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Autore: arylupin    02/10/2010    6 recensioni
La frase più famosa di tutta la saga di Harry Potter nella vita del mio Malandrino preferito: Remus Lupin.
Come quella volta che una densa nube di fumo viola fu vista uscire dalle finestre della stanza del dormitorio dei ragazzi del primo anno di Grifondoro, cioè dalla stanza di James, Sirius, Peter e Remus. Quando fu di nuovo possibile vederci, i quattro ragazzi notarono un piccolo gufo della scuola appollaiato sul letto di Remus. Il biglietto che portava legato alla zampetta diceva: 'Signor Lupin, è pregato di presentarsi immediatamente nel mio ufficio per essere condotto dal preside. È una questione urgente. Minerva McGranitt vicedirettrice.'
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Remus Lupin
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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GIURO SOLENNEMENTE DI NON AVERE BUONE INTENZIONI

Cap 3: L'olio




Remus John Lupin era sempre stato un bambino calmo e pacifico. Ma era anche un bambino obbediente.
Ed è per questo che si trovava in Sala Grande, con uno spazzolino da denti in mano e un flacone di Solvente Magico di Nonna Acetonella per Ogni Tipo di Sporcizia nell'altra.
Come spesso succedeva negli ultimi mesi, buona parte del tempo libero Remus la passava in punizione con i suoi compagni di stanza. E tutto questo succedeva da quando Silente gli aveva raccomandato di farsi degli amici, di divertirsi così come è giusto farlo alla sua età. Ma gli amici che aveva scelto, o meglio che la vita gli aveva risevato, erano dei veri delinquenti.

Erano finiti in punizione quando tutti i vestiti della MacGranit erano diventati gialli, quando il gatto di Gazza aveva iniziato a saltellare sulla coda invece di camminare a quattro zampe come ogni altro felino, quando le polpette si erano incollate ai piatti, quando la Signora Grassa si ritrovò circondata di cioccolatini e caramelle, quando il preside non potè fare a meno di inciampare ad ogni passo, finendo a terra e rompendosi il naso. Per quest'ultimo incidente in realtà ricevettero anche molte scuse da Silente in persona e il permesso di assentarsi un giorno intero dalle lezioni come risarcimento per l'ingiusta condanna. Si scoprì infatti che erano stati dei Serpeverde del quarto anno a lanciare quella fattura così cattiva verso il preside.

Questa volta i colpevoli erano stati individuati senza ombra di dubbio. Durante il pranzo, tre giorni prima, appena i secondi aparvero in tavola si capì che era impossibile aprire le bottiglie dell'olio per condire le verdure, mentre una scritta recitava dal lucido legno dei tavoli davanti ad ogni commensale:

Per l'olio rivolgersi a Severus Piton.
I suoi capelli ne contengono a sufficienza
per tutti voi.

Quasi tutti i ragazzi si misero a ridere, ma un quartetto era particolarmente rumoroso. Non ci volle molto a collegarli al misfatto. Ed ora erano ormai tre giorni che ogni momento libero lo passavano in Sala Grande, a cancellare senza magia quella scritta apparsa magicamente. Anzi, la professoressa McGranit, responsabile dei Grifondoro, aveva deciso di rendere indelebile la lezione per i suoi allievi, ed ora la scritta sui tavoli declamava:

Per l'olio rivolgersi a Severus Piton.
I suoi capelli ne contengono a sufficienza
per tutti voi.
Questa scritta ora verrà tolta con olio di gomito,
non essendo rispettoso
canzonare in questo modo un compagno.


Era ormai il terzo giorno consecutivo che i quattro Grifondoro erano intenti nell'opera di ripulitura, e sicuramente non avrebbero finito neanche questa volta.
Certamente poteva rivelarsi vantaggioso essere tutti e quattro in punizione nello stesso posto e allo stesso tempo, lontano dagli altri studenti impegnati a giocare e passeggiare nei vasti spazi esterni del castello, lontano dai professori intenti alle lezioni o rinchiusi nei loro studi a preparare nuovi supplizi per gli studenti, lontani da quadri impiccioni. Queste fortunate combinazioni di lontananze rendevano la pianificazione di nuove avventure molto più semplice.

