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Autore: Without a name    28/09/2010    4 recensioni
Cosa sarebbe successo se Harry non avesse avuto la cicatrice? Se James, Sirius, Lupin e Silente fossero stati in grado di fermare Voldemort? La vita di Harry sarebbe cambiata? Possono alcune scelte ed alcune persone essere così vitali per noi da raggiungerci in ogni vita, in ogni luogo? “Ti amerei, certo. Anche se non avessi la cicatrice, anche se tu non fossi il prescelto, anche se non fossi così sexy. Siamo anime gemelle, complete insieme. In un'altra vita, ti avrei trovato o non avrei vissuto veramente. Ti appartengo e tu appartieni a me.”
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Tv e Birra.

 

Kate si svegliò con il sorriso sulle labbra. Era il suo compleanno. Si alzò dal letto e trovò ai suoi piedi una serie di pacchetti, probabilmente regali della sua famiglia e di quelle di Harry e Dionne. Scartò i pacchetti in silenzio e alla fine cercò di fare un inventario del bottino. Tre libri identici intitolati “Mistero al Ministero.” che elencavano tutti i grandi ministri della storia e i loro scandali segreti o meno che fossero, un golf celeste e un vestitino panna troppo estivo per la stagione in cui si trovavano. Accantonò i regali su un angolo e solo allora si accorse del biglietto che si trovava ai piedi del comodino. Prima di aprirlo seppe che era di Ron: il suo odore era inconfondibile.

Raggio di luna, auguri.

Ti aspetto dietro al platano picchiatore per fare colazione.

Vestiti in maniera estiva, capirai.

A presto.

                                                                                                               Ron.

Kate sorrise. Ron aveva preso l’abitudine di chiamarla così da quando aveva saputo di suo padre. All’inizio lo trovava irritante ed offensivo ma alla fine era diventato un loro gioco speciale e adesso lui la chiamava così quando erano soli. Comunque, quel messaggio era strano anche per lui.

Prima che potesse pensare a cosa Ron avesse in mente Dionne balzò giù dal suo letto e si lanciò su di lei.

“Auguuuuri!”

“Grazie.”

“Tieni. So che mi ringrazierai.” Dì sorrise mentre porgeva a Kate un sacchetto tutto rosa da cui usciva del tulle colorato.

“Caramelle?” Kate sorrise.

“Meglio. Apri su!”

“Un…  costume?”

“Si, non lo trovi meraviglioso?”

“Non lo trovo e basta. È microscopico!”

“Non fare storie, è della tua taglia! Su provalo!”

“Adesso? Non credo che in questo periodo un costume mi servirà spesso…”

“Niente storie, Kate. Provalo e metti questo sopra!” Dì prese il vestito panna dal letto e lo passò all’amica poi si sedette mentre questa andava in bagno a provarsi il costume.

“L’avevo detto che era perfetto! E il vestito ci sta anche bene!” Dionne sorrise a Kate e la fece sedere davanti allo specchio. “Ed ecco la seconda parte del mio regalo. Trucchi resistenti all’acqua. Non ti muovere!”

“Io non capisco. Perché devo vestirmi così? Sembro ridicola in questo periodo!”

“Non temere girerai per la scuola con il mantello. Ora zitta, prima finisco prima puoi andare da Ron.”

 

 

Il rosso sentì arrivare Kate prima di vederla.

“Auguri!” Strinse forte Kate e la baciò.

“Buon giorno.” La ragazza sorrise e si guardò intorno. Non c’era niente.

“Non dovevamo fare colazione?”

“Oh, si certo. È tutto pronto. Andiamo?” Ron tese la mano a Kate che l’afferrò. In meno di un secondo i due si ritrovarono sulla riva di una spiaggia calda e assolata.

“Cosa? Come? Ancora non puoi saperti smaterializzare!”

“E infatti non so farlo. Avevo una piccola passaporta in tasca.” Ron sorrise.

“Dove siamo?”

“Nel tuo regalo. Buon compleanno Katherine Lupin. Hai appena conquistato una giornata sulla spiaggia con me!”

