Provocazioni
Simo POV
Avevamo ormai finito di
mangiare.
Edo davanti a me era alquanto
agitato, ogni volta che il papà della Ary lo guardava male,
lui si irrigidiva.
Aveva qualche problema? Non
Edo, il papà della Ary. Non riuscivo a capire cosa potesse
mai avere contro
Edo, ma cercai di mettermi nei panni di un padre che vede sua figlia
con un
ragazzo per la prima volta. Forse avrei fatto così anche io,
non aveva proprio
tutti torti. A pensarci bene, io avrei fatto di peggio.
La mamma della Ila era troppo
simpatica, uguale a lei, non fisicamente o di viso, ma di carattere.
A guardarla mi immaginavo
come sarebbe diventata la Ila alla sua età. Mi lasciai
estasiare da quell’immagine,
fino a quando non sentii la mano della mia ragazza posarsi sul mio
braccio. Mi
girai e incontrai i suoi bellissimi occhi cerulei.
-Stai bene?- mi chiese
leggermente preoccupata.
-Benissimo.- avevo un
sorrisino da ebete.
Non sapevo cosa mi stesse
prendendo.
Mi guardò ancora per un po’ preoccupata, poi tolse
la sua mano dal braccio e
cominciò a sparecchiare la tavola.
Disse agli altri che avrebbe
fatto tutto da sola.
Voleva riflettere, pensare? A
quale scopo rimanere da sola allora?
Fece un paio di giri e
sparecchiò tutta la tavola. Ogni volta che tornava sul
balcone, ammiravo ogni
suo più piccolo movimento e ogni volta vedevo un leggero
rossore sulle sue
guancie. Sapeva che la guardavo, ma non diceva mai niente. Strano.
Non tornò
più. Decisi di
andare a vedere cosa stesse combinando.
Era davanti al lavandino
intenta a lavare i piatti.
Mi avvicinai lentamente
cercando di non far rumore.
La abbracciai da dietro,
prendendogli le mani e aiutandola a pulire.
-Ciao.-le sussurrai ad un
orecchio. La sentii rabbrividire.
Sorrisi compiaciuto.
-Ciao. – mi rispose con
un
filo di voce, leggermente rauca.
Le cinsi la vita.
-Cos’hai?- le chiesi
capendo
che aveva qualcosa. Non mi scostava, non mi insultava, non mi diceva
niente. Non
ci ero abituato.
-Niente. Perché?-
sembrava
sincera.
-Perché non mi hai
insultato
prima mentre ti guardavo e sapevi benissimo che lo stessi facendo. Non
mi hai
detto niente adesso e la cosa mi sembra alquanto strana.
Non mi rispose. La cinsi
più
forte e la portai completamente al mio petto. Smise di lavare i piatti
e mise
le sue mani sulle mie.
Le sue mani stranamente calde,
mi invasero di un calore inaspettato, di un calore che solo la sua
vicinanza
sapeva darmi.
Rimanemmo così,
finché non si
girò e non mi guardò.
Mi specchiai in quegli occhi
che in quel momento erano azzurro-grigio. Amavo i suoi occhi, gli amavo
quando
pioveva, quando c’era il sole, quando c’era
nuvoloso. Li amavo sempre, ma amavo
tutto di lei ormai. Amavo ogni più piccola cosa di lei.
Mi soffermai brevemente sulle
sue labbra rosate e sensuali. Le volevo, le volevo sentire sulle mie.
Sorrise lievemente. Mi
avvicinai e la baciai. Lentamente, delicatamente. Sapevo che se mi
fossi spinto
leggermente oltre, molto probabilmente non avrei resistito, ma quando
lei mise
le mani nei miei capelli, cominciai a perdere il controllo. La volevo
completamente mia, in ogni aspetto, in ogni più piccola
parte.
Era completamente appoggiata
a me, alzata leggermente sulle punte.
D’istinto la presi in
braccio
e la appoggiai sopra il ripiano della cucina.
Teneva le gambe incrociate
dietro la mia schiena, le mani mi tenevano attaccata a lei.
La volevo mia in
quell’istante.
Dalle labbra scesi al collo
baciandolo lentamente.
