CAP.23: L’INCONTRO E L’ARRIVO DI CASSY
Hogwarts: incontro genitori/insegnanti.
< Uffa Paola! Perché devi andare anche tu? >
< Per mantenere l’ordine? Sir, sono un Auror e oggi verranno Malfoy, Zabini, Nott…devo continuare? >
< No…però volevo rimanere da solo con te in camera! > disse Sirius mentre immagini non molto caste attraversavano la sua mente. Paola non gli rispose, ma aprì la porta della sua stanza e disse:
< Trasformati e muoviti…devi rimanere vicino a Harry >
< Era ora! Cos’è successo? > sussurrò Monica all’orecchio dell’amica
< Sirius ha fatto storie…sono già arrivati gli ospiti? >
< Non ancora…pronta? Saremo circondate da Mangiamorte >
< Come se non ci fossimo abituate >
In quel momento le porte della sala Grande si aprirono ed entrarono i genitori degli studenti, accolti dai professori.
< Scusate il ritardo >
< Non è da te essere in ritardo Remus > notò Paola.
< Ma non hai contato il fattore Tonks > disse Monica facendo arrossire l’amico.
< Piantala! >
< Ma è vero! È arrivata ieri sera dopo cena e la prima cosa che ha chiesto era dov’era l tua stanza! >
Ormai Remus era rosso come un pomodoro maturo e le due ragazze trattennero a stento le risate: era troppo divertente farlo imbarazzare, soprattutto quando iniziava a balbettare.
< Ma che bel quadretto! Scusate se vi disturbo, ma dovrei parlare con voi di mio figlio >
< Icy! >
< Ti stavamo aspettando! > dissero i professori sorridendo. Anche la donna sorrise per poi riacquistare la freddezza di poco prima.
< Ora non mi posso comportare come durante le vacanza di Natale, troppi fedeli servitori dell’Oscuro in giro, e ho una posizione da mantenere >
< Lo so, e so anche che tuo marito sta…com’è che si può dire? Tornando dalla parte del bene? >
Federica annuì con la testa e poi appoggiò la mano sul ventre gonfio.
< Quanto manca? > si informò Paola.
< Poco, una settimana al massimo >
< E sei venuta qui? E se ti si rompessero le acque all’improvviso? Sai che non possiamo materializzarci da qui? >
< Non preoccuparti Kitty, non è il caso…piuttosto….mi dica come se la cava il mio Theodore in Trasfigurazione e in Difesa, non ho molto tempo da perdere! Devo ancora parlare con il professor Piton >
< Va abbastanza bene, almeno nella mia > disse Remus.
< Se devo essere sincera ha le stesse difficoltà che aveva sua madre alla sua età >
< Davvero? Allora eccellerà in incantesimi >
< Non credo Vitius continua a lamentarsi di lui > disse Monica quando Malfoy fu dietro di loro.
< Cugina, che bello rivederti >
< Lucius, pensavo venisse Cissa…è bello rivederti, Draco? Come va a scuola? >
< Bene, è il migliore in pozioni >
< Insieme alla Granger > puntualizzò Draco affiancandosi al padre.
< Granger? > chiese Federica lanciando un occhiata ai tre amici.
< Già, una mezzosangue, non è neanche degna di nota >
< Peccato che sia la migliore studentessa della scuola! Potrebbe, in futuro, diventare Ministro della Magia > sbottò Monica.
< Farò finta di non aver sentito questa eresia! Ora Habbot, dimmi come va il mio ragazzo >
< Va bene. Menomale che ha preso dalla famiglia Black l’arte di destreggiarsi con la bacchetta, senza offesa Nott > Alle parole di Monica Lucius arrossì per la rabbia e stringendo i pugni voltò le spalle ai professori e partì in direzione di Piton che si trovava poco distante.
< Draco, se vedi Ginny dille che ho bisogno di parlare con Arthur e Molly > disse Habbot sorridendo.
< Perché dovrei dirglielo io? >
< Perché sei il suo ragazzo? Lo sa tutto il corpo studentesco, eccezione fatta per Ron >
< Ah, ok, riferirò il messaggio però… >
< Nessuno di noi lo dirà a tuo padre tranquillo > lo rassicurò Federica sorridendo.
Draco annuì con la testa e seguì il padre cercando con lo sguardo una cascata di capelli rossi e quando la trovò, salutò velocemente il genitore e cercò di raggiungerla, peccato che con lei ci fossero Harry, Ron e Hermione. Si fece coraggio e appoggiò una mano sulla spalla della ragazza, che si girò subito.
< Draco > sussurrò la piccola Weasley.