“Non ci credo. Non può essere vero. Sei meraviglioso, grazie io, io ti…”

“Amo?” suggerì Ron esitante. Per un instante il ragazzo ebbe paura di aver detto la peggiore cavolata della sua vita, vide il dubbio disegnarsi sul volto pallido di Kate ma poi lei sorrise e disse “Si, io ti amo. Grazie di tutto.”

“Grazie di amarmi, Kate.” E senza aggiungere altro prese la sua mano e la condusse verso la tovaglia che aveva apparecchiato sulla sabbia.

 

 

Harry e Dionne erano stati tutto il pomeriggio chiusi nella torre ponendoci sopra ogni sorta di incantesimi che conoscevano per non essere scoperti e tentando di arredare la stanza con luci colorate e cuscini morbidi.

La televisione che Harry aveva regalato a Kate era al centro della stanza con un grosso fiocco giallo sopra pronta per essere usata.

“Hai preso il cibo?”

“Si, Dì. Abbiamo patatine, pop corn e ogni genere di schifezze. Oltre…”

“Oltre?”

“All’alcool.” Harry sorrise malandrino, un sorriso ereditato dal padre.

“Potter, non ti facevo così sveglio. Alcool. Bene la serata si fa interessante.” Dionne sorrise e si sedette accanto ad Harry.

“Mai sottovalutare un Potter, Black! Tuo padre non te l’ha detto?”

“Devo essermi persa quella lezione…”

“E’ un peccato. Qui non si vede nessuno, che ne dici se iniziamo a bere qualcosa?”

“Dico che mi sembra perfetto, Potter.”

“Alla salute Black!” Harry passò una birra a Dì e sorrise stappando la sua.

I due grifondoro si erano scolati già tre birre quando Dionne decise che era il momento di far sapere ad Harry cosa le passava per la testa.

“Sai Harry…” Dionne respirò e fissò l’amico. I suoi occhi verdi si riflettevano in quelli neri di lei dandole la sensazione di essere una cosa sola.

“Nel viaggio in treno, quando è venuto Malfoy e io mi sono arrabbiata. Non sono state le stupide insinuazioni di quella serpe a darmi noia ma tu.”

“Io?”

“Si, te.”

“E perché?”

“Perché- e qui Dì prese un altro respiro- ci conosciamo da una vita e sembra che tu non mi consideri veramente per quello che sono.”

“E cosa sei che io non vedo?”

“Sono una ragazza.” Dionne fissò Harry dritto negli occhi e il moro sostenne lo sguardo. Senza rendersene conto i due si stavano avvicinando.

“Eccoci qui! Che la festa inizi!” Ron e Kate irruppero nella stanza rompendo la magia che si era creata. Dì e Harry si allontanarono e si voltarono verso i due amici che, tenendosi per mano, si sedevano accanto a loro.

“Ehi, cos’è quella?” Kate si avvicinò alla tv.

“Auguri, Kate!” Harry sorrise e barcollando si avvicinò all’amica per baciarla.

“Non ci credo, Harry! Sei incredibile e… ubriaco?”

“Voi non arrivavate e noi ci stavamo annoiando…” Dì si giustificò e sorrise a Kate che a sua volte sorrise.

Era il suo sedicesimo compleanno, c’erano i suoi amici. Tutto era perfetto. Prese una delle poche birre che Harry e Dì avevano risparmiato e se ne versò in gola un generoso sorso prima di passare il resto a Ron.

Harry sorrise per la scena poi si voltò verso Dionne. Lei non lo stava guardo, aveva gli occhi persi chissà dove e il volto rivolto verso lo schermo ancora spento della tv. Le labbra erano leggermente increspate, chissà come sarebbe stato baciarle pensò Harry. Lo avrebbe trovato strano o gli sarebbe piaciuto? In quello stato non sapeva dirlo. Scosse le spalle e distolse lo sguardo dall’amica.

 

 

Angolo autrice:

Ok, sono pronta alla lapidazione. E’ da un sacco che non aggiorno e me ne esco con questa schifezza ù.ù

Mi dispiace un sacco ma la chiavetta non mi da la possibilità di stare molto connessa.

Ringrazio tutti per le recensioni, sono contenta che continuate a seguire questo obrobrio.

Alla prossima, spero^^

 

   
 
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