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Autore: rinslet    27/09/2010    0 recensioni
Harry vuole sapere qualcosa di più sulla vita di James e Lily e chi meglio di coloro che li hanno conosciuti potranno raccontare delle loro avventure? chi sono le ragazze di cui Sirius e Remus non vogliono parlare? che c'entrano con Harry? tra la lotta per la sconfitta di Voldemort e l'arrivo di "nuovi" amici, alcuni aneddoti dei migliori combina guai che Hogwarts abbia mai avuto...è la prima long fic che scrivo su Harry Potter perciò vi chiedo di essere duri! se è brutta ditemelo, se la devo continuare avvisatemi...sono aperta a ogni tipo di commento: buona lettura
Genere: Triste, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Hermione, James/Lily
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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CAP.23: L’INCONTRO E L’ARRIVO DI CASSY

 

Hogwarts: incontro genitori/insegnanti.

< Uffa Paola! Perché devi andare anche tu? >

< Per mantenere l’ordine? Sir, sono un Auror e oggi verranno Malfoy, Zabini, Nott…devo continuare? >

< No…però volevo rimanere da solo con te in camera! > disse Sirius mentre immagini non molto caste attraversavano la sua mente. Paola non gli rispose, ma aprì la porta della sua stanza e disse:

< Trasformati e muoviti…devi rimanere vicino a Harry >

 

< Era ora! Cos’è successo? > sussurrò Monica all’orecchio dell’amica

< Sirius ha fatto storie…sono già arrivati gli ospiti? >

< Non ancora…pronta? Saremo circondate da Mangiamorte >

< Come se non ci fossimo abituate >

In quel momento le porte della sala Grande si aprirono ed entrarono i genitori degli studenti, accolti dai professori.

< Scusate il ritardo >

< Non è da te essere in ritardo Remus > notò Paola.

< Ma non hai contato il fattore Tonks > disse Monica facendo arrossire l’amico.

< Piantala! >

< Ma è vero! È arrivata ieri sera dopo cena e la prima cosa che ha chiesto era dov’era l tua stanza! >

Ormai Remus era rosso come un pomodoro maturo e le due ragazze trattennero a stento le risate: era troppo divertente farlo imbarazzare, soprattutto quando iniziava a balbettare.

< Ma che bel quadretto! Scusate se vi disturbo, ma dovrei parlare con voi di mio figlio >

< Icy! >

< Ti stavamo aspettando! > dissero i professori sorridendo. Anche la donna sorrise per poi riacquistare la freddezza di poco prima.

< Ora non mi posso comportare come durante le vacanza di Natale, troppi fedeli servitori dell’Oscuro in giro, e ho una posizione da mantenere >

< Lo so, e so anche che tuo marito sta…com’è che si può dire? Tornando dalla parte del bene? >

Federica annuì con la testa e poi appoggiò la mano sul ventre gonfio.

< Quanto manca? > si informò Paola.

< Poco, una settimana al massimo >

< E sei venuta qui? E se ti si rompessero le acque all’improvviso? Sai che non possiamo materializzarci da qui? >

< Non preoccuparti Kitty, non è il caso…piuttosto….mi dica come se la cava il mio Theodore in Trasfigurazione e in Difesa, non ho molto tempo da perdere! Devo ancora parlare con il professor Piton >

< Va abbastanza bene, almeno nella mia > disse Remus.

< Se devo essere sincera ha le stesse difficoltà che aveva sua madre alla sua età >

< Davvero? Allora eccellerà in incantesimi >

< Non credo Vitius continua a lamentarsi di lui > disse Monica quando Malfoy fu dietro di loro.

< Cugina, che bello rivederti >

< Lucius, pensavo venisse Cissa…è bello rivederti, Draco? Come va a scuola? >

< Bene, è il migliore in pozioni >

< Insieme alla Granger > puntualizzò Draco affiancandosi al padre.

< Granger? > chiese Federica lanciando un occhiata ai tre amici.

