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Autore: sakura2480    28/09/2010    5 recensioni
Gaara ha un diario! La cosa potrà apparire strana ma è così.
A lui non piace, naturalmente, ma leggere quello che scriverà il Kazekage sarà molto divertente.
L'intento vuole essere chiaramente comico con un Gaara un pò diverso. Spero vi piaccia.
Genere: Comico, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sabaku no Gaara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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2 23 maggio
Ti guardo da lontano nella speranza che tu ti apra da solo ma tanto lo so che una cosa del genere non succederà mai, purtroppo sono costretto a farlo io se voglio scarabbocchiarti un pò, ma prendere la penna in mano mi fa molta fatica e le pile di scartoffie accumulate sulla mia scrivania ne sono la sacrosanta prova.
Ho appena finito di ascoltare lo smerigliamento di coglioni dei vecchi maledetti che dovrebbero aiutarmi e consigliarmi nella guida del Paese, secondo loro io non faccio bene questo, non faccio bene quello, non sono degno di essere un Kazekage, mannaggia a chi mi ha scelto, sarebbe stato meglio se fossi rimasto morto.
Tiè!
Intanto io mi ritrovo la splendida età di diciassette anni voi, invece, avete già un piede nella fossa e già mi immagino il giorno in cui verrò a ballare su quei cumuli di terra e marmo che saranno le vostre nuove casette.
Tutto questo è riferito alla giornata di ieri, quando ho avuto la riunione con i Consiglieri.
Ogni volta che questo infausto momento arriva, e si tratta di due volte a settimana, avrei voglia di fuggire lontano lontano in mezzo alle dune e far perdere le mie tracce.
A proposito!
Mi è stato riferito che quando sono stato rapito non sono uscite dalla loro bocche frasi come "dobbiamo assolutamente salvare il Kazekage", ma bensì "eleggiamone un altro".
Bene!
Buona a sapersi.
Sono entrato nella stanza e loro puntualmente erano lì, secondo me si mettono d'accordo di ritrovarsi
tutti li una mezz'ora prima per avere la soddisfazione di potermi dire "siete in ritardo".
Sono straconvinto che ci dormono pure pur di non perdere occasione di pigliarmi a pesci in faccia.
Comunque, come dicevo, sono entrato e mi sono messo seduto su quella tavola rotonda che ogni volta mi fa apparire come Re Artù in mezzo ai suoi Cavalieri.
Il mio fido Lancillotto-Baki sempre al mio fianco naturalmente.
Com' era logico e prevedibile io, ossia il Kazekage, colui che dovrebbe avere il Giudizo Supremo su tutto, non riuscii ad aprire bocca per tutta la durata della riunione.
E poi mi dicono che non parlo mai e che la mia faccia non ha nessuna espressione!
Se mi dassero la possibilità lo farei cavolo, non mi lascerei mai scappare l'occasione di blaterare un pochino e fare una faccia diversa.
Persino Daidara, prima di arrotolarmi come un involtino nella coda del suo non identificato uccello di plastica mi disse "mi sono stancato di guardare quella tua impassibile faccia."
Effettivamente non la cambiai mai l'aspressione, ma dovete capirmi, ero abbastanza concentrato non solo a salvare il culo a me ma anche quello della mia gente.
Alla fine tutti i miei sforzi risultarono vincenti per loro e inutili per la mia persona, ma da quel momento tutti mi adorano!
Grazie al cazzo!
Li ho salvati dal triste destino di veder annoverato il Villaggio della Sabbia accanto a Hiroshima.
Come avevo sospettato la riunione verteva su argomenti interessanti e importantissimi, decisioni che se prese male potevano distruggere il mondo intero.
Nell'ordine questo simposio tra i potenti della terra era diviso in due tappe che non potevano assolutamente essere rimandate.
- Decidere se installare o no i distributori automatici nelle strade dopo aver appurato che a Konoha li avevano pure in mezzo alle foreste.
- Fare una richiesta per avere rotoli di carta igienica più grandi nei cessi come se tutti soffrissero all'improvviso di diarrea fulminante.