< Weasley…la professoressa Habbot vorrebbe parlare con i tuoi genitori >
< Come mai sei venuto tu a informarci furetto? >
< Sai com’è Lenticchia, stava parlando con mio padre e me lo ha chiesto >
< Quindi ora te ne vai, giusto? >
< Si, Lenticchia, Potty, Granger…Ginny…arrivederci > E così dicendo il principe delle Serpi se ne andò lasciando i quattro amici da soli.
< CHI GLI HA DATO IL PERMESSO DI CHIAMARTI PER NOME? >
< Zitto Ron >
< MA… >
< Sta zitto! > gridò Hermione raggiungendo un po’ alterata i suoi genitori seguita da Harry che cercava di rabbonirla, mentre Ginny cercava i loro genitori.
< Sei sicura che sia qui? >
< Si papà….fa la mia insegnate, si, non è un illusione, è la zia > era ormai la quarta volta che Anna Habbot ripeteva a suo padre che sua sorella stava bene e che ora lavorava ad Hogwarts invece di andare in giro per il mondo per conto del Ministero.
< Aly, aiuto! >
< Zio Alex…ha ragione Anna, la mamma è qui, ora sta parlando con i genitori di Ron e Ginny Weasley…la vedi? >
Alex annuì con la testa.
< Ci avviciniamo? Così senti come andiamo a scuola >
L’uomo annuì nuovamente con la testa e seguì le due ragazze verso sua sorella sotto lo sguardo divertito di James che aspettava l’arrivo di sua madre, che stava sequestrando ogni bacchetta di ogni mago o strega entrasse nella sala.
Mentre seguiva l’amica con lo sguardo, gli si avvicinarono Harry e Felpato, il “cane” della zia Monica.
< Non voleva lasciarti solo > affermò Harry indicando l’animale scodinzolante. James sorrise e iniziò a fare dei grattini dietro l’orecchio del cane che apprezzò tantissimo quel gesto.
< Grazie > gli sussurrò all’orecchio. Il cane abbaiò in risposta e scodinzolò quando vide Paola avvicinarsi a tutta velocità con una faccia che non prometteva nulla di buono.
< Già stanca? > la prese in giro il giovane Mayfair.
< Non fare dell’ironia moccioso! Ho scoperto che vai malissimo in pozioni! >
< Ma in compenso sono bravissimo in Difesa… >
< Non cambiare discorso! Da domani inizierai un bel corso di recupero con la sottoscritta! Non esiste che mio figlio vada male in pozioni! >
< Allora viene anche Harry > disse James.
< Che c’entro io? >
< Anche tu vai male in pozioni no? Non vorrai abbandonarmi con lei vero? Magari portati dietro Felpato, così forse non faremo nulla… >
< Guarda che ti sento James…e no, niente Felpato in giro > sussurrò Paola all’orecchio del figlio che sussultò.
< Ma se Harry volesse venire a fare il corso di recupero con te ne sarei felice > continuò alzando la voce. Harry la ringraziò e accettò l’offerta subito dopo che Ron e Hermione decisero di aggregarsi al gruppo.
< Tutto bene? > domandò Monica affiancandosi alla vecchia amica.
< Scalcia come una forsennata > Federica teneva una mano sul pancione e tentava di sorridere.
< Prova a sederti, sembri stanca > Icy annuì con la testa e seguì il consiglio dell’insegnante, sospirando.
< Hai mentito > disse subito dopo.
< In che senso? >
< Vitius. Non è vero che rimprovera Theodore >
< Ah! Già…volevo farti arrabbiare un po’ >
< Serpe… >
< …mancata, ero e sono fiera di essere una Tassorosso >
< Non sei cambiata molto >
< Invece si…solo che non hai ancora visto quanto > ammise Habbot sorridendo tristemente.
< Se lo dici tu…come stanno i due vampiri? >
< Se la cavano, evitano Grimmaulde Place da quando si sono resi conto che in casa c’era un licantropo, ma ci tengono sempre d’occhio…ti ricordi quando sono piombata in casa tua con Daniel? > Monica sorrise al ricordo invece Federica sbuffò.
< Come dimenticarlo! Mi sei apparsa davanti coperta di sangue con a fianco un vampiro…ti ho tenuta in casa per due settimane e Leo si affezionò subito a te vero? >
< Si, come sta il piccolo? >
< Bene, ora starà facendo dannare suo padre correndo per tutta la casa > dichiarò Federica
< Mi ricorda qualcuno… >
< …Anche a me > dissero sorridendo le due donne immaginandosi un piccolo Sirius correre per i corridoi di Grimmaulde Place mentre cercava di scappare da una piccola e infuriata Federica: il piccolo le aveva tagliato i capelli nel sonno e il nuovo taglio di capelli non era piaciuto alla bambina.
< Mi mancano >
< Cosa? > si informò Monica.