La mia eccitazione era al
massimo, non era la prima volta che osavamo un po’ di
più, ma quella volta era
diverso, lei era diversa, io ero diverso. La amavo, volevo fare
l’amore con
lei.
Qualcuno in quel preciso
istante si schiarì la voce.
Io mi girai. Per fortuna era
solo Edo.
-Si stanno chiedendo che fine
abbiate fatto.- disse guardandoci. Dovevo riprendere il controllo.
-Arriviamo. – lo vidi
andarsene e tornai a guardare la mia tentatrice.
Aveva il respiro accelerato.
Tornai a baciarla.
Ricominciai da dove avevamo finito.
Mi teneva attaccato a lei,
non voleva lasciarmi, mi voleva come io volevo lei.
Lentamente passò una
mano sul
davanti dei miei pantaloni, a quel tocco inaspettato, il mio amichetto
si
svegliò ancora di più. Se voleva farmi morire ci
stava riuscendo.
Dovevamo tornare dagli altri,
prima era arrivato Edo e se fosse arrivata sua mamma? O qualcun altro?
Mi distaccai da lei. La
guardai, arrossì.
-Scusa. – mi disse
abbassando
lo sguardo.
La baciai.
Decisi di staccarmi da lei
per lasciarla riprendere, ma soprattutto per riprendermi.
La guardai finire di lavare i
piatti seduto sul ripiano della cucina, dove poco prima c’era
lei.
-Di chi è questa casa?-
chiesi ricordando di non sapere di chi fosse.
-Dei miei nonni. Sono in
vacanza per due settimane, ci lasciano sempre le chiavi se avessimo
bisogno di
qualcosa o se solo avessimo voglia di farci un bagno.
-Dov’è la
piscina?- chiesi
non avendola notata.
-Sotto il terrazzo. Cioè
sotto, dal terrazzo ci sono dei gradini che portano alla piscina.
-Potremmo farci il bagno una
volta. – dissi a bassa voce.
La vidi girarsi di scatto e
guardarmi. Vidi nei suoi occhi eccitazione e desiderio.
Vedendo nel suo sguardo
quello che desiderava, avrei voluto prenderla e portarla immediatamente
a fare
un bagno, ma in quel momento entrò sua mamma portando le
ultime cose che erano
rimaste in disordine.
-Mi stavo preoccupando,
pensavo foste andati in qualche camera a darvi alla pazza gioia.-
sbiancai.
Speravo fosse appena una
battuta e che non lo avesse capito davvero. Mi sarebbe piaciuto essere
in una
camera con lei. Notai solo in quel momento che lei non aveva fatto una
piega,
sembrava non essersi nemmeno accorta che qualcuno avesse detto
qualcosa.
-No, mamma. Sto solo lavando
i piatti e lui mi sta tenendo compagnia, tutto qua.- disse lei
continuando a
lavare.
-Si, certo come no. Adesso lo
chiamano lavare. – sbiancai ulteriormente. Carla
uscì dalla stanza, tirai un
respiro di sollievo.
-Come mai sospiri?- mi chiese
ridendo.
-Avevo paura che tua mamma
l’avesse capito.
-Non ha capito proprio
niente, ha fatto solo una battuta. – mi rassicurò
continuando a ridere.
Mi rilassai maggiormente.
-Mi stavi parlando della
casa.
-Be, non c’è
nient’altro da dire.-
disse spegnendo l’acqua e avvicinandosi a me.
-Mi stavi parlando della
piscina.- al solo pensiero nei suoi occhi vidi di nuovo desiderio ed
eccitazione, o forse me lo stavo solo immaginando.
Mi appoggiò le mani sul
petto
e mi baciò, poi lentamente sentii le sue mani scendere
soffermandosi sulla
cerniera dei miei pantaloni.
Quel piccolo gesto aveva
già
svegliato il mio amico.
A contatto con le mie labbra
sorrise.
Ok, era ufficiale voleva
davvero vedermi morto. Muoveva lentamente le sue mani come se stesse
facendo un
massaggio, aumentando in me l’eccitazione. Poco dopo si
staccò da me e si
diresse verso il balcone.
