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Autore: VidelB    29/09/2010    3 recensioni
Le emozioni di Nami quando scopre le intenzioni del suo capitano... Riferimenti agli ultimi capitoli del manga!
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Monkey D. Rufy, Nami
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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- Vuoi mangiare?- la voce di Rufy mi fa voltare di nuovo. Nel frattempo si era allontanato e ora sta togliendo dal fuoco un enorme pezzo di carne cotta allo spiedo. A quella vista mi calmo rapidamente, rendendomi conto di quante fame ho; quindi mi avvicino a lui e annuso l’odore invitante che impregna l’aria.
- Sì, grazie.- ho l’acquolina in bocca, anche se non so da quale stranissimo animale provenga quella carne. Che Rufy mi stia contagiando? Spero di no…!
Nel giro di qualche minuto ci serviamo ed iniziamo a mangiare le nostre porzioni… inutile dire che il mio compagno si è avventato su un pezzo di cibo più grande di lui.
D’un tratto ricordo di avere due bicchieri nel mio zaino, così lo cerco con gli occhi e lo trovo abbandonato vicino al punto in cui mi ero svegliata; lì accanto è posato anche il cappello di paglia del mio capitano.
- Ehi Rufy.- l’interessato smette di masticare e mi guarda incuriosito- Ho trovato il tuo cappello sotto un albero qui vicino, come mai non l’avevi con te?
Lui, tanto per cambiare, inizia a rispondermi a bocca piena, finché non gli tiro bruscamente un orecchio e capisce di dover deglutire.
- Uffa Nami, smettila di tirarmi! Non sai quanti pizzicotti ho dovuto sopportare dalle Kuja prima di venire qui!- mi dice imbronciato appena può parlare normalmente- Comunque avevo deciso di non rimetterlo finché non fosse arrivato il momento di tornare da voi.- lo guardo spaesata- Ora che se qui lo indosserò di nuovo volentieri!- mi sorride a trentadue denti mentre lo osservo confusa.
- Cosa sono le Kuja? Degli animali?- gli domando. Istantaneamente il capitano scoppia a ridermi in faccia, fin quando non ha anche le lacrime agli occhi ed inizia a contorcersi come uno scarafaggio a zampe all’aria.
- Rispondimi!- lo rimprovero irritata. Ce ne sono di cose che non so, se mi prende anche in giro per ogni domanda che gli rivolgo è la fine! Pian piano si ricompone sedendosi a gambe incrociate, ma continua a mostrare un ghigno divertito.
- No, sono una tribù di donne che vive su un’isola non molto lontana da qui. Sono atterrato su quell’isola dopo essere volato via da Sabaody e loro mi hanno trovato.
- Ah…- è l’unica cosa che so dire mentre assimilo le sue parole- E perché ti pizzicavano?
- Mah… sembrava che si divertissero, nonostante mi desse fastidio essere toccato in continuazione. Pensa, avevano rubato i miei vestiti per attaccarci dei merletti… erano bruttissimi!!- esclama poi con faccia disgustata, tirando fuori la lingua. Resto lievemente turbata dalle sue parole: che strani tipi!
- E dopo… cos’è successo?- gli chiedo titubante.
- Hmm… un sacco di cose. Ho combattuto con alcune di loro e Hancock è diventata buona all’improvviso, ma anche strampalata: ogni tanto diventava tutta rossa e iniziava parlare da sola come se stesse sognando.- mi racconta con aria pensierosa.
Sento la testa che gira: sono successe troppe cose perché possa capire al volo.
- Aspetta Rufy, è meglio se mi racconti tutto con ordine dopo mangiato, ti va?- gli domando, alzandomi per andare finalmente a recuperare i bicchieri e la borraccia.