Questi erano problemi molto gravi diamine, nessuno però pensava che a me si staccava l'intonaco dal soffitto e che  puntualmente
mi finiva nella tazza del te, che il gabinetto si attappava spesso e volentieri e una volta mi successe dopo aver mandato giù due tazze bollenti di cioccolata e che forse era il caso di andare a vedere altre cose meno importanti come dare una bella restaurata all'Accademia ninja, cercare di dare da mangiare roba più decente nelle mense scolastiche ai poveri pargoli che mi ricordavano tanto me da bambino e proibire le marionette.
Giuro che le debellerò dalla faccia della terra prima o poi.
Chissà che fine avrà fatto il mio alter ego legnoso?
Alla fine si accapigliarono per decidere se il sapone nei cessi del palazzo doveva avere anche una parte di crema idratante.
Vedi come sono messo mio caro compagno di carta malvoluto?
Quando alla fine tutto finì sembrava che fossero usciti da un incontro di wrestling e devo dire che provai ammirazione, dopotutto battersi a quel modo e avere cento anni per gamba era davvero grandioso.
Per tutto il tempo della lotta io rimasi al mio posto, senza fiatare e mettendo comodamente i piedi sul tavolo, contemporaneamente usavo le dita delle mani per una bella ricerca speleologica nei miei anfratti nasali.
Baki, accanto a me, restava impassibile, io mi scaccolavo apposta per vedere almeno una reazione di schifo da parte sua!
Niente.
Devo ricordarmi di chiedergli il significato che ha quella mezza tenda che indossa in faccia.
Comunque tu pensi, caro diario, che quel giorno sia stato risolto qualcosa?
Assolutamente no!
Come tutti gli altri giorni del resto.
Devo vietarle queste riunioni, anzi, lo sapete che faccio?
Debello il Consiglio, mi prendo il potere assoluto come i monarchi francesi e decido tutto da solo.
Avevo una terribile voglia di andarmene a letto a non dormire, restare disteso e contare le ragnatele sul soffitto e vedere quante povere disgraziate mosche perdevano la vita in quelle trappole.
Non appena entrai nella mia stanza ecco che la porta si spalancò staccandosi quasi dai cardini.
<< Ecchecazzo! >>
Urlai alzandomi all'improvviso.
<< Gaara! Cisei? Dormi? >>
Punto primo, come cavolo faccio a non esserci se mi vede, punto secondo come faccio a dormire se mi vede sveglio.
<< Che minchia vuoi? >>
Non mi rivolsi proprio gentilmente a mia sorella ma lei aveva lo strano potere premonitore di capire quando la sua visita era poco gradita, quando aveva questo sentore ecco che si precipitava.
E ogni volta che lei arrivava...
<< Potresti venire a darmi una mano? >>
Quanto sarò rimasto sdraiato sul letto?
Due secondi?
Tre?
Il problema è che quelle di Temari non sono richieste, ma bensì veri e propri ordini, per lei la parola "per favore" non esiste e non potevo rifiutarmi perchè se lo avessi fatto mi sarei ritrovato con centoventi chili di ventaglio smermellati in testa.
Con la morte nel cuore mi apprestai a seguirla cercando di mantenere un contegno e resistendo alla tentazione di soffocarla con una manciatella piccola di sabbia infilata dentro la faringe.
Mentre mi conduceva tra gli angusti meandri del mio Palazzo mi spiegò che sarebbe stato carino che il Kazekage si fosse fatto vedere dai piccoli virgulti impuberi dell'Accademia.
Io ero per loro il massimo esempio di virtù, e avrei dovuto spendere due paroline per fargli capire il senso dell'onore ninja, il sacrificio e tutte quelle altre balle che avevano sempre cercato di inculcare anche a me.
In poche parole volevano che io esaltassi virtù che non avevo minimamente considerato per la maggior parte della mia vita.
Naturalmente nel mio caso fu tutto inutile, ma forse avrei potuto dare il buon esempio nella mia strada verso la santa redenzione.