No, scusate un secondo, ma
cosa era successo? Mi aveva stuzzicato per poi andarsene? Era
ufficiale, mi
voleva vedere morto.
Restai un paio di minuti in
cucina cercando di calmarmi.
Quando tornai, tutti si
girarono a guardarmi, tranne la mia piccola provocatrice che se la
rideva sotto
i baffi.
-Scusate, ero in bagno.-non
rendendomi conto di quello che avevo appena detto, feci scoppiare a
ridere la
Ila.
La guardai male. Mi imitarono
anche sua mamma, i genitori della Ary e i due piccioncini.
-Sc-scusate davvero. Non era
per quello che ha detto, è che mi è venuta in
mente una cosa. Scusate davvero,
non volevo disturbare.- continuò a ridersela.
L’aveva fatto apposta allora.
Eravamo arrivati alle provocazioni? Benissimo, non sapeva con chi aveva
a che
fare.
Ragazze! Scusate, scusate, scusate! Chiedo umilmente perdono per essermi fatta attendere così tanto *me si mette in ginocchio *, ma ormai la scuola è iniziata e devo trovare il tempo di postare, cosa che non è affatto facile.
Allora, avviso che ho deciso
che posterò una volta a settimana la domenica. =) Quindi, se
vi interessa,
l’appuntamento con questa storia è per la domenica
sera, almeno vi organizzate
e leggete.
Vedo che le recensioni sono
diminuite dal solito, ma non mi faccio problemi, ormai voglio che
questa storia
arrivi alla fine e ci arriverà. Non posso abbandonarvi
adesso che sta per
arrivare il bello e che ormai vi siete affezionate ai personaggi.
Mi sono resa conto che per
vedere la fine di questa storia dovrete attendere ancora tanto, per
arrivare ai
60 capitoli è ancora lunga e mi sembra che questa fine non
arrivi mai =( Spero
di non perdervi tutte per strada altrimenti sono messa male. Ahahah
Ah sì, avviso che io ho
messo
l’appuntamento settimanale, ma se vedo che tutte recensite
subito, potrei anche
aumentare gli aggiornamenti =) Almeno la fine si avvicina
più velocemente.
Quindi, dipende tutto da voi.
Arrivo a parlare di questo
capitolo che forse è meglio. Simo e la Ila stanno davvero
andando oltre, ma è
una cosa normale. Alla fine sono innamorati e gli ormoni girano, non ci
si può
fare niente. Quando gli ormoni impazzano, impazzano. XD Ahahah
Nel prossimo capitolo
torniamo di nuovo POV Ary e non sarà un capitolo piacere per
quanto le
riguarda, qualcuno le dirà qualcosa.
Ricordo il blog per
gli
spoiler e avviso che stavolta l’ho messo per il prossimo
capitolo. =)
Ringrazio come sempre tutte
le persone che hanno inserito la storia tra le preferite/ricordate/
seguite e a
quelli che mi hanno aggiunto come autore preferito. Davvero grazie
ragazze. =)
Se vi interessa, ho
pubblicato ieri sera una nuova storia, non so quante di voi passano
leggerla è
a raiting rossa ed è Lemon, ma mi farebbe davvero piacere
leggere delle vostre
recensioni se vi piace. =) è sul fandom Twilight, ho
partecipato ad un concorso
ed ho scritto quella storia. Non è una Bella/Edward,
è una cosa un po’
particolare. Il topic del concorso era sullo scambio di coppie, quindi
potrete
immaginare che le coppie siano diverse rispetto al solito. Be, se vi fa
piacere
dateci un’occhiata e lasciate magari anche una piccola
recensione. Nothins
is as it seems
Rispondo alle vostre
recensioni perché mi sono resa conto che le note sono
lunghissime oggi:
Lua93: Salve
geme! Finalmente torno a postare questa storia, contenta? Forse te ne
sarai
anche dimenticata dato che stai leggendo le altre. Ahahahah Ma cosa,
hai già
dimenticato Simo? Guarda che dopo piange. Ahahahah Va be, rispondo al
tuo
fringuello che è meglio, anche se è decisamente
vecchio. =) Io matta?! Ma
quando mai? No, ma davvero, io mi chiedo come fai a dire di conoscermi
se mi chiami
pazza, per me conosci un’altra persona. Ahahahah Il ladro non
è ancora arrivato
a prendere Simo, non so se si è perso per strada o se
proprio ti sei
dimenticata di ingaggiarlo. Comunque avviso che la Ila l’ha
chiuso in un bunker
sotterraneo, non so nemmeno io dove sia. Ahahahahahah Niente, geme. Ci
sentiamo
tra pochissimo. Ti voglio bene. ^_^
Vanilla_sky: Ciao!
