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Autore: lifeistooshort_    02/10/2010    3 recensioni
Ma perchè ti sei fermato? Razza di idiota! Potevi coronare il tuo sogno proibito...fare l'amore con la ragazza che ami da una vita... E invece no! Macchè! Devo sempre permettere al mio cervello di fare capolino eh? Merd... "Hayama!"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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bfbhfr Correva, correva non sapeva più fermarsi. Perchè avrebbe dovuto poi? Era tutto inutile ormai...la sua ragione di vita non era più sua..o non lo era mai stata.
Con questi pensieri un ragazzo di sedici anni correva a perdifiato lungo il viale del quartiere di Tokyo, incurante della pioggia che gli bagnava i capelli, i vestiti e le scarpe. Correva come se non esistesse altro che lui e le sue gambe. Neppure la pioggia era degna di entrare in quel mondo.
Ad un certo punto, un braccino esilo afferrò il suo polso, trattenendolo. Conosceva fin troppo bene quella presa, così piacevole, ma in quel momento avrebbe solo voluto scrollarsela di dosso e correre via, lontano, neppure lui sapeva dove...
"A...aki...Akito..." la ragazza non aveva più fiato, aveva sforzato il suo corpo al massimo per raggiungere il ragazzo.
Akito si voltò di scatto, furioso "Che cosa cavolo  vuoi da me Kurata? Si può sapere? " gli urlò in faccia "Io...io non capisco..." sussurrò questa volta con voce afflitta, e a Sana non sfuggirono le lacrime che si confondevano con la pioggia sul viso del ragazzo, ma prima che potesse dire qualunque cosa, Akito strattonò il polso e scappò via. Sotto la pioggia che continuava a scendere incurante di due persone in lacrime, che si accasciavano sul marciapiede, distanti l'uno dall'altra.
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Natale era vicino ormai, in realtà sarebbe stato proprio il giorno dopo.
Il 24 Dicembre non si prospettava come lo aveva immaginato Sana. Aveva proggettato tutto: digli quello che provi, lo baci, scappi via rossa in faccia. Se lui ti ferma bene. Sennò...ti trasferisci su un'isola sperduta e cambi il tuo nome in Mafalda Kins.
In altre circostanze, rileggere quella lista l'avrebbe fatta ridere per la sua stupidità, ma ora no. Era seduta alla scrivania, una penna in mano, sospesa su un foglio di carta. Bianco. Immacolato.
Le parole non le venivano mai. Cosa si scrive al ragazzo che si ama, che si è sempre amato fin da quando lo si è conosciuto...che poi l'ha vista con un altro, fraintendendo tutto...che l'aveva respinta...
Aspetta, cara, la prima a respingere sei stata tu, tu hai dato vita a tutto questo casino...
Già...lo sapeva benissimo...e se ne pentiva ogni giorno di più.
La neve cadeva fitta dalla finestra di casa Kurata, e Sana si era incantata un momento ad osservarla...certo che il ciclo di un fiocco di neve è davvero strano: nascono, sono felici di vedere finalmente il mondo, ma dopo poco si accasciano a terra, unendosi ai loro fratelli. Una vita sensa senso.
Lei voleva questo? Una vita senza un senso per cui vivere?
No. Lei l'aveva anche trovata la ragione per vivere, e di sicuro non se la sarebbe lasciata sfuggire così.
Iniziò a scrivere.
**********************************************
"Akito, c'è posta per te!"
"E chi è?"
"E che ne so io, alza quel sedere e vieni a prenderti questa lettera...sembra la scritta di Sa..."
"NON OSARE PRONUNCIARE QUEL NOME! E MOLLALA!"
La sorella del ragazzo sobbalzò, non solo per l'urlo, ma anche perchè in meno di 10 secondi si era ritrovata il fratello davanti.
"O...ok...scusa..." gli disse porgendogli la lettera.
"Grazie." Rispose lui gelido, quindi si diresse nella sua stanza.
Aprì immediatamente la lettera. Aveva già riconosciuto da un pezzo la scrittura...il suo profumo...

Sai, prima di iniziare a scrivere, non sapevo cosa scrivere. Poi mi sono messa a fissare la finestra, e mi è venuta l'ispirazione. Ti ricordi quando, insieme, la vigilia, ci mettevamo ad osservare la caduta dei fiocchi di neve...e capivamo che la loro vita non aveva alcun senso. La mia il senso ce l'ha, e l'ho finalmente trovato. Spero capirai quello che ti voglio dire....cioè...non so neanche perchè ti scrivo questa stupidissima lettera invece di urlartelo in faccia.
Io credo di essermi innamorata di te. Anzi, che sciocca, ne sono certa. Ne sono certa da 5 anni ormai.
Io ti amo Akito.
Spero di non averti messo in difficoltà, e, se così fosse, non devi sentirti obbligato a venire a casa mia facendomi una serenata o che ne so io...insomma, fai quello che senti.
Con Amore,
Sana.