Fatto sta che venni accolto come un supereroe da una platea di sbavanti mocciosi, alcuni dei quali mi facevano davvero schifo perchè avevano il moccio che gli colava dal naso e come fazzoletto usavano le maniche delle maglie.
Inutile dire che evitavo questi ultimi come la peste, anche se forse non dovrei parlare dal momento che per una buona mezz'ora ho adornato il sotto del tavolo delle riunioni.
Mi fecero mettere seduto su una sedia che più scomoda non si poteva e cercai di ricordarmi che rinnovare l'arredamento delle istituzioni pubbliche doveva essere annoverato tra le cose "inutili" da fare.
E così cominciarono le fatidiche domande dopo che la smisero di guardarmi come se fossi un alieno venuto da un'altro pianeta.
<< Quello è il Kazekage? >>
<< Il Kazekage...>>
<< Ma cos'è un Kazekage? >>
Bene, devo dire che istruivano i miei futuri ninja davvero in modo completo.
<< Ma perchè ha i capelli rossi? Che brutto! >>
<< Ma si trucca? >>
Cominciai a sentire una specie di disprezzo profondo.
Un bimbo, sicuramente coraggioso e con la faccia come il culo, mi venne vicino tirandomi per la manica e io lo guardai cercando di fare l'espressione più dolce possibile, anche se al massimo poteva sembrare dolce come quella di una jena.
<< Siiiiiiiiii >> dissi cercando di sorridere.
Devo ammeterlo, non ero bravo come Sai nei sorrisi finti.
Il pargolo mi tirò per la manica come ho già detto, poi si infilò le dita nel naso estraendole piene di moccio e mi afferrò ancora per la manica.
Respirai profondamente per non cercare di seppellirlo sotto una decina di litri di vomito.
<< Il mio papà mi ha detto che tu una volta eri cattivo. Ma che poi Naruto ti ha fatto diventare buono. >>
Cioè, fatemi capire, queste piccole blatte conoscono Naruto ma non me che sono il loro padre spirituale?
Un senso di dimenticanza terribile si impadronì di me.
Non volevo crederci!
<< Ehmm...a dire il vero...cioè...diciamo che...mi ha dato una mano. >>
Un coro si alzò dalla platea di infanti avanti a me.
<< ALLORA RACCONTACI DI NARUTO! >>
Se Temari non mi avesse afferrato sarei caracollato all'indietro sfracellando il mio cranio contro il pavimento.
<< Temari, dimmi che non è vero. >>
Implorai.
La sorella colpevole di tutto ciò ci rimase male anche lei però stava cercando di pararsi il culo lo stesso.
Non avevo scelta nemmeno questa volta a quanto pare.
Li accontentai e così cominciai a raccontare tutto quello che ho scritto nella tua prima pagina, caro diario.
Naturalmente avevo sempre il mio amor proprio e cercai di articolare il discorso tenendo sempre l'attenzione alta su di me.
Credevo di averli fatti contenti invece avevo firmato la mia condanna a morte.
<< Hai visto? Te l'avevo detto che era cattivo! >>
<< Ma dove la tiene la giara? Si è rotta? >>
<< Solo uno stupido si sfregerebbe da solo la fronte con quel segno odiota. >>
Erano commenti più terribili di quelli di prima, e devo ammettere che questi colpivano al cuore come dardi avvelenati.
Io che stavo facendo di tutto per far dimenticare!
Io che mi impegnavo...
Basta, sarei tornato nel mio Palazzo e mi sarei seppellito li dentro cercando di celare al mondo la mia esistenza.
Quella non fu una giornata facile caro diario, devo ammetterlo.
La cosa buona fu che mia sorella si umiliò al posto mio chiedendomi scusa e la cosa mi fece elettrizzare.
Bene, adesso tenterò di andare a letto.
Mi sembra di aver scritto tutto, no?
Buonanotte.

24 maggio
Oggi non è successo nulla di particolare.
L'unico raggio di sole nella giornata è stato quell'angelo di Matsuri piombato nel mio ufficio.
Bella!