< Già, una mezzosangue, non è neanche degna di nota >

< Peccato che sia la migliore studentessa della scuola! Potrebbe, in futuro, diventare Ministro della Magia > sbottò Monica.

< Farò finta di non aver sentito questa eresia! Ora Habbot, dimmi come va il mio ragazzo >

< Va bene. Menomale che ha preso dalla famiglia Black l’arte di destreggiarsi con la bacchetta, senza offesa Nott > Alle parole di Monica Lucius arrossì per la rabbia e stringendo i pugni voltò le spalle ai professori e partì in direzione di Piton che si trovava poco distante.

< Draco, se vedi Ginny dille che ho bisogno di parlare con Arthur e Molly > disse Habbot sorridendo.

< Perché dovrei dirglielo io? >

< Perché sei il suo ragazzo? Lo sa tutto il corpo studentesco, eccezione fatta per Ron >

< Ah, ok, riferirò il messaggio però… >

< Nessuno di noi lo dirà a tuo padre tranquillo > lo rassicurò Federica sorridendo.

Draco annuì con la testa e seguì il padre cercando con lo sguardo una cascata di capelli rossi e quando la trovò, salutò velocemente il genitore e cercò di raggiungerla, peccato che con lei ci fossero Harry, Ron e Hermione. Si fece coraggio e appoggiò una mano sulla spalla della ragazza, che si girò subito.

< Draco > sussurrò la piccola Weasley.

< Weasley…la professoressa Habbot vorrebbe parlare con i tuoi genitori >

< Come mai sei venuto tu a informarci furetto? >

< Sai com’è Lenticchia, stava parlando con mio padre e me lo ha chiesto >

< Quindi ora te ne vai, giusto? >

< Si, Lenticchia, Potty, Granger…Ginny…arrivederci > E così dicendo il principe delle Serpi se ne andò lasciando i quattro amici da soli.

< CHI GLI HA DATO IL PERMESSO DI CHIAMARTI PER NOME? >

< Zitto Ron >

< MA… >

< Sta zitto! > gridò Hermione raggiungendo un po’ alterata i suoi genitori seguita da Harry che cercava di rabbonirla, mentre Ginny cercava i loro genitori.

 

< Sei sicura che sia qui? >

< Si papà….fa la mia insegnate, si, non è un illusione, è la zia > era ormai la quarta volta che Anna Habbot ripeteva a suo padre che sua sorella stava bene e che ora lavorava ad Hogwarts invece di andare in giro per il mondo per conto del Ministero.

< Aly, aiuto! >

< Zio Alex…ha ragione Anna, la mamma è qui, ora sta parlando con i genitori di Ron e Ginny Weasley…la vedi? >

Alex annuì con la testa.

< Ci avviciniamo? Così senti come andiamo a scuola >

L’uomo annuì nuovamente con la testa e seguì le due ragazze verso sua sorella sotto lo sguardo divertito di James che aspettava l’arrivo di sua madre, che stava sequestrando ogni bacchetta di ogni mago o strega entrasse nella sala.

Mentre seguiva l’amica con lo sguardo, gli si avvicinarono Harry e Felpato, il “cane” della zia Monica.

< Non voleva lasciarti solo > affermò Harry indicando l’animale scodinzolante. James sorrise e iniziò a fare dei grattini dietro l’orecchio del cane che apprezzò tantissimo quel gesto.

< Grazie > gli sussurrò all’orecchio. Il cane abbaiò in risposta e scodinzolò quando vide Paola avvicinarsi a tutta velocità con una faccia che non prometteva nulla di buono.

< Già stanca? > la prese in giro il giovane Mayfair.

< Non fare dell’ironia moccioso! Ho scoperto che vai malissimo in pozioni! >

< Ma in compenso sono bravissimo in Difesa… >

< Non cambiare discorso! Da domani inizierai un bel corso di recupero con la sottoscritta! Non esiste che mio figlio vada male in pozioni! >

< Allora viene anche Harry > disse James.