Quante volta aveva riletto quella lettera? 10, 20, 30 volte? Non lo sapeva...sapeva solo che ogni santa volta si soffermava su quelle parole più del dovuto....
Io ti amo Akito....
Lei ti ama, babbeo! Che ci fai ancora qui???

Si alzò di scatto prendendo solo il giacchetto, e sbattendosi la porta alle spalle.
"Dove vai Akki...?"
Finalmente!
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"E' ... molto...molto carino sai..."
Sana sussultò, presa alla sprovvista da quella voce. Era china su un pupazzo di neve fatto con le sue mani. Niente di che, ma a lei piaceva, e le riportava alla mente mille ricordi...era in quel punto che Akito le aveva dato il primo vero bacio della sua vita, ed era lì che, incosciamente, aveva capito di amarlo fino al midollo. Ora sentire quella voce però le aveva fatto uno strano effetto...possibile che la storia della lettera avesse funzionato?
Si girò lentamente mettendosi in piedi. Davanti a lei c'era lui, sudato nonostante il freddo, con il fiatone, i capelli appiccicati alla fronte e le mani sulle ginocchia.
"Ehm...ci...ciao..."
"Kurata."
A Sana le si congelò il sorriso sulle labbra. Ecco, si era illusa di nuovo, era venuto per dirle che non provava le stesse cose, ci aveva ripensato....
Akito si avvicinò, approfittando del momento di smarrimento della ragazza. Aveva calcolato tutto.
"Ehy...che ti prende? Non sei felice di vedermi?"
Sana si accorse che i loro nasi si stavano quasi toccando. Quanto avrebbe voluto baciarlo, adesso...ma prima doveva sapere. Doveva sapere che decisione aveva preso.
"Perchè mi chiami Kurata?"
Akito sorrise "Beh, ti ho sempre chiamata così...ma se preferisci Sana...."
"Sana...." l'aveva detto in quel modo, così caldo che solo lui sapeva usare. Quel tono di voce che le faceva toccare il cielo con un dito.
"Akki...io...tra me e Tsoyushi non c'è....non c'è mai stato....lui mi stava rimproverando perchè ti avevo rifiurato quando sapevamo tutti che non volevo...e mi sono messa a piangere quindi...."
"Shhh...non ce n'è bisogno...ho capito, sono stato un po' troppo impulsivo...ma adesso ti devo dire una cosa, quindi fai silenzio."
Sana annuì.
"Allora, beh, da dove cominciare? No, facciamola corta, poi avremo tutto il modo di parlare...Sana io..." prese un po' d'aria "Io ti amo Sana Kurata."
Era quello che aspettava. Senza pensarci nemmeno un momento lo baciò con tanta foga che Akito rimase un attimo con gli occhi sbarrati, prima di rispondere al bacio.
Mentre si baciavano, i due ragazzi, inconsapevolmente, pensarono la stessa identica cosa.
Finalmente!
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Ok, è finita. Me si nasconde per la vergogna. E' da tantissimo che non aggiorno la fic, ma capitemi, ho appena iniziato il liceo...no, non ho scuse. Sono una cattiva persona, cattiva cattiva cattiva.
Comunque, ecco qui. Spero vi sia piaciuta. Adesso facciamo i ringraziamenti, và xD

Queen Alexia: mi dispiace un sacco per il ritanrdo....spero leggerai comunque il finale, e spero soprattutto che ti piaccia ^_^ Grazie delle recensioni.
lillixsana: Grazie mille Ilaria :D Sono felice che il chappy prma ti sia piaciuto, e naturalmente spero che questo ti piaccia ugualmente.
So smile: anche io odio quando un litigio o qualcosa del genere viene messo per le lunghe -.-" Non sono una tipa che prolunga le litigate o qualcos'altro, mi piace arrivare subito al punto ^_^ Grazie mille anche a te.
Bettinellina: Yeah! Una nuova lettrice! Sono contenta che ti sia piaciuta così tanto ^_^ baci.

E adesso me si ritira, sperando che non mi ammaziate per il ritardo mostruoso xD
Sto già lavorando ad una fic su Harry Potter stavalta, ambientato in un altro contesto...se volete poi vedrete! Posterò il primo capitolo a breve, promesso!
Baci, Vero.



  
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