Con quella sua minigonna che non c'entrava una benemerita ceppa con un adeguato abbigliamento ninja, ma indossata da lei medesima, penso, per farmi cadere le gonadi a terra.
Continua così per la gioia dei miei occhi, Matsuri!
Ti vesti così, provochi cosà però non me la dai mai!

25 maggio
Pur essendo incredibilmente riluttante a lasciare ai miei posteri gli eventi scritti della mia vita, oggi non posso fare a meno di confidarmi con te che, in assenza del famoso Naruto, sei il mio migliore amico.
E' successa una cosa devastante, una cosa che non doveva succedere.
Pensate che sono rimasti costernati anche Kankuro e Temari facendomi credere che qualcosa di me gli importa.
Nel profondo del loro cuore devono volermi bene, ne sono sicuro.
Nel profondo del cuore.
Molto profondo.
Mentre oggi me ne stavo allegramente per i fatti miei pensando a chi fosse il primo marionettista da sopprimere, un Kankuro con una faccia da funerale entrò nel mio studio.
Mi guardò esattamente come un medico guarderebbe il famigliare a cui deve pronunciare le terribili parole "mi dispiace".
Non so perchè ma ebbi subito un bruttissimo presentimento.
<< Che succede? >> chiesi.
<< Gaara...mi dispiace. >>
Manco avessi visto nel futuro.
Venne verso di me sventolando un paio di fogli all'apparenza innocui.
<< Queste le ha trovate stamattina Temari sotto un banco all'Accademia.>>
Il problema non erano i fogli su cui non sapevo che cosa ci fosse scritto, ma l'espressione di mio fratello.
Cercai di afferrare i fogli ma lui me li sfilò da sotto il naso e mi guardò terribilmente depresso.
Guardai lui e poi i fogli, poi i fogli e poi lui.
Non sapevo di cosa delle due dovessi avere più paura.
Da una parte c'era l'incubo del fratello marionettista, dall'altra vi erano dei pezzi di carta che, lo immaginavo già, parlavano di qualcosa nei miei confronti non proprio edificabile.
Senza aspettare oltre glieli strappai dalle mani ma prima che cominciassi ecco che mio fratello si lanciò in un inizio di discorso dai chiari toni fraterni e confidenziali.
<< Senti Gaara...io lo so che tu hai passato dei momenti difficili...però io sono tuo fratello. Avresti anche potuto...parlarne...no? >>
Ma che cazzo stava dicendo?
Di che cosa avrei dovuto parlare con lui in maniera così fraterna e per cui sarebbe stata la prima volta in vita mia?
Sapevo che le risposte erano scritte la sopra, bisognava solo che trovassi il coraggio di posarci i mie splendidi occhi acquamarina.
<< Vedi...io...>>
<< Vuoi stare zitto? Sto cercando di capire perchè stai delirando in questo modo. >>
Lessi.
Lessi.
Les...si.
Era meglio se non leggevo.
Credo che diventai bianco come un lenzuolo e mi si rizzarono i capelli in testa dandomi l'aspetto di uno spaventapasseri.
<< Che cos'è sta roba? Kankuro! Aiuto! >>
Per non farla tanto lunga vi do subito la spiegazione di quello che era accaduto.
A quanto pare le mie gesta e quelle della star Naruto e compagnia bella avevano assunto proporzioni bibliche ed eravamo talmente ammirati e vezzeggiati che i giovani avevano deciso di trasformarci in personaggi di storie di ogni genere.
<> chiese il pupazzo umano.
<< Tu...hai...letto...vero? >>
<< Non potevo farne a meno, ma se vuoi i particolari devi andare all'ultima pagina. >>
I particolari...vorrei sapere che razza di particolari erano.
I particolari!
Facendo ora uno sforzo sovrumano vi metterò a conoscenza di quello che vi era scritto.
Per quanto sia una cosa incredibilmente schifosa da riportare giuro che non ometterò niente.
Lessi.
"Il biondo e il rosso si guardarono intensamente negli occhi, sentivano tra di loro nascere un sentimento profondo unito all'eccitazione che li stava invadendo. Cominciarono ad accarezzarsi dolcemente fino a quando le loro bocche non si incontrarono..."