< Gli anni che abbiamo passato qui…e so che anche per te è lo stesso >
Habbot non rispose ma sorrise tristemente facendo capire all’amica quanto avesse ragione: le mancavano gli anni a Hogwarts e soprattutto la voce e la risata del suo adorato cugino che ora non c’era più, e la voce di Lily, così piena di gioia di vivere.
< Cosa sono queste facce tristi? > Si preoccupò Remus sedendosi vicino alle amiche seguito dai ragazzi e da Felpato che si mise davanti a Zabini che gli face una carezza sulla testa.
< Ripensavamo al passato > rispose l’ex Serpeverde prima di afferrarsi la pancia con entrambe le mani
< Che succede? > domandò preoccupato Moony.
< Oh no! > Sussurrò Federica.
< Non dirmelo… > Monica si era già alzata e si era messa di fronte all’amica.
< COSA?! > domandò nuovamente il licantropo.
< Sta per partorire stupido! Bisogna portarla da Poppy…immediatamente > urlarono insieme Monica e Paola che si era avvicinata vedendo l’amica alzarsi di scatto dalla sedia.
< Ok, la porto io > decise Remus prendendo in braccio la donna.
< Paola chiama Theodore…di corsa > continuò avviandosi fuori dalla sala grande verso l’infermeria.
< E a me tocca andare a chiamare Avery…a dopo ragazzi > disse Monica correndo verso la propria stanza dove utilizzò il camino e la polvere volante per arrivare a Nott Manor.
< Leo! Fermati immediatamente! > urlò Avery cercando di bloccare il figlio di 5 anni che correva per gli immensi corridoi della magione senza ascoltarlo minimamente.
< Leo vieni qui, la zia ti ha portato un regalo! > il bambino si fermò di botto, si voltò verso il salone e vedendo la zia Monica vicino al camino con un pacchetto in mano. Corse verso di lei gettandosi tra le sue braccia. (Da dove l’ ha tirato fuori N.d.Harry)(Magia N.d.A)
< Ciao Zietta! Come mai qui? > chiese il bambino sorridendo.
< Già…che ci fai qui Habbot? > domandò Avery entrando nella sala.
< A trovare il mio figlioccio^^ …a parte gli scherzi, dovete venire a Hogwarts >
< Perché? > Avery era molto diffidente, ogni volta che appariva quella donna portava qualche disgrazia con se.
< Perché tua moglie sta per partorire >
< COSA?! Perché NON LO HAI DETTO SUBITO! >
< Perché volevo tenerti un pò sulle spine >
< Dammi un attimo e poi andiamo da quella vecchia > < Ti stai riferendo a Poppy? >
< Si perché? Non dirmi che sarà una mezzosangue a far nascere mio figlio! >
< Figlia >
< Cosa? >
< Probabilmente sarà una bambina, non mi sbaglio mai su queste cose > concluse la ragazza sorridendo. L’uomo non le rispose abbandonando la stanza, materializzandosi nella propria camera da letto prendendo alcuni oggetti di prima necessità per il nuovo/a venuta. Tornato al piano di sotto si avvicinò alla donna, che teneva in braccio suo figlio e insieme tornarono alla scuola. Arrivati a destinazione si spostarono velocemente in infermeria trovarono ad aspettarli Remus, Ninfadora, Harry, Ron, Hermione, Ginny, Theodore, James, Alyssa, I Malfoy, Paola, Erick e il caro Tartufo.
< Sono già dentro > disse Lucius spingendo l’amico nell’infermeria dove fu preso da Poppy e costretto ad aiutare sua moglie a partorire.
Intanto fuori dalla stanza tutti attendevano di sentire il pianto di un neonato. Erick si era avvicinato a Monica e le aveva dato un bacio sulle labbra prima di abbracciare la figlia, mentre arrivarono la sorella di Federica con il figlio Blaise, Luna e Neville.
< Intanto che si fa? > domandò Ginny.
< Io un idea ce l’avrei > sussurrò Draco facendo arrossire la ragazza.
< E sarebbe? Stai lontano da lei Furetto >
< Uuh! Che paura! Lenticchia mi vuole picchiare! Patetico >
< Ragazzi, siamo davanti a un infermeria e li dentro stanno cercando di far nascere un bambino…potete picchiarvi più tardi in cortile se volete > disse Harry mettendosi tra i due ragazzi.
< Ma Harry…Ginny…lui… >
< Per una volta sono d’accordo con te Potter, mi tratterrò fino alla nascita del pargoletto > ammise Draco incrociando le braccia sul petto.
Lucius non fece in tempo a ribattere alcunché perché dall’infermeria uscì Avery Nott con un fagottino tra le braccia.
< Che tu sia dannata Habbot, è una bambina > disse sorridente voltando il neonato verso i presenti.
Tutte le donne presenti si avvicinarono per vedere la piccola.