< Che c’entro io? >

< Anche tu vai male in pozioni no? Non vorrai abbandonarmi con lei vero? Magari portati dietro Felpato, così forse non faremo nulla… >

< Guarda che ti sento James…e no, niente Felpato in giro > sussurrò Paola all’orecchio del figlio che sussultò.

< Ma se Harry volesse venire a fare il corso di recupero con te ne sarei felice > continuò alzando la voce. Harry la ringraziò e accettò l’offerta subito dopo che Ron e Hermione decisero di aggregarsi al gruppo.

 

< Tutto bene? > domandò Monica affiancandosi alla vecchia amica.

< Scalcia come una forsennata > Federica teneva una mano sul pancione e tentava di sorridere.

< Prova a sederti, sembri stanca > Icy annuì con la testa e seguì il consiglio dell’insegnante, sospirando.

< Hai mentito > disse subito dopo.

< In che senso? >

< Vitius. Non è vero che rimprovera Theodore >

< Ah! Già…volevo farti arrabbiare un po’ >

< Serpe… >

< …mancata, ero e sono fiera di essere una Tassorosso >

< Non sei cambiata molto >

< Invece si…solo che non hai ancora visto quanto > ammise Habbot sorridendo tristemente.

< Se lo dici tu…come stanno i due vampiri? >

< Se la cavano, evitano Grimmaulde Place da quando si sono resi conto che in casa c’era un licantropo, ma ci tengono sempre d’occhio…ti ricordi quando sono piombata in casa tua con Daniel? > Monica sorrise al ricordo invece Federica sbuffò.

< Come dimenticarlo! Mi sei apparsa davanti coperta di sangue con a fianco un vampiro…ti ho tenuta in casa per due settimane e Leo si affezionò subito a te vero? >

< Si, come sta il piccolo? >

< Bene, ora starà facendo dannare suo padre correndo per tutta la casa > dichiarò Federica

< Mi ricorda qualcuno… >

< …Anche a me > dissero sorridendo le due donne immaginandosi un piccolo Sirius correre per i corridoi di Grimmaulde Place mentre cercava di scappare da una piccola e infuriata Federica: il piccolo le aveva tagliato i capelli nel sonno e il nuovo taglio di capelli non era piaciuto alla bambina.

< Mi mancano >

< Cosa? > si informò Monica.

< Gli anni che abbiamo passato qui…e so che anche per te è lo stesso >

Habbot non rispose ma sorrise tristemente facendo capire all’amica quanto avesse ragione: le mancavano gli anni a Hogwarts e soprattutto la voce e la risata del suo adorato cugino che ora non c’era più, e la voce di Lily, così piena di gioia di vivere.

< Cosa sono queste facce tristi? > Si preoccupò Remus sedendosi vicino alle amiche seguito dai ragazzi e da Felpato che si mise davanti a Zabini che gli face una carezza sulla testa.

< Ripensavamo al passato > rispose l’ex Serpeverde prima di afferrarsi la pancia con entrambe le mani

< Che succede? > domandò preoccupato Moony.

< Oh no! > Sussurrò Federica.

< Non dirmelo… > Monica si era già alzata e si era messa di fronte all’amica.

< COSA?! > domandò nuovamente il licantropo.

< Sta per partorire stupido! Bisogna portarla da Poppy…immediatamente > urlarono insieme Monica e Paola che si era avvicinata vedendo l’amica alzarsi di scatto dalla sedia.

< Ok, la porto io > decise Remus prendendo in braccio la donna.

< Paola chiama Theodore…di corsa > continuò avviandosi fuori dalla sala grande verso l’infermeria.

< E a me tocca andare a chiamare Avery…a dopo ragazzi > disse Monica correndo verso la propria stanza dove utilizzò il camino e la polvere volante per arrivare a Nott Manor.

 

< Leo! Fermati immediatamente! > urlò Avery cercando di bloccare il figlio di 5 anni che correva per gli immensi corridoi della magione senza ascoltarlo minimamente.