"Però la prossima volta trattenetevi un po' dal ridere in quel modo sguaiato! Non possiamo sempre farci beccare per cretinate del genere!"
Remus era veramente stanco di farsi mettere in punizione per la stupidaggine dei suoi amici.
"Ma come fai a non ridere davanti alla faccia che ha fatto Severus!" ammise candidamente Sirius.
"E tu non sei certo stato da meno! Che ti piaccia o no sei uno dei nostri adesso!" James gongolava dalla felicità di avere per amico quel compagno di stanza che lo aveva rifiutato così a lungo.
Anche Peter aveva da dire la sua, ma come al solito la sua spavalderia non era paragonabile a quella dei compagni: "Mia mamma dice che siamo troppo malandrini, che finiremo per farci buttare fuori."
"Però ammetti che ti stai divertendo un mucchio."
"Si, è vero Sirius, mi diverto un sacco."
"E poi, come ha detto tua mamma, siamo malandrini, non teppisti. Se solo i nostri compagni di sventura impareranno a controllare le loro reazioni vedrai che arriveremo brillantemente alla fine dei nostri studi."
"Forse tu li finirai brillantemente Remus. Io mi accontenterei di una manciata di Gufo".
"Non preoccuparti. Ci siamo noi con te. E vedrai che il professor Lupin sarà pronto a farti copiare... pardon, a spiegarti, le lezioni che non riesci a capire da solo." aggiunse James.
"Remusino bello, lo sai che sono tuo amico anche io, vero?" si affrettò a precisare Sirius.
La reazione del gruppo fu immediata: allo sguardo a cuoricino che il rampollo di casa Black rivolse al giovane Lupin tutti scoppiarono in una fragorosa risata.
"Ragazzi," disse quindi James facendosi all'improvviso serio, "dobbiamo prometterci amicizia per il resto della vita. E' impagabile finire in punizione con voi!"
"Ci sto!" Sirius era stato il primo e il più entusiasta ad accogliere l'invito.
"Ecco... non so, è un giuramento serio. Insomma, non sappiamo neanche cosa faremo dopo la scuola, come facciamo a sapere che riusciremo ad essere ancora amici?"
"Forza Peter! Che problemi ti fai? Abbiamo ancora sette anni per organizzare la nostra amicizia dopo la scuola! Vedrai che qualcosa ci inventiamo! Ma intanto dobbiamo partire da qualche punto, e l'idea di James mi sembra buona!" disse Remus per cercare di rassicurare l'amico.
"Allora è deciso!" affermo James, "noi Malandrini, da ora in poi, giuriamo... giuriamo..."
"giuriamo solennemente di non avere buone intenzioni!" finì Remus.
"Cosa? Ma dove le prendi certe idee? Te le sogni di notte? E io che ti credevo un povero secchione sfigatello... Mi devo ricredere alla grande. Come Malandrino giuro solennemente di non avere buone intenzioni!" esclamò Sirius.
"Anch'io!" confermò James.
"Giuro di non avere buone intenzioni, e che peste lo colga chi non mantiene fede al giuramento" disse Remus.
Ora tutti e tre guardavano Peter trepidanti, in attesa della sua reazione. Il ragazzo, sotto pressione, prese a guardare ostinatamente la scritta mezza cancellata che stava pulendo sul tavolo di Tassorosso. Ma alla fine si arrese: alzando un poco lo sguardo, timidamente, fece anche lui il giuramento. "Giuro anch'io."
"Evviva! un HIP HIP URRA' per i Malandrini!"
Ne seguì un'epica battaglia di spazzolini insaponati, che si concluse solo con l'arrivo dei primi studenti per la cena. Quel giorno il lavoro di ripulitura non andò oltre.
Quando uscirono dalla Sala Grande, tutti bagnati e ricoperti di schiuma, si guadagnarono un'occhiata particolarmente infuocata dalla professoressa McGranitt, ma non si scomposero e proseguirono diritti verso la Sala Comune dei Grifondoro. Niente li poteva scalfire. Quel giorno era nata una grande amicizia.



FINE 3 capitolo!!!




Ecco a voi un nuovo capitolo fresco di stampa!
Grazie a tutti quelli che con i loro apprezzamenti mi incoraggiano a continuare questa storia.


nisba: sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto, e mi dispiace di non aver aggiornato prima. Spero però che ti piaccia anche il nuovo capitolo.

LaMiry: mi fa molto piacere il tuo commento. Non so se il nuovo capitolo contenga storie che si raccontano alle mamme... comunque io adoro Remus, e non posso che trattarlo bene.

fri rapace: ciao. Dopo più di un mese aggiorno. (che vergogna!) Anche questa volta ho fatto del mio meglio per inserire la frase in modo scorrevole. Spero di esserci riuscita. Io credo che Remus mirasse segretamente ad essere un Malandrino da subito, ma l'abitudine a controllarsi era così tanta che non si era arrischiato a lasciarsi coinvolgere dagli amici. Silente gli ha dato solo un piccolo incoraggiamento. A presto.

Niki_Black: Sono contenta che ti sia piaciuto lo scorso capitolo. Spero che apprezzerai anche questo. Il fumo viola non era che l'inizio delle marachelle dei malandrini...

_Only_ : è meglio che non ci addentriamo nell'elencare i pregi del caro Remus, che fin da piccolo era adorabile. Ancora una volta scusate se non ho aggiornato in tempi umani. Spero di fare meglio in futuro. Grazie dei complimenti.


Non vedo l'ora di arrivare al capitolo sulla Mappa... Ma prima devo lavorare su alcuni episodi intermedi... Non voglio anticipare niente, ma sto lavorando per voi...
Baci baci Ary ^^
  
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