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Autore: Tersicore    02/11/2005    6 recensioni
Questo è il mio primo e quasi unico esperimento di fanfic dato che scrivo originali. Spero possa piacere ma sopratutto divertire!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 25

 

Ti prego dammi la forza di raggiungerla. Non pensare alla fatica, corri più forte che puoi Zoro. Lei non può già essere partita. Devo assolutamente parlarle. Ci sono tante cose che non le ho mai detto o raccontato. Non può finire tutto così. Sono stato uno stupido, credevo forse che mi aspettasse all’infinito? Idiota, sono un emerito idiota, l’ho messa in secondo piano e ora la sto perdendo. Se lei se ne va cosa mi rimarrà? Il mio sogno? Sì quello prima o poi si avvererà sicuramente, ma chi ne condividerà la soddisfazione con me? Nulla sarà più lo stesso. Non ci sarà più quella testolina rossa a metterci in riga, non ci saranno più litigi, non vedrò più i suoi occhi spaventati cercare i miei chiedendo aiuto, non ci sarà più la mia Nami. Ti prego fa che possa rivederla, almeno un’ultima volta. Solo ora ho capito. Dammi un’ultima possibilità, stavolta non tentennerò, le dirò tutto, tutto quello che ho nel cuore.

A questo stava pensando Zoro mentre correva a perdifiato verso la nave di Black. Era talmente concentrato sui suoi tristi pensieri che non si accorse di una persona che stava camminando lungo la battigia proprio sulla sua traiettoria. Lo scontro frontale fu violentissimo e lo spadaccino si ritrovò improvvisamente steso con un enorme bernoccolo in fronte. Dopo un attimo di stordimento la sua missione gli si rinfacciò nella mente. Pronto ad alzarsi ed a continuare il suo compito sentì improvvisamente i lamenti dell’individuo travolto.

“Ahhhh, ma chi è che ha costruito un muro in mezzo alla spiaggia?” domandava questo dolorante.

Quella voce, lui conosceva benissimo quella voce. Sorpreso, messe a fuoco il malcapitato e…. non stava sognando era proprio Nami. La sua navigatrice non se n’era ancora andata. Agitatissimo si chinò sulla ragazza, la quale ancora rintronata dalla botta non lo riconobbe.

Zoro le prese la mano per aiutarla ad alzarsi e disse “Nami, piccola, non ti sei fatta male vero?”.

La rossa, accettato l’aiuto alzò gli occhi ancora confusi verso il ragazzo, finché la vista non si schiarì. Un barlume di comprensione comparve nella sua espressione e la reazione non tardò nemmeno un secondo ad arrivare. Un pugno diretto al diaframma stese lo spadaccino boccheggiante per terra.

Ma che diavolo avevi da correre tanto?” strillò Nami massaggiandosi la mano dolorante per il colpo.

Cof…cof…cof.. Appena riprendo fiato te lo dico” rispose questi piegato in due dal dolore. “Ma perché sei sempre così violenta? Ti faccio presente che questi atteggiamenti non sono esattamente femminili”.

“E io ti faccio presente che se guardavi dove mettevi i piedi e non m’investivi, non avresti mai avuto a che fare con i miei atteggiamenti poco femminili” ribadì Nami acida, poi incuriosita continuò “in ogni caso dove diavolo correvi con tutta quella fretta?”

Zoro si rialzò ancora dolorante e rispose “Da te correvo, stupida che non sei altro. Te ne sei andata senza neanche salutarmi. Ma ti sembra il modo di fare? Devo dirti delle cose prima che te ne vada via insieme a quel filibustiere, e se me ne avessi dato la possibilità l’avrei fatto con tutta calma, ma tu no, prendi e te ne vai. Che cosa avrei dovuto fare dimmi? L’unica cosa che mi è venuta in mente è stata quella di correrti dietro. Quindi scusa tanto per lo scontro ma alla fine devi ammettere che è solo colpa tua!”