< Leo vieni qui, la zia ti ha portato un regalo! > il bambino si fermò di botto, si voltò verso il salone e vedendo la zia Monica vicino al camino con un pacchetto in mano. Corse verso di lei gettandosi tra le sue braccia. (Da dove l’ ha tirato fuori N.d.Harry)(Magia N.d.A)

< Ciao Zietta! Come mai qui? > chiese il bambino sorridendo.

< Già…che ci fai qui Habbot? > domandò Avery entrando nella sala.

< A trovare il mio figlioccio^^ …a parte gli scherzi, dovete venire a Hogwarts >

< Perché? > Avery era molto diffidente, ogni volta che appariva quella donna portava qualche disgrazia con se.

< Perché tua moglie sta per partorire >

< COSA?! Perché NON LO HAI DETTO SUBITO! >

< Perché volevo tenerti un pò sulle spine >

< Dammi un attimo e poi andiamo da quella vecchia > < Ti stai riferendo a Poppy? >

< Si perché? Non dirmi che sarà una mezzosangue a far nascere mio figlio! >

< Figlia >

< Cosa? >

< Probabilmente sarà una bambina, non mi sbaglio mai su queste cose > concluse la ragazza sorridendo. L’uomo non le rispose abbandonando la stanza, materializzandosi nella propria camera da letto prendendo alcuni oggetti di prima necessità per il nuovo/a venuta. Tornato al piano di sotto si avvicinò alla donna, che teneva in braccio suo figlio e insieme tornarono alla scuola. Arrivati a destinazione si spostarono velocemente in infermeria trovarono ad aspettarli Remus, Ninfadora, Harry, Ron, Hermione, Ginny, Theodore, James, Alyssa, I Malfoy, Paola, Erick e il caro Tartufo.

< Sono già dentro > disse Lucius spingendo l’amico nell’infermeria dove fu preso da Poppy e costretto ad aiutare sua moglie a partorire.

Intanto fuori dalla stanza tutti attendevano di sentire il pianto di un neonato. Erick si era avvicinato a Monica e le aveva dato un bacio sulle labbra prima di abbracciare la figlia, mentre arrivarono la sorella di Federica con il figlio Blaise, Luna e Neville.

< Intanto che si fa? > domandò Ginny.

< Io un idea ce l’avrei > sussurrò Draco facendo arrossire la ragazza.

< E sarebbe? Stai lontano da lei Furetto >

< Uuh! Che paura! Lenticchia mi vuole picchiare! Patetico >

< Ragazzi, siamo davanti a un infermeria e li dentro stanno cercando di far nascere un bambino…potete picchiarvi più tardi in cortile se volete > disse Harry mettendosi tra i due ragazzi.

< Ma Harry…Ginny…lui… >

< Per una volta sono d’accordo con te Potter, mi tratterrò fino alla nascita del pargoletto > ammise Draco incrociando le braccia sul petto.

Lucius non fece in tempo a ribattere alcunché perché dall’infermeria uscì Avery Nott con un fagottino tra le braccia.

< Che tu sia dannata Habbot, è una bambina > disse sorridente voltando il neonato verso i presenti.

Tutte le donne presenti si avvicinarono per vedere la piccola.

< Il nome? > chiese Cissa

< Cassy, l’ ha scelto Fede > rispose Avery.

< Posso? > Avery passò la bambina a Monica che la portò dai fratelli che erano rimasti in disparte.

< Ma è così piccola? > chiese Leo

< Anche tu quando sei nato eri così > rispose Theodore accarezzando i capelli del fratellino.

Mentre Monica ridava Cassy a Avery arrivò Silente. Si congratulò con Avery e poi guardò Harry.

< Ho una comunicazione da fare: Peter Minus è stato catturato, ha confessato e il Ministero della Magia ha riabilitato il nome di Sirius Black! Se lui fosse qui potrebbe riprendere il suo incarico di Auror, la sua casa, le sue proprietà e le sue ricchezze, più quelle dei Lestrange >

< Peccato sia morto > sussurrò Lucius ghignando.

