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Autore: Ram_e_Lau    28/09/2010    4 recensioni
La dura vita di un angelo custode... dura soprattutto perchè i terreni di cui si deve occupare sono cinque ragazzi che di santo hanno ben poco... ce la farà Evelyn a fare un pò di luce in quel baratro buio che è la vita di cinque rockstar?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aprì gli occhi. Lei era al suo fianco raggomitolata e dormiva placidamente. Con un dito le sfiorò la pelle morbida della spalla, ma si staccò subito… era così bella… come poteva essere vera? Come poteva essere sua… mai canzone si era dimostrata più vera (ndr. So fine). Piano si alzò infilandosi i boxer e una maglietta e si recò in cucina. Aveva decimante bisogno di un caffè. Appena uscito dalla stanza si bloccò, tornò indietro di qualche passo e riguardò nella stanza… ok, Evy era li davvero… voleva solo essere sicuro di non aver sognato tutto. Sorrise scrollando il capo e sentendosi uno sciocco, poi se ne andò nella piccola cucina.

 

Piano anche la ragazza aprì gli occhi rannicchiandosi sotto le coperte. Si sentiva strana… aveva freddo… e… era nuda! Si sedette di colpo soffocando un grido, poi tutto venne a galla e ricordò… quella sensazione, il caldo, il desiderio, le sua mani su di lei, quei baci e… la sensazione di pienezza che aveva provato. Poi qualcos’altro giunse ad attanagliare i suoi pensieri… la paura, il senso di colpa, il dolore, la sensazione di aver fatto qualcosa di tremendamente sbagliato. Ed ora? Spostò il lenzuolo, scoprendo una macchia scarlatta. Si alzò infilandosi la biancheria e il vestito bianco che era rimasto buttato a terra. Sapeva che Duff era in casa, avvertiva la sua presenza. Senza farsi sentire andò in bagno e ci si chiuse dentro, sedendosi a terra con la schiena contro la porta, presa dal panico. Quale sarebbe stata la sua punizione ora? Semmai ce ne sarebbe stata una… doveva solo aspettare. Nascose il viso tra le braccia, forse era meglio sparire… forse, ma non fu necessario. Pochi secondi e una mano famigliare gli si posò sulla testa. Alzò il viso guardando in volto il bell’angelo che ormai la seguiva come se fosse lui il suo protettore. Gli si gettò tra le braccia.

“Vedo che non sono venuto per niente”

“Oh Alexander…”

“Evelyn, non ti devi disperare”

“Tu sai...”

“Si, tutti sappiamo”

“Cosa ho fatto…”

“Evy guardami...” le alzò il mento con una mano sorridendole, e di fronte al suo viso radioso lei provò un’innaturale sensazione di pace “non hai fatto niente di male… certo, non è cosa comune per un angelo, ma… quello che hai fatto è stato dettato dall’amore, non da altri sentimenti impuri e peccaminosi… non verrai punita per questo”

“Ma… io…”

“Ricordi? Michael...”

“Si, ma…”

“Basta ora, non devi preoccuparti… ascolta il tuo cuore sempre, solo così non farai errori… e stai attenta, ogni azione ha la sua conseguenza, ricordalo, e spesso non sono piacevoli”

“Ma hai detto che non verrò punita per questo!”

“No infatti, tu no… ma qualcuno potrebbe soffrire per le tue scelte, Evy hai intrapreso una strada difficile, ti aspettano tempi duri…”

“Cosa… che vuoi dire?”

“Ora devo andare”

“No, no! Aspetta Alex... ALEX!!!”

Sparì, e rimase sola, con quelle parole che le rieccheggiavano in testa… qualcuno poteva soffrire...

“Evy sei li dentro?!” Duff bussò alla porta facendola sobbalzare.

“Eh? Si! Si, si... stavo… facendo una doccia”

Si alzò, si svestì e accese l’acqua della doccia gettandosi sotto, incurante del getto ancora freddo.

Ne uscì minuti dopo, avvolta nell’accappatoio bianco. Appena aprì la porta, due braccia forti la strinsero facendola girare.

“Presa! Hey! Mi volevi scappare per caso?” disse un Duff piuttosto di buon umore baciandole i capelli bagnati.

Quel contatto… sentiva scaturire da lui una felicità che fino ad allora non le era mai capitato di sentire.

“Non scappo più… davvero! Avevo solo bisogno di una doccia”

“Ok, ho preparato un po’ di cafè, non so come sia il risultato ma… vieni?”

“Mi vesto e arrivo”

Si staccò da lui chiudendosi in camera. Aveva sentito ancora la voglia di lei in Duff. E in effetti era cos’, ma il biondo si trattenne. Avrebbe fatto l’amore con lei di continuo, ma non voleva spaventarla, doveva andarci piano…

 

***

 

“Matt posso andare?”

“Certo Evy tanto ora abbiamo finito...”

Uscì dal locale sistemandosi i capelli scompigliati e camminando nel buio della sera. Duff l'aspettava bellissimo come sempre.

“Stai bene dolcezza? Hai una faccia... non è che aMatt ti fa sgobbare troppo?”