Nami aveva ascoltato l’intera tirata del ragazzo a bocca aperta. Zoro pensava che lei andasse via con Black ed era venuto a cercarla? Interessante, veramente interessante. A questo punto il suo cervellino cominciò a lavorare. Che cosa doveva dirle di così importante prima che se ne andasse? Non aveva nessuna intenzione di perdere quell’occasione e soprattutto non aveva intenzione di smentire la convinzione del ragazzo. Che pensasse pure che se ne stava andando. Forse quella era la volta buona per un chiarimento. La rossa si osservò le unghie di una mano e disse con tono di sufficienza “Beh ora sono qui no, cosa devi dirmi di così urgente?”

Zoro sospirò deciso ormai a rivelarle tutti i suoi sentimenti ma le uniche parole che gli uscirono dalla bocca furono “Tu non te ne puoi andare via con lui?”.

Nami sbalordita urlò “COSA? Cosa diavolo vuol dire che io non posso andare via con lui? Io faccio quel che mi pare e piace” ancora una volta delusa ed infuriata iniziò ad allontanarsi dal ragazzo, ma questo la fermò bloccandola per un braccio.

“Ti prego, non mi sono espresso bene, io non voglio che tu vada via con lui perché sei troppo importante per me”

Nami si fermò improvvisamente e fissandolo negli occhi chiese titubante “Cosa intendi dire?”.

Zoro si portò una mano dietro la nuca poi abbassando lo sguardo e con un sospiro rispose “Mi sono innamorato di te dalla prima volta che ti ho visto. So di essere impossibile come persona. Sono dispettoso, scorbutico e a volte insopportabile, ma tu sai bene che sono anche sincero. Ti amo e non voglio che tu vada via perché ti voglio al mio fianco!”

Nami era al settimo cielo, finalmente il suo spadaccino l’aveva ammesso. Gli buttò le braccia al collo felice e disse “Oh Zoro anch’io ti amo, da impazzire”.

Il ragazzo l’abbraccio stretta e sollevato dalle parole della rossa la bacio con passione lasciando la ragazza senza fiato.

Quando si divisero le chiese non lasciandola andare “Allora non te ne andrai via con lui vero?”.

Nami improvvisamente imbarazzata rispose schiarendosi la gola “Hmmmmmmm…….… vedi Zoro ci sarebbe una cosina che devo dirti……..io……vedi……”

Nami prese un bel respiro e poi disse tutto di un fiato “A dire il vero io non me ne stavo andando via con Black”

Zoro ci mise un attimo a comprendere il significato di quelle parole, poi con tono un po’ troppo calmo chiese “Vuoi dire che avevi già deciso di rimanere con noi?”

Nami, con fare sdolcinato rispose “Sì caro……..ma non ritratterai tutto quello che hai detto prima vero?”

Lo spadaccino rispose “Oh no, cara, non ritratterò tutto non ti preoccupare……… ma ciò non toglie che ti meriti una bella SCULACCIATA”.

Capita l’antifona e visto il tic improvvisamente apparso sull’occhio destro del ragazzo la rossa pensò bene di darsi alla fuga.

Fu così che il resto della ciurma li vide tornare alla Going Merry. Nami davanti che correva come una forsennata e Zoro che la inseguiva elargendo le più oscure minacce.

Rufy guardò i suoi amici e sorridendo disse “Bene adesso che tutto è tornato alla normalità prepariamoci a ripartire. Forza ragazzi il Grande Blu ci aspetta!!

 

 

FINE

 

Scusandomi per i miei grossi ritardi di pubblicazione porgo a tutti voi, lettori e commentatori, dei grossi ringraziamenti.

Grazie per avermi seguito, grazie per aver sorvolato sui miei errori ed orrori, grazie per aver sopportato il mio delirio.

Lo scopo era divertire e se ci sono riuscita credo di potermi ritenere soddisfatta.

Naidasa.

  
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