< Questo lo dici tu, Malfoy! >

Tutti si girarono verso la voce e si trovarono davanti Sirius in carne e ossa.

< Stupido… >

< Che sia maledetto lui e le sue entrate di scena > sussurrarono James e Paola allontanandosi di qualche passo dall’uomo che aveva attirato l’attenzione si di lui.

< Cosa? Sei vivo? Ma…ma come… >

< Calmati Lucius, o ti verrà un infarto > disse Narcissa appoggiando una mano sulla spalla del marito.

< Calmarmi? Tu mi dici di calmarmi? La-la pecora nera della tua famiglia, il traditore del suo sangue è vivo e tu mi dici “calmati”? Ci manca solamente che Draco stia con una mezzosangue e siamo a posto! > urlò Malfoy senior.

< A dire il vero sto con la Weasley > Draco prese la mano di Ginny sorridendole amorevolmente.

In quell’istante si sentirono due tonfi: sia Lucius che Ron, alla notizia, erano svenuti.

Ginny era tutta rossa in volto e cercava di non guardare negli occhi Narcissa per paura dell’espressione della donna.

< Madre? >

< Beh…se l’ami e lei ti ama…non ho nulla in contrario, in fondo, è una purosangue >

< Ma Cissa! >

< Meglio lei che una mezzosangue! Senza offesa > disse rivolta a Hermione < Sono parole tue Lucius >

< Fregato dalle mie stesse parole > piagnucolò il biondo mettendosi in un angolo seguito da Ron zittito dalla sorella e dalla migliore amica.

< Visto che siamo in vena di confessioni, qualcuno deve dire qualcosa > chiese Harry sorridendo.

< Io e Paola torniamo a vivere insieme, naturalmente Harry puoi venire con noi, credo che anche a James non dispiaccia > ammise Sirius. Harry era così felice che corse ad abbracciare il padrino.

< Sentito Mayfair, i tuoi tornano insieme > disse Draco all’amico.

< Certo che ho sentito Malfoy…e non ci posso ancora credere > ammise James.

< Perché non vai dalla tua amichetta di Tassorosso? >

< Che c’entra Alyssa adesso? >

< Probabilmente vorrai condividere la tua felicità con lei…peccato che ci sia tutta questa gente >

< Fottiti Draco >

< Tranquillo, ci penserò più tardi con Gin > sussurrò il giovane Malfoy imbarazzando ulteriormente il ragazzo.

Dopo qualche istante i due amici scoppiarono a ridere e tutti gli altri pensarono che i due avessero qualche rotella fuori posto…va beh…in seguito andarono tutti in sala grande, Sirius ancora in forma canina su ordine di Monica e Paola, e dopo aver mangiato andarono tutti, eccezione fatta per Erick, i cognugi Malfoy e Avery con il piccolo Leo, che dovevano tornare a casa, nella camera che era stata riservata a Federica e alla piccola Cassy.

Entrati, si sedettero dove trovarono posto e poi il giovane Potter fece una strana, ma alquanto giusta, domanda: come aveva fatto Lily Evans, la Perfetta Prefetta a innamorarsi dell’arrogante capo dei Marauders, James Potter.

Allora, sorridendo, Paola incominciò a raccontare cosa accadde all’inizio del settimo anno, tra i cognugi Potter.

 

ANGOLO AUTRICE: Alla fine eccomi di nuovo qui! scusate per l'enorme ritardo (icy incominciava a minacciarmi di morte n.d.A) spero che il capitolo sia di vostro gradimento^^

 

CARA missrikottina se ti rispondessi alla domanda ti toglierei la voglia di leggere e di capirlo da sola...sappi solo che ci sono state tantissime discussioni sulla fine di quel triangolo e spero che la soluzione ti piaccia! Anche se avresti già dovuto intuire qualche cosa nel capitolo 21 xD comunque spero che la storia continui a piacerti! alla prossima recensione!

  
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