavo dei crediti extra, e potevo escludere alcuni dei corsi più ripetitivi e noiosi, ma alla fine ero apparso come quello fesso che si faceva usare dagli altri quando avevano delle scappatine. Non volevo neanche ammetterlo ma stavo diventando anche un po' stressato, e in questi ultimi giorni anche se la situazione non era per niente felice, stanotte mi ero anche preoccupato, avevo recuperato un po'.

All'università filò tutto liscio, ogni tanto controllavo il cellulare per vedere se tutto andava a bene. La lezione non era un gran che, molte delle cose già le conoscevo, sia grazie alla pratica, ai tirocini, sia perché alcuni corsi ripetevano sempre le solite cose, ma era richiesto un tot di ore di presenza per questo professore, forse uno dei migliori e più giovani, avevo già quasi letto tutto il suo manuale avvantaggiandomi, dovevo solo chiarire alcuni concetti, cosa che feci a fine lezione.

Tornando a casa trovai un incidente, e rimasi bloccato diversi minuti, quando mi girai da un lato, notai un fioraio. Così colto all'improvviso abbassai il finestrino e chiesi a voce alta.

scusi, scusi! Ha delle margherite di quelle grandi e bianche?”

si certo”mi rispose lui notandomi nella macchina

me ne darebbe due?” lui annuì mi diede i due fiori e pagai. Comprai anche il New York Times, dall'uomo che vendeva i giornali lungo la strada e che approfittava della coda per fare affari.

Quando finalmente tornai a casa c'era un bel sole. Entrai ma la trovai vuota, poi dal vetro del salotto, le vidi entrambe al tavolo in legno al giardino a discutere su qualcosa al computer.

Hei donne! Come state? Vi ho portato qualcosa..” e consegnai il fiorellino, un po' misero ma carino, che le lasciò stupite. Alice all'inizio fissò il fiore poi si alzò e mi saltò letteralmente in collo, come una scimmietta, era aggrappata con le braccia e gambe, e mi schioccò un lunghissimo bacio sulla guancia.

Bella ma quanto è dolce il mio fratellino” risi divertito, anche Bella lo era

E' solo una margherita Aly” le dissi rimettendola a sedere

si ma è il gesto del tutto spontaneo, Jasper mi regala i fiori per tutte le ricorrenze, ma così è più bello” mi disse facendo il broncio, mentre mentalmente mi aspettai un rimprovero da mio fratello. Bella faceva girare la margherita e la osservava

grazie” mi disse solo, ma era felice, o almeno lo sembrava e anche serena, diversamente dalla notte sembrava tutto superato.

Hei Edward sai che Bella è fortissima! ho dovuto richiamare il negozio, perché stavano per mettere su una vetrina da spavento, poi Bella mi ha aiutato con degli abbinamenti mi ha suggerito delle cose davvero forti, per essere una che non si intende di moda....ehm”si bloccò voltandosi, per paura di averla offesa

E' vero non ho mai avuto abbastanza vestiti per intendermene io ho suggerito a caso però”disse tranquilla

ma era forte, cioè potresti fare strada, potresti entrare nella moda insieme a me...oooh e quando andremo a fare shopping wow, ci divertiremo un sacco!” Alice stava già fantasticando ad occhi aperti entusiasta. Amava la moda e fare shopping, il suo lavoro le veniva così spontaneo. Ma dubitavo dallo sguardo preoccupato di Bella che fosse una fanatica dello shopping, mi guardò un attimo e non resistetti a ridere.

Ehi Alice dubito che nessuno sarà mai pronto per il tuo tipo di shopping, soprattutto Bella, sai che dobbiamo andarci piano” sbuffò

lo so, lo so solo che vedo che ha idee e immaginazione, è un potenziale no? Tutti gli stilisti che abbiamo noi in sede sono nati tutti così tanto per fare, li scelgo io personalmente e quindi so quello dico!” sorrisi, avevo paura che Alice si facesse un po' prendere la mano, dalla sua nuova amica, erano quasi coetanee alla fine diciotto Bella, venti Alice. Però ero felice che la coinvolgesse in qualche attività, avrebbe dovuto trovare un lavoro quindi insomma se trovava ispirazione nel lavoro di Alice magari poteva essere un buon inizio, per poi trovare magari quello che davvero desiderava fare in seguito.

Nel mentre ero tornato in cucina, era quasi ora di pranzo, e dato il caldo, avrei fatto un'insalatone ricco, con olive, e avrei piastrato del pollo per metterlo a dadini.

Il pomeriggio lo passai con Bella e Alice. Alice stava insegnando di tutto sul computer a Bella. Non sapeva niente, quindi ne aveva di cose da imparare, sperai solo che mia sorella con la sua parlantina non la confondesse, talvolta le davo una mano, quando vedevo Bella in difficoltà, il resto del tempo continuai ad analizzare quel volume del professore, trascrivendo qualche appunto. Jasper era rimasto più del dovuto all'ospedale per un'emergenza.

Quella sera non vedemmo Rosalie e Emmett, spiegai a Bella che sarebbe rimasta con loro e Alice il giorno seguente, perché io dovevo assolutamente fare qualche ora a lavoro, Mike si stava già stancando, e il figlio di papà Black stava solo facendo confusione.

Quella sera mi riaddormentai nuovamente sulla poltrona in camera di Bella nonostante mi fossi ripromesso di uscire una volta che lei si fosse addormentata. Il suo sonno fu tranquillo, e credetti davvero che fosse un caso isolato quello del giorno precedente, ma forse mi sbagliavo.







Eccoci in fondo. C'era da immaginarselo che i sogni si turbassero, resta da capire se sono un ricordo, o l'immaginazione del triste racconto di Rosalie. In ogni caso saranno dolorosi, ci sono alcuni indizi sul futuro in questo capitolo.

Grazie ancora a chi legge e si interessa della storia, siete davvero tantissimi che avete salvato la storia tra i preferiti, o tra le storie seguite, quan ho visto la lista sono quasi impallidita.

Mentre per voi che recensite, cavolo! Abbiamo superato le 100!!

urca, non me lo sarei mai aspettato.

Un bacione e scusate se attendete molto.

   
 
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