< Il nome? > chiese Cissa
< Cassy, l’ ha scelto Fede > rispose Avery.
< Posso? > Avery passò la bambina a Monica che la portò dai fratelli che erano rimasti in disparte.
< Ma è così piccola? > chiese Leo
< Anche tu quando sei nato eri così > rispose Theodore accarezzando i capelli del fratellino.
Mentre Monica ridava Cassy a Avery arrivò Silente. Si congratulò con Avery e poi guardò Harry.
< Ho una comunicazione da fare: Peter Minus è stato catturato, ha confessato e il Ministero della Magia ha riabilitato il nome di Sirius Black! Se lui fosse qui potrebbe riprendere il suo incarico di Auror, la sua casa, le sue proprietà e le sue ricchezze, più quelle dei Lestrange >
< Peccato sia morto > sussurrò Lucius ghignando.
< Questo lo dici tu, Malfoy! >
Tutti si girarono verso la voce e si trovarono davanti Sirius in carne e ossa.
< Stupido… >
< Che sia maledetto lui e le sue entrate di scena > sussurrarono James e Paola allontanandosi di qualche passo dall’uomo che aveva attirato l’attenzione si di lui.
< Cosa? Sei vivo? Ma…ma come… >
< Calmati Lucius, o ti verrà un infarto > disse Narcissa appoggiando una mano sulla spalla del marito.
< Calmarmi? Tu mi dici di calmarmi? La-la pecora nera della tua famiglia, il traditore del suo sangue è vivo e tu mi dici “calmati”? Ci manca solamente che Draco stia con una mezzosangue e siamo a posto! > urlò Malfoy senior.
< A dire il vero sto con la Weasley > Draco prese la mano di Ginny sorridendole amorevolmente.
In quell’istante si sentirono due tonfi: sia Lucius che Ron, alla notizia, erano svenuti.
Ginny era tutta rossa in volto e cercava di non guardare negli occhi Narcissa per paura dell’espressione della donna.
< Madre? >
< Beh…se l’ami e lei ti ama…non ho nulla in contrario, in fondo, è una purosangue >
< Ma Cissa! >
< Meglio lei che una mezzosangue! Senza offesa > disse rivolta a Hermione < Sono parole tue Lucius >
< Fregato dalle mie stesse parole > piagnucolò il biondo mettendosi in un angolo seguito da Ron zittito dalla sorella e dalla migliore amica.
< Visto che siamo in vena di confessioni, qualcuno deve dire qualcosa > chiese Harry sorridendo.
< Io e Paola torniamo a vivere insieme, naturalmente Harry puoi venire con noi, credo che anche a James non dispiaccia > ammise Sirius. Harry era così felice che corse ad abbracciare il padrino.
< Sentito Mayfair, i tuoi tornano insieme > disse Draco all’amico.
< Certo che ho sentito Malfoy…e non ci posso ancora credere > ammise James.
< Perché non vai dalla tua amichetta di Tassorosso? >
< Che c’entra Alyssa adesso? >
< Probabilmente vorrai condividere la tua felicità con lei…peccato che ci sia tutta questa gente >
< Fottiti Draco >
< Tranquillo, ci penserò più tardi con Gin > sussurrò il giovane Malfoy imbarazzando ulteriormente il ragazzo.
Dopo qualche istante i due amici scoppiarono a ridere e tutti gli altri pensarono che i due avessero qualche rotella fuori posto…va beh…in seguito andarono tutti in sala grande, Sirius ancora in forma canina su ordine di Monica e Paola, e dopo aver mangiato andarono tutti, eccezione fatta per Erick, i cognugi Malfoy e Avery con il piccolo Leo, che dovevano tornare a casa, nella camera che era stata riservata a Federica e alla piccola Cassy.
Entrati, si sedettero dove trovarono posto e poi il giovane Potter fece una strana, ma alquanto giusta, domanda: come aveva fatto Lily Evans, la Perfetta Prefetta a innamorarsi dell’arrogante capo dei Marauders, James Potter.
Allora, sorridendo, Paola incominciò a raccontare cosa accadde all’inizio del settimo anno, tra i cognugi Potter.
ANGOLO AUTRICE: Alla fine eccomi di nuovo qui! scusate per l'enorme ritardo (icy incominciava a minacciarmi di morte n.d.A) spero che il capitolo sia di vostro gradimento^^
CARA missrikottina se ti rispondessi alla domanda ti toglierei la voglia di leggere e di capirlo da sola...sappi solo che ci sono state tantissime discussioni sulla fine di quel triangolo e spero che la soluzione ti piaccia! Anche se avresti già dovuto intuire qualche cosa nel capitolo 21 xD comunque spero che la storia continui a piacerti! alla prossima recensione!