Cominciai a sentire un forte senso di nausea che mi saliva dalla bocca dello stomaco.
Il biondo doveva essere per forza Naruto, il rosso non avevo il minimo dubbio.
<< Ma che cazzo...>>
Kankuro mi guardava sempre più depresso.
" Si spogliarono in maniera frettolosa, presi dalla lussuria che li avrebbe portati a consumare una notte di sesso e passione."
<< Kankuro...che cos'è sta roba? >>
Mio fratello non rispose ma mi guardava con una faccia da compassione.
Ma fu la frase dopo a farmi letteralmente esplodere.
"Il rosso Kazekage, per una volta, avrebbe voluto farsi dominare dal suo biondo amante e fu così che..."
Urlai così forte che mi sentì tutta Suna, penso.
<< CHE COSA? IO GAARA DEL DESERTO CHE LO PIGLIO NEL CULO DA NARUTO? >>
Kankuro non si aspettava questa mia esplosione.
Mi alzai di scatto e corsi a chiudermi in camera per sparire dalla faccia della terra, ma subito pensai che avevo un onore da difendere.
Nessuno attenta al mio culo senza poi pagarne le conseuguenze, ma mentre me ne uscivo deciso dalla camera ecco arrivare mia sorella con un'altra manciata di fogli.
Con la bocca piena di vomito mi feci coraggio e lessi.
Sempre la stessa storia!
Ogni tanto lo prendevo e ne ero immensamente felice, ogni tanto lo davo ed ero ancora più felice.
Descrivevano pure che io provavo piacere a farmi fare una bella colonscopia rettale dal primo che capitava e mi chiedevo come facevano bambini e ragazzini ad essere a conoscenza di tutti quei particolari orripilanti.
Mi accorsi di essere tremendamente vecchio in confronto a loro, io che fino a quattordici anni non sapevo nemmeno come fosse fatta fino a quando non entrai in bagno con mia sorella che si faceva la doccia.
Erano veramente sfacciati e senza nessun senso del pudore.
Ma come si permettevano di descrivere il Kazekage in storie senza senso mentre lo pigliava a destra e a sinistra?
E dopo che lo avevo pigliato aveva pure la forza di darlo!
No, darlo ci posso anche stare, ma pigliarlo...già mi ci hanno infilato un tasso, quindi adesso basta.
Non è un'autostrada, cavolo!
Dovevo assolutamente fare qualcosa.
Ho deciso adesso quello che devo fare, organizzerò un mega task force perchè voglio che tutte quelle cose compromettenti vengano cancellate dalla faccia del pianeta.
Devo andare ad organizzare, caro diario, quindi per oggi ci lasciamo qui.
Ci vediamo domani sempre se non mi verrà in mente di sopprimere quasiasi forma di vita nel Villaggio con uno tsunami di sabbia per non far proliferare l'insano passatempo.
Lo dico sempre che il male deve essere estirpato alla radice.
Comunque domani potrò darti molti più particolari di questa esecrabile faccenda, al momento devo capirci qualche cosa anche io.
Ciao.

dubious3: Ma no, le tue recensioni non sono per niente distruttive e mi fa piacere che tu mi lasci un tuo piccolo pensiero e poi siccome sei obbiettivo sono anche meglio da ricevere. Mi fa molto piacere che questa storiella senza pretese ti abbia fatto sorridere. Per quanto riguarda il ricevere tante recensioni...ho avuto delle esperienze incredibili, tu pensa che la mia storia di maggior successo è iniziata senza ricevere nemmeno una parola nei primi due capitoli! Invece poi...puff, eccole apparire come i finghi. Che la gente ti lasci un commento fa sempre piacere, ma anche se questa storia sei stato il solo a recensirla, mi sta dando delle soddisfazioni poichè vedo una bella partecipazione sia tra i Seguiti che i Preferiti e i Ricordati e questo mi fa contenta. Ci vediamo alla prossima e grazie per i tuoi complimenti.





  
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