Scusa per l’enormissimo ritardo. =) Tu
che volevi che postassi presto, mi perdoni vero? * fa gli
occhietti
dolci * Edo agitato è dolcissimo, ma andrà tutto
bene? Mah, non posso dirtelo
altrimenti ti rovino la sorpresa. Esatto, non ho mai visto Roma (e me
ne vergogno).
Davvero è una cosa imperdonabile, non riesco a farmene una
ragione. Comunque se
mi vieni a rapire non è un problema, anzi, mi va bene.
Ahahah Mi dispiace non
ho 15 anni, ma ne ho 17 =) Tu ne avrai, sui 14/15, più o
meno. =D Sono felice
che ti sei registrata, almeno hai cominciato a recensire la storia e a
farmi
sapere il tuo parere.
Tranquilla per la piccola
gaffe, cose che capitano. Ahaha. Spero di leggere di nuovo una tua
recensione e
che non mi abbia abbandonato per il mio clamoroso ritardo. =) Un
bacione. Alla
prossima ^_^
jimmina: Ciao!
Scusa il clamoroso ritardo. Davvero, sono davvero in ritardissimo. Io
comunque
sto bene, tu? Il primo giorno di scuola è andato decisamente
bene, anzi, meglio
di quello che pensassi. =) Il tuo?
Sono davvero felice che ti
piaccia il mio modo di scrivere. Mi rende davvero molto felice sapere
che
riesco a farti immaginare le scene e le emozioni che sentono i
personaggi. =)
No, Edo, non ha mai detto di
essere innamorato della Ary. =) Ma glielo dirà? Ti lascio
con questo dubbio. Un
bacione. Alla prossima. ^_^
CrisAngels: Ciao!
Mi scuso anche con te, e di nuovo, per il ritardo. Sono contenta che lo
scorso
capitolo ti sia piaciuto. Anch’io sarei nervosa se dovessi
conoscere i genitori
del mio lui, anche se in questo momento non esiste, ma quelli sono
dettagli. =)
Eh non lo so, se il papà
della Ary lo accetta o meno, forse sì o forse no.
Ho 17 anni e abito a Brescia,
tu?
Scusa ancora per il ritardo,
non so come farmi perdonare. Alla prossima. Un bacione ^_^
TheDreamerMagic:
Ciao
cara! Come stai? Scusa, scusa, scusa, scusa per l’immenso
ritardo.
* si mette in ginocchio * Oddio, *.* una tua storia preferita *.* sono
davvero
commossa.
Io, al contrario tuo, non mi
preoccupo di mia mamma e sinceramente a mio papà non lo
direi neanche se ho il
ragazzo, quindi non mi faccio problemi. Ahahha Mi piacerebbe davvero
vedere tua
mamma che da fuori di matto. Ahahahah
Be, le protagoniste non sono
molto tranquille e beate, tra qualche capitolo lo vedrai. Non
è tutto oro
quello che luccica ricordatelo, oppure ricorda che quando sei troppo
felice è
il bello che succede qualcosa di terribile che cerca di rovinarti la
tua
felicità. Ok, forse è meglio se mi fermo,
altrimenti ti trasmetto la mia poca positività.
=)
Grazie per i complimenti.
Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. =)
Un bacione. Alla prossima ^_^
ColeiCheAmaEdward:
Non
ti preoccupare per la recensione corta. =) Anzi, è
già tanto se me
l’hai fatta. Ahahahah E piantala di fare spoiler. Ahahah A
domani mattina. XD
Alla prossima ragazze. ^_^