- Ok!- risponde da dietro la mia schiena prima di riprendere a mangiare e… in quel momento mi pento di avergli fatto una simile richiesta: mi racconterà anche dell’esecuzione di Ace? Non voglio che me ne parli perché soffrirebbe, così com’è successo durante la discussione di prima, se non peggio. Persa in questi pensieri recupero i bicchieri e, quasi automaticamente, anche il cappello di paglia; quindi torno accanto a Rufy e prima di sedermi gli poso con cura il copricapo sulla testa.
Il mio capitano sorpreso si volta e appena si rende conto di quello che ho fatto mi sorride felice, quindi riprende a mangiare. Rimaniamo in silenzio, ma non posso fare a meno di rispondere con un sorriso anch’io, mentre mi accomodo con la schiena contro il tronco di un albero che si trova dietro di me. Quando, poco dopo, finisco la mia porzione decido di rilassarmi completamente chiudendo gli occhi. Ho scaricato tutta la tensione ed ora sono talmente tranquilla che rimarrei così per tutta la notte. Mi basterebbe continuare ad ascoltare Rufy ingozzarsi di cibo accanto a me per sentirmi in pace col mondo… sempre che lui non abbia qualche brillante idea per farmi saltare di nuovo i nervi, non si sa mai!
Passa del tempo, finché mi accorgo che gli unici rumori rimasti sono quelli della foresta e del fuoco che arde. All’improvviso però capto un fruscio, seguito dal suono di passi che si avvicinano. Rimango così come mi trovo, con la testa contro il tronco della pianta e le gambe abbandonate, sapendo che non ho nulla da temere. Ma poi avverto qualcosa di leggero e morbido, sicuramente una coperta, stendersi sul mio corpo e mi domando se sia il caso di aprire gli occhi. Esito ancora quando qualcuno mi tocca la guancia sinistra: mi sta accarezzando con un po’ di insicurezza ma dolcemente. Dopo qualche secondo però un soffio caldo incontra la pelle del collo, facendomi sussultare; sollevo le palpebre e vedo che la testa di Rufy si trova effettivamente a quell’altezza.
- Che stai facendo?- gli chiedo sconcertata mentre mi ritraggo.
- Ti sono cresciuti i capelli.- commenta lui, risollevandosi per mostrarmi un sorriso compiaciuto; io invece lo guardo ancora più stupita.
- Sì… avevo deciso di non tagliarli per un po’.
Rufy piega la testa su un lato e riprende a fissarmi in silenzio con espressione indecifrabile.
- Che c’è ancora?- sbotto dopo un minuto; è imbarazzante, ma lui non sembra rendersene conto.
- Sono belli.- sorride di nuovo e d’un tratto passa le dita fra le ciocche che mi arrivano oltre le spalle- Non credevo li avessi tanto mossi.- commenta divertito. Non riesco più a mantenere il mio sangue freddo e avvampo come una ragazzina al suo complimento. Devo essere così ridicola…
- Nami, sei diventata rossa come Hancock!- esclama lui indicandomi meravigliato- Ma non sei malata vero?- si fa serio.
- No Rufy.- gli rispondo secca: ho paura che la voce mi tremi in questo momento.
- Allora perché?- chiede petulante.
- Sei troppo vicino.
Incredibilmente nell’udire la mia ultima risposta si allontana, ma sembra perdere gran parte del suo buon umore e distoglie lo sguardo dal mio.
- Ehi…- lo chiamo per attirare l’attenzione, ma poiché non ottengo risposta lo riavvicino stringendo la sua camicia all’altezza del petto- Cosa c’è che non va?- inizio a preoccuparmi per quello strano atteggiamento.
Quando il capitano rivolge di nuovo gli occhi su di me ha un’espressione nuova sul volto: intensa e smarrita, e so che sta per parlarmi ancora.

*

Rieccomi qui... non vi assicuro che sarà sempre puntuale, ma cercherò di fare il possibile ;) Sto cercando di mantenere il personaggio di Rufy simile all'originale... anche se sicuramente non vedremo mai scene simili nel manga... non rimane che sognarci su! :P


  
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