“No, sto benissimo davvero, ho solo bisogno di mangiare qualcosa”

“Ci ordiniamo una pizza?”

“Come no!” lui le sorrise abbracciandola.

Forse si stava preoccupando troppo. Infondo che poteva succedere?

“Sento le rotelline del tuo cervello girare senza sosta... che cosa ti preoccupa?”

Evy sorrise e si fermò baciandolo “Nulla...” mentì.

“mmm... capisco... Scusa, potresti rifarlo?”

Lei rise e si alzò sulle punte per baciarlo ancora. Lui la tirò su alla sua altezza per baciarla meglio, era leggerissima.

“Ma mangi? Sei una piuma!”

“Per te forse! Dai andiamo...”

“Devo passare un attimo a casa. Lascio una cosa a quel rompipalle di Slash e ti porto a casa a mangiarci una mega pizza ok?”

“Piano perfetto!”

 

Mano nella mano arrivarono a casa dei ragazzi. Duff aprì la porta. Evy sussultò.

“Ciao bellezza! Hai visto chi ho trovato? Dice di essere una tua amica...” le disse un Axl piuttosto strano.

Evy deglutì...

“Ciao Evy!!!” l'abbracciò lei “Beh? Non mi dici nulla?”

Strinse gli occhi, quasi a mettersi sulla difensiva nel trovarsi davanti quella ragazza... alta, formosa, con un fisico da modella e lunghi capelli rossi come il fuoco, in pesante contrasto con quegli occhi abissali neri come la pece. Guardò il rosso metterle una mano attorno alle spalle.

“E' davvero una tipa interessante la tua amica, sai?”

“Hai bevuto?” gli chiese lei secca.

“Solo qualche birra”

“Cazzo Axl!” sbuffò Duff.

“Sono solo un paio di birre! Che vuoi che mi facciano!”

 

Evy prese per un braccio la ragazza e la trascinò fuori, lontano da occhi e orecchi indiscreti.

“E tu che cavolo ci fai qui?”

“Calmati Evy...”

“Smettila e dimmi che fai qui?!”

“Evy tesoro, io sono venuta per te... Lo sai che ti voglio bene...” sorrise perfida.

“Ma se mi hai sempre odiato!”

“Io? Ma quando mai! Io ti ho sempre voluto bene in vita come in morte lo sai... Comunque sono venuta a darti un consiglio...”

“Non mi servono i tuoi consigli Sally!”

“Beh io te lo darò lo stesso... Sta attenta ai tuoi protetti... Ad ogni azione corrisponde una reazione e c'è qualcuno che pagherà per il tuo gesto sconsiderato, il tuo caro Alex non ti ha detto la stessa cosa forse? Oh si cara, so tutto... Lo capisco questi ragazzi sono così... come posso dire, eccitanti! Quell’Axl per esempio, anche se capisco che tu abbia scelto il biondo... dev'essere tremendamente sexy...” sibilò passandosi la lingua sulle labbra carnose truccate di rosso.

Evy fissò quel viso che di angelico non aveva nulla ma che era una maschera di falsa bontà. Sally era stata sua amica in vita ma l'aveva tradita facendola soffrire, e ora nella morte era anche peggio. Specie dopo che lei era passata dall’altra parte, varcando l’abisso.

Ma quello che le aveva detto... quelle erano state anche le parole di Alex...

“Che volete dire con questo? Chi soffrirà? Sally dimmelo!”

“Mi dispiace dolcezza se potessi lo farei credimi ma... proprio non mi è concesso e francamente non lo so nemmeno. Ma sarà qualcuno che ti è parecchio vicino... questo lo so con certezza...” disse con un sorrisetto maligno prima di sparire.

“Sally aspetta!!!” sospirò preoccupata.

Di chi stavano parlando? ‘Una persona che ti è molto vicino’...Duff. Era lui. Ma se si fosse trattato di un altro? Axl per esempio?O Slash... o... tutti loro. Non se lo sarebbe mai perdonato.

 

Rientrò in casa. Erano tutti lì. Nel vederla tornare da sola Slash osò.

“Dov'è andata quella ragazza?”

“Lasciala perdere, se ne è andata!” rispose lei piccata.

“E' così che tratti gli amici?” la provocò Axl.

“Non è mia amica! Ora mi spieghi perchè hai bevuto?”

“Piantala Evy! Mica mi sono fatto? Ho solo bevuto due birre! Parli come se te ne fregasse qualcosa!” questo fu un vero colpo basso... un colpo al cuore Evy...

“Come puoi dirlo... certo che mi importa!”

“Stronzate! A te importa solo di farti scopare da quel rotto in culo di Duff, del resto non te ne fotte un cazzo!” la mano di Evy si schiantò sul viso del rosso.

Axl la guardò indispettito. Si avvicinò a lei guardandola fissa.

“Ok ragazzi state calmi... va bene? Axl dai...” cercò di calmare le acque il riccio.

Duff si mise tra Axl ed Evy “Toccala e ti spacco i denti!”

Il rosso lo fissò sbuffando “Ma sì, che mi frega... Vaffanculo!”

Evy lo seguì con lo sguardo mentre usciva di casa sbattendo la porta... e si sentì uno schifo